Ray Allen: finalmente un fattore, con un solo tiro…
Dopo 40 minuti di dominio Magic i Celtics, lanciati da un ritrovato Stephon Marbury ribaltano il risultato e prendono il controllo della serie.
Howard non incide per tutta la gara offensivamente mentre Lewis e Alston si spengono nel quarto periodo, in cui tutto è nelle mani di un grandissimo Turkoglu: non basta il turco per espugnare il TD Banknorth Garden e per la prima volta sono i Magic ad avere le spalle al muro.
La Partita
Perkins è della partita nonostante un problema alla spalla e i quintetti sono confermati: Davis riprende da dove aveva lasciato, con un jumper dall'angolo che va a bersaglio, mentre nei primi minuti l'attacco di Orlando è macchinoso e fatica ad entrare nei giochi.
Il risultato naturale è un 6-2 targato Big Baby che costringe Van Gundy al time-out dopo 3 minuti.
I Magic escono dal time-out più aggressivi e condotti da Turkoglu ricuciono il mini-break e tentano la fuga.
Quando il turco va a riprendere fiato in panchina Van Gundy decide di mettere la palla in mano in ogni possesso a Lewis, che segna 3 canestri consecutivi, e aiutato da 2 triple di Alston e Redick fa chiudere i suoi avanti 22-16.
Finisce così un primo quarto in cui Howard è stato un fattore solo a rimbalzo, con 9 carambole catturate, mentre Boston è apparsa senza energie.
All'inizio del secondo parziale Rivers getta nella mischia House e Marbury ma la storia non cambia, con i Magic più decisi e aggressivi mentre Boston sembra senz'anima e rischia il tracollo.
Orlando arriva a +10 ma non riesce ad andare oltre mentre i Celtics cercano di rimanere a contatto con le unghie.
Una rubata di House e una tripla di Allen (dopo 11 tentativi sbagliati consecutivamente), riportano a -6 Boston, che nel finale di quarto si affida a Pierce: Howard però si iscrive alla partita offensivamente, con Alston e Lewis a predicare pallacanestro portando i Magic sul 45-37 all'intervallo lungo.
Si accende la sfida nella sfida fra Alston e Rondo, entrambi battezzati dall'avversario, che concede sempre metri di spazio.
Proprio Rajon prova a dare la scossa ma i biancoverdi non si accendono, anzi rischiano di sprofondare in una partita molto simile a Gara 1: questa volta però Orlando manca più volte il colpo del KO e commette un errore fatale continuando a tenere in vita gli spenti Celtics.
Nonostante l'ottima produzione di Turkoglu e Lewis infatti la squadra di Rivers dalla lunetta riesce a restare a contatto. Il terzo periodo finisce 67-59.
Il quarto e decisivo parziale nei primi minuti è un Hidayet Turkoglu show, con il turco aiutato da Howard che va a fiammate: Pietrus mette la tripla del +14 e i Magic hanno un altro match point sulla racchetta. Fallito.
L'orgoglio smisurato di Stephon Marbury gli permette di infilare 9 punti consecutivi in attesa del rientro di Pierce e Rondo. Big Baby ormai ci ha preso gusto: 4 punti consecutivi, chiusi da un gioco da 3 punti di un incontenibile Starbury e i Celtics vedono la preda.
L'ultima reazione di Orlando è ancora una volta di Turkoglu che mette il Jump Shot per l'85-75 a 5 minuti dal termine di Gara 5. Blackout.
Grazie al solito Davis, servito ottimamente da Pierce, i biancoverdi arrivano ad un possesso di distanza: in un possesso tutto lo smisurato cuore di un campione, con He Got Game che dopo una pioggia di mattoni esce dai blocchi danzando e mette la tripla del sorpasso.
Il finale concitato si decide ai liberi ma Boston, che chiuderà la serata con un perfetto 21/21, è chirurgica e torna in controllo della serie.
Qui Boston
Davis: "Stephon Marbury ha guidato la squadra nel secondo tempo e la sua energia mi ha aiutato molto. Le cose non stavano andando bene e stavamo cercando una risposta. Stephon ci ha aiutati e motivati stasera."
Rivers (su Marbury): "E' stato grande per noi. Sta lì, si allena ogni giorno, è molto paziente. Lavora duro in allenamento ed è un ottimo compagno di squadra."
Vincere, nonostante tutto.
Nonostante il gioco dica il contrario, nonostante Allen e Rondo siano scomparsi, nonostante 3 quarti da incubo. Orlando si tira la zappa sui piedi e i Celtics non si fanno pregare, dando il benservito alla compagine di Van Gundy e portandosi a casa Gara 5.
Moralmente può contare tantissimo questo successo, per come è avvenuto, perché Marbury è stato finalmente un fattore, Big Baby vola sulle ali del buzzer-beater di Gara 4 e il solito orgoglio celtico, controllato magistralmente da Pierce ha fatto il resto.
Un Perkins enciclopedico non fa il protagonista nel Box Score ma entra sottopelle a Superman Howard, che offensivamente soffre molto e lascia l'attacco nelle mani di Lewis e Turkoglu.
Una difesa che per 3 quarti è assomigliata più a quella degli Warriors che ad una difesa dei campioni in carica ha permesso a Orlando di scappare, ma con dei campioni come Ray Allen non bisogna lasciare spiragli. Doveva essere Allen e così è stato; nonostante 39 minuti da incubo.
Qui Orlando
Turkoglu: "Siamo stati attenti tutta la sera, ma in quegli ultimi minuti ci siamo fermati."
Come un ciclista che crolla a pochi metri dal traguardo, quando la salita smorza e l'impossibile è gia alle spalle: così i Magic cadono al TD Banknorth Garden dopo 40 minuti da autentici dominatori.
La serie sembra compromessa, con Howard dominato offensivamente da Perkins, che lo costringe a movimenti meccanici a bassa percentuale.
Lewis dopo 40 minuti da sogno è andato in tilt, e con il pallone in mano a 2 minuti dal termine di Gara 5 e i Celtics alle calcagna ha lanciato per aria, liberissimo, un autentico mattone.
Alston accende e spegne a piacimento mentre il solo Turkoglu, nonostante abbia predicato pallacanestro nel deserto anche nel quarto periodo, non è bastato contro questi Celtics, e non basterà contro i veri Boston Celtics per 48 minuti.
Serve un cambiamento di inerzia, che può arrivare solo con una grande Gara 6, per poi giocarsi tutto nell'arena dei campioni in carica in una partita secca. Orlando ha dimostrato di saper dominare Boston ma ha palesato lacune di esperienza nel chiudere le partite. Senza pensare oltre, guardando solo a Gara 6, l'ultima chiamata per i talentuosi Orlando Magic.
Appuntamento il 14 maggio all'Amway Arena, per una Gara 6 che promette scintille, come tutta questa serie.