Evgeni Malkin grande protagonista per i Penguins…
Tre partite e altrettanti successi per i Pittsburgh Penguins: questo dice lo score (parziale) della finale di Eastern Conference giunta già a gara 3 e che vede coach Dan Bylsma e i suoi sempre più proiettati verso la seconda finale di Stanley Cup in due anni.
Pittsburgh avrà quindi la possibilità di realizzare lo sweep ai danni degli Hurricanes, l'ultima volta è accaduta al primo turno dei playoff dello scorso anno quando i Pens eliminarono per 4-0 gli Ottawa Senators, d'altronde recuperare una serie di playoff da 0-3 e vincerla è un'impresa praticamente impossibile per qualsiasi squadra dato che è riuscita a solo due teams nella storia dei playoff della NHL (i Maple Leafs nel lontano 1942 e gli Islanders nel 1975).
In modo particolare in gara tre si è manifestata chiaramente la superiorià dei Pens, trascinati da Evgeni Malkin in autentico stato di grazia e da Sidney Crosby, tutte le linee hanno dato il contributo atteso, compreso l'esperto ex Islanders Bill Guerin e Ruslan Fedotenko, Marc Andre Fleury tra i pali ha risposto da par suo a tutte le sollecitazioni.
I Canes, che giova dirlo vengono da due serie lunghe conclusesi alla settima gara contro Devils e Bruins, per ora non sono assolutamente riusciti ad arginare le stelle in casacca giallo nero bianca, Eric Staal, il top player della franchigia, non ha combinato molto, ma i problemi maggiori giungono dalla fase difensiva e dalla scarsa capacità a contenere il rapido gioco d'attacco dei pinguini.
Sicuramente Carolina, molto vicina a un'eliminazione scioccante e rapida, non mollerà e cercherà di vincere la prima davanti al proprio pubblico a Raleigh per poi sfidare pronostico e avversità alla Mellon Arena in gara cinque, pertanto la sosta in previsione di gara 4 sarà sicuramente salutare per il gruppo di coach Maurice.
Fino a ora sono stati giocati 180 minuti e Pittsburgh si è trovata a inseguire complessivamente per soli 13 minuti e 75 secondi, mentre Evgeni Malkin ha registrato un "multipoint game" e per la sesta partita di fila stabilendo un nuovo record per la franchigia della Pennsylvania.
Gara 1 a Pittsburgh
Il match di apertura della serie si dimostra subito equilibrato e con alcune fasi di studio, ad aprire le marcature, dopo una grande parata di Fleury, è Miro Satan, slovacco da Topolcany, che uscendo dalla panca puniti riesce a trafiggere con un backhand shot il goalie Cam Ward, seguito alcuni secondi dopo dal secondo goal ad opera di Malkin su assist di Boucher.
Nel secondo periodo i Canes tornano in partita grazie al wrister sotto misura di Chad LaRose, mentre nel terzo segmento è Boucher a segnare in powerplay il goal del 3-1 (per lui prima rete nei playoff dall'aprile 2004); nel finale Joe Corvo riduce il gap a uno con uno slapshot mentre i Pens si trovano in inferiorità numerica per una penalità a Bruce Orpik; negli ultimi due minuti grande forcing per Carolina, ma Fleury fa buona guardia e gara 1 finisce così 3-2 per Pittsburgh.
Gara 2 a Pittsburgh
Seconda sfida alla Mellon Arena e qui le emozioni sono ben più intense del primo match, le squadre giocano un hockey più fisico con una maggiore mole di lavoro anche per gli arbitri.
Nel primo periodo è Crosby a segnare per prima appena 1'51'' sul tabellone, poi risponde LaRose, al quarto goal in post season, di nuovo avanti i Pens con un wrister di Malkin impattato subito dopo da Jussi Jokinen, al settimo centro nei playoff, infine Seidenberg dà il vantaggio ai Canes con un potente slapshot.
Nel secondo periodo Pittsburgh riprende il comando delle operazioni e ribalta il punteggio con Talbot e Kunitz, quest'ultimo in chiusura del periodo.
Nel terzo e ultimo periodo è Patrick Eaves a segnare il 4-4 e a dare fiato alle trombe di Carolina, ma il finale è solo un monologo dei Pens che segnano altre tre volte, due per Malkin, tra cui lo spendido goal in backhand shoi che fa esplodere la Mellon Arena, e una per Kennedy a porta vuota: si chiude con uno pirotecnico 7-4 che vale il doppio vantaggio nella serie.
Gara 3 a Raleigh
Prima sfida in Carolina davanti ai tifosi bianco rosso neri, percui molti si attendono la reazione dei padroni di casa sotto di due nella serie, ma la partita è in pratica il proseguimento del terzo periodo di gare due.
Infatti Matt Cullen illude i suoi con il primo goal in wrist shot, poi la supremazia del team di Bylsma viene inquivocabilmente fuori come testimoniano le reti di Malkin in powerplay, Crosby e ancora Malkin, che conducono al primo intervallo sul 3-1 che pesa come un macigno sul morale dei Canes.
Nel secondo perdiodo nessuna rete e solo la penalità per delay of game ai danni di Seidenberg, nella terza frazione il russo Samsonov trafigge Fleury con un wrister e dà un po' di morale ai suoi, Fedotenko segna con uno snap shot circa a metà periodo e nel finale Adams a porta vuota e Bill Guerin in powerplay sigillano lo score finale sul 6-2 che manda a casa i fans dei Canes con le pive nel sacco.
Lo score dei tiri dice 40-34 per Pittsburgh, ma oltre a ciò gli Hurricanes non hanno dimostrato molte armi per contrastare le linee d'attacco dei rivali.
Ora c'è solo da aspettare la gara numero 4 sempre in Carolina nella speranza, per i tifosi di casa, che gli uragani riescano a imporsi nel gioco e a migliorare in alcuni fondamentali aspetti, magari limitando i danni nel terzo e ultimo periodo in cui i Pens hanno sempre, almeno fino a ora, spostato l'ago della bilancia a proprio favore.