Dopo averlo visto in borghese a Philly, mai mi sarei aspettato di vederlo in Finale. In campo poi…
GARA 1 - Los Angeles Lakers 100 - Orlando Magic 75 - LAL 1, ORL 0
Giuro che quando ho saputo che le Finals '09 non sarebbero state il palcoscenico per l'attesissimo Kobe vs. Lebron sono stato male. Era dai tempi di Olajuwon vs. Ewing nel 1994 che non si affrontavano due star in un confronto direi alla spaghetti western, one on one, nello stesso ruolo, e per di più essendo entrambe le uniche perle delle proprie squadre.
Ma i Magic hanno dimostrato di essere una squadra migliore. Onore a loro. Niente Kobe e Lebron, David Stern piange nella sua cameretta come i manager degli spot che adesso devono stracciare tutti quegli assegni da milioni e milioni di dollari.
La premessa era obbligatoria. Me ne scuso. Ma non potevo non iniziare a parlare di queste Finals senza aver accennato a quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Già , anche Gara 1 avrebbe potuto essere un discreto spettacolo ma qualcuno aveva in serbo una sceneggiatura diversa.
I Lakers hanno ucciso i Magic andando via facile, Kobe ha spadroneggiato e Jack Nicholson e gli altri hanno festeggiato con sorrisi larghi come lo scarto finale dei punti. Scene di un film già visto, anche oramai parecchi anni fa, quando Shaq era il centro di gravità permanente.
A proposito di Shaq, la sua anima riecheggia nell'aria come il fantasma di Michael Jordan nelle notti di Craig Ehlo. Nella versione Lakers non si parla altro che della possibilità che ha Kobe, dopo la prima chance lasciata a Boston un anno fa, di vincere finalmente un titolo senza la sua presenza ingombrante di attore protagonista.
Fidatevi, se conosco bene Kobe ci tiene tantissimo a vincere e ancora di più a sentire il mondo parlare che ce l'ha fatta da solo. Sull'altra sponda invece lo Shaq nostro che Dio lo benedica sarebbe felice di vedere, anzi, di non vedere, Dwight Howard trionfare laddove lui anni prima aveva fallito.
Gara 1 ha subito evidenziato gli aspetti dominanti di questa serie. I Lakers sono più profondi, Lamar Odom è loro chiave se in forma e le percentuali di Orlando, ovvio, non possono essere sempre altissime. I Magic sono arrivati fin qui perché allenati alla grande da un genio della panchina come Stan Van Gundy.
In gara 1 però il fratellino di Jeff non ha avuto riposto al dominio di Kobe. Mickael Pietrus passerà alla storia per aver sporcato molti dei finali di gara, decisivi, di Lebron James, ma Kobe, come sottolineava anche Federico Buffa nella notte italiana è un'altra cosa.
Più varietà offensiva, più tiratore, più tutto. La faccia cattiva era semplicemente quella delle grandi occasioni. Mi fido dei Magic per avere una serie lunga e divertente, ma adesso gara 2 è già una partita da vincere a tutti i costi.
TOP STORY
Ce ne sarebbero tante, a dire il vero. Ma mi fermerei su Jameer Nelson. E' tornato dopo parecchi mesi di inattività , lasciando Tyronne Lue in borghese, celebre sempre in una gara 1 allo Staples di essersi fatto scavalcare, letteralmente, da Allen Iverson. Soprattutto però il suo rientro ha creato un cambio degli equilibri con Rafer Alston.
Stranamente Ski to my Lou era riuscito a portare la singolar tenzone dei Magic fino alle Finals, con un raziocinio sorprendente considerando il suo passato sui blacktop. Però capisco Jameer. Non può lasciarsi scivolare addosso questa occasione e secondo me ha fatto bene a forzare il rientro.
Come si sarebbe sentito se i Magic avessero vinto il titolo senza di lui ? Il rompicapo è tutto nelle mani di Van Gundy e non è una bella storia per Orlando. Il secondo quarto di Nelson è stato stupendo, assist fantastici e faccia di difficile descrizione di Skip in panchina.
La via di mezzo a mio avviso è la peggiore. O Van Gundy trova il coraggio di ridare la squadra in mano a Nelson oppure, senza, ambiguità , lo fa giocare come semplice back-up. Ieri non è stato così. Ho avuto come la sensazione che non sapesse esattamente quale strada prendere.
THE STAT
43-0. Phil Jackson non ha mai perso una serie di playoff dopo aver vinto gara 1. Semplicemente pauroso.
LA DOMANDA
Ponetela direttamente a Mickael Pietrus. E' più difficile da marcare Kobe o Lebron ?
IL PUNTO DI HOMER SIMPSON
Andrew Bynum è più giovane di due anni rispetto a Dwight Howard ma sembra un vecchietto con l'artrosi. E' più agile e più cattivo Fantozzi dell'Ufficio Sinistri che lui in post basso. Howard, da parte sua, non riesce a smettere di sorridere nemmeno dopo una brutta sconfitta. E' scemo lui oppure tutti noi ?
Dicono che spenda ancora le sue giornate davanti alla Playstation e alla Tv con i cartoni animati. Boe, il mio oste, lo vorrebbe più cattivo, anche lui. Di sicuro questa sfida sotto canestro è tra due giovanotti che senza la loro altezza e il talento sarebbero con i loro amici a chiacchierare di femmine senza mai acchiapparne una, ignorando anche il nome del Presidente degli USA.
ORLANDO MAGIC
Rafer Alston. Dal Rucker alle Finals, con i calcetti mentre palleggia. 6 punti e forse finiamo anche qui se Van Gundy vuole ridare le chiavi a Nelson. Intanto in gara 1 c'è solo un buon inizio, ma niente di più. 4,5
Courtney Lee. 7 punti e una tripla già potrebbero bastare per un rookie, quindi non pretendiamo troppo dal ragazzo. Sono sicuro che infilerà una bella partita in questa serie comunque. 5,5
Hedo Turkoglu. 13 punti, 1/3 da tre, aspettando il quarto periodo punto a punto, nel quale si esalta, registriamo una partita modesta, senza gambe e senza cattiveria. 5
Rashard Lewis. Per me è stato sempre sopravalutato e allora qui ci sguazzo. 8 punti, 2/4 da tre, 2/10 dal campo, ribadisco che ha ragione chi pensa sia un grande solo per il sistema offensivo dei Magic e non per il valore personale assoluto. 4,5
Dwight Howard. 12 e 15 rimbalzi sono il minimo per lui, Lamar Odom gli da fastidio più di quanto potesse immaginare. 5,5
Mickael Pietrus. Troppo importante per i Magic, 14 punti con 3/5 da tre. Si è preso 13 tiri, più di qualunque altro, dimostrando grande carattere. Ma in difesa ha sofferto troppo Kobe. 6
Jameer Nelson. Secondo quarto luccicante, poi ha faticato come tutti i compagni. 4 assist in 23 minuti, mentre Skip ne ha solo uno in 25 minuti. Uhm, Van Gundy ci sta pensando. Passa tutto da qui. Per essere un rientrante, da febbraio, una grande partita. 6,5
LOS ANGELES LAKERS
Derek Fisher. Non sono i numeri a descriverlo, 9 punti e un assist per un'altra partita da veterano. 6
Kobe Bryant. 40 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, con anche 2 stoppate e 2 recuperi, record in carriera per punti segnati alle Finals, la stella che brilla e inorgoglisce chi lo guarda. Era questa la partita che Spike avrebbe dovuto filmare nel suo documentario" 9
Trevor Ariza. 3 punti, 2 rimbalzi e 2 assist in 24 minuti, ma si sente altrimenti, eccome. 6
Pau Gasol. 16 punti, 8 rimbalzi e 3 assist, 7/12 dal campo, quando è così il secondo violino offensivo suona melodie sublimi per le orecchie di coach Jackson. 7,5
Andrew Bynum. 9 punti e 9 rimbalzi, buona partita, ma deve far soffrire molto di più Howard, al di là dell'andamento di gara 1. 6
Lamar Odom. 11 punti e sontuosi 14 rimbalzi, è il vero centro della squadra, in tutti i sensi. 8
Appuntamento a domenica notte, con le orribili canotte bianche del dì di festa.
Saranno i Magic, a tutti gli effetti, a non dover andare in bianco, sperando in uno spettacolo migliore.