Chris Carpenter è stato davvero intoccabile per le mazze dei Tigers
Dopo l'1-1 nelle gare di Detroit, la serie si trasferisce a St. Louis, Missouri, presso il New Busch Stadium. I padroni di casa non hanno avuto il privilegio di poter determinare la rotazione, essendo andati a gara 7 nella National League Championship Series, e solo in gara 3 dunque possono schierare il proprio asso, Chris Carpenter, Cy Young Award winner nel 2005, 15-8, 3.09 ERA in stagione. Cifre eccellenti per chiunque, che però diventano addirittura entusiasmanti quando si guardano i suoi splits casalinghi: 8-4, con 1.81 ERA!
Jim Leyland e i Tigers rispondono con Nate Robertson, contact pitcher mancino da 13-13, 3.84 ERA in stagione, ma 6-5, 3.47 ERA fuori casa. Parte sfavorito, ma con cifre del genere sulla gara secca può accadere qualsiasi cosa.
La Partita
Serata fresca a St. Louis. In un clima molto più temperato di quello del Michigan e davanti a 46,513 spettatori si comincia alle 20:30 locali (le 02:30 in Italia).
Si pensava ad un duello tra pitchers, e così è sin dall'inizio. Nei primi 3 innings, St. Louis riesce a mettere in base solo Jim Edmonds per ball, ma non è efficace nel toccare Robertson. Al tempo stesso il gigante del New England, Carpenter, è ugualmente efficace e concede solo un singoletto a Brandon Inge, che arriverà in terza su bunt e wild pitch, ma lì verrà lasciato da Curtis Granderson, ancora a secco di valide in queste finali.
Nel quarto, dopo l'ennesimo 1-2-3 di Carpenter, finalmente i Cardinals riescono a toccare Robertson: è un leadoff single di Preston Wilson, preferito a Chris Duncan contro un lanciatore mancino, ad aprire le danze. Visto come sia andata la partita fino a quel momento, verrebbe da pensare ad un fuoco di paglia, ma Robertson si disunisce e concede subito un doppio a Pujols: palla battuta in campo opposto che rimane in territorio valido di poco e poi rimbalza nel pubblico, nei posti aggiunti appositamente per le Series. Una base su ball su 4 lanci a Scott Rolen carica le basi con nessun out.
I compagni cercano di tranquillizzare un Nate Robertson improvvisamente in crisi, e la cosa sembra riuscire quando il pitcher induce in un force out 5-2 a casa base Ronnie Belliard, ma è ancora Jim Edmonds con un doppio appena all'interno della linea di foul della prima base a spingere a casa i primi 2 punti della partita e portando Belliard in terza con un solo out. Finalmente Robertson si ricompone, concedendo un'intenzionale a Molina per rendere tutte le basi forzate e poi ottenendo comunque due popouts da Taguchi e Carpenter per chiudere l'inning tutto sommato con danni minimi.
Nel quinto Robertson metterà altri due uomini in base (sia pur lasciandoli lì) e questo indurrà Leyland ad inserire il pinch hitter Alexis Gomez al suo posto ad inizio sesto inning, decretando la fine della partita del suo starting pitcher. Partita che scivola via dolcemente, col solo doppio di Yadier Molina da segnalare nella parte bassa del sesto, e si arriva al settimo.
Con 1 solo out, Carpenter segnala qualcosa al proprio dugout, dal quale si alza il fisioterapista della squadra. Il fuoriclasse ha crampi alla mano. Un veloce massaggio però risolve ogni problema, e gli permette di chiudere la ripresa senza far arrivare nessuno in base.
Jo Dee Messina canta nel seventh inning stretch, e si ritorna in campo con Joel Zumaya sul monte per Detroit, di rientro dall'infortunio che l'ha tenuto fermo durante le ultime gare dell'American League Division Series. Si nota che non sia il vero Zumaya: palle che viaggiano solo a 96-97 mph, anziché le canoniche 102-103 mph, ma soprattutto poco controllo. Base su ball a David Eckstein, base su ball a Preston Wilson e turno di battuta chiave, contro il fuoriclasse Albert Pujols per determinare se i Tigers abbiano ancora possibilità di vincere questa partita. Zumaya è bravissimo nell'indurre una groundball verso sé stesso. Il rookie però pecca di ingordigia ed inesperienza, ed invece di andare in seconda e poi in prima per un semplice doppio gioco, cerca di cogliere Eckstein in terza, assistendo però malissimo Brandon Inge e prendendolo controtempo. Il risultato è una palla che viaggia verso l'esterno sinistro, con 2 punti (Eckstein e Wilson) che entrano comodamente, Pujols salvo in seconda e nessun out. Errore assolutamente determinante e mortale per le residue speranze dei campioni dell'American League.
Il giovane si riprende ottenendo un groundout di Rolen che permette a Pujols di avanzare in terza, ma Leyland ha visto abbastanza ed inserisce il nazionale italiano Jason Grilli. Il partente convertito a rilievo chiude l'inning senza concedere altri punti, con un groundout su Belliard, un'intenzionale ad Edmonds e un groundout di Molina, ma ormai la frittata è fatta.
Nell'ottavo i Cardinals aggiungono un altro punto, segnando su un wild pitch di Zach Miner, entrato dopo che Fernando Rodney aveva caricato le basi.
Con un vantaggio di 5 punti ed una serie che potrebbe diventare molto lunga, Tony LaRussa decide di togliere il suo partente, Chris Carpenter, salutato da un'ovazione e chiamato ad uscire dal dugout dai propri tifosi. Le sue cifre conclusive saranno spettacolari: 8.0 IP, 3 H, 0 R, 6 SO. Entusiasmante, a dir poco la chiave della vittoria, che si materializza per 5-0 dopo un comodo inning perfetto del rilievo Braden Looper.
Inevitabile pensare che la chiave di volta di questo 2-1 nella serie a favore di St. Louis risieda nello starting pitching. Reyes e Carpenter sono stati superlativi, concedendo solo le briciole agli avversari e permettendo al proprio attacco di toccare quel tanto che basta i lanciatori avversari. Difficile dire che Detroit stia fallendo: 5.0 IP, 2 R di Robertson non sono un disastro, ma neanche sufficienti a contrastare prestazioni come quella del Carp. Se Detroit vorrà vincere, avrà bisogno di altre prestazioni come quella di Kenny Rogers (magari senza il giallo della mano sporca di terriccio o qualcos'altro), ma anche del risveglio del proprio lineup, nel quale Polanco, Granderson ed Ivan Rodriguez sono ancora a secco di valide dopo 3 partite della serie.
Due Up
Questa sera, alle 20:05 locali (ore 02:05 italiane, diretta su Sky Sport 2), gara 4. St. Louis inserisce Jeff Suppan (12-7, 4.12 ERA in stagione, ma 7-2, 3.18 ERA in casa), numero 2 della rotazione ed intoccabile MVP della National League Championship Series per aumentare il proprio vantaggio e dare una spallata forse decisiva a Detroit.
I Tigers rispondono con Jeremy Bonderman (14-8, 4.08 ERA, ma 8-4, 3.63 ERA fuori casa, dove va meglio), autore delle vittorie decisive sia contro gli Yankees che contro gli A's. Ci si attende un altro pitchers' duel, con un giovane power pitcher a lanciare per le Tigri ed un veterano contact pitcher per i Cardinali. Stili diversi che comunque dovrebbero portare a risultati analoghi.
Si prevedono dure condizioni atmosferiche, con tanta pioggia e persino il rischio di rinvio della partita. Se anche si dovesse giocare, è probabile che ciò avvenga sotto l'acqua.
Gara 4 (St. Louis conduce la serie 2-1): Jeremy Bonderman vs. Jeff Suppan, ore 02:05 italiane.