Howard esulta: i Magic sono in finale
Non sarà Kobe vs Lebron. Non lo sarà perché fra le 2 pretendenti si è intromessa una terza forza, che in queste 6 gare si è dimostrata nettamente superiore ai Cleveland Cavs, trascinati dal solo James.
Gli Orlando Magic fanno impazzire di gioia una Amway Arena stracolma e volano a Los Angeles per le Finals che inizieranno il 4 Giugno: è il trionfo del gioco di squadra, del collettivo sul singolo, di Superman su chi non lo reputava un leader.
Finisce 103-90 per i padroni di casa, con il pubblico festante che canta Beat L.A. e LeBron James che a testa bassa va negli spogliatoi. Per Kobe vs LeBron va atteso almeno un altro anno.
La partita
Howard ci mette 10 secondi a far capire a tutti che venderà carissima la pelle, andando subito a segno con grande determinazione, perché sa, così come tutti gli Orlando Magic, che una buona partenza è fondamentale per non avere un deficit da recuperare come nelle sfide precedenti.
Chi non vedrà mai il comando è Cleveland, che per il primo quarto riesce a rispondere grazie a James ( 13 punti nei primi 12 minuti) e alle triple ad un incredibile Howard ( 13 anche per lui).
Obiettivo riuscito per i Magic che scattano meglio dai blocchi di partenza e chiudono la prima frazione sul 30-25.
Vanno a riposarsi i 2 mattatori della Gara e in questi 4 minuti si vede tutta la differenza fra le squadre: Lewis e Turkoglu scavano il solco e al rientro di LeBron i Cavs sono sotto 42-31, doppia cifra da cui non rientreranno più. Se al rientro delle 2 stelle poi il miglior impatto lo ottiene Superman Cleveland sprofonda.
Il Prescelto non buca la retina per tutto il secondo quarto mentre il miglior difensore dell'anno chiude a quota 21, trovando supporto dai compagni, che con la solita valanga di tripla vanno a riposo con un vantaggio rassicurante: 58-40.
Cleveland con la forza della disperazione in meno di un minuto mette un parziale di 8-0 che costringe al timeout immediato coach Van Gundy.
In uscita dal timeout Orlando reagisce, ricordandosi che è ancora lunghissima, e con Lee e Alston da un colpo di gas importante, fino al ritorno a pieno regime del solito incontenibile Howard, che prende in mano la situazione e torna a dominare: layup, schiacciata, libero supplementare e Cavs ricacciati a -13.
Nonostante un altro tentativo di reazione la solita fiera di triple, a cui partecipano Pietrus, Alston e Turkoglu tiene a distanza di sicurezza i Cavs: ormai è una fuga per la vittoria, a cui tutti partecipano mentre James toppa la prima partita della serie tirando con basse percentuali. 86-70 firmato da Pietrus, sempre più un fattore nella serie, che prepara la festa per i 12 minuti finali.
Cleveland cerca un ultimo disperato miracolo ma Williams entra in partita troppo tardi e Pietrus e un Howard a briglie sciolte firmano il +21 che costringe ad un timeout che sa di condanna coach Mike Brown.
Si siede Howard e arriva subito un 5-0 Cavs; immediato il rientro di Superman, che domina anche difensivamente per tutta la gara. Tripla di Lewis e tentativi velleitari ricacciati definitivamente.
I 7 minuti che rimangono sono una festa che LeBron James non può più rovinare: i suoi sogni vanno in frantumi mentre quelli della marea blu che avvolge l'Amway Arena diventa realtà , grazie all'incredibile cuore dei suoi campioni, che superano mille difficoltà e arrivano ad una finale che aspettano da 14 anni.
Qui Cleveland
Williams: "Ci è quasi sembrato che tirassero con il 100% da 3 per tutta la serie."
Szczerbiak: "Il nostro margine di errore era bassissimo. Ci hanno creato grandi problemi con i matchup. Abbiamo lottato al massimo. "
LeBron James ha evitato ogni contatto con i media e si è defilato negli spogliatoi, deluso come non mai quando tutti lo davano, insieme ai suoi Cavs, per strafavorito. La sua Gara 6 è stata la peggiore della serie con 25 punti ma 8/20 al tiro e 3 palle perse. Alla distanza la marcatura ottima di Micheal Pietrus e il dover trascinare la squadra per 5 partite sono costate un po' di stanchezza all'MVP, che rimanda l'appuntamento con le Finals e con Kobe Bryant.
Williams ha segnato 17 punti, ma la maggior parte sono arrivati a partita abbondantemente compromessa mentre l'imbarazzante prestazione ai liberi (11/22, 50%) e la netta sconfitta sotto i tabelloni ( 47 a 34) sono state le chiavi in negativo di questa sconfitta.
I Cavs vanno in vacanza dopo aver sognato per 90 partite una Finale che sembrava davvero scontata e si ritorna a parlare di mercato: quello che servirà a rinforzare il roster e quello che girà attorno a LeBron, su cui si rifanno prepotenti le indiscrezioni per l'estate 2010. Stanotte i Knicks avranno esultato, David Stern, che già pregustava le Finals fra i suoi 2 gioielli, un po' meno.
Qui Orlando
Van Gundy: "Penso che questa squadra nel corso della stagione abbiamo dimostrato un cuore incredibilmente grande. Riesce a reagire sempre."
Lewis (su Howard): "Dominio totale. Ha dominato per tutta la partita."
Per 5 partite Howard (40 punti e 14 rimbalzi) si è fatto innervosire da Anderson Varejao, sempre vicino al sottile confine del fallo tecnico, che gli sarebbe costato anche una sospensione. Gara 6 è stata diversa, l'importante era vincere, oltre tutto e tutti, e il brasiliano si è fatto piccolo piccolo, quasi invisibile di fronte allo strapotere di Howard, un leader, e come fanno i leader ha preso per mano i compagni ed ha staccato il biglietto per Los Angeles.
Non è servito nemmeno Fourth Quarter Hedo Turkoglu, tutto sostanza ma falloso al tiro (10 punti con 3/12, 5 assist e 7 rimbalzi) che nell'ultimo periodo non ha dovuto fare gli straordinari, così come Lewis, autore di 18 punti e delle fondamentali triple che hanno annullato le speranza dei Cavs.
Un Alston altalenante ha comunque regalato una Gara ai suoi, mentre Lee ha dimostrato un carattere inaspettato per un rookie.
Merita una menzione d'onore l'MVP mascherato della serie Pietrus, autore di partite straordinarie in difesa, in marcatura sul Prescelto, e in attacco, con triple che hanno tagliato le gambe agli avversari.
E' un sogno che non finisce per i Magic, che ora cullano anche la piccola speranza di recuperare Jameer Nelson per le Finals. Ma è ora di pensare alla California, perché Nelson o non Nelson questi Magic fanno paura davvero a tutti.
Partiranno nettamente sfavoriti contro i Lakers del Black Mamba Kobe Bryant ma è una storia già vista contro i campioni in carica e contro King James: meglio non cantar vittoria prima di averli definitivamente sconfitti. Sono gli irriducibili e favolosi Orlando Magic, campioni della Eastern Conference 2009.