Howard riuscirà dove Shaq ha fallito?
Si dice che i Playoff siano un altro Sport, che vince la Squadra che è in grado di resettarsi dopo ogni partita, dimenticandosi di aver vinto o di aver appena perso.
“Vivere alla giornata” è in un certo senso il motto di questa fase della Stagione, perchè solo senza pensare troppo ai “se” e ai “ma” si può trovare quella forza mentale per battere i propri avversari.
E' quello che hanno fatto i Los Angeles Lakers, che per l'ennesima volta ritroviamo in Finale.
I Californiani partivano con tutti i favori del pronostico e, nonostante si siano ritrovati più volte con le spalle al muro (vedi Houston e Denver), hanno sempre reagito dimostrandosi vera Squadra.
E fin qui la pubblicità dei pupazzetti ci ha preso. Un 50% del “progetto” NBA si è avverato.
Purtroppo la stessa forza mentale non l'hanno avuta i favoriti dell'altro lato dell'America.
I Cleveland Cavaliers, dopo aver stracciato le prime due avversarie (sulla cui qualità andrebbe discusso), hanno perso dal punto di vista tattico ed emotivo contro gli Orlando Magic.
Si, gli stessi Orlando Magic che secondo molti con il “tiro al piccione” non sarebbero andati lontani nei Playoff, nonchè gli stessi che avevano faticato e non poco contro Philadelphia e che avevano rischiato di andar fuori contro i Celtics privi del n.5 .
La Finale in conclusione è Lakers - Magic, per la gioia di Shaq (ma anche no).
Verrebbe da dire che i favoriti siano senza dubbio i ragazzi di Coach Zen, ma la Regular Season dice 2-0 per i biancoblu.
Dato che però va preso con le pinze.
Nelle partite di Stagione Regolare tra le due Squadre il miglior realizzatore di Orlando fu Jameer Nelson con rispettivamente 27 e 28 punti.
Tutti sappiamo che il povero Jameer non ha potuto dire la sua in questi Playoff, a causa del brutto infortunio che lo affligge. Anche i Lakers avevano ancora il vecchio assetto, con Radmanovic uscente dalla panca, e quindi senza Shannon Brown che tanto si è rivelato utile.
Va detto anche che Pietrus giocò una sola partita delle 2, chiudendo con una anonima prestazione. Il francese di anonimo in questi Playoff ha avuto ben poco.
Dopo questa premessa si può passare ad un'analisi più dettagliata delle varie “Sfide nella Sfida”, anche se risulta difficile prevedere esattamente gli accoppiamenti, poichè potrebbero essere soggetti a continue variazioni.
DEREK FISHER - RAFER ALSTON
Fino a questo momento Skip to my Lou sta disputando dei Playoff decisamente convincenti, seppur peccando di continui alti e bassi, forse dovuti anche all'inesperienza in un certo tipo di partite.
Fish sta disputando forse i peggiori Playoff della sua carriera, segno evidente che ormai è quasi alla frutta, e che parecchi dei suoi minuti li deve al nome che porta sulla Maglietta più che alla effettiva qualità che sta mostrando in campo.
A favore del Playmaker gialloviola c'è ovviamente l'esperienza e il fatto che Rafer ogni tanto dimentichi di dover difendere e se Fisher comincia a tirare con la percentuali che gli sarebbero legittime, questo può pesare sull'andamento della partita. Comunque basta leggere un po' le cifre di Brooks contro i Lakers per capire che anche dall'altro lato ogni tanto la difesa venga “trascurata”.
Duello sostanzialmente imprevedibile, data l'instabilità dei due soggetti mostrata fino ad ora.
KOBE BRYANT - COURTNEY LEE (PIETRUS)
Ed ecco che cominciano gli accoppiamenti “provvisori”, nel senso che molto dipenderà dall'andamento della partita (e della serie), perchè conoscendo i due Coach gli aggiustamenti sarenno continui.
Il Rookie dei Magic l'ultima volta che ha marcato Kobe ha dovuto guardarlo fare una Tripla Doppia, anche se alla fine la partita l'hanno portata a casa i suoi Magic.
Piazzo anche il francese, visto l'ottimo lavoro che ha fatto sul Choosen One nell'ultima serie, con Lee che scalerebbe su Fisher e Turkoglu a fare da Playmaker in attacco. Scontato dire che il duello è nettamente a favore del Mamba, che probabilmente vedremo ogni tanto anche contro il Turco.
TREVOR ARIZA - HEDO TURKOGLU
Duello molto affascinante tra due giocatore molto completi e che stanno disputando una stagione bellissima. Per il Turco è l'anno della Consacrazione a vera Stella, per Ariza un ottimo punto di partenza per una carriera che potrebbe regalargli non poche soddisfazioni (occhio che l'anno prossimo è un Free Agent).
Per caratteristiche Ariza può tenere Turkoglu e cercare di limitarlo ed è decisamente più esplosivo per poterlo mettere in difficoltà nell'altra metà campo. Da questo duello passa molta della Serie.
Qualora il Turco venisse preso dal 24, Ariza ha le caratteristiche per stare anche su Lewis. Insomma Ariza è esattamente quello che è mancato ai Cleveland Cavaliers nella Finale ad Est.
LAMAR ODOM (BYNUM) - RASHARD LEWIS
Metto Odom perchè penso sia più adatto di 'Drew nel tenere Lewis.
Nell'ultimo confronto tra le sue squadre si è visto nella parte iniziale della partita Lewis marcare Gasol, mentre lo spagnolo poi andava ad occuparsi di Superman nell'altra metà campo.
Gli accoppiamenti saranno piuttosto mobili come già è stato detto, a seconda delle esigenze del momento. Certo è che l'allievo di Kareem che insegue Lewis sul perimetro, con la sua nota voglia di difendere che ha dimostrato finora, è difficile immaginarselo.
Parecchio della Serie passa dalla concentrazione che il citato duo dei Lakers dimostrerà nella fase difensiva.
PAU GASOL - DWIGHT HOWARD
Due dei migliori Pivot della NBA a confronto.
Uno eccelle per qualità tecniche, e un pizzico di cattiveria in più lo renderebbe immarcabile (Gasoft non è nato a caso), l'altro è un diamante grezzo che pian piano inizia ad essere intagliato.
Howard è reduce da una serie che lo ha visto assoluto protagonista, finalmente ha fatto vedere quello che tutti si aspettano da lui. Vero che con il suo atletismo Z e Varejao lo hanno sofferto e non poco, ma basta riguardare l'Overtime di Gara 4, per accorgersi che Superman sta facendo passi da gigante.
Non è ancora, e forse non lo sarà mai, il nuovo Shaq però è un Signor Centro, che potrà ritagliarsi il suo posto nella Storia. Il duello passa dalla cattiveria di Gasol, che ha le qualità per portare a scuola Dwight, ma anche dai falli del n.12 .
PANCHINA LAKERS - PANCHINA MAGIC
I Lakers dovevano vincere il titolo facendo affidamento sulla panchina. Questo si diceva ad inizio stagione. E in effetti qualcosa si è visto: quando la panchina ha fatto la differenza i Lakers hanno portato a casa sempre o quasi le partite.
Il problema è che i panchinari non sempre sono stati molto costanti, facendo dell'incostanza il marchio di fabbrica di questi Lakers. Purtroppo per i Californiani i Magic stanno trovando discreta qualità dalla panchina proprio in zone dove i Lakers stanno incontrando difficoltà .
Anthony Johnson non sta giocando affatto male e se i play di L.A. non metteranno la giusta aggressività l'ex Charleston potrà far male. Soprattutto se anche i Lakers lo battezzeranno come hanno fatto i Cavaliers.
L'altra minaccia arriva dalla Polonia. Gortat (a proposito di Free Agent per l'anno prossimo) infatti si sta dimostrando un validissimo ricambio per Superman. Abilissimo nelle letture, riesce a farsi trovare sempre al posto giusto.
Van Gundy ha fatto intravedere un quintetto con il doppio Pivot, che con le già citate difficoltà di rotazione di Bynum e con gli “accendi e spegni” di Odom può rivelarsi distruttivo per i Lakers.
PHIL JACKSON - STAN VAN GUNDY
Affascinante anche la sfida tra i due Coach. Vuoi per capacità , vuoi per questioni di “personaggio”.
Coach Zen basta dare un'occhiata al Palmares per rendersi conto che è uno che ci sa fare, anche se spesso viene rimproverato di eccessiva schematicità nelle sue scelte.
Van Gundy, indipendentemente dal fatto che sia simpatico o meno, ha allenato contro i Cavaliers da vero Coach of the Year. Ha battuto Brown su ogni fronte, mettendo in risalto il fatto che senza LeBron forse quel premio l'allenatore Afro-americano non lo avrebbe vinto.
I due giocheranno una partita a scacchi con aggiustamenti continui cercando di far breccia nelle mura avversarie. Sarà la conferma o la consacrazione?
Pronostico: Los Angeles Lakers vincenti 4-2