La stagione
In pieno clima finals i Pacers, che per il terzo anno consecutivo hanno mancato l'appuntamento con la post-season, preparano la prossima off-season con l'obiettivo di migliorare il roster per raggiungere finalmente una delle prime otto posizioni perché specialmente nella Eastern Conference non è impresa impossibile.
La striscia più lunga di assenza nei playoffs per Indiana è terminata nel 1987 e durò per ben 5 anni e non c'è nessuna intenzione di eguagliare tale record.
Cosa non è andato nella stagione dei Pacers?
Rasho Nesterovic che in 11 anni di NBA mai aveva fallito l'accesso playoffs pensa che una squadra con molti elementi nuovi ha bisogno di tempo per carburare. “Ci vuole tempo e giocare insieme per fare meglio” – ha detto Nesterovic – “Col passare del tempo ognuno sa cosa gli altri possono fare“.
Il problema principale però a detta di tutti è stato prettamente difensivo perché se è vero che la squadra di coach O'Brien ha segnato molti punti a partita (105.1 in media) è altrettanto vero che 106 punti subiti a partita sono decisamente troppi.
“Penso che tutti i nostri problemi siano stati in difesa” – ha dichiarato Larry Bird – “Siamo stati bravi a segnare tanto, ma la difesa è qualcosa che dobbiamo curare sperando di fare meglio l'anno prossimo“.
Qualche miglioramento rispetto alla stagione scorsa c'è stato ma è ancora troppo poco per compiere il salto di qualità , proprio per questo motivo la difesa sarà l'aspetto primario su cui lavorare all'inizio della prossima stagione, affidando molto all'assistente Dick Harter che quanto Bird allenava fece grandi cose.
O'Brien ha fatto sapere che per migliorare la difesa servirà aggiungere atletismo al roster, anche nel settore lunghi dove la coppia Murphy-Hibbert può dare tanto in attacco ma obiettivamente soffre in difesa la poca rapidità di piedi.
Bird comunque crede che anche questo gruppo possa fare di più in difesa. “Quando allenavo io questa squadra, non eravamo una squadra atletica e veloce, e Dick Harter fece un lavoro eccellente per fare giocare una buona difesa a quel team” – ha dichiarato Bird – “Appunto per questo penso che questi ragazzi possano fare più di quello che in realtà hanno fatto fino ad ora“.
Bird si aspetta leadership difensiva anche da Danny Granger che da neo All-Star vuole diventare un giocatore del tutto completo. “Una volta che hai raggiunto un certo livello in attacco segnando tanto, si dimentica il fattore difensivo” – ha specificato Granger – “L'anno prossimo cercherò di focalizzarmi di più in questo aspetto“.
Nel frattempo è arrivato anche il riconoscimento di Most Improved Player per Granger, culmine di una stagione che a livello personale è stata indimenticabile. Dopo Jermaine O'Neal nel 2003 e Jalen Rose nel 2000, Granger è il terzo giocatore dei Pacers a vincere questo premio e non solo, è anche il primo giocatore nella storia della NBA ad aver incrementato di anno in anno il score medio di almeno 5 punti.
Ma cosa servirà principalmente a questa squadra in estate, partendo anche dal draft?
Prima di tutto bisognerà prendere un lungo, in Indiana vogliono un "giovane Jeff Foster" che sappia anche segnare in post basso, perché nonostante la grande stagione di Murphy e il buon rendimento offensivo di Hibbert ci vuole più garanzia sotto le plance.
“Non è certo un segreto il fatto che cerchiamo un big man che sappia segnare dentro” – continua Bird – “Non so se ci possa essere quest'uomo nel draft ma ci stiamo guardando intorno per tutta la lega per cercare quello di cui abbiamo bisogno“.
L'altro obiettivo dei Pacers sarà una point guard. Verrà rinnovato il contratto a Jarrett Jack come priorità , autore specialmente nella seconda parte di una buona stagione, Diener verrà riconfermato sicuramente mentre qualche dubbio si ha sulla permanenza di T.J. Ford che non pare gradire molto il ruolo di sesto uomo.
“Siamo contenti con i ragazzi che hanno giocato in point quest'anno” – ha detto coach O'Brien – “Ma sarebbe utile avere una giovane point guard al draft che possa giocare qui per un certo periodo di tempo“.
I Pacers avevano meno dell'1% di probabilità di avere una delle prime tre scelte del draft (toccata rispettivamente a Clippers, Grizzlies e Thunder) e così è capitata la numero 13 e la 52 per quanto riguarda il secondo giro.
“Quando si ha una percentuale così bassa è molto probabile che non vinci la corsa, ma nel peggiore dei casi non potevamo andare con una scelta più bassa. Penso che prenderemo un tipo di giocatore che ci aiuterà non per forza nell'immediato ma pesando anche al futuro, abbiamo molti buoni giocatori“. Le parole di Bird, considerando il fatto che nella scorsa stagione in quella posizione i Blazers presero Brandon Rush, poi girato a Indiana.
I nomi che circolano sono quelli di Jonny Flynn di Syracuse, Eric Maynor di Commolweath e Ty Lawson di North Carolina per quanto riguarda le point guard, mentre si parla di James Johnson di Wake Forest e DeJuan Blair di Pittsburgh per le power forward, anche se in sede di draft tutto è possibile.
Oltre al draft Indiana cercherà di guardarsi attorno sul mercato dei free agents considerando che il contratto in scadenza di Nesterovic libererà 8,4 milioni sul monte salariale, Daniels ne libererà sicuramente altri 6,4 oltre a quello di Eddie Jones (acquisito nello scambio con Shawne Williams e poi tagliato subito) del valore di 2 milioni.
“Avremo più flessibilità rispetto agli altri anni“. Ha dichiarato il general manager David Morway.
Le pagelle stagionali
Jarrett Jack: l'inizio a dire la verità è stato un po' in sordina facendo il cambio di Ford, veniva spesso criticato di essere "poco playmaker". Nel momento in cui il suo compagno di reparto è calato però Jack si è preso il posto da titolare ed è stato determinante in moltissime partite, specialmente dalla partita delle stelle in poi. Ha impressionato per leadership, aiutando i giovani a crescere e facendosi spesso sentire nello spogliatoio. I Pacers gli rinnoveranno il contratto e gli daranno le chiavi della squadra. Voto 7
Danny Granger: una stagione ai limiti della perfezione, sarebbe stata assolutamente perfetta con l'approdo nei playoff ma quando un giocatore diventa il quarto miglior realizzatore della lega dietro solamente a gente come James, Bryant e Wade, diventa un All-Star, vince il MIP e riceve la convocazione per il training camp della nazionale americana ci rendiamo conto di essere davanti ad un predestinato. Voto 9
Troy Murphy: la stagione migliore della sua carriera, mai Murphy aveva avuto numeri di questo genere. Si è consolidato come uno dei migliori rimbalzisti della lega, nonché tiratori da 3 punti grazie ad una mano veramente molto morbida. Pochi lunghi quest'anno hanno garantito così tante doppie-doppie. Si è meglio integrato nel sistema di coach O'Brien rispetto all'anno scorso ed è destinato ad essere uno dei perni dei Pacers, giustificando un po' il contratto che si porta dietro dai tempi di Golden State. Ci vuole una conferma per la prossima stagione. Voto 8
T.J. Ford: non è stata negativa la sua stagione ma veniva dall'operazione O'Neal e forse da lui ci aspettava un rendimento più consistente e meno discontinuo. Ha garantito rapidità di manovra ma non è piaciuto spesso in scelte e tiri affrettati, tiro da 3 non eccezionale e qualche palla persa di troppo. Jack nel finale ha vinto il "duello" e non sembra accettare di buon grado il ruolo di cambio, per questo potrebbe essere coinvolto in qualche trades. Voto 5,5
Marquis Daniels: la stagione di Daniels si può dividere in due spezzoni. La prima parte molto positiva approfittando dell'infortunio di Dunleavy che gli ha permesso di essere la shooting guard titolare, anche se alcuni dati riguardo le sue performance positive in termini di punti sono inquietanti: 3-9 quando ha segnato più di 20 punti e addirittura 0-6 con più di 25 punti. La seconda parte invece è coincisa con un temporaneo ritorno di Dunleavy e l'esplosione di Rush, il tutto condito da vecchi problemi fisici. Il suo ruolo in questa squadra è quello di sesto uomo d'impatto. E' in scadenza di contratto e un suo rinnovo garantirebbe ancora versatilità , senza dimenticare ancora la giovane età , il problema è che sembra non avere la piena fiducia della società . Voto 6,5
Rasho Nesterovic: arrivato nella trade di O'Neal anche per il suo corposo contratto in scadenza, Rasho ha dato un pò di esperienza garantendo il suo bel tiro dalla media che è servito in parecchie partite, in particolare ad inizio stagione. Ma è stato solo di passaggio il centro sloveno e lo si sapeva dall'inizio, anche per questo il suo minutaggio non è stato elevatissimo, ma ha comunque sempre dimostrato grande professionalità . Non rientra nei progetti dei Pacers. Voto 6
Brandon Rush: solo nel finale della stagione, catapultato in quintetto base per i vari infortuni, abbiamo potuto assistere al miglior Rush, quello che nel torneo NCAA avevo impressionato tutti. E' un giocatore completo nonchè il futuro in questa squadra, sperando che i problemi avuti in stagione come scarse percentuali al tiro e di conseguenza il "timore" di prendere iniziative sia stato solo di ambientamento. Voto 6
Roy Hibbert: è stata sicuramente una stagione positiva per lui, ha mostrato di avere i mezzi fisici e la giusta etica lavorativa per poter essere uno dei perni di questa squadra sottocanestro per il futuro. Da rookie ha giocato 70 partite e ben 42 da titolare, niente male anche se in alcune fasi della stagione il suo minutaggio è stato alterno. Il suo gioco offensivo è stato di gran lunga migliore di quello difensivo, perché in attacco ha fatto vedere buoni movimenti in post basso, una buona capacità di passatore ma in difesa deve ancora lavorare tanto per gli standad NBA. Un aspetto negativo è sicuramente un dato: ha giocato 14:24 minuti in media in questa stagione e non solo per le difesa ma per qualche fallo di troppo, ricordando spesso il “vecchio” David Harrison. Voto 6,5
Mike Dunleavy: stagione da dimenticare, prima parte ai box, rientro nella parte centrale con appena 18 partite giocate e di nuovo una ricaduta. Operato al ginocchio addirittura potrebbe saltare buona parte della prossima stagione e ci si chiede che contributo possa ancora dare Dunleavy a questi Pacers e magari dove sarebbero arrivati con il suo contributo. Ingiudicabile la sua stagione.
Jeff Foster: solito contributo di rimbalzi, muscoli, lavoro sporco e difesa, non sdegnando qualche buona conclusione in attacco, questo è sempre stato Foster, un giocatore modello e che ormai ai Pacers chiuderà sicuramente la carriera perché ha dato tanto ed è amato da tutti i tifosi. Voto 6,5
Travis Diener: una stagione quasi anonima per Diener che un anno fa aveva giocato 55 partite mentre in questa stagione per via di qualche infortunio e per l'utilizzo corposo da parte di Ford e Jack non è riuscito a ripetersi. Decisivo in alcune partite (18 punti a Sacramento con 5 triple o le sue giocate importanti nella vittoria contro Cleveland) non è riuscito a trovare continuità . Per l'anno prossimo il suo obiettivo sarà quello di essere sano fisicamente e poter dare il giusto contributo quando chiamato in causa, anche perché nella prossima estate scadrà il suo contratto. Voto 5,5
Josh McRoberts: pochi momenti ma intensi, in qualche fase addirittura elemento da rotazione, sapeva già che non avrebbe avuto tanto spazio ma nonostante ciò nelle occasioni in cui è stato chiamato facendosi trovare pronto, soprattutto a livello mentale. I Pacers lo vogliono trattenere anche perché è nativo di queste zone e il pubblico lo ama. Voto 6
Maceo Baston: è stato un ritorno gradito perché anche in precedenza aveva mostrato tanta professionalità , poco spazio ma la sua mentalità è sempre stata chiara dai tempi in cui lasciò il Maccabi dopo aver vinto tutto in Europa, preferisce avere un ruolo in minore fra i migliori che essere il migliore fra i "minori". Voto 6
Stephen Graham: il suo impegno è sempre stato ripagato dal coach che lo ha chiamato in causa più consistentemente rispetto all'anno scorso. Ha sempre fatto bene in relazione ai minuti giocati ma paga la concorrenza. Voto 6,5