Le franchigie e il salary cap

Mike D'Antoni ride, New York è la più ricca e può rinforzarsi sul mercato…

Del basket, specialmente NBA, divertono ed attraggono molti aspetti.
Questo sito ne è una dimostrazione: c'è chi si appassiona di tattica, chi di storia, chi di partite leggendarie e chi "semplicemente" è un appassionato.

Personalmente, un po' per passione, un po' per deformazione professionale, sono attratto dai numeri e dal mercato, oltre che dal basket giocato.

In periodo di crisi, anche per l'NBA, mi pare quindi sensato fare delle considerazioni economiche sullo stato delle varie franchigie.

La fonte cui mi sono ispirato è la rivista Forbes, che pubblica annualmente on-line i valori di mercato e gli utili delle franchigie NBA.

I dati sono aggiornati al 2008: il primo dato numerico è il valore della franchigia in milioni, il secondo è la variazione di valore rispetto all'anno precedente.

1 New York Knicks 613 1%
2 Los Angeles Lakers 584 4%
3 Chicago Bulls 504 1%
4 Detroit Pistons 480 1%
5 Cleveland Cavaliers 477 5%
6 Houston Rockets 469 1%
7 Dallas Mavericks 466 1%
8 Phoenix Suns 452 1%
9 Boston Celtics 447 13%
10 San Antonio Spurs 415 2%
11 Toronto Raptors 400 7%
12 Miami Heat 393 -6%
13 Philadelphia 76ers 360 -6%
14 Utah Jazz 358 4%
15 Washington Wizards 353 1%
16 Sacramento Kings 350 -10%
17 Orlando Magic 349 8%
18 Golden State Warriors 335 8%
19 Denver Nuggets 329 2%
20 Portland Trail Blazers 307 18%
21 Atlanta Hawks 306 7%
22 Indiana Pacers 303 -10%
23 Minnesota Timberwolves 301 -2%
24 Oklahoma City Thunder 300 10%
25 Los Angeles Clippers 297 1%
26 New Jersey Nets 295 -15%
27 Memphis Grizzlies 294 -3%
28 New Orleans Hornets 285 5%
29 Charlotte Bobcats 284 -1%
30 Milwaukee Bucks 278 5%

Fonte: Forbes.

Fin qui nulla di strano rispetto allo scorso anno, con i tre principali mercati (e città ) d'America in vetta a questa speciale classifica. Come spiegato lo scorso anno però si evita un dominio assoluto, del tipo serie A di calcio, grazie al complesso meccanismo del salary cap.

Dalla tabella si evince facilmente che il valore di mercato di una franchigia è strettamente correlato all'effetto mediatico della città  ospitante; non stupisce quindi vedere ai primi posti le prime tre metropoli USA per dimensione.

Altre realtà , vincenti, ma di dimensioni ridotte quali Boston, San Antonio, Miami e Orlando, popolano le parti medio basse della classifica. Nonostante ciò la stessa Boston, dopo i Blazers è la franchigia che più ha incrementato il suo valore rispetto al 2007 (+10% contro il +18% di Portland).

Le ragioni sono ineluttabili, titolo 2008 per i Celtics e maturazione dei gioielli di Portland (più i contratti in scadenza). La stessa Cleveland (+5%) dell'MVP LBJ, grazie al prescelto ha scavalcato mercati ben più "solidi" in termini di potenziali utenti, quali Houston e Dallas.

Cedono il passo franchigie dal recente passato glorioso, attualmente alle prese con una fase di rifondazione; nello specifico New Jersey (-15%), Sacramento ed Indiana (entrambe -10%).

Se invece si guarda non al valore di mercato, ma agli utili effettivi realizzati, la situazione è la seguente:

1 Chicago Bulls 55.4 -7%
2 Los Angeles Lakers 47.9 34%
3 Detroit Pistons 40.4 3%
4 Houston Rockets 31.2 5%
5 New York Knicks 29.6 243%
6 Phoenix Suns 28.9 -29%
7 Toronto Raptors 27.7 -4%
8 Boston Celtics 20.1 9%
9 San Antonio Spurs 19 18%
10 Washington Wizards 14.9 22%
11 Golden State Warriors 14.2 91%
12 Cleveland Cavaliers 13.1 -144%
13 Los Angeles Clippers 10.7 8%
14 Utah Jazz 8.8 35%
15 Sacramento Kings 7 -193%
16 Atlanta Hawks 6.7 -45%
17 Orlando Magic 6.2 26%
18 Milwaukee Bucks 5.4 69%
19 New Orleans Hornets 3.2 -219%
20 Philadelphia 76ers 0.3 1033%
21 Portland Trail Blazers -0.9 2689%
22 New Jersey Nets -0.9 44%
23 Miami Heat -1.1 -1727%
24 Memphis Grizzlies -3.2 +241%
25 Charlotte Bobcats -4.9 -208%
26 Minnesota Timberwolves -5.7 -67%
27 Indiana Pacers -6.5 -80%
28 Oklahoma City Thunder -9.4 -39%
29 Dallas Mavericks -13.6 -88%
30 Denver Nuggets -26.3 -82%

Fonte: Forbes.

Dalle tabella si possono trarre una serie di interessanti osservazioni.
Chicago è la franchigia che ha guadagnato di più; il perché lo si può dedurre dalla tabella sul monte salari riportata più sotto, inferiore rispetto a NY o L.A.

Chicago è la terza città  d'America, nonché il terzo mercato, ma a differenza delle altre due metropoli ha speso meno in stipendi nel 2008 (71 milioni $ contro 99 milioni $ di NY e 79 milioni $ dei Lakers).

A Los Angeles una gestione "ocluata" permette di guadagnare, per la gioia della proprietà , la non indifferente cifra di 55,4 milioni di dollari. I Lakers sono secondi di poco, a fronte di un monte salari superiore, ma grazie al ritorno economico conseguente le finali 2008 (ci sarà  probabilmente un ulteriore effetto spinta il prossimo anno, dopo la vittoria del titolo 2009).

Impressionante in valori assoluti il dato dei Knicks (+243% ) passati da una perdita di 42 milioni $ ad un utile di 30 milioni $ (+72 milioni $); ancora più impressionante da un punto di vista percentuale è la performance di 76ers e soprattutto dei Blazers!

Mentre i peggiori sono sicuramente gli Heat dal punto di vista percentuale; Denver (-21.5 milioni $ di perdite) ed i Cavaliers dal punto di vista assoluto (riduzione degli utili di 19 milioni $), a fronte di un maggior monte salari per entrambe le franchigie.

Attualmente, prima del draft di giugno, del mercato estivo e di eventuali rinnovi, rinegoziazioni salariali, il monte salari dei team Nba è il seguente:il primo valore è il monte salari, il secondo la Luxury Tax da pagare.

1 New Orleans 77.58 6.43
2 Washington 75.91 4.76
3 L.A. Lakers 74.1 2.95
4 Boston 73.38 2.23
5 Utah 72.05 0.9
6 Cleveland 71.85 0.7
7 Orlando 70.61
8 New York 69.88
9 Miami 69.68
10 Dallas 68.79
11 San Antonio 65.99
12 Milwaukee 64.66
13 Houston 64.57
14 Denver 63.23
15 Chicago 63.03
16 Phoenix 62.27
17 Golden State 59.28
18 Philadelphia 58.47
19 Indiana 57.79
20 L.A. Clippers 56.68
21 Charlotte 56.62
22 Sacramento 51.95
23 Minnesota 50.77
24 Portland 50.57
25 New Jersey 50.39
26 Memphis 44.71
27 Toronto 44.5
28 Oklahoma City 41.77
29 Atlanta 40.87
30 Detroit 33.92

Fonte: Hoopshype.

Il dato di cui sopra è rivedibile, in quanto ho utilizzato il livello di luxury tax dello scorso anno (71.15 milioni $ in attesa della nuova soglia), senza considerare che dopo il draft e con il mercato estivo molte situazioni cambieranno radicalmente.

Nello specifico appare interessante analizzare il monte salari e le prospettive dei vari team.
Seguirò l'ordine della classifica provvisoria di cui sopra:

NEW ORLEANS
Al momento ha il monte salari più alto, si era cercato di liberare spazio a febbraio cedendo Cahndler, si sa com'è andata. Ci sarà  poco spazio di manovra per le prossime due stagioni. Le cifre di Stojakovic (quasi 30 milioni $ per i prossimi due anni) sono ammazza cap, specie per un giocatore in fase calante. Lo stesso Posey che doveva far fare il salto di qualità , si sta rilevando un innesto troppo oneroso. Gli utili sono in calo e la valutazione della società  è una delle peggiori a fronte del monte salari; brutti segnali per Chris Paul & C.

WASHINGTON
Altro team con un monte salari folle rapportato ai mezzi a disposizione. I rinnovi di Jamison ed Arenas hanno affossato il bilancio; specialmente nel caso di Arenas, il cui contratto è stato una follia del front office della capitale. La coppia di centri HaywoodThomas costa la bellezza di 13.5 milioni $ l'anno. Nonostante ciò gli utili e la valutazione di mercato sono in leggero aumento. Credo che in estate si cercherà  di cedere uno tra Jamison (più probabile) e Butler, come si vocifera da tempo nei vari blog USA. Per Jamison si parlava ultimamente di un serio interesse dei Cavs. La quinta chiamata al draft potrebbe essere utilizzata come merce di scambio.

LOS ANGELES LAKERS
Smaltita la sbornia per il titolo appena conquistato i Lakers si devono mettere subito al lavoro. In particolare il front Office losangelino dovrà  occuparsi della spinosa questione del rinnovo di Odom eo Ariza. La franchigia è in salute ma sembra esserci poco spazio per la conferma di entrambi; un assurdità  se si pensa che Vujacic chiama 5 milioni il prossimo anno, quando si sarebbe potuto usare quei soldi per il rinnovo di due degli artefici del titolo 2009. Bryant ha già  dichiarato che non uscirà  dal suo contratto da 48 milioni per le prossime due stagioni, a meno che non voglia ridursi l'ingaggio per dare spazio di manovra per le firme di Ariza e Odom.

BOSTON
Economicamente la franchigia è in salute con valutazione ed utili in aumento. Il problema casomai sarà  la conferma di Glen Davis, dopo gli ottimi play off disputati. Eddie House ha una player option per uscire dal contratto ed è probabile che lo faccia a fronte di offerte prospettiche vantaggiose. Il contratto di Ray Allen è in scadenza e potrebbe presagire ad una cessione di "He got game" come vociferano molti siti USA. Difficile la riconferma di Stephon Marbury, vista la volontà  del giocatore di giocare in quintetto

UTAH
A Salt Lake City il problema si chiama Kirilenko, al quale i Jazz dovranno sborsare 34 milioni per i prossimi due anni. Inoltre Okur e Boozer hanno la facoltà  di uscire dall'ultimo anno del loro contratto, esercitando la player option. Se ciò dovesse accadere, è probabile che i Jazz rinnovino Okur, lasciando andare Boozer per rifirmare Millsap. La situazione economica è comunque in salute, e gli utili in aumento per una squadra giovane, che però deve ancora fare il necessario salto di qualità 

CLEVELAND
Ai grandi delusi del 2009 non rimane che svenarsi per cercare di trattenere Lebron. Tutto è nelle mani del prescelto, cui già  quest'anno verrà  proposto un prolungamento al massimo salariale. Sebbene gli utili siano in calo i Cavs sono la quinta squadra per valore di mercato, con probabile trend a crescere nonostante l'epilogo del 2009. Szerbiack e Snow hanno liberato 20 milioni; Varejao e Ilgauskas hanno una player option per uscire dal loro contratto, ed in tal caso si dovrà  pagarli o cercare sul mercato dei sostitui. Il contratto ammazza cap è Big Ben Wallace che occupa 14 milioni il prossimo anno, buoni a rifirmare Lebron nel 2010, sempre che rimanga. A Cleveland sarà  la telenovela dell'estate.

ORLANDO
La squadra rivelazione di questi play off ha valutazione ed utili in crescita, destinati ad un ulteriore balzo dopo la finale di quest'anno. Il problema si chiama Turkoglu, il vero play aggiunto della squadra. Il Cap è intasato da Howard, Lewis, Nelson & C. Il turco ha già  dichiarato per voce del suo agente che intende uscire dal contratto. In tal caso i pretendenti sono molti (Portland e Detroit su tutti) ma i Magic potrebbero fare uno sforzo per trattenerlo, sebbene costerà  molto in termini di luxury tax. Rashard Lewis ha smentito gli scettici giocando degli ottimi play off, tuttavia personalmente ritengo che il suo contratto sia fuori mercato rapportato al suo valore effettivo.

NEW YORK
Se non fosse per il campo NY sarebbe campione di spesa. I vincitori assoluti di luxury tax degli ultimi anni, si sono finalmente liberati del macigno Marbury. Sono il primo mercato ed il primo team in termini di valutazione, della lega. Gli utili sono in forte aumento, anche grazie alla gestione più oculata. Curry, Harrington e Richardson hanno una player option per uscire dai loro contratti da 10 milioni o più, ma pare difficile che lo facciano; l'unico potrebbe essere Harrington che potrebbe sondare il mercato dei free agent dopo la miglior stagione della carriera, tuttavia è difficile che qualcuno possa dargli il contratto che lui spera. Gli utili sono in aumento ma ci sono da firmare Lee o Robinson, e pensare a far spazio per il 2010 (scadranno 23 milioni di Hughes e Mobley).

MIAMI
Valutazione ed utili in forte calo. La squadra è giovane, ma al di la di Wade ci sono al momento poche certezze (molto dipenderà  anche dalla maturazione di Beasley). O'Neal chiama 23 milioni per il prossimo anno, così come il contratto assurdo di Blount (8 milioni $). Si cercherà  di lavorare per confermare Wade nel 2010, ma non sarà  facile perché Dwyane sarà  uno dei free agent più appetibili. Buona fortuna.

DALLAS
A fronte di una valutazione costante le perdite sono decuplicate, per una squadra che non ha più trovato la propria identità  dopo le finali perse con Miami. Kidd libera 21 milioni, ma per le prossime due stagioni peseranno i 23 milioni del contratto di Dampier, l'ennesima dimostrazione delle follie, spesso assurde, fatte per i lunghi NBA. Per Mark Cuban aprire il rubinetto dei dollari non è mai stato un problema, ma a questo punto è necessario decidere se cambiare o meno rotta. Sono indecifrabili, ma se dovessero risentire della crisci, faranno fatica più degli altri.

SAN ANTONIO
Utili e valutazione in crescita per una franchigia che ha sempre badato al sodo, ma con un occhio al bilancio. Certe cifre sono state concesse solo ai tre big. Per la prima volta si vocifera di una cessione di Ginobili e dei suoi 10.7 milioni restanti; scade Finley e non si faranno follie per trattenerlo. A parte Parker la squadra è avanti con gli anni, quindi occorrerà  un rinnovo, ma sempre con la filosofia Spurs, il guaio è che nemmeno Duncan è eterno.

MILWAUKEE
Il peggior mercato degli states del basket genera comunque dei buoni utili per i proprietari della franchigia. Redd e Jefferson costano parecchio, e finora hanno reso poco, tanto che il secondo potrebbe partire. Villanueva è in scadenza, il team ha una qualifying offer che però non eserciterà . Il contratto ammazza cap è come al solito di un lungo, nella fattispecie quello di Bogut (10 milioni nel solo 2009/2010).

HOUSTON
Houston we have a problem. Tracy Mcgrady è sul mercato, con i suoi 23 milioni il prssimo anno. Il motivo è semplice, c'è Artest da rinnovare (forse). La squadra è uscita bene dai play off, ed uno dei primi mercati (anche come utili) degli States. Il problema è che non si vince come si dovrebbe, nonostante i soldi quindi è probabile un cambiamento di rotta. Se il cinese continua a rompersi potrebbe essere il prossimo ad essere sacrificato, ma attenzione, lui da solo genera buona parte del budget.

DENVER
Sul campo Denver ha saputo raggiungere le finali di conference, soprattutto grazie all'arrivo di Billups. Il bilancio invece è impietoso. diciannovesima squadra per valutazione di mercato, in tendenza con il 2007. Quello che preoccupa è l'ultimo posto nella classifica degli utili, con perdite operative pari a 26,3 milioni di $ (-82% in un anno). K Mart e Nenè pesano sul cap, ma hanno detto la loro nei play off, insieme ad un Carmelo molto maturato. Il problema casomai sarà  quello di rinnovare due pezzi importanti della panchina come JR Smith e the "Birdman" Chris Andersen, fondamentali per i risultati appena archiviati.

CHICAGO
Già  due stagioni or sono sembravano sulla rampa di lancio, invece sono andati in lotteria, da cui però hanno pescato la prima scelta e ROY Derrick Rose, il playmaker del futuro. I giovani Bulls hanno la fortuna di giocare nella terza città mercato d'America, nel team più profittevole in assoluto. Nella città  che fu di Jordan il futuro appare roseo, perché a parte i 7 milioni di Jerome James in scadenza (insieme ai 12 e spiccioli di Brad Miller) il resto è sotto controllo. Scade Ben Gordon ma è evidente che verrà  lasciato andare dopo il mancato rinnovo dell'anno scorso, e nonostante i grandi play off disputati (si parla di Detroit). Hanno ceduto i contratti pesanti di Hughes e Nocioni, forse faranno lo stesso con Hinrich per avere una shooting guard, e poi saranno a posto. In crescita.

PHOENIX
Buona valutazione ma utili in calo in Arizona. Il post D'Antoni è coinciso con i mancati play off, ed un sonoro ridimensionamento per Kerr. Si vocifera della cessione di Shaq che chiama 20 milioni nella sua ultima stagione di contratto (a Cleveland lo accoglierebbero a braccia aperte). Rotto il giocattolo, al momento ci si ritrova sul gobbone lo stipendio di Jason Richardson (13 milioni $ il prossimo anno) e si dovrà  fare i conti con il rinnovo di Hill e le intemperanze di Stoudemire, ennesimo FA nel 2010. Da non trascurare che Steve Nash può uscire dal contratto sebbene i Suns vantino una team option a loro favore.

GOLDEN STATE
Silurato Mullin, si difende Monta Ellis, che adesso fa le bizze per avere delle garanzie sul futuro. Una cozzaglia di talento, in una città  splendida, dove utili e valore di mercato sono in crescita a discapito dei risultati in calo. Jamal Crawford ha una Player option per uscire dal suo contrattone; i Warriors hanno fatto tutto il mobbing possibile per incentivare il giocatore ad andarsene, vedremo gli sviluppi. L'impressione è che Nelson & C. stiano perdendo mordente sulla squadra. Come al solito il contratto sproporzionato è di un lungo, in questo caso Biedrins ed i suoi 45 milioni fino al 2014.

PHILADELPHIA
Città  che vive di basket; nonostante la valutazione in calo, il bilancio è sulla via del risanamento. L'investimento pluriennale e milionario su Elton Brand è finora stato un buco nell'acqua, senza contare che Dalembert occupa 23,5 milioni $ per le prossime due stagioni. Il problema di Ed Stefanski si chiama Andre Miller, la mente della squadra, che a 33 anni cercherà  un contratto di peso. Non si esclude una sua partenza nel caso chiedesse cifre esorbitanti. Sono stati i primi a muoversi sul mercato, ottenendo Kapono per Reggie Evans; in sostanza alle stesse cifre più o meno hanno aggiunto quel tiratore dall'arco che serviva.

INDIANA
Altro stato dove si respira basket, ma in questo caso valutazione ed utili sono in forte calo, forse per il momento non proprio roseo della franchigia. Per i Pacers si libera spazio salariale dopo la scadenza di Nesterovic, tuttavia pesano sul cap i contratti dei due ex Warrior Murphy e Dunleavy, specie se rapportato al loro rendimento. C'è una team option su Marquis Daniels e una qualifying offer su Jarrett Jack, due buoni giocatori ma nient'altro. La tredicesima chiamata al draft non fa sperare in nulla di buono. Tempi bui.

LOS ANGELES CLIPPERS
Un dato è curioso per la seconda franchigia della città  degli angeli, la prossima stagione, per come sono messi ora, spenderanno 34 milioni di $ per il reparto lunghi (Zach, Kaman e Camby). Un esagerazione, specie se la prima scelta del draft è un lungo!! Economicamente la loro valutazione è tra le più basse dell'NBA nonostante il mercato losangelino, ma qui vige il fattore Lakers. Gli utili invece sono in crescita. Il problema sono i contratti dei lunghi, tutti disponibili sul mercato, e quello del Barone che non ha reso per quanto ci si aspettava.

CHARLOTTE
Nonostante il North Carolina sia una delle culle del basket USA, la franchigia è tra le ultime in termini di valore, e con utili diretti decisamente a sud. Forse sono questi motivi che hanno indotto il proprietario a mettere in vendita la franchigia, affidando l'incarico ad un advisor specializzato Sono reduci da una buona stagione sotto la guida di coach Brown, ma devono sciogliere alcuni nodi legati al rinnovo di Felton, per il quale è possibile una qualifying offer. Stonano i contratti di Mohammed e Radmanovic, per il resto la squadra è giovane ed in crescita.

SACRAMENTO
Altro team in forte calo di valutazione ed utili. Finiti da tempo i fasti dell'era Adelman, si è cercato di ricostruire, male e con poco criterio. Strapagano con cifre da stella Kevin Martin (46 milioni e spiccioli per i prossimi 4 anni), quando il ragazzo deve dimostrare ancora di valere tutto quel denaro (io ho i miei dubbia riguardo). Quest'anno scade uno dei peggiori contratti NBA di sempre, Kenny Thomas (e i suoi 8.5 milioni); potrebbe essere un asset a febbraio. Terminano anche i 6,6 milioni di Abdur-Rahim. A parte ciò a Sacramento c'è poco da sorridere, specie per la quarta scelta al draft con le migliori chance di pescare la prima.

MINNESOTA
Dopo la partenza di Garnett, la squadra è in calo sia come utili che come valutazione, dimostrazione di quanto una stella di prim'ordine incida sul mercato locale. Se a tutto ciò aggiungiamo un lavoro non certo soddisfacente della dirigenza (Foye per Roy etc.) allora il cerchio si chiude. Hanno un all star in Al Jefferson e nulla più. Un sospiro di sollievo l'ultimo anno del contratto senza senso di Cardinal (6.7 milioni), e di Mike Miller (9.7 milioni); i due potrebbero essere degli asset importanti per scambi estivi eo a febbraio. La sesta scelta al draft potrebbe rivelarsi preziosa.

PORTLAND
In Oregon sono tutti sorrisi nonostante i play off sotto le aspettative. Le motivazioni sono varie. In primis una squadra giovane ed in ascesa; secondariamente una valutazione della franchigia in crescita ed una sensazionale riduzione delle perdite (+24.2 milioni) destinata a migliorare ulteriormente dopo la scadenza dei contratti pazzeschi di Francis e La Frentz, che hanno liberato 30 milioni. I 9 milioni ancora da versare a Miles sono un peso, ma è l'ultimo ricordo dei Jail Blazers. Forse il futuro di successi che tutti auspicano sarà  un po' più in la nel tempo, ma se Oden migliora e darà  una mano già  dall'anno prossimo allora saranno ostici per tutti. Vorrebbero Turkoglu, che sarebbe la ciliegina sulla torta, vedremo. In rampa di lancio.

NEW JERSEY
Team in forte calo di valutazione, sebbene le perdite siano diminuite. Potrebbero giovare del trasferimento a Broadway, ma non nel breve termine. Gli ammazza cap sono il contrattone di Vince Carter, difficile da cedere a qualcuno che abbia senno, e quello di Bobby Simmons (10.6 milioni, però in scadenza). I compiti delle vacanze per il front office consistono nel rinnovo di Devin Harris, a cifre non certo economiche. L'undicesima al draft risolve poco o nulla, la sensazione è che siano uno dei team che più spera nell'estate del 2010.

MEMPHIS
Team da bassa classifica, sia in termini economici che di risultati. Non hanno più a libro paga Antoine Walker, ma altre due zavorre incombono sul cap (Darko in scadenza per 7,5 milioni e Jaric con 15 milioni n due anni). Il team è giovane e futuribile, inoltre quest'anno hanno una seconda scelta interessante, anche in ottica di eventuali scambi. Bisognerà  decidere se rinnovare o meno Rudy Gay il prossimo anno, lo spazio c'è ma il ragazzo deve dimostrare di valere un contratto importante la prossima stagione.

TORONTO
Lo scorso anno si è scommesso su O'Neal salvo poi correggere in corsa. Triano ha saputo migliorare la coesistenza nello spogliatoio ed ha dato fiducia a Bargnani. Scade Marion che potrà  essere rinnovato solo se ridimensionerà  le sue attese; Bosh ha già  detto che non rinnoverà . Sono scaduti i contratti di Parker e Garbajosa, quindi adesso servirà  una guardia. Economicamente la franchigia ha un discreto valore, sebbene gli utili siano in leggera flessione. Colangelo dovrà  lavorare per non perdere Bosh senza aver nulla in cambio, non è da escludere che cerchi uno scambio già  in estate, magari con Golden State molto interessata a Chris.

OKLAHOMA CITY
Mercato in forte crescita, seppur con dei costi maggiori. La chiave è Durant in netta ascesa e futura stella di prim'ordine NBA; si dovrà  lavorare per il suo futuro rinnovo, ma lo spazio c'è e nel 2010 i Thunder hanno una team option per il rinnovo. La squadra è giovane e non deve vincere subito. In attesa che il loro diamante si sgrezzi del tutto, hanno un asset importante nei 6,6 milioni in scadenza di Earl Watson, nulla più di un panchinaro costoso. Il contratto sopra le righe come costi benefici è guardacaso di un lungo, Nick Collison chiama 13 milioni per i prossimi due anni, non certo un affare.

ATLANTA
Dopo aver fatto soffrire i Celtics lo scorso anno, sono stati letteralmente polverizzati dai Cavs quest'anno. Scaduti 20 milioni di Bibby e Pachulia, bisognerà  pensare a chi rinnovare ed in che termini; si vorrebbe tenere il play ex Sacramento, ma con cifre meno sostanziose del suo ultimo contratto (gli Hawks gli hanno versato 15.2 milioni quest'anno). Marvin Williams entra nell'ultimo anno, chiama 7,3 milioni e la franchigia ha una qualifying offer, ma se qualcuno gli offrirà  cospicui dollaroni dubito che in Georgia facciano follie per trattenerlo. Ciononostante il valore del team si è consolidato nel 2008, nonostante un calo degli utili rispetto all'anno precedente. Attenzione questo è l'ultimo anno di Joe Johnson, quest'anno si parlerà  di rinnovo col suo agente, e questo si costerà  caro.

DETROIT
Fa impressione vederli in fondo a questa speciale classifica. L'anno scorso erano una delle squadre più costose, quest'anno dopo le scadenze di Sheed e Iverson sono una delle squadre con più spazio salariale. Si vocifera di Boozer, Ben Gordon & C. andrebbe confermato Maxiell. Dumars è un volpone ed ha sempre lavorato bene, con un occhio al portafoglio. La rifondazione potrebbe comportare il sacrificio di Hamilton, all'ultimo anno di contratto o di Prince.

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