L'MVP di Gara 4 direttamente dai playground: SkipToMyLou
Quando erano in testa all' Nba molti dicevano: "Sono belli, però"non dureranno"; quando hanno perso Nelson molti dicevano: "Sono forti, però" ai playoff non reggeranno"; quando hanno battuto Philadelphia molti dicevano: "Sono bravi, però"ora ci sono i campioni in carica, e se riusciranno a superarli ci sarà il Prescelto, davvero troppo per loro".
Orlando ha smentito tutti, ed è ad una sola partita da una finale che manca da 12 anni; hanno un centro moderno super-atletico, un playmaker da playground e un turco d'area fiba che vince loro le partite: tutta l'Nba contemporanea in una sola squadra, dotata di un talento enorme, che ha messo alle corde il Predestinato degli Sport Professionistici Americani.
La partita
Partenza tesa, dura, intensa, con entrambe le squadre che sanno che ogni possesso vale una stagione: dai blocchi scatta meglio Orlando con Howard e Alston a trascinare la compagine di Van Gundy, mentre Cleveland si affida a Williams e Ilgauskas. Lewis è sterile in attacco nel primo quarto e i Cavs scappano grazie al supporting cast, imbeccato da assist spettacolari di Lebron; proprio grazie ad una tripla di LBJ e ad un suo assist per la schiacciata di BigBen Wallace gli ospiti chiudono la prima frazione sul 25-21.
Il secondo quarto inizia sulla falsariga del primo, con i Magic che scappano grazie ad una pioggia di triple (Turkoglu, Johnson e 2 Pietrus) e solo i liberi e Mo Williams tengono a contatto i Cavs (43-35 a 4:49 dall'intervallo). Le dure critiche rivolte al cast di King James sortiscono il loro effetto, che è un 11-0 di parziale targato West-Varejao-Ilgauskas e quando Mike Brown rispolvera Gibson ( 2 triple in 2 minuti) Cleveland fa la voce grossa, andando a riposo sul 58-50 proprio quando Lewis si iscrive alla partita.
Magic Moment per Rafer Alston: il play newyorkese, battezzato dalla difesa di Brown, veste i panni di Skip To My Lou e infila 10 punti consecutivi che portano a contatto i suoi; Williams risponde colpo su colpo ma Turkoglu, che decide di distribuire meglio le sue realizzazioni, e l'incontenibile Alston avvicinano sempre più i padroni di casa. Anche Pietrus entra sottopelle ai Cavs e buca regolarmente la retina e sul finire del terzo periodo Skip chiude con la ciliegina sulla torta un inseguimento durato 20 minuti: si va all'ultimo mini-intervallo sul 79-78 Cleveland.
Inizia una lunga volata finale con James che si mette in proprio mentre nell'altra metacampo continuano a piovere triple (Alston, Lewis,Pietrus e Lee). I Magic arrivano anche sul +7 ma Lebron non vuole mollare un centimetro perché sa che una sconfitta è quasi una condanna e riporta i suoi in parità e addirittura avanti con il tiro libero del 100-98 ad un minuto dal termine.
Il finale è da cardiopalma: sul 100-98 per Cleveland Lewis riceve dalla rimessa di Turkoglu con un arresto complicato e buca la retina con un tiro da 3 di coefficiente di difficoltà 10 lasciando solo 4 secondi da giocare; LBJ attacca e porta a casa 2 liberi, che con freddezza da campione realizza: overtime!
Nei quarti periodi della gare fin qui giocate i Cavs hanno pagato la stanchezza, avendo una panchina meno profonda, figurarsi in un supplementare: Howard, caricato dalle storie tese con Varejao, mette 10 punti in 3 minuti e prova l'attacco decisivo, a cui risponde neanche a dirlo Lebron, già scollinato oltre quota 40.
Sul +4 Magic Lebron imita Lewis e con 4 secondi da giocare infila la tripla del -1. Lewis viene ancora mandato in lunetta dove non riesce a mettere 3 punti di distanza a causa di un errore, lasciando a James l'ultimo tiro. A Orlando sembra di vivere un finale già visto ma l'ultima preghiera del Prescelto si spegne sul ferro, per la gioia dell'Amway Arena.
Qui Cleveland
James: "Mi sento sempre di poter mettere ogni tiro che prendo. Speravo solo di metterne dentro un altro."
I Magic sono decisamente troppi per un uomo solo e così nonostante i 43 di media a partita James si deve arrendere nuovamente all'evidenza di una superiorità numerica schiacciante. La serie è quasi compromessa e nonostante il cast abbia tentato una reazione, nei momenti decisivi ha giocato solo Lebron.
Se si aggiungono le mani caldissime da 3 di Orlando e un Alston clamoroso diventa difficile vincere all'Amway Arena. Per fortuna di tutti i Cavaliers si ritorna alla Quicken Loans, teatro di 43 vittorie e 3 sconfitte fin qui, in cui ci si aspetta una reazione d'orgoglio per allungare la serie: Win or Go Home.
La mossa di inserire Gibson e Sczerbiak lasciando loro molti minuti a disposizione sa di carta della disperazione, che non ha portato i frutti sperati soprattutto in virtù delle pessime percentuali dal campo. Questi Magic sembrano davvero troppo per una squadra apparsa fin qui invincibile e ora con le spalle al muro.
Qui Orlando
Howard: "Quando non gioca da Rafer Alston, ma si traveste nella leggenda dei playground 'Skip to my Lou' e gioca con grande confidenza come stasera, Rafer fa la differenza"
Howard: "Non siamo soddisfatti di vincere qualche partita delle finali della Eastern Conference. Vogliamo vincere tutta la serie."
Ogni vittoria targata Magic è contraddistinta da un MVP diverso: la lampante dimostrazione di una squadra completa e carica psicologicamente. Il migliore di Gara 4 è stato un delizioso Alston, aiutato non poco da Howard. Il Game-Plan di Van Gundy ha funzionato perfettamente, con Pietrus sempre incredibile su James, lasciato in single coverage a giocare da solo contro tutti i Magic, che hanno cercato di escludere dal gioco il supporting cast.
Turkoglu ha distribuito i propri canestri mentre Lewis ha acceso solo negli ultimi 2 periodi rivelandosi comunque fondamentale. Tutti dicevano che i Magic non sarebbero riusciti a mantenere percentuali così alte dalla lunga distanza: in Gara 4 sono riusciti a fare anche meglio, con un incredibile 17/38 (44%).
Hanno personalità , hanno talento, hanno una panchina lunga, si accoppiano alla perfezione con gli avversari e non hanno compreso che stanno scrivendo la storia: difficile che perdano 3 volte di fila dopo una tale iniezione di fiducia.
Da adesso ogni partita sarà una incredibile lotteria, giocata da entrambe le franchigie con il timore che tutto finisca: per i Cavs la stagione sembra giunta al termine mentre i Magic non si vogliono svegliare da questo bellissimo sogno, almeno non prima di essere arrivati alle Finals Nba.
Appuntamento a Gara 5 alla Quicken Loans Arena, per continuare a vivere una serie che finora ha regalato emozioni e finali punto a punto, e sembra voglia continuare a farlo.