Foto scattata da me: la statua del leggendario Doctor J davanti allo Spectrum al suo ultimo anno
Il decimo libro che analizziamo è Philadelphia – Basketball Stories, terzo capitolo della serie edita da Libridisport. L’autore già lo conosciamo, ma vale la pena rinfrescare la memoria. Daniele Vecchi è l’avventuriero dei playground d’America, già narrati in Playground in New York (recensione) e adesso anche nel nuovo libro Heroes, prossimo alla recensione da queste parti.
Ho sempre stimato Daniele per il suo coraggio ad andare anche nei quartieri più duri delle città americane e sfidare, quindi non semplicemente vedere, i baller del luogo, a volte competitivi, altre volte meno. Non è facile. Tenetelo a mente, magari tornerà utile in qualche puntata successiva.
E’ bello leggere le sue storie di vita vissuta, è bello seguirlo per strada con la fantasia, e sempre con la fantasia fare amicizia con i ragazzi, scambiare quattro chiacchiere e poi tutti in campo. La passione del basket sul cemento. In America.
Cosa c’è di meglio ? La NBA ? Già , la NBA, ma quello è solo l’approdo finale per pochi eletti. Il basket è sport di tutti, il basket nasce sul cemento. Sempre quel piccolo, non certo dimenticato particolare. Il basket è il gioco dei neri d’America, soprattutto.
E’ bello allora seguire Daniele e immedesimarsi in lui, spesso unico bianco in un quartiere afro-americano. Già , se ami davvero questo gioco è una situazione a cui bisogna abituarsi. Scrollarsi di dosso imbarazzi e stereotipi, pronti solo per giocare.
Questa volta andiamo a Philadelphia. Canestro. Il caso vuole che l’autore di questo articolo di recensione sia appena tornato da un mese in America, più precisamente sì, ci siamo, a Philadelphia, la Città dell’Amore Fraterno. Provo a mettere da parte il dolce seppur ancor fresco ricordo del mio soggiorno e cerco di fare un parallelo tra la recensione del libro e la mia esperienza di questa città di grande basket.
Daniele Vecchi ha fatto un’altra volta colpo. Il libro è ben fatto, dettagliato, ricco di storie, con il solito formato pieno di fotografie molto grandi. Amo questa collezione. Unico appunto, per di più conoscendo il personaggio, e di fatti ve ne accennavo prima.
Non è troppo vissuto, soprattutto dove mi aspettavo nei capitoli Playground e Black Ghetto. Un po’ troppo obiettivo, ci sono poche impressioni personali sui luoghi visitati e troppe storie narrate in maniera didascalica. Non è un limite, anzi, il libro mi piace così com’è, perché doveva essere ed è una piccola enciclopedia del basket di Philly. Sono solo stupito, ripeto, avendolo letto altre volte, di uno scarso coinvolgimento personale nella scrittura di queste pagine. Tutto qui.
Philadelphia è una città di basket se c’è una. E’ impressionante come sia competitiva, a tutti i livelli. Dalle proprie high school sono usciti grandissimi del gioco, come Wilt Chamberlain (Overbrook) e Kobe Bryant (Lower Merion). La guardia dal passato italiano non è proprio amatissimo da queste parti, ma anche i solitari eroi senza patria devono pur nascere da qualche parte. Lui è nato qui.
Su Wilt the Stilt meglio, ovviamente. Ha portato i Sixers al loro primo titolo NBA nel 1967, e con questa maglia segnò 100 punti in una partita. Ho abitato in un condominio di West Philly, appena oltre il confine di University City (Penn e Drexel). Sui muri della West Philadelphia High School c’è il famoso ritratto di Wilt con il cartello scritto a penna, in maniera improvvisata. 100. I punti segnati di quella magica sera.
Su 47th Street e Locust, a pochi isolati da casa, c’è il playground del liceo. Il mio playground. Altro muro, altro ritratto di una leggenda locale. Qui c’è Doctor J, che vola a canestro, mitico, insuperabile sogno fattosi realtà tra gli anni ’70 e la prima metà degli anni ’80. Philly città di bellissimi murales, di arte in pubblico, una Firenze d’America in versione moderna. Anche per questo lo ha amata tantissimo.
Per scoprire però tutti i grandi nomi del basket di Philly c’è un luogo che ormai non è più un campo. E’ un santuario. Parlo ovviamente di The Palestra. Da casa mia potevo anche raggiungerlo a piedi, anche se è proprio all’estremità del campus di Penn, un attimo prima del fiume che divide University City da Center City. Il libro racconta bene la tradizione e la passione delle sfide giocate qui.
Io mi sono intrufolato di nascosto, senza essere visto da nessuno, mentre stavano facendo le pulizie. Non c’era nessuna partita, eppure l’atmosfera è diversa da una qualsiasi altro impianto. Entri sul campo di gioco e ti accorgi che è un palazzo piccolo, alzi lo sguardo e vedi i banner delle Big Five. Philly è città di college basket, anzi, è la città di grandi proporzioni dove si vive più intensamente il college basket che in qualsiasi altra metropoli americana.
Il bello però è tutto intorno, sulle pareti dei corridoi esterni. Ci sono tutti i nomi più importanti. Dai prodotti dei licei, alle stelle dei college (ricordo tra gli altri Eddie Jones e Aaron McKie con Temple) fino ai pro. Allen Iverson su tutti, anche lui immortalato sul muro della West High.
I Sixers sono solo l’ultimo anello della catena. Ho potuto vederli in quattro partite (una contro Lebron e i Cavs e 3 di playoff contro i Magic). Bella atmosfera, caldissima, emozione fino quasi al pianto prima di entrarci per la prima volta. Ragazzi, è quello che vedo in TV da quando avevo 12 anni.
Ho sforato, lo so, torniamo al libro. Anzi, alla collezione Basketball Stories. Qui se non mi risponde nessuno mi offendo, sul serio. Perché non sono ancora usciti i successivi numeri della serie ? Sul retro dei 3 volumi già pubblicati c’è scritto che ci sarebbero state altre tappe (a Boston, LA, Indiana e altre ancora), quando escono ? Non usciranno mai ?
Ma la Libridisport, ditemi un po’, è fallita ? Intanto qui si va sulle lunghe.
Meglio darci appuntamento al prossimo pezzo. Un articolo speciale per accennarvi, se vi va di leggerlo, alla mia esperienza personale a Philly e New York, playground e oltre.
Scusa Daniele, questa non è stata una recensione troppo professionale. Ma la Liberty Bell ha suonato anche per me.
ARCHIVIO
1. New York – Basketball stories
2. 5 piedi e un funerale
3. 110 Storie di basket
4. Black Jesus vol. 1
5. NBA 10 Finals, Gli anni ’90
6. Michael Air Jordan
7. Black Jesus vol. 2
8. Playground in New York
9. Chicago – Basketball Stories