Scott Walker è stato protagonista nel bene e nel male della splendida serie contro i Bruins
Scott Walker a poco più di un minuto dalla fine del primo tempo supplementare di Gara 7. C'è qualcosa di crudele e di beffardo nel modo in cui si è conclusa la stagione dei Boston Bruins. Proprio lui, Scott Walker, l'uomo che non avrebbe giocato se solo la Lega avesse dimostrato un minimo di coerenza nel determinare le squalifiche.
Le comprensibili recriminazioni dei tifosi dei Boston Bruins, tuttavia, nulla possono togliere allo straordinario e meritevole percorso dei Carolina Hurricanes, che hanno pattinato e lottato contro avversari più grandi e più grossi e, alla fine, l'hanno spuntata.
Paul Maurice è stato bravissimo a combinare e scombinare continuamente i suoi terzetti d'attacco, non dando punti di riferimento a Claude Julien. Zdeno Chara, costantemente sulle tracce di Eric Staal, è un muro invalicabile quando può mantenere una rotazione regolare. Ma dovendo anticipare o ritardare di continuo l'entrata o l'uscita dal ghiaccio per seguire i cambi del centro degli uragani, ha perso il ritmo e, pur mantenendosi su eccellenti livelli, è parso meno impeccabile.
Le sue difficoltà si sono palesate in particolare in Gara 4 a Raleigh, quando Paul Maurice ha giocato al gatto col topo spedendo spesso sul ghiaccio la prima linea per pochissimi secondi, riproponendola poi più a lungo quando la normale rotazione dei blocchi avrebbe previsto altri giocatori in pista. A partire da metà partita, il gigante slovacco ha perso completamente la bussola nel tentativo di seguire Eric Staal.
Di ritorno nel Massachusetts sorprendentemente sotto 3 a 1, i Boston Bruins hanno ricordato a tutti come mai hanno dominato la Regular Season nella Eastern Conference con una partita da registrare, guardare e riguardare. Un furioso fore-checking a tutta pista ha impedito agli Hurricanes di respirare e permesso di costruire occasioni da rete a getto continuo. Solo un bravissimo Cam Ward ha consentito agli uragani di mantenere il risultato entro limiti accettabili. Gli uomini di Paul Maurice, surclassati in ogni centimetro quadrato di ghiaccio, hanno faticato a mantenere i nervi saldi, all'immagine del colpo proibito inferto ad Aaron Ward da Scott Walker, che come Chris Kunitz e Mike Cammalleri in altre serie l'ha misteriosamente fatta franca, mentre Donald Brashear e Daniel Carcillo sono (giustamente) stati puniti.
Gara 6 è stata molto più equilibrata, ma i Bruins hanno dato l'impressione di poter controllare gli eventi e, sull'onda dell'entusiasmo creato dalla splendida partita precedente e della migliore prestazione in questi Play Off di un finalmente ritrovato Patrice Bergeron, Marc Savard e compagni si sono garantiti una decisiva Gara 7 da disputare tra le mura di casa. Con questi presupposti, sembrava molto difficile che i Carolina Hurricanes riuscissero a ritrovare quei guizzi che avevano permesso loro di portarsi meritatamente sul 3 a 1. E invece"
E invece, la squadra della Carolina del Nord ha dimostrato una volta di più di trovarsi perfettamente a proprio agio quando si gioca sul filo del rasoio. Anche nell'avvincente finalissima del 2006 permisero agli Edmonton Oilers di riportarsi sul 3 a 3 prima di sconfiggerli definitivamente in Gara 7 e, più recentemente, hanno eliminato i New Jersey Devils con due reti nell'ultimo minuto quando tutto sembrava ormai compromesso.
La partita degli uragani non è stata perfetta come quella di Gara 2, ma ci è andata molto vicino. Paul Maurice ha avuto l'ennesimo colpo di genio schierando proprio Scott Walker, che ai Nashville Predators giostrava all'ala della seconda linea ma che agli Hurricanes è stato quasi sempre proposto come checker del quarto terzetto, insieme a Eric Staal e Ray Whitney. Contestatissmo dal pubblico del TD Banknorth Garden, Walker ha ricambiato il suo allenatore con una partita da ricordare. Con la sua grinta ha aperto spazi invitanti ai più tecnici compagni di linea e ha coronato una serata da ricordare con il citato gol al supplementare.
Dopo i San José Sharks, la NHL ha quindi perso per strada anche l'altra capolista della Regular Season. Il risultato è certo sorprendente, ma lo è molto meno dopo aver visto giocare questi Carolina Hurricanes, che pattinano come indiavolati e sembrano sempre avere a portata di mano un eroe di giornata in grado di risolvere la contesa quando nessuno se lo aspetta, che si chiami Eric Staal, Jussi Jokinen o Scott Walker.
Gli uragani troveranno ora sulla loro strada i Pittsburgh Penguins e Sidney Crosby, lanciatissimi dopo aver trionfato contro i Washington Capitals e Alexander Ovechkin. I pinguini sembrano i favoriti. Quindi occhio"