Superman Howard cancella tutto: tiri e delusioni di Gara 5
“Gli allenatori dovrebbero riconoscere quello che funziona o non funziona durante una partita, compreso l'utilizzo dei propri giocatori. Non si può avere fiducia solo in alcuni, bisogna averla nei confronti di tutti i giocatori della squadra. Abbiamo corso, mosso la palla, avuto buoni tiri e il nostro coach deve capire quando la squadra funziona con certi giocatori e lasciarli sul parquet.
Non credo vinceremo molte partite, quando il pivot riceve solamente dieci palle durante tutta la partita. Se hai un giocatore dominante, bisogna lasciarlo dominare."
Un grande campione dopo essersi lamentato fa valere le sue ragioni con i fatti, e Howard dopo stasera è sulla buona strada per diventarlo.
La partita
L'inizio è comparabile a quello di Gara 4, un primo quarto molto equilibrato con percentuali bassissime da fuori: a Davis e Rondo risponde Superman con 8 punti in fila, fra cui 2 conclusioni con il punto esclamativo (8-8).
Ancora Rondo, finalmente con l'energia richiesta da parte sua prova ad allungare, ma Lewis, sempre più un fattore, si accende e con l'aiuto di Pietrus risponde ai tentativi biancoverdi.
I continui botta e risposta fra le 2 squadre chiudono il primo quarto sul 25-23 pro-Celtics, sempre avanti ma senza distacchi ragguardevoli (Rondo con 8 punti e 7 rimbalzi).
L'andamento della seconda frazione rispecchia essenzialmente quello della prima, con i Magic sempre ad inseguire; i colpi dei Celtics si fanno però più pesanti e la truppa di Van Gundy è costretta ad uno sforzo notevole per rispondere al fuoco nemico.
Pierce vuole chiudere i conti e dopo un minuto porta sul +9 (31-22) i suoi ma Howard e Lewis rispondono.
La sfida si fa concitata: House e Scalabrine siglano il nuovo +7, e Allen con gli unici 2 canestri dal campo dell'intero incontro sembra scavare un solco.
Con un altro sforzo collettivo Orlando rientra e quando Lewis mette il jumper a 30 secondi dal termine del primo tempo la parità è realtà (44-44).
Solo un tiro libero sbagliato da Alston spariglia il risultato, che dopo 24 minuti dice 46-45 Celtics.
L'inizio di terzo quarto è da incubo per i padroni di casa, che in 5 minuti non bucano mai la retina e raccolgono cifre imbarazzanti (0/7 dal campo, 0/4 ai liberi e 1 palla persa ).
Un grande Perkins e Rondo con una tripla (la doppia doppia è cosa fatta all'inizio del terzo quarto) portano al massimo vantaggio Boston (55-45).
In Gara 6 però Howard non si può fermare e infila 5 punti correggendo le conclusioni sbagliate dei compagni.
La scossa data sveglia Turkoglu che realizza e poi serve l'assist per il -3 proprio a Superman, e questa volta il black-out è dei biancoverdi, che non segnano dal campo per 5 minuti abbondanti.
Si va all'ultimo intervallo ancora una volta in sostanziale parità (62-61).
Dopo un minuto di gioco Lee dalla lunetta aggancia di nuovo i Celtics, così Rivers è costretto a inserire subito Pierce e Rondo.
A 8:38 dalla sirena finale Lewis fa mettere a Orlando la testa avanti per la prima volta e Rondo risponde con una tripla, ma è un fuoco di paglia e i Magic non si voltano più: solo lo stesso Rondo e Pierce segnano per i Celtics mentre la squadra di Superman chiude la disputa con un grande quarto periodo di Alston e Lewis.
Altro giro, altra serie, altra Gara 7 per Boston.
Qui Boston
Rivers: "Credo che Howard avesse ragione. E' stato incredibile."
Pierce: "L'attacco ha decisamente fatto fatica, ma abbiamo giocato bene in difesa e potevamo vincere. Abbiamo perso troppi palloni."
Come non dar ragione a P Square, viste le 19 palle perse? Solo quelle di Rondo sono in parte giustificabili, vista la tendenza del giocatore ad andare fuori giri, nel bene e nel male.
Proprio il play ha finalmente mostrato quell'aggressività delle prime partite con 19 punti, 16 rimbalzi e 4 rubate.
Impalpabile ancora una volta Ray Allen (5 punti con 2/11 dal campo in 41 minuti), che dopo 6 partite opache dovrà essenzialmente spiegare la sua presenza in questa serie.
E' una dura critica ma da un campione come lui ci si aspetta ben altro.
Perkins sugli scudi ma la rotazione ristretta alla lunga non paga, con la stanchezza che si è fatta sentire offensivamente negli ultimi minuti.
Si va a Gara 7, una partita che sembra nel destino di questa squadra, che ne affronta 2 di fila così come era successo nel 2008: che sia un segno?
Si sa solo che i Celtics san giocare queste partite e avranno la bella al TD Banknorth Garden, 2 fattori che li rendono leggermente favoriti nella volata degli ultimi 48 minuti.
Qui Orlando
Howard: "La lezione più importante? Tenere la mia bocca chiusa”
Van Gundy: "Quando Dwight gioca con la stessa energia di stasera, aumentata dalle sue doti atletiche, è un giocatore molto difficile da affrontare."
Questa volta non c'è color verde kryptonite che tenga per fermare Superman Howard, che da la sveglia a tutta la sua truppa con una prestazione da 23 punti e 22 rimbalzi, e lascia una sensazione di dominio più totale.
Lewis, che come già detto è la chiave di svolta, lo aiuta e non poco mentre Rafer Alston da segnali di vita importanti in vista di una Gara 7 in cui la sua nemesi Rondo avrà il coltello fra i denti.
Il fattore decisivo in Gara 6 è stata proprio l'intensità con cui i Magic hanno allungato nell'ultimo periodo dopo una tenace rincorsa di 40 minuti.
Se l'esperienza è tutta dalla parte dei Celtics questi atletici e inesperti Magic hanno dalla loro l'inconsapevolezza di chi sta per riscrivere la storia e non se ne rende conto.
Proprio Howard, che ormai sembra sbloccato, proverà a guidare i suoi verso quella che sarebbe una vittoria incredibile e inaspettata, soprattutto dopo il disastro di Gara 5.
Appuntamento Domenica 17 Maggio al TD Banknorth Garden di Boston: la tavola è apparecchiata per il gran finale, mettetevi comodi perché sarà una lunga e intensa serata.