Shaq alla corte del Re

Shaq, primo importante tassello dei nuovi Cavs

Penny Hardaway. Kobe Bryant. Dwayne Wade. Steve Nash.

Prossima destinazione: Cleveland, alla corte del "Re" LeBron James.

Ovunque sia andato, Shaquille O'Neal ha sempre avuto un fido scudiero al suo fianco, pronto a sfruttare la sua potenza in mezzo all'area e la sua voglia di vincere, che si traduce in leadership dentro e fuori dal campo.

Adesso è la volta dell'Ohio: dopo una regular season e due primi turni di play-off esaltanti, il sogno dei Cavalieri si è infranto contro un muro dal nome Dwight Howard, sostenuto dai suoi compagni di squadra degli Orlando Magic.

I perchè dello scambio

Anche i Cavaliers possono contare su fondamenta solide, avendo a propria disposizione un fuoriclasse che risponde al nome di LeBron James. Ma, come dimostra la stagione appena conclusa, mancava ancora qualcosa per permettere a LeBron e ai suoi scudieri di essere ancora più competitivi in ottica anello.

Si è parlato del possibile arrivo di Yao Ming, di Rasheed Wallace…e alla fine la scelta è ricaduta, ancora una volta, sul 37enne Shaquille O'Neal, che nella sua carriera si è mosso da una squadra all'altra solo quando il cambio gli consentiva di avere maggiori possibilità  di vincere un anello.

Non è un caso se ho riportato gli anni di O'Neal: 37 primavere per un atleta non sono poche, soprattutto con un fisico così ingombrante e a rischio infortuni. Eppure, nell'ultimo anno ai Suns, Shaq ha zittito tutti i suoi critici, collezionando 18 punti e 8 rimbalzi di media, senza avere infortuni e giocando ben 75 partite su 82 di stagione regolare.

Aggiungeteci la grande esperienza e il fatto di poter dare una mano sui pericolosi lunghi della Eastern Conference, a partire dal sopraccitato Howard che tanto male ha fatto ai Cavs, e capirete bene che quest'operazione di mercato ha una sua logica.

Inoltre, per ottenere il centro che mancava a questa squadra se ne sono andati due giocatori pressochè inutili: Pavlovic è una discreta guardia, ma come se ne trovano altre nella lega. Ben Wallace, invece, ha calato drasticamente il suo rendimento da qualche anno a questa parte, e pare stia pensando addirittura al ritiro.

Tutto di guadagnato, insomma.

Completando il discorso economico, Shaq nella stagione 2009/2010 sarà  nel suo ultimo anno di contratto e guadagnerà  20 milioni di dollari. Se le nozze con Cleveland andranno male, libererà  una grande quantità  di denaro. Se invece darà  alla squadra ciò di cui quest'ultima ha bisogno, il matrimonio potrebbe continuare ancora per qualche anno, ovviamente a cifre ridotte.

D'altronde, lo stesso "Big Aristotele" ha fatto sapere in questi giorni che intende giocare per i prossimi tre anni. Questa sua dichiarazione ha sorpreso molti addetti ai lavori, ma in realtà  lui aveva già  espresso questo desiderio l'anno scorso, segno che fisicamente si sente bene e che la voglia di giocare e vincere ancora c'è.

La collocazione tattica

Centro titolare, questo appare chiaro a tutti. Poco importa che nel suo ruolo (almeno per ora) ci sia un buon giocatore come Ilgauskas, Shaq è un uomo d'area come ce ne sono pochi e i suoi 25-30 minuti a sera li giocherà .

Anche perchè, vista l'ultima stagione, ha dimostrato di poterli giocare con un buon profitto.

Sarà  interessante vedere come cambierà  l'assetto tattico dei Cavaliers: il nuovo acquisto chiederà  per sé dei tiri in attacco, ma è anche un giocatore intelligente, capace di rifiutare l'azione personale quando si accorge di essere in difficoltà .

Nonostante il grande ego, O'Neal ha dimostrato negli ultimi anni di sapersi fare da parte per lasciare il palcoscenico a compagni più giovani e più forti di lui. Ai Miami Heat, quando si ritrovò a giocare insieme a Dwayne Wade, il sodalizio funzionò, e all'apparenza non si vedono motivi per i quali le cose dovrebbero andar male con LeBron.

Per quanto riguarda la fase difensiva, il numero 32 nella sua esperienza a Phoenix ha sorpreso in positivo. Potenzialmente è un difensore molto forte, perchè ha esperienza e un gran fisico, e nel corso della sua carriera ha saputo fare la differenza anche nella propria metà  campo.

Da questo punto di vista, inutile dirlo, giocheranno un ruolo fondamentale le sue motivazioni: che giocatore arriverà  a Cleveland? Difficile dare una risposta, certo è che Shaq è un vincente di natura e difficilmente si farà  scappare quest'occasione. Anche perchè, parole sue:

"Che ci crediate o no, l'unica cosa che voglio è vincere un altro anello"

Perchè proprio lui?

Abbiamo accennato, ad inizio articolo, delle mosse di mercato che i Cavs si apprestavano a fare per essere più competitivi il prossimo anno. Nell'Ohio non si può più aspettare, LeBron potrebbe uscire dal contratto tra un anno e il front office della franchigia sta giustamente facendo di tutto per convincerlo a rimanere.

L'obiettivo principale era quello di prendere due giocatori in grado di fare la differenza, che potessero partire in quintetto e affiancare James. D'altronde, negli ultimi play-off i vari Williams, Ilgauskas, West e via discorrendo si sono dimostrati buoni gregari, ma non dei secondi violini efficaci.

Il primo nome ad essere scelto è stato Shaq, che ha vinto la concorrenza di Yao Ming e di Rasheed Wallace. I Cavaliers avrebbero fatto di tutto per portare Yao nella loro squadra, ma i problemi fisici del cinese paiono molto seri e non era il caso di rischiare.

Discorso diverso per Wallace, invece. Qui parliamo di un giocatore complesso dal punto di vista caratteriale, che fornisce meno garanzie rispetto a Shaq. Meno esperienza, meno leadership…anche se un tentativo potrebbe essere fatto lo stesso, visto che Rasheed è free agent.

Il secondo nome potrebbe essere Ron Artest, sempre più lontano dai Rockets e libero anch'egli di accarsi dove più gli aggrada. Difficile che i Cavs possano offrirgli un contratto che si avvicini al suo valore (circa 10 milioni): Artest si accontenterà  di diversi bigliettoni in meno al fine di lottare concretamente per il titolo?

Staremo a vedere…nel frattempo una cosa è certa: Shaq arriverà  a Cleveland, e finalmente LeBron saprà  a chi affidare il pallone quando la situazione si farà  complicata.

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