Kendrick Perkins è stato sicuramente tra i più positivi per i Celtics
Niente da fare per i Celtics, nonostante i voluminosi incerottamenti la squadra bostoniana aveva fatto sognare i propri tifosi portandosi sul 3 a 2 nella serie contro Orlando, ma la vittoria alla fine ha arriso alla franchigia della Florida.
L'andamento della serie
Per stemperare la delusione a Boston si dice che è stato meglio uscire con Orlando lottando fino alla fine che passare il turno e rischiare di perdere malamente contro Cleveland, anche se la verità è che tutti a Boston, sotto sotto ma neanche tanto, speravano di passare il turno.
"Sono molto orgoglioso della mia squadra, chiaramente non abbiamo giocato bene stasera, ma abbiamo avuto lo spirito giusto" ha detto Doc Rivers dopo gara-7.
Dopo aver giocato la serie più lunga della storia NBA con 7 partite ed altrettanti tempi supplementari contro Chicago, già entrata nei libri di storia, la sconfitta in gara-1 poteva far pensare che i Celtics fossero stanchi, e probabilmente lo erano veramente, ma sia Rondo che Doc Rivers lo hanno negato rifiutando questo tipo di scusa, ma è facile pensare che la verità sia proprio il contrario delle loro dichiarazioni, infatti le percentuali sono state decisamente deficitarie (38%) e tra questi Rondo ed Allen sono stati a dir poco disastrosi con un deludente 16% e Pierce avvalora la nostra tesi "mentalmente i ragazzi sono stati giù per il modo in cui abbiamo giocato nella seconda metà sapendo che dovevamo giocare come abbiamo fatto nella prima metà ".
Se in gara-1 Rondo si vergognava per la sua prestazione, in gara-2 non avrà sicuramente avuto di questi problemi visto che ha portato la sua squadra alla vittoria e collezionando la sua terza tripla doppia nei play-off impreziosita da una spettacolare schiacciata (i quotidiani americani l'hanno chiamata Jordanesca) con Howard e Lewis a guardare. House è stato autore di 31 punti con un eccellente 11 su 14 dal campo, ma tutta la squadra gioca meglio e dal campo la percentuale è salita sopra il 50%.
Gara-2 è stata però macchiata da una manata che Alston ha dato a House sulla parte posteriore della testa e che ha comportato la squalifica di Alston stesso, ma è stato positivo per Orlando perché in gara-3 il veterano Anthony Johnson, catapultato in quintetto, ha giocato molto bene e ha permesso ai suoi di vincere la prima delle due gare in casa. Una buona mano l'ha data anche Lee dopo che Howard gli ha rotto il setto nasale. Per i Celtics un ottimo Pierce ed un House che continua ad avere ottime percentuali (6 su 7 dal campo) non riescono a far vincere i biancoverdi. Da questo momento Van Gundy farà marcare House in modo molto stretto e non riuscirà più a fornire prestazioni soddisfacenti. "La nostra difesa è stata orribile" ha detto Doc alla fine della partita e Pierce rincara la dose "prima di tutto siamo una squadra difensiva e questa è probabilmente la nostra peggiore gara difensiva dell'anno".
La successiva gara-4 era fondamentale per riportare a pareggio la serie ed i Celtics riescono a farla loro con un'altra prestazione dal campo superiore al 50%, e la giocata migliore di quel giorno è sicuramente il tiro vincente di Davis proprio sullo scadere del tempo, ma non si può non far notare che Rondo ha catturato ben 14 rimbalzi, uno in più di Perkins, anch'egli ottimo sotto le plance. La chiave della vittoria Celtics è stata la difesa sul perimetro e la limitazione delle penetrazioni degli avversari, questo ha permesso ai biancoverdi di stare al comando per gran parte dell'incontro e di vincere la partita nonostante la scarsa produzione della panchina.
Dopo aver vinto gara-4 e rimesso a posto il fattore campo, i Celtics riescono a portare a casa anche gara-5. La chiave dell'incontro stavolta è stato quando, ad inizio ultimo quarto e sotto in doppia cifra, Marbury ha segnato tutti i suoi 12 punti in pochi minuti e ha tenuto a contatto Boston in attesa che il resto della squadra emergesse per portare a compimento il recupero e la vittoria sul finale di gara quando per ben 44 minuti di gioco i Magic avevano dominato la serata.
Sembrava che la direzione presa nel finale di gara-5 potesse dare ai Celtics la giusta spinta per chiudere la contesa alla successiva gara-6 ad Orlando, ed è stato così per tre quarti dell'incontro, con Perkins e Rondo in abbondante doppia doppia a dividersi le luci della ribalta. Poi, a 12 minuti dalla fine, i Celtics hanno semplicemente finito di giocare, ma non solo quella partita, tutta la serie, infatti nella settima ed ultima partita si può dire che Boston non ha mai veramente giocato, la benzina era finita all'inizio dell'ultimo quarto di gara-6, quel finale di gara ha deciso la serie e gara-7 è stata soltanto una formalità per Orlando, con media stellari da tre punti oltre il 60%.
In generale i Celtics in questa serie hanno giocato bene solo a tratti in difesa, ma bisogna anche tener conto che mancava Kevin Garnett, il miglior difensore dello scorso campionato, e per far capire la difficoltà che Boston ha avuto nel difendere, Doc ha detto: "sono sicuro che se dite ad Orlando di mettere fuori campo il miglior difensore dell'anno (Howard) questo avrebbe un forte impatto (su di loro)".
La manata di Alston su House è stata molto plateale e la sospensione corretta, ma su questo argomento Doc Rivers la pensa diversamente, infatti sostiene che c'è differenza tra un atto spontaneo e premeditato. Secondo lui solo che commette i secondi tipi di falli dev'essere sospeso, chi invece lo fa in modo spontaneo non dovrebbe essere lasciato in albergo almeno durante i play-off. Una posizione interessante, ma che cede il fianco a tutta una serie di atti che non troveranno un efficace deterrente durante proprio la parte più importante della stagione.
Dopo aver trascorso tutta la sua carriera senza aver avuto la soddisfazione di passare un singolo turno di play-off "per me è grandioso andare oltre il primo turno e togliere la scimmia dalla mia schiena (modo di dire americano, n.d.r.)", Stephon Marbury gioca in gara-5 la sua unica partita positiva nella serie contro Orlando, ma si è assunto il grande compito di riuscire a mantenere un distacco non eccessivo nella prima parte dell'ultimo quarto in cui nessuno dei Celtics riusciva a segnare. Magari da lui ci si aspettava un rendimento più elevato, ma non è escluso che i Celtics sarebbero stati eliminati prima senza quella sua buona prestazione. Per la verità anche in gara-1 ha iniziato a giocare bene, ma poi Doc non lo ha più rimesso in campo, infatti a fine gara ha dichiarato "volevamo giocare ad un certo tipo di velocità e dovevamo stare con quel gruppo (ovvero i titolari, n.d.r.)", ma lo stesso Doc lo ha lodato per la sua attitudine "lavora tutti i giorni, è molto paziente". Un altro Marbury rispetto a quello del passato.
Il presidente Danny Ainge, dopo il leggero attacco di cuore occorsogli qualche settimana fa, si sta completamente riprendendo, ha già ricominciato a giocare a golf accompagnato dal medico della squadra Brian McKeon (79 colpi al suo primo giro, complimenti!) e ha partecipato alla prima trasferta della squadra durante gara-3.
Infortuni
Kevin Garnett non è rientrato in campo contro Orlando e le notizie su di lui si sono fatte sempre più rarefatte, ma ora che i Celtics sono fuori dai play-off si spera che si farà chiarezza sulla sua situazione. Qualche giorno fa Ainge è stato chiaro "non è stato programmato niente su di lui per il resto della stagione, ha ancora tanto dolore ed è per questo che non gioca, se potesse giocare lo farebbe".
Durante gara-4 Kendrick Perkins ha subito uno stiramento della spalla sinistra, non ha saltato nessuna partita, ma non si sa in che stato sia perché, per sua stessa ammissione, si è rifiutato di farsela visitare "ci sono i play-off e non c'è tempo per guarirla, se faccio la risonanza magnetica e trovano qualcosa rischio di stare fuori". Questo si chiama attaccamento alla maglia.
Contrariamente a quanto detto nel precedente report, Leon Powe si è operato solo lo scorso 5 maggio ed il suo agente ha riferito che il ginocchio sinistra non è così danneggiato come si pensava inizialmente, ma il legamento crociato anteriore è stato in ogni caso ricostruito, quindi i tempi di recupero rimangono quelli inizialmente preventivati, ovvero circa 6 mesi come minimo per rientrare in campo e presumibilmente tutta la prossima stagione per riprendere la forma abituale, se mai ci riuscirà .
A causa di un'influenza Brian Scalabrine ha saltato una sessione di tiro la mattina prima di gara-5 e non ha giocato al meglio quella partita, ma ha ugualmente voluto essere presente in campo per contribuire alla squadra.
Curiosità
Paul Pierce è stato nominato nel secondo quintetto della NBA mentre Garnett, a causa della prolungata assenza dai campi di gioco per il noto (o meglio poco noto) infortunio non è entrato nei primi 3 quintetti. Anche Ray Allen e Rajon Rondo ha ricevuto dei voti.
Sia Garnett che Rondo sono stati nominati nei quintetti dei migliori difensori NBA, Garnett nel primo e Rondo nel secondo, ed è stata la prima volta da ben 22 anni che due Celtic sono stati nominati tra i migliori difensori della NBA, l'ultima volta è accaduto nella stagione 1986-87 con la nomina nel miglior quintetto difensivo di Kevin McHale e di Dennis Johnson.
Ormai i tifosi Celtics sanno quanto stanno dando Rondo e Perkins, e se ne è accorta pure la US Basketball, l'organizzazione che gestisce la nazionale americana di basket, visto che sono stati convocati allo US minicamp a Las Vegas nel prossimo luglio per valutare la possibilità di aggiungerli alla nazionale. Nonostante entrambi i giocatori siano eccitati per questa convocazione, non hanno potuto confermare subito visto che hanno già preso impegni per allenarsi in estate, ma è molto probabile che li sposteranno ed accetteranno la convocazione.
Con la sconfitta contro Orlando i Celtics ora nella loro storia sono a 20 vinte e 6 perse riguardo le serie concluse alla settima partita, e nelle serie in cui avevano preso il comando 3 a 2 alla fine il bilancio è passato a 32 a 1.
Solo nel 1993 un Celtic partente dalla panchina ha segnato più di 30 punti prima dei 31 punti di Eddie House in gara-2, il giocatore è Kevin McHale, ormai a fine carriera ma ancora capace di portare a casa ben 34 punti il 17 maggio 1991. E nei play-off oltre a Bird e Rondo solo Pierce e Dennis Johnson tra i Celtics sono riusciti a collezionare almeno una tripla doppia nei play-off. Il record è di Bird con 3 triple doppie nel 1986 e Rondo lo ha eguagliato in questi play-off.
Avevamo riferito su queste colonne che Rivers aveva concesso a Tom Thibodeau di trovarsi una squadra presso cui fare il capo allenatore se ci fossero state delle richieste, ed ora è uscita la voce che Philadelphia sia interessata ai servigi del responsabile della difesa, ma per ora il general manager Ed Stefanski non si sbottona.
Dopo il tiro decisivo di Glen Davis in gara-4 il giocatore è tornato di corsa alla sua panchina per esultare con i suoi compagni di squadra, ma nel farlo ha dovuto scartare un arbitro per evitare d'investirlo e così è andato a toccare un ragazzino, Nicholas Provetti, in piedi sul bordo del campo. Il padre Ernest ha mandato un'e-mail all'NBA chiedendo delle scuse ufficiali, ma a seguito del silenzio dell'NBA stessa quel signore ha lasciato cadere la cosa.
Bill Russell, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, ha pubblicato un libro sul suo rapporto con Red Auerbach dal titolo "Red and me: my coach, my lifelong friend". Russell ha detto: "la mia vita è stata probabilmente più divertente di chiunque", ma noi vorremmo modificare quel "divertente" con un più appropriato "fondamentale" visto che è stato il più vincente giocatore della storia dell'NBA e ha introdotto con forza il concetto di difesa nel basket. Su Red, Russell ha detto: "Red è stato assolutamente brillante, la prima cosa che ha detto è stata - non conosco tutto - e non ha mai avuto un assistente allenatore, quando gli ho chiesto di questo, lui mi ha detto - interferiscono con le mie cose perché devo anche allenare gli assistenti allenatori".
Il migliore della serie play-off
Marbury ha giocato veramente bene solo mezzo quarto, House l'ha messa raramente con continuità , Scalabrine ha giocato benino in difesa e ha fatto solo qualche comparsata in attacco, quindi i tre non-PGA Tour che sono degni d'essere presi in considerazione per il premio sono Davis, Rondo e Perkins.
Tutti e tre i giocatori hanno validi motivi d'essere soddisfatti del proprio gioco, Davis ha messo su un tiro niente male e che non trema quando la palla scotta, mentre Rondo sembra pronto di prendere ufficialmente in mano la squadra l'anno prossimo perché ufficiosamente è già sua, ma la prestazione di Kendrick Perkins ha dell'incredibile, infatti ha reso la vita molto difficile a Howard, fresco difensore dell'anno, e spesso lo ha limitato efficacemente non disdegnando di segnare ma soprattutto di prendere un gran numero di rimbalzi. La sua crescita sembrava essersi fermata, ma invece non è così. Complimenti a Perkins per la vittoria, ma soprattutto complimenti a Rondo che ha vinto meritatamente questo campionato dei giocatori non-PGA Tour.
Classifica finale:
12 Rondo
7 Perkins
3 Powe
2 House
2 Davis
Appuntamento fra un paio di settimane quando analizzeremo con calma la stagione dei Celtics, vedremo cosa è andato bene e cosa meno bene e cercheremo di capire cosa dovremo aspettarci da questa squadra la prossima stagione.