Hedo Turkoglu: Gara 7 è stata la 'sua' vittoria…
Finisce la corsa dei campioni in carica, che con onore si arrendono fra le mura amiche ad una squadra inesperta ma con un cuore che fa provincia e talento da vendere.
A mandare in frantumi i sogni di Repeat dei Boston Celtics è stato su tutti Hidayet Turkoglu, autore di una Gara 7 indimenticabile da 25 punti e 12 assist.
Gli Orlando Magic accedono alla Finale della Eastern Conference per la prima volta dopo l'era Shaq, che li aveva condotti a questo risultato nel 1996.
La partita
Quintetti confermati e alla palla a due il primo vantaggio è di Boston con Rondo.
Dura 36 secondi la leadership degli ormai ex campioni in carica, perché Orlando segna subito 2 triple con Alston e Turkoglu, saluta i rivali e non si volta più: la mano dovrebbe tremare agli inesperti Magic, che invece riescono a rendere finalmente un fattore il loro tiro da 3, con un 4/4 che spacca la partita.
Il parziale di 22-9 per iniziare la partita chiuso da Turkoglu con un'altra tripla è da KO ma Boston ha insegnato che non bisogna dubitare del cuore biancoverde e prova la reazione.
Pierce e Allen ricuciono fino al -7 ma Pietrus sulla sirena ricaccia a -10(27-17) i rivali, che si trovano dopo 12 minuti con un pesante gap da colmare.
Pierce e Turkoglu decidono di affrontarsi a viso aperto e accendono la loro sfida con 4 punti consecutivi a testa prima che The Truth vada a riposarsi per Rondo.
I Magic riprovano la fuga e Marbury dopo una timida reazione induce Rivers a rimettere Pierce a causa di 3 perse banali.
Howard spadroneggia sotto i tabelloni andando a riposo con 8 punti e 8 rimbalzi mentre si fa vivo nella serie per la prima volta Ray Allen, che con 9 punti nel quarto e la tripla ad un minuto dalla fine porta i suoi al -4.
Proprio le triple saranno la chiave decisiva dell'incontro e Alston decide di chiudere il primo tempo con un altro tiro dalla lunga distanza: riposo sul 45-38 e meritato vantaggio per Orlando.
All'inizio del terzo quarto Turkoglu sale in cattedra con un gran canestro e 2 assist, ma Davis e Rondo, il cuore pulsante di questi Celtics, non si vogliono arrendere; Boston arriva al -4 ma la mano dei Magic da 3 si è finalmente scaldata con Redick e il solito immenso turco ad allontanare i tentativi di rimonta.
La truppa di Van Gundy arriva nuovamente al +10 ma un Allen sbloccato e l'indomabile Rajon Rondo permettono a Boston di chiudere il quarto a -5 (66-61).
Stanno per iniziare gli ultimi 12 minuti della stagione per una di queste 2 squadre e l'inerzia e l'esperienza rendono Boston leggermente favorita nonostante il vantaggio Magic.
Dopo 7 tiratissime gare però le forze iniziano a scarseggiare e bisogna dar fondo a tutte le proprie risorse: Van Gundy pesca i Jolly Lee e Pietrus dal pino mentre Rivers non trova alternative ai titolari.
Il risultato è un parziale di 13-1 firmato proprio dalla panchina, da Turkoglu e con l'ausilio del tiro da 3: tutte le armi con cui i Magic hanno cancellato Boston in Gara 7.
Pierce costringe Howard a spendere il quinto fallo ma sul +17 i buoi sembrano scappati dalla stalla.
Van Gundy senza il suo centro dominante decide di mettere il pallone nelle mani di Turkoglu ad ogni possesso: il turco ricaccia da vero campione l'ultimo tentativo del duo Allen-Pierce e costringe Doc Rivers ad alzare bandiera bianca a 2:30 dal termine.
Il tempo che resta serve solo ai Magic per assaporare un meritato successo che li lancia come pretendenti ad un titolo mai conquistato, anche se ci sarà da passare sul cadavere di King James, che non ha nessuna intenzione di farsi fermare.
Qui Boston
Pierce: "Ci sentivamo in grado di arrivare in fondo e vincere il titolo, nonostante gli infortuni. Ma abbiamo finito la benzina."
Rivers (su Garnett): "Non ci sarebbero state possibilità per lui di giocare la prossima serie. Noi ci speravamo, ma non credo sarebbe successo."
Con onore Boston cede ad una squadra atleticamente superiore e molto più profonda.
A fare la differenza, oltre a questi 2 fattori, sono stati Lewis e Howard con la loro atleticità immarcabile per Davis e Perkins, e un Turkoglu eccezionale nei momenti cruciali della serie.
L'assenza di Garnett rimane un rimpianto, perché con il loro leader i Celtics dovevano e potevano arrivare quantomeno a sfidare Lebron per un posto alle Finals.
Ray Allen (23 punti in Gara 7) è il bocciato della serie per aver inciso ( e non a sufficienza) solo in Gara 7, mentre la lieta sorpresa è Big Baby Glen Davis, coraggioso e miglioratissimo al tiro, oltre naturalmente a Rondo, che chiude i Playoff con un tripla doppia di media appena sfiorata.
Il futuro è incerto perché va fatto qualche ritocco al roster in vista della prossima stagione, ma i Celtics duri a morire si sono meritati gli applausi del TD Banknorth Garden per il coraggio e il cuore messi sul campo ad ogni uscita.
Dopo 14 lunghissime gare i campioni in carica lasciano il titolo vacante: i 2 principali indiziati a succederli sul trono hanno il 23 e il 24 come condottieri.
Qui Orlando
Howard: "Abbiamo imparato moltissimo venendo qui e battendo i campioni in carica sul loro campo. Tutti parlavano di esperienza ma la differenza l'hanno fatta intensità ed energia. Il team che ha giocato più duro ha vinto."
Van Gundy: "Mi piacerebbe dire che abbiamo giocato la partita che volevamo. Ma abbiamo giocato addirittura meglio."
Una stagione straordinaria, sempre ai vertici, suggellata da una Gara perfetta, finalmente senza cali di tensione.
Non c'è tempo per godersi i festeggiamenti, perché questi Magic si sentono tutt'altro che arrivati alla meta.
Howard, autore di una buona gara, ma non eccezionale come quella precedente, vuole condurli dritti al titolo Nba, nonostante il pronostico li dia nettamente sfavoriti contro King James e la sua truppa.
L'MVP della serie è stato senza dubbio Lewis, il più costante e incisivo offensivamente, nonostante Turkoglu e Howard a fiammate abbiano spiegato basket a tutti.
Alston è cresciuto di tono dovendo contenere un temibile avversario come Rondo, ma non ha deluso, mentre un Pietrus dal rendimento inatteso è stato la lieta sorpresa.
Mancava l'esperienza, e di esperienza ne è stata fatta tanta in queste 7 partite.
I Magic ora viaggeranno verso Cleveland con la speranza di tornare all'Amway Arena con almeno una vittoria, nonostante l'imbattibilità casalinga dei Cavs.
Le Finali della Eastern Conference cominceranno Mercoledì 20 Maggio alla Quicken Loans Arena di Cleveland, un altro appuntamento da non perdere.