Un draft senza scintille

Il ventenne spagnolo Victor Claver, prima scelta dei Blazers.

Che succede a Portland?
Com'è che quest'anno non c'è stato il colpo al Draft?
E chi è mai questo Victor Claver?

A volte basterebbe far ricorso al buon senso per saper prevedere il futuro, o quanto meno per leggere il presente con meno stupore.

Portland non ha bisogno di altri giovani dalle grandi prospettive e attualmente non ha lo spazio per farli giocare. Semmai il problema è l'esatto opposto: ci sono fin troppi cestisti da sviluppare che hanno bisogno di minuti in campo, quindi è lecito aspettarsi almeno un blazer in uscita nel corso dell'estate.

In quest'ottica ecco che il basso profilo tenuto all'annuale evento newyorchese trova una piena giustificazione.

FIRST ROUNDER: VICTOR CLAVER

Victor Claver è un ragazzo che avevamo da tempo nel mirino. È alto, atletico, sa tirare. È molto dotato, un talento di primo livello. Ho ritenuto che avesse una chance di andare piuttosto in alto in questo draft e siamo stati felicissimi di prenderlo quando è scivolato fino al nostro turno. Mi aspetto che Victor resti un paio d'anni oltreoceano e poi lo porteremo in Oregon. – Kevin Pritchard

Lo spagnolo partecipò ai workout dello scorso anno ed evidentemente lasciò il segno. È stato seguito con attenzione nell'ultimo campionato iberico e secondo gli scout della franchigia è il miglior prospetto del basket europeo. Il fatto che sia ancora molto giovane e poco pronto per la NBA è un ulteriore pregio per la pianificazione del management.

Claver continuerà  a giocare ad alto livello, sia con la Pamesa Valencia che con la nazionale spagnola, e se si svilupperà  come atteso arriverà  pronto per il salto nella NBA. Tra un paio d'anni, quando Portland ne avrà  più bisogno e potrà  dargli lo spazio che merita. Nel frattempo questo provvisorio parcheggio consente ai Blazers di risparmiare ulteriormente sul salary cap, senza aver buttato via la scelta al primo giro.

Tutto torna, insomma?
Quasi.

La mia convinzione è che questo non era questo il piano.
Portland ha ceduto il pick #24, una tarda seconda scelta ed una ulteriore seconda scelta futura per salire alla chiamata #22 del primo giro. Temevano che Claver potesse essere scelto dai Kings? Sacramento ha pescato Omar Casspi, l'israeliano che veniva accostato proprio ai Blazers e sul quale Pritchard ha invece detto “passo”.

Quest'anno non era così importante essere aggressivi e salire nel tabellone, ma lo abbiamo fatto perché si diceva che Victor potesse venire chiamato attorno a quelle posizioni. – Kevin Pritchard

Era davvero necessario salire nel tabellone per chiamare un giocatore da lasciare in Europa? Al contrario, non era possibile sceglierlo anche più tardi? A maggior ragione vedendo che si tratta dell'unico first-rounder sicuro di non fare la squadra a novembre.

Penso insomma che l'obiettivo fosse un altro. Forse un giocatore da prendere e girare in una trade più complessa, con altri giocatori coinvolti. Quel giocatore è uscito prima oppure la trade è saltata per altri motivi; ed allora Pritchard ha scelto di uscire dal draft, selezionando lo spagnolo con l'unico contratto garantito a disposizione quest'anno.

Bisogna poi considerare anche le necessità  immediate di Portland.
Questo draft era pieno di point-guard, l'unico ruolo in cui Blazers necessita un vero upgrade nella rotazione. Ma in questi anni sono stati scelti Jack, Rodriguez, (Taureen) Green, Koponen e infine Bayless: che senso ha sprecare ancora una volta una prima scelta per un giocatore che non da vere garanzie nel ruolo?

La rinuncia a prendere un giocatore da aggiungere subito al roster ci dice che la strada maestra intrapresa per migliorare la squadra è quella dei veterani.

Saremo molto attivi nel mercato dei free-agents, non ci sono dubbi. Stiamo diventando una buona destinazione per i free agent, a chi non piacerebbe giocare con Roy, Aldridge e Oden? Se ci sarà  la situazione giusta da entrambe le parti, premeremo il grilletto. – Kevin Pritchard.

SECOND ROUNDERS

Jeff Pendergraph – pick #31 & Dante Cunningham – pick #32

Pendergraph e Cunningham hanno quattro anni di college alle spalle, sanno cosa fare in campo e portano una buona dose di durezza. Come abbiamo visto negli ultimi playoffs, è una qualità  necessaria in quelle partite.
Il miglior provino a cui ho assistito è stato proprio il loro ed è stata un'autentica guerra. Mi aspetto di vederli lottare anche per guadagnarsi minuti in campo. – Kevin Pritchard.

Dante può giocare in entrambi i ruoli d'ala ed è un giocatore molto fisico. Anche Pendergraph, in ala forte, non ha paura a buttare il corpo nella mischia e catturare rimbalzi. – Nate McMillan

Al secondo giro Portland ha puntato su giocatori probabilmente con upside limitato, ma pronti all'impatto con il gioco NBA. Ragazzoni atletici pronti a ritagliarsi un futuro da role-player. Non so se entrambi faranno la squadra, ma almeno uno dei due sarà  il quinto lungo della frontline nella prossima regular season.

Per avere entrambi Pritchard ha ceduto una seconda scelta e Sergio Rodriguez per arrivare al primo pick del secondo giro.

Riguardo al Spanish Chocolate sia Pritchard che McMillan hanno spiegato che è stato Sergio stesso a volere un ruolo più importante di quello che gli era concesso in Oregon. Ha chiesto una trade per poter avere maggiori possibilità  di giocare ed è stato accontentato. Giustamente.

Patrick Mills – pick #55

L'esperienza di Patty Mills alle Olimpiadi con la nazionale australiana è stato un fattore chiave nella nostra scelta di selezionarlo. Ha già  giocato contro i migliori, è molto veloce, sa tirare e credo possa avere una chance nella nostra lega. Si è fratturato la mano e penso che sia sceso a fine draft proprio per questo. Eppoi Nate lo conosce molto bene. – Kevin Pritchard.

L'australiano ha un'estate per convincere il management a dargli un contratto. Il posto, come terza point guard a roster, si è appena liberato con la cessione di Rodriguez ed in caso di arrivo di un veterano nel ruolo potrebbe significare la cessione di uno tra Blake e Bayless. Sta a lui guadagnarsi quel terzo slot.

NEXT

Pochi giorni di tranquillità , poi da luglio il mercato inizierà  a muoversi.
Sia sul fronte interno, con l'avvio delle trattative per i rinnovi di Roy e Aldridge, che sul fronte esterno con i corteggiamenti nei confronti dei free-agent nel mirino.

A breve verrà  stabilito anche il salary cap per la prossima stagione e dunque il management potrà  iniziare a fare i conti sulle cifre da destinare per le offerte d'ingaggio. Potrebbero esserci quasi 10 milioni da spendere, ma in tempo di crisi economica ci potrebbero essere riflessioni e ripensamenti.

Potrebbero esserci ragazzi a cui verranno offerti tutti quei soldi e poi ci saranno giocatori di medio livello che si accontenteranno di 1-2 milioni. Potrebbe trasformarsi in una Lega di ricchi e poveri. – Kevin Pritchard

Tenendo conto che la Lega potrebbe abbassare il cap in modo sempre più consistente (si parla di scendere sotto i 55 milioni nel 2010) sarà  importante valutare bene i contratti pluriennali proposti ai giocatori disponibili al miglior offerente.

In attesa di vedere chi arriverà  a Portland via trade e/o free agency, circolano molti rumors. La maggior parte hanno le gambe corte, come quello su Turkoglu. Mentre attendo con impazienza che si faccia anche il nome di McGrady, Shaq in settimana ha fatto sapere di aver rifiutato il passaggio ai Blazers in prossimità  della scorsa deadline. Immediata la verosimile smentita dall'Oregon.

Sul passaggio del Grande Cactus ai Cavs Pritchard si è limitato a dire:

È una corsa agli armamenti, per fortuna pare si stia spostando ad Est. E sono contento per la trade che ha portato ad est anche Shaq.

Per tornare al basket giocato bisognerà  attendere la prossima Summer League.
Rapissima anticipazione sulla competizione di Las Vegas: Bayless giocherà  stabilmente da point guard, pronto ad un ruolo ben più rilevante nella prossima regular season; Koponen e Freeland non parteciperanno, verranno rivalutati nei rispettivi campionati europei; anche Victor Claver non ci sarà , probabilmente impegnato con la nazionale ai prossimi Campionati Europei.

In attesa del prossimo team report, tenete d'occhio il blog per ulteriori approfondimenti.

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