Dwight Howard incontrollabile per Ilgauskas e Varejao, che lo guardano schiacciare
Colpaccio degli Orlando Magic che espugnano la Quicken Loans Arena e si portano in vantaggio 1-0 nella serie.
Lebron e Howard si rispondono per 3 quarti spettacolari, poi nell'ultimo e decisivo periodo passano Turkoglu e Lewis a cancellare tutto e ad ammutolire The Q.
Sono iniziati i veri playoff Nba per i Cavs, che hanno scherzato con Hawks e Pistons, ma i Lebroners non si sono fatti trovare pronti e ora rincorrono.
La partita
Van Gundy toglie J.J. Redick dal quintetto ( e dalla partita) ristabilendo le gerarchie con Courtney Lee nello starting five e manda Turkoglu sulle piste di Lebron, con Howard a coprirgli le spalle non curandosi di Varejao.
L'inizio è da incubo perché i Magic non entrano in partita e Lebron innesca proprio il brasiliano, lasciato libero a centro area, che firma i primi 6 punti.
Passano 6 minuti e si inizia a ventilare l'ipotesi di un altro sweep perché Cleveland scappa sul 19-6, ma, dato ancor più impressionante, con Lebron ancora a quota zero, mentre per i Magic si iscrive alla partita solo Superman, che segna i primi 8 punti dopo aver smontato il cronometro dei 24 secondi con una schiacciata.
Ancora Dwight Howard e un paio di triple a bersaglio degli esterni riportano sotto Orlando, a cui risponde James, che inchioda la schiacciata in contropiede e sul possesso successivo stoppa Superman e mette una tripla che fa esplodere la Quicken Loans Arena (33-17).
Il quarto finisce sul 33-19 e non sembrano esserci vie di fuga per la squadra di Coach Van Gundy.
Con Sua Maestà a riposo il supporting cast dei Cavs tiene botta ai tentativi di rimonta avversari, nonostante un Howard da 16 punti nei primi 16 minuti.
Proprio al rientro del Prescelto Cleveland prova a chiudere il match: Lebron si mette in proprio, segna 14 punti consecutivi con i compagni a guardare, e riporta sul + 12 i suoi ad un secondo dall'intervallo.
In questo spazio di tempo Mo Williams si prende le luci della ribalta mettendo un buzzer-beater da tre quarti campo (63-48).
Van Gundy fa la scelta di lasciare James in single coverage, alternando Turkoglu e Pietrus su di lui, per escludere dal gioco i 4 di supporto al numero 23.
La decisione da i suoi frutti perché Lebron gioca da solo e i compagni vanno fuori ritmo offensivamente.
Punto dopo punto i Magic rientrano fino allo spettacolare Alley-oop fra Turkoglu e Howard che vale il -6 (71-65), ma trovano James che gli sbatte nuovamente la porta in faccia e riporta a distanza di sicurezza i suoi (+10).
Lewis e Alston però si ingolosiscono vedendo la preda e portano i Magic ad un distacco che oscilla fra i 2 e i 4 punti fino all'ultimo mini-intervallo (82-78).
Mike Brown ottiene pochissimo dalla panchina e la spia della riserva si accende a Cleveland, mentre Van Gundy come in tutti i quarti decisivi mette la palla nelle mani di Fourth Quarter Hedo, che gioca a ripetizione Pick&Pop con Lewis da bloccante, innescandolo per il tiro dall'angolo.
Il risultato è il primo vantaggio Orlando con la tripla di Anthony Johnson a 10 minuti dalla sirena, consolidato dal rientro di Superman che firma l'89-86.
A 5 minuti dal termine il punteggio è sul 90 pari e la partita diventa una sfida fra Turkoglu e James, che si rispondono colpo su colpo, sia dal campo che dalla lunetta.
L'imprecisione dalla linea della carità ( unico neo) di King James da ai Magic un mini-vantaggio di 2 punti, che il glaciale turco raddoppia grazie ad una finta su Varejao che lo rimanda ai liberi.
Lebron, sofferente per i crampi, volente o nolente rinizia a fidarsi dei compagni e West lo ringrazia con la tripla del sorpasso.
Ultimi 30 secondi e rush finale da cardiopalma: Lewis segna ancora dall'angolo e dall'altra parte il 23 con un ultimo sforzo segna con il fallo, ed è il sesto, di Howard, per il 106-104.
Rashard Lewis però, imbeccato da chi se non Turkoglu, firma un'incredibile tripla per il 107-106, che risulterà il punteggio finale, perché West sbaglia libero e a Williams non riesce un altro miracolo con il suo tiro al volo sulla sirena che si spegne sul ferro.
I Magic danno il loro personalissimo benvenuto ai Cleveland Cavaliers in questi Playoff 2009.
Qui Cleveland
Brown: "Ci farà bene. Non ci aspettavamo di rimanere imbattuti."
James: "Questo è inaccettabile. Ci siamo meritati la sconfitta."
Una mostruosa prestazione di Lebron (49 punti con 20/30, 8 assist e 6 rimbalzi ), che però gli costa tantissimo fisicamente, non basta per superare la prima vera contender affrontata nella post-season.
La chiave di svolta è la scelta di Van Gundy di isolare James, mandando fuori ritmo i compagni, che faranno solo da spettatori per i restanti minuti.
Cleveland paga troppi giorni di inattività , che non le permettono di mantenere la concentrazione per tutti i 48 minuti con West (11 punti con 4/13) e Williams (17 punti con 6/19) che si spengono clamorosamente nella ripresa.
La panchina perde nettamente la sfida con quella più solida di Orlando ( un impietoso 5 a 25 il risultato finale, con tutti i punti Cavs targati Smith), che trova soprattutto un grande Pietrus, acceso offensivamente e attento in difesa su James, quantomeno nel tentare di limitarlo.
La front-line di Mike Brown fatica enormemente ad accoppiarsi con quella di Van Gundy: Ilgauskas soffre lo strapotere fisico di Howard mentre Varejao ( 14 punti per lui) non riesce a contenere la versatilità di Lewis.
Gara 2 sarà terreno di vendetta per una squadra, che se vuole essere da titolo, deve inevitabilmente superare queste difficoltà : ad aspettarli al varco ci saranno ancora Lewis, Turkoglu e Howard.
Qui Orlando
Howard: "E' una grande vittoria. Abbiamo lottato per tutta la partita, abbiamo continuato a credere nella vittoria."
Lewis: "La cosa più importante è giocare per 48 minuti. Noi abbiamo giocato solo un tempo ma è stato il secondo tempo."
Quando Superman ha guardato i 5 partenti avversari e non ha visto Kendrick Perkins si è sentito libero, e il lento Ilgauskas lo ha aiutato non poco.
La partita è stata un continuo inseguimento condotto proprio da Howard, che nel finale ha messo tutto in mano a Turkoglu che chiude con 15 punti e 14 assist ( nuovo record personale), una vera certezza.
Impressionante quarto periodo del turco che su 10 canestri dal campo dei Magic ne segna 2 e fa l'assistman in altri 7: davvero incredibile.
L'altro determinante fattore negli ultimi 2 quarti è stato Rashard Lewis, che realizza 17 dei suoi 22 punti negli ultimi 24 minuti, suggellando il tutto con la tripla della vittoria.
A tenere a galla Orlando nel momento peggiore ci hanno pensato oltre all'ineffabile Howard, un ottimo Pietrus(13 con 5/10), sacrificatosi in difesa su James e veramente incisivo in attacco, e un Rafer Alston in controllo(11, 8 assist e una sola palla persa).
A completare una prova perfetta a metà , ma sufficiente per violare The Q, c'è un Courtney Lee sterile offensivamente ma con la classica solidità difensiva sugli esterni Cavs, che ha aiutato non poco a mandarli fuori ritmo.
Van Gundy deve tenere alta la concentrazione dei suoi, che potrebbero accontentarsi di tornare in Florida con un pareggio, errore da non commettere se si vuole arrivare al titolo, e oggi più che mai Howard e compagni iniziano a crederci per davvero.
Appuntamento Venerdi 22 Maggio per Gara 2, sempre alla Quicken Loans Arena, per vedere tutta la rabbia di King James e dei suoi Cavs.