Denver, colpo letale a Dallas

Un tiro allo scadere di Anthony ha deciso Gara3 e probabilmente la serie…

Doveva essere il match che riapriva i giochi della seria tra Denver e Dallas.
E' stato, invece, il match che probabilmente ha chiusa la pratica Mavericks per i Nuggets. Dopo un match tiratissimo difatti i ragazzi di George Karl aggunatano la vittoria all'ultimo respiro con il canestro di Carmelo Anthony che fissa il punteggio sul 106 a 105 grazie alla sua splendida tripla.

Affossate dunque le speranze e le ambizioni della squadra di Mark Cuban, nervossimo alla fine tanto da spintonare un innocente camera-man.

Per le pepite del Colorado invece una grande vittoria in trasferta che ipoteca il passaggio alla finale di conference dove con tutta probabilità  affronteranno i Los Angeles Lakers che devono sbrigare la pratica Rockets che sono privi del centro cinese Yao Ming e di chi lo può sostituire.
Difatti nessuna squadra è mai riuscita a ribaltare una serie che la vedeva sotto 3 a 0 e non sembra possano essere i Mavericks a rompere questa tradizione.

E' stato un match molto teso e che porterà  a certe polemiche arbitrali, sia per quanto riguarda il numero esagerato di falli fischiati, 61, che portano alla bellezza di 89 tiri liberi tentati, sia per quanto concerne l'ultimo fallo di Antoine Wright su Carmelo Anthony che non è stato fischiato dai direttori di gara, Bennet Salvatore, Ken Mauer e Mark Wunderlich.

Dallas nell'ultima azione aveva difatti un ultimo fallo da spendere e nonostante il tentativo di Wright gli arbitri hanno lasciato correre e la palla scagliata dalla mani d'artista di Anthony si è infilata nel canestro ad un secondo esatto dalla fine.

Il grande quilibrio all'interno della partita è testimoniato anche dai parziali dei quarti: 20 punti per ciascuna squadra nei primi dodici minuti, poi il secondo quarto viene vinto dai Nuggets per 28 a 25 a cui risponde il terzo quarto griffato Mavs con il parziale di 35 a 31 e infine l'ultimo, decisivo, quarto che ha visto Denver segnare soli 2 punti in più di Dallas, 27 a 25 determinando la vittoria finale.

A testimonianza di ciò il fatto che le due squadre non abbiano mai superato i sei punti di margine, prima volta nella serie.

Delusissimi i 20620 spettatori presenti all'American Airlines Center che si aspettavo di vedere la propria squadra uscire vittoriosa e sul 2 a 1 nella serie.

Ancora una volta i Mavericks si fanno superare nel reparto lunghi e nei punti nel pitturato che recitano 48 a 34, tuttavia riescono a segnare più punti in transizioni veloci, 21 a 9 ma in definitiva perdono 3 palloni in più, 10 a 7, che visto il minimo margine di vittoria si sono rivelati tre sbagli in più sanguinosi.

Dallas non è riuscita a mettere all'angolo i Nuggets nonostante quest'ultimi abbiano sbagliato 15 dei primi 17 tiri tentati e abbiano tirato con il 33% dal campo. A tal riguardp è illuminante la dichiarazione post partita di Rick Carlisle che afferma che Dallas avrebbe dovuto sfruttare meglio le deficenze dei Nuggets e essere molto molto più cinica e decisa.

Denver è stata bravissima a restare sempre in partita e a punire nel finale come solo le grandissime squadre sanno fare. Su tutti immenso Carmelo Anthony che dimostra finalmente di poter segnare i punti che pesanoe di poter essere il go-to-guy dei Nuggets; per lui, oltre i tre punti della vittoria, 31 segnatire, 8 rimbalzi e 3 assist con lo sfizio di una stoppata.

Dei 31 punti messi a segno dall'uomo da Syracuse ben 19 sono arrivati nel primo tempo utilissimi per dare ossigeno e respiro all'attacco dei Nuggets che aiuta anche nel finale con gli ultimi 5 punti della squadra.

Chauncey Billups si conferma l'uomo che ha cambiato i destini di questa franchigia, rendendo una squadra di solisti e primedonne una macchina ben oliata che punta decisamente alle finali di conference e magari anche alla vittoria delle stesse. Per il numero 7 di Denver 32 punti, 3 rimbalzi e 3 assist con 23 canestri nel secondo tempo dove sale in cattedra vincendo il personale duello con Jason Kidd.

12 punti per Martin che nel finale difende in modo eccellente e alzo così tutto il livello della difesa dei Nuggets che riesce finalmente a bloccare Nowitzki.

J.R. Smith non dà  il solito apporto e non guida la solita panchina alla consueta prestazione al di sopra della media; per lui 10 punti con 10 tiri, 6 rimbalzi e 2 assist.

Nenè non ripete le prestazioni delle prime due gare segnando solamente 5 punti e archiviando a suo favore 8 assist. Da citare doverosamente anche Dahntay Jones che segna 8 punti ma di questi 2 sono frutto di una tostissima schiacciata a due mani che mette a silenzio il palazzetto del Texas.
Per quanto riguarda il Birdman Andersen, per lui solo 5 punti e problemi di falli che lo tengono in campo solo 11 minuti, ahi Chris come è lontano l'aria di casa.

Fin qui abbiamo osservato con più attenzione la squdra vincente, ora diamo uno sguardo agli sconfitti che nonostante il campo di casa e un eccellente Nowitzki soccombono per la settima volta consecutiva contro i Nuggets tra regular season e playoff.

Il migliore è senza ombra di dubbio Dirk Nowitzki, ancora una volta top scorer dell'incontro e l'ultimo ad arrendersi; una corposa doppi doppia da 33 punti e 16 rimbalzi non basta però, inutili anche i 2 assist e le due stoppate che non hanno portato all'agognata vittoria. 9 su 19 per lui dal campo che negli ultimi minuti soffre terribilmente le attenzioni di Martin e della difesa Nuggets.
14 punti e 7 rimbalzi per un nervosissimo Josh Howard che alla fine del match, seguendo l'esempio del suo datore di lavoro e ulteriormente innervosito dai suoi decisivi errori nei liberi finali, aggredisce verbalmente Martin e deve essere portato via a forza dai suoi compagni di squadra.

Grande apporto dalla panchina di Jason Terry che mette a segno 17 punti ma è terribilmente impreciso dalla lunetta nel finale condannando la suq squadra alla sconfitta. Aggiunge comunque alla sua prestazione anche 4 rimbazli, 1 assist a fronte di 2 palle perse.

Un inaspettato Brandon Bass segna 16 punti con la quasi perfezione dalla lunetta, 12 su 14, e 5 rimbalzi. Jason Kidd delude ancora le aspettative e non riesce a essere il faro guida della sua squadra a dispetto della grandissima esperienza che lo contraddistingue; mette a segno 13 punti, 5 rimbalzi e 5 assist in 40 minuti.

Per l'autore dell'ultimo fallo Wright 8 punti e 2 assist la giocata decisiva in negativo del match.
Comparsate per Barea e Green e due punti di presenza per Hollins.

Diversi ovviamente gli umori nel post gara; di Cuban e Howard abbiamo già  detto ma oltre loro anche Jason Kidd ha voluto dire la sua sulla partita: “Il risultato non si è deciso in quel momento [il fallo non fischiato a Wright ndr] Bisogna eseguire i giochi nel finale e noi non ci siamo riusciti".

Lo stesso Wright parlando alla stampa afferma: “Cosa potevo fare? Buttarlo fuori ed essere espulso nel momento decisivo? Ho fatto un fallo onesto, ma il fischio non è arrivato".
Il tono ve l'assicuriamo è quanto di più sconsolato e abbattuto si possa sentire.

"Ho segnato molti canestri decisivi nella mia breve carriera, ma mai in una simile situazione. C'era un linea sottile di separazione tra il 2-1 e il 3-0".
La precedente dichiarazione non può che essere dell'eroe della partita, Carmelo Anthony, che entusiasta della gara appena conclusa si è dedicato volentieri alle pubbliche relazioni ben felice di esternare agli agli altri la sua gioa per il semi buzzer beater.

L'eroe mancato di Dallas Dirk Nowitzki non parla sia per l'amarezza della sconfitta sia per quanto riguarda una delicata situazione personale che vede coinvolta la sua ormai ex ragazza, la 37enne Cristal Taylor, misteriosa ed ambigua donna conosciuta dal tedesco in situazioni ancora non ben definite e che aveva in programma di sposare nella offseason.

La stessa è stata fatta seguire da un investigatore privato al soldo di Nowitzki che ha scoperto che la donna è una professionista del crimine e della truffa e che è già  ricercata in altri stati come Missouri e Texas, nella città  di Beaumont, dove da tempo la polizia aveva stilato un mandato di cattura per alcune truffe che avrebbe utilizzato dalle otto alle dieci diverse identità .

Una brutta tegola per il tedesco che vede anche nella vita privata cadere a pezzi i castelli che aveva costruito. Tutti hanno assicurato che le prestazioni del giocatore non ne risentiranno e a giudicare dal livello di gioco espresso in questa serie non si può che dargli ragione.

WunderDirk per l'orgoglio e per i tifosi punta a vincere comunque gara 4 che si giocherà  sempre a Dallas all'American Airlines Center nel Texas lunedi sera ore 9.30 locali, le 3.30 notturne nel nostro bel paese.

La serie sembra già  scritta ma in gara 4 ci potrebbe essere il tutto per tutto Mavs che non vogliono e probabilmente non meritano lo sweep nelle semifinali di conference.

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