Howard vola nell'area dei Cavs
La marea blu dell'Amway Arena annichilisce i Cleveland Cavs, arrivati con la "stupenda" idea di riconquistare il fattore campo. In una partita dura e intensa che gli arbitri hanno faticato a controllare a fare la differenza sono stati il dominio sotto i tabelloni e la precisione in lunetta di Superman Howard a cui si contrappongono le cattive percentuali dal campo dei Cavs.
La partita
I Magic, per nulla scoraggiati dal finale di Gara 2, partono aggressivi con Howard, autore di 6 punti in un amen e con Alston, che ricordatosi del grande talento che l'ha reso uno dei più celebri giocatori dei playground newyorkesi mette 11 dei primi 21 punti dei padroni di casa.
La par condicio di falli ( 2 per parte) per Howard e Varejao costringe i rispettivi Coach a inserire anzitempo Gortat e Wallace mentre Orlando prova la prima mini-fuga (16-6). Cleveland affida la rimonta al solito James, che risponde da solo colpo su colpo alle innumerevoli bocche da fuoco nemiche e manda in archivio il primo quarto sul 24-17 Orlando.
Per la prima volta nella serie i Magic chiudono avanti il primo quarto ma un black-out (11-0 Cavs) dopo 3 minuti coincidente con il riposo di Alston, Howard e Turkoglu annulla il vantaggio maturato nel primo periodo e manda in testa la squadra di Brown (34-29).
Turkoglu, nonostante lo 0/5 del primo tempo da l'input ai compagni attaccando il ferro e andando in lunetta in una Gara che diventa nervosa e visti i copiosi falli si gioca soprattutto dalla linea della carità . Proprio grazie ai tiri liberi e ad una giocata al ferro di Lewis la truppa di coach Van Gundy riprende il comando delle operazioni e chiude la prima metà di gara 42-41.
Alla ripresa il match si fa sempre più nervoso e spezzettato a causa dei falli, ma nessuna delle 2 squadre vuole mollare un solo centimetro. Al gioco da 3 punti di Howard risponde Lebron (18 per lui a metà gara) ma come nelle 2 gare precedenti il supporting cast non aiuta il prescelto quando il roster dei Magic sale di colpi: Lee si accende e mette 5 punti fra padroni e ospiti, proprio quel distacco che i Cavs non riusciranno più a colmare.
Dopo un canestro di Howard Orlando non segna dal campo per 6 minuti fino al layup di Pietrus ma Turkoglu e Alston con i liberi mantengono a distanza di sicurezza i rivali. Finisce 68-63 con un canestro del solito ineffabile LBJ sulla sirena del terzo periodo.
Nonostante l'utilizzo limitato di Howard a causa dei falli Van Gundy trova in Gortat un ottimo intimidatore d'area e riesce a serrare la difesa; Turkoglu compensa l'aridità realizzativi con rimbalzi e assist e Lewis è il solito killer dalla lunga distanza.
La chiave questa volta non sono i canestri di Turkoglu ma la precisione di Howard in lunetta: al rientro su Superman vengono spesi falli dalla difesa dei Cavs che sanno di scelta deliberata ma Dwight con 8/10 (14/19 in totale) da il là ai suoi.
Non bastano i 14 punti nel quarto periodo di Lebron James ( 41 alla fine e 42 di media nella serie) per riagganciare i Magic, lanciati verso un 2-1 nella serie che si concretizza quando suona la sirena finale che sancisce il 99-89 e permette ad Orlando di riprendere il controllo delle Eastern Conference Finals.
Qui Cleveland
James: "Dobbiamo solo essere più duri. Orlando è davvero una buona squadra"
Williams: "Creano troppi problemi di mismatch per noi. Lo so io, lo sanno loro, lo sanno tutti”.
Un super Lebron James, Mo Williams (15 punti con 5/16) che cerca di aiutarlo e poco altro: la fotografia dei Cleveland Cavs in questa serie. Difficile con queste premesse competere con una squadra completa, con un gran collettivo e che si accoppia alla perfezione in tutte e 2 le zone del campo.
Lebron è stato devastante in penetrazione ma la cattiva serata al tiro (1/8 da 3) ha permesso alla difesa di battezzarlo e poterlo contenere meglio, mentre Williams è stato pesantemente condizionato da una gomitata ricevuta da Anthony Johnson, che gli è costata 4 punti di sutura.
I Magic hanno tirato meglio dei Cavs in tutte le zone del campo (43% contro 37% dal campo, 35% contro 19% da 2, 76% contro 74% ai liberi) proprio com'era successo nelle prime 2 partite.
L'inerzia sembra tutta per Howard e compagni, e servirebbe un miracolo per passare all'Amway Arena. Proprio un miracolo come in Gara 2, probabilmente irripetibile. Ma con il Prescelto meglio non toglier le mani dal manubrio prima di aver tagliato il traguardo.
Qui Orlando
Howard: "Lottiamo sempre, come al solito, fino alla fine. Non dobbiamo preoccuparci di nulla, dobbiamo solo giocare”.
In una partita durissima e cattiva, agonisticamente parlando, la grande giornata ai liberi di Howard è stata letteralmente una manna dal cielo; anche Turkoglu (13 punti, 10 rimbalzi, 7 assist e +20 di plus-minus) riesce ad essere determinante nonostante 1/11 al tiro e se Alston (18) gioca così è difficile trovare un punto debole nei Magic.
Redick è stato nuovamente lasciato in panchina per dare ampio spazio a Pietrus, magnifico su James e incisivo in attacco ( 16 punti, il doppio di tutta la panchina Cavs).
La front-line della florida sta dominando sulla coppia Ilgauskas-Varejao, nonostante i problemi di falli di Howard, grazie anche a Lewis(15), sempre più un rebus irrisolvibile per la difesa di Mike Brown.
I Magic stanno vincendo tutte le guerre tattiche e psicologiche con gli avversari e questo fa di loro i naturali favoriti per Gara 4.
Appuntamento proprio per Gara 4, sempre all'Amway Arena martedì notte: in palio c'è il primo di 3 match point in caso di vittoria dei padroni di casa.