Tutta la frustrazione di Rashard Lewis in Gara 4…
Gara-4 si presentava come una partita importante in questa serie. Forse non decisiva, ma importante sì. A seconda del risultato, infatti, le due squadre avrebbero portato l'inerzia dalla propria parte.
I Magic avevano la possibilità di pareggiare i conti di fronte al proprio pubblico, con un'altra partita da giocare tra le mura amiche. I Lakers, da parte loro, dovevano mostrare di poter rispondere alla sconfitta di gara-3 e di strappare una vittoria ad Orlando, fondamentale per affrontare con serenità i prossimi giorni.
Alla fine, dopo una gara dalle mille emozioni, hanno prevalso i Lakers, che si sono così portati sul 3-1. E' stata una gara tesa, si respirava il clima delle grandi occasioni e i colpi di scena non sono mancati. Magari il livello del gioco non è stato elevatissimo, ma siamo alla fine della stagione e la posta in palio è di quelle pesanti, non è questo il momento di andare tanto per il sottile.
Tanti spunti di discussione, dunque. Andiamo ad analizzare cosa è funzionato e cosa non ha funzionato nei Magic.
Una vittoria buttata via… due volte
Nel corso del primo tempo i padroni di casa hanno dato l'impressione di essere superiori ai propri avversari. Ma, come in gara-4 delle scorse finali, il terzo quarto ha riservato loro una brutta sorpresa.
I Lakers hanno attaccato con pazienza, cercando il canestro in modo continuo e con maggiore precisione rispetto alla prima metà di gara, mentre i Magic hanno cambiato atteggiamento.
Testa bassa, penetrazioni improvvisate, un po' di imprecisione ed una difesa tutt'altro che impeccabile sono costate caro ai ragazzi di Van Gundy, che sono andati sotto 30-14. Vantaggio dilapidato, Lakers +4 con 12 minuti da giocare.
Howard e compagni sono stati molto bravi a ritrovare il loro gioco, e con pazienza hanno ricucito lo strappo fino ad un vantaggio cospicuo di 5 punti con 1 minuto da giocare. Kobe ha inventato un assist incredibile per la schiacciata di Gasol, e fino a lì niente da dire. La giocata del campione non puoi limitarla, non una giocata del genere.
Sul possesso successivo Howard subisce fallo e va in lunetta. La sua squadra conduce di tre punti, Superman fa 0 su 2 ai liberi con 11 secondi da giocare. Semplicemente inaccettabile.
Errore in attacco, dunque. Al quale segue un errore in difesa. Nelson marca Fisher e gli lascia decisamente troppo spazio: tripla del numero 2 gialloviola, 87-87 con 4 secondi da giocare e Pietrus manda sul ferro il tiro della vittoria.
Il resto è storia.
Howard e Nelson, proprio loro
E' emblematico il fatto che i due errori più importanti della partita provengano proprio dai due trascinatori di Orlando. Le due stelle, i due leader della squadra…hanno tradito le attese nel momento decisivo.
Intendiamoci, nel complesso Howard ha giocato una buona partita e Nelson, come abbiamo detto, ha tutte le attenuanti del caso per via del suo infortunio. Resta il fatto che questa è stata la piccola, microscopica differenza tra le due squadre in una gara che rischia di essere decisiva: i leader dei Lakers non hanno tradito, quelli dei Magic sì.
In una serie finale, tra due grandi squadre, in cui ognuna delle due può prevalere e in cui come stiamo vedendo i finali punto a punto sono la normalità , questo particolare fa tutta la differenza del mondo.
3-1: e adesso?
E adesso si fa dura. Non ci si può nascondere dietro a un dito, ad Orlando sanno che vincere tre partite di fila contro i Lakers, di cui due fuori casa, è un'impresa. E' anche vero che mollare a questo punto, dopo tutta la fatica fatta, non avrebbe senso.
In fondo i Magic, tolta la scellerata gara-1, hanno vinto gara-3 e hanno rischiato seriamente di vincere gara-2 e gara-4. La sera scorsa hanno ricevuto un colpo bruttissimo, ma il fatto di dover giocare la prossima partita tra le mura amiche può dare grossi stimoli in questo senso.
L'obiettivo è quello di non lasciarsi trascinare dallo sconforto. Vero, non si è mai assistito ad un'impresa del genere ma i play-off di quest'anno ci insegnano che i record esistono per essere infranti. I Celtics non avevano mai perso una serie dopo essere stati avanti per 3 a 2, i Cavaliers non avevano mai perso nei due turni precedenti di play-off…eppure i ragazzi di Van Gundy li hanno eliminati.
Perchè non riprovarci?
La parola ai protagonisti
Tanta amarezza, come comprensibile, nelle parole dei giocatori e dell'allenatore dei Magic: ecco le loro dichiarazioni.
Stan Van Gundy: "Pensavo che fare fallo su di loro ad 11 secondi dalla fine non fosse una buona mossa. Mancava ancora troppo tempo, e noi stavamo tirando male i liberi. Ma abbiamo difeso male, invece di chiudere su Fisher stavamo difendendo come se dovessimo impedire agli avversari di arrivare sotto canestro. Col senno di poi mi pento di non aver fatto fallo, ma in quel momento mi sembrava di aver agito nel migliore dei modi"
Dwight Howard: "Non dobbiamo smettere di lottare, e non dobbiamo smettere di crederci. Ci sono momenti nella vita in cui si perde, ma non per questo bisogna dubitare di sé stessi. Penso che i miei compagni siano arrabbiati per la sconfitta, perchè avevamo la vittoria nelle nostre mani e giocavamo in casa nostra… ma non dobbiamo piangerci addosso"
Hedo Turkoglu: "E' stata una sconfitta molto brutta: avevamo la gara in pugno, e ce la siamo lasciata sfuggire in modo stupido. Adesso dovremo farci trovare pronti per domenica e giocare meglio di come abbiamo fatto oggi, in modo da tornare a Los Angeles"
Appuntamento a gara-5, dunque: sarà anello per i Lakers o riscossa per i Magic?