Dirk salva Dallas dallo sweep

L'orgoglio di Dirk Nowitzki…

Dallas mette in campo l'orgoglio e la determinazione di non finire la sua semifinale di conference con un cappotto e riesce a vincere, guidata da uno stratosferico Dirk Nowitzki, gara 4 con il punteggio finale di 119 a 117.

Dopo le polemiche arbitrali di gara 3 a dirigere la gara all'American Airlines Center di Dallas ci sono Joe DeRosa, Marc Davis e Steve Javie.

Direttori di gara che, vista la tensione del match degna di una gara 7, sono chiamati a fischiare la bellezza di 7 falli tecnici e alcuni flagrant: nel secondo quarto a Carmelo Anthony, Chauncey Billups e Jason Terry, nella terza frazione a Linas Kleiza e nell'ultimo quarto a Erik Dampier, Brandon Bass e Antoine Wright.

Gli spettatori che assistono a un match tiratissimo durato l'arco di 2 ore e 54 minuti sono 20523 e sono testimoni di un duello dentro alla partita entusiasmante che vede coinvolti due spettacolosi Nowitzki e Anthony.

Dopo un inizio lento in cui i Mavs perdono il primo quarto il susseguirsi della gara è un continuo crescendo della squadra di casa che si aggiudicata i restanti tre parziali; questi i punteggi a tabellone: 34 a 23 per i Nuggets nel primo quarto, 29 a 30, 27 a 32 e 27 a 34 per i Mavs nel secondo, terzo e quarto quarto.

Ed è proprio l'ultimo quarto il più entusiasmante; il periodo inizia sul punteggio di 90 a 85 per i Nuggets. I Nuggets hanno la convinzione di pofrtare a casa il game, il set e il match, con JR Smith impietoso al tiro, Anthony grande protagonista con tiri al limiti del possibile e Billups che imperversa in area Mavericks contro Kidd.

Alla fine è Dallas a spuntarla al termine di una gara intensa come, se non di più, di gara-3. Carmelo Anthony segna un'immensa bomba negli ultimi secondi riportando Denver a -1, ma è troppo tardi e Jason Terry firma il successo con un tiro libero a segno e l'altro sbalgiato volutamente. Nowitzki, come Harry Potter strabilia il pubblico con varie magie, tra cui la più importante avviene a 1'05" dalla sirena quando il tedesco a libro paga di Mark Cuban infila la retina dalla media distanza per il 114-112. Stratosferico.

Ritornando al duello entusiasmante che ha visto coinvolti il numero 41 dei Mavs, in completa tenuta bianca e il numero 15 dei Nuggers in divisa azzurra, si può tranquillamente affernmare che è stato uno dei testa a testa più appassionanti degli ultimi tempi.

Carmelo Anthony è stato stratosferico e oltre alla fase offensiva dove ha comunque eccelso anche nelle precedenti gare ha innalzato anche il livello nella fase difensiva dove ha limitato per quanto possibile lo stesso Nowitzki strappandogli anche la palla di mano in alcune circostanze che portano al suo tabellino 5 palloni recuperati.

Dal canto suo WunderDirk è stato immenso soprattutto nell'ultimo quarto dove non solo è stato perfetto dalla lunetta con un cristallino 11 su 11 ma ha anche realizzato 19 punti migliorando di gran lunga la sua media nei quarti periodi che nei playoff lo vedeva tristemente fermo a quota 3.7 punti.

La partita ha regalato emozioni in serie e Dallas ha avuto per una volta l'aiuto anche della panchina che ha fruttato la vittoria. Alcuni flash di puro spettacolo sono un paio di fade-away di Dirk con l'uomo addosso, due o tre tiri impossibili di Anthony con la mano del difensore in faccia, due punizioni esemplari di Jason Terry non appena gli veniva lasciato un minimo di spazio e un redivivo Jason Kidd che ha dato un grosso apporto alla causa della sua squadra nonostante la sofferenza difensiva su Chauncey Billups.

Dallas tira finalmente meglio di Denver raccogliendo il 50,6% dal campo a fronte del 48,1% dei Nuggets; la squadra del Colorado è tenuta in piedi dalla precisione dalla lunga distanza dove surclassa la squadra di Cuban con le percentuali di 42,9 contro il 21,4.

Dallas e Denver sono in equilibrio per quanto riguarda palle perse, 14 per i Mavs e 11 per i Nuggets, per quanto concerne punti veloci in transizione, 20 per le pepite e 19 per la squadra di Nowitzki.

Leggera supremazia invece nel pitturato dove i Mavericks segnano 6 punti in più di Denver, 42 a 36.

Osservando il roster di Dallas balzano subito all'occhio le differenti prestazioni della panchina come già  accennato.

Jose Barea segna 10 punti in 16 minuti con 2 rimbalzi e un assist ma un ottimo 5/8 dal campo.
Bass fa il suo dovere con 11 punti e 6 rimbalzi e un altrettanto buon 4/6 dal campo che non permette distrazioni su di lui da pafrte di Denver.

Il solito Jason Terry non segna molto, 12 punti con 3 rimbalzi e 3 assist ma mette a segno il libero della ranquillità  e sbaglia volutamente l'ultimo tiro con pochissimi decimi rimasti sul cronometro non dando occasione a Denver di porganizzare un ultimo disperato tentativo.

Il quintetto base vede la luce guida in Nowitzki che mette a referto una doppia doppia mostruosa da 44 punti, quinta gara nei plyoff da 40 ounti per lui, e 13 rimbalzi con 25 tiri e 3 assist, a suo carico anche 4 palle perse ma una prestazione da vero leader che mette a tacere tutte le voci sulla sua vita extra cestistica e sulla sua presupposta scarsa attitudine a guidare la squadra nei momenti di tensione massima.

Josh Howard si risveglia dal torpore delle ultime gare e metyte a segno 21 punti e 11 rimbalzi segnando un doppia doppia solida condita da 2 assist.

Jason Kidd nonostante i problemi nella propria metà  campo che gli causa mr. Big Shot Billups da la sua mano in avanti con 13 punti, 6 assist, 3 palle rubate e 10 importantissimi rimbalzi che fanno si che collezioni l'ennesima doppia doppia della sua brillante carriera.

Erik Dampier, molto nervoso, produce il nulla con 0 punti e 4 rimbalzi, insieme a lui anche Antoine Wright non produce molto con soli 8 punti e 1 rimbalzo in 20 minuti.

Tra le fila dei Nuggets un sontuoso Carmelo Anthony da 41 punti, 11 rimbzli e 3 assist risponde a Nowitzki colpo si colpo perdendo solo 1 pallone a fronte di 5 recuperi.

Chauncey Billups fa dannio in attacco sia guidando la squadra con 7 assist sia mettendosi in proprio con 24 punti, facendo penare il diretto avversario in qualsiasi situazione, come nella cavalcata playoff trionfale ai tempi dei Pistons campioni NBA.

A mancare all'appello del quintetto titolare è Kenyon Martin che segna solo 2 punti con 2 rimbalzi e 1 assist, soffrendo l'attacco, producendo molto poco e non essendo il solito grintoso K-Mart.
Anche Nenè è sottotono con 9 miseri punti, 8 rimbalzi e 3 assist.

Dahntay Jones dopo un recupero con schiacciata iniziale scrive 10 punti e 5 rimbalzi in 17 minuti.
Panchina corta per coach Karl che deve rinunciare ad Andersen per problemi intestinali e dimentica fuori dalla rotazione anche Hart, Petro e Balkman.

Dal pino quindi grandi minuti e grande produzione per J.R. Smith in grande serata al tiro con 7/10 dal campo e 2/3 da tre punti che fruttano 19 punti pesantissimi inutili purtroppo per la squadra.
Kleiza e Carter mettono a segno rispettivamente 7 e 5 punti ma lontano dal Pepsi Center sono decisamente giocatori di un'altra pasta, meno aggressiva e decisiva.

“Abbiamo giocato per avere un'altra possibilità . Loro sono una grande squadra ed è molto difficile andare a vincere a Denver. Anche stasera ogni volta che provavamo a scappar via, loro rispondevano con un canestro dietro l'altro".
Queste le parole dopo la partita del tedesco di Dallas.

Di poche parole Carmelo Anthony che afferma: “Siamo ancora in controllo della seria e ora torniamo a casa, siamo pronti”. Una dichiarazione a metà  tra la promessa e la minaccia.

Riguardo all'intesità  del match e ai flagrant foul conditi dai numerosi tecnici Karl e Billups concordano sull'ostilità  dei Mavs e del tifo che è andato un pò oltre il lecito.

A parlare è anche Josh Howard che dichiara: “Abbiamo lottato per tutta la serie e finalmente la vittoria ha preso la nostra strada, il finale di gara tre ci ha dato la volontà  ulteriore per questa partita”.

Coach Carlisle ha occhi e parole solo per il suo gioiello Nowitzki su cui afferma: “Ci sono pochi giocatori con la sua forzà  di volonta in giro per la lega”.

Ora si torna nel Colorado al Pepsi Center dove gara 5 avrà  luogo mercoledi ore 9 locali, le 3 di notte in Italia. Non sarà  con la squadra, come sempre fa, il patron Cuban che aveva fatto una promessa alla moglie e deve ritirare un premio a Las Vegas. Magari senza la pressione del capo dietro la panchina i ragazzi di coach Carlisle saranno meno tesi e riusciranno nell'impresa mai compiuta finora di espugnare il palazzatto ad alta quota di Denver.

Mercoledi notte ne potremo avere la riprova. La serie, grazie a Dirk, vive ancora e lo sweep è evitato.

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