Riusciranno Pierce e i Celtics ad arginare lo strapotere atletico di Superman Howard?
Non c'è pace per i Boston Celtics, che dopo aver sudato tutte e 7 le famose camicie, una per ogni gara dell'epica serie contro i Chicago Bulls, considerata una delle più belle di sempre, con un solo giorno di riposo nelle gambe si preparano ad affrontare gli Orlando Magic, non esattamente la squadra che vorresti incontrare dopo una maratona.
Lasciando alla soggettività la decisione sulla bellezza del primo turno fra Bulls e Celtics, è inconfutabile che una serie con 7 overtime, la più lunga di sempre, rischia di incidere e non poco sul rendimento dei Celtici, già non giovanissimi, vista soprattutto l'età dei 2 leader rimasti.
Non che gli Orlando Magic abbiano passeggiato per aver ragione dei 76ers, in particolare dopo aver perso il fattore campo già in Gara 1, ma la dimostrazione di forza in Gara 6 senza il leader Dwight Howard mette in allarme la difesa di Boston.
Proprio Dwight Howard sarà il fattore principale di questa sfida, anche a causa dell'assenza di Kevin Garnett, che senza dubbio sarebbe riuscito quantomeno a limitarlo: proprio KG prima dell'ultima e decisiva sfida contro i Bulls è stato al centro dell'attenzione per una notizia proveniente da Boston che lo dava come possibile rientrante.
Danny Ainge, general manager dei campioni in carica, si è affrettato a smentire questa notizia, e i fatti gli hanno pienamente dato ragione, mentre Doc Rivers ha confermato l'indisponibilità del suo numero 5, lasciando però vive le speranze di un rientro prima di fine stagione.
La decisione, opinabile, della Lega di usare 2 metri diversi per giudicare i comportamenti di Rajon Rondo e Dwight Howard mette ulteriore pepe in una sfida già rovente, anticipata da una regular season in cui i 2 team si sono affrontati in una lunga corsa per il secondo posto e per l'eventuale fattore campo di una serie che secondo tutti doveva esserci. Così sarà .
Superman Howard è stato giustamente squalificato per una giornata dall'Nba per la gomitata a Samuel Dalembert nel corso di Gara 5 mentre il play biancoverde è stato graziato dopo la zuffa con Kirk Hinrich, con l'aggravante di un fallo considerato flagrant nel finale di Gara 5 su Brad Miller.
Tutto ciò non mette in dubbio il trionfo dei Celtics ma solo l'obiettività della Lega nel prendere delle decisioni che possono surriscaldare gli animi.
Come già accennato, gran parte dell'esito di questa sfida gira intorno al rendimento di Howard e al modo in cui Perkins riuscirà ad arginarlo: Van Gundy minimizza sull'assenza di KG proprio mettendo in luce i miglioramenti di Perkins e Glen Davis.
Anche i Magic avranno un grosso problema difensivo: l'uomo incaricato di stare con Ray Allen nelle sue gincane attorno ai duri blocchi celtici, Courtney Lee, non sarà della partita (almeno in Gara 1) a causa di un altro incontrollabile movimento del gomito di Howard, che è costato una frattura al naso al suo compagno.
Saranno mandati Redick e Pietrus in missione contro He Got Game, ma l'assenza di Lee lascia un preoccupante vuoto difensivo.
Altra sfida nella sfida sarà quella fra i 2 playmaker.
Il super Rajon Rondo ( anche super nervoso) visto contro Chicago si troverà di fronte l'estroso e imprevedibile Skip To My Lou Rafer Alston.
Entrambi i giocatori hanno reso molto nel primo turno di Playoff ( Rajon con 19.4 punti, 9.3 rimbalzi e 11.6 assist e Rafer con 15.6 punti) e ci si aspetta che un'altra chiave fondamentale stia in questo duello fra le point guard delle contendenti.
Proprio Alston, preso in corsa per sopperire all'assenza di Nelson, ha avuto ben altro impatto rispetto alle recenti acquisizioni dei Celtics, gli incommentabili Mikki Moore e Stephon Marbury: semplicemente Non Pervenuti.
La panchina accorciata dagli infortuni di Powe e Garnett e destabilizzata dalla deludenti prestazioni proprio di Starbury e Moore ha costretto i titolari a stare in campo ben oltre le previsioni: Rondo ha giocato addirittura 45 minuti di media, con il picco dei 55 di Gara 5.
La stanchezza e le energie rimaste, al di là di tutti gli aspetti tecnici, proprio a causa del tour-de-force a cui i Bulls hanno costretto i Boston Celtics saranno la principale componente che influenzerà una serie destinata ad essere scoppiettante.
Si inizia Lunedì 4 Maggio al Td BankNorth Garden, per proseguire sempre nel New England mercoledì 6. La serie si sposta poi in Florida dove l'8 e il 10 Maggio i Magic giocheranno di fronte al pubblico amico della Amway Arena.
Le altre 3 gare, tutte if necessary, si alterneranno, con Gara 5 e Gara 7 a Boston, per decretare chi andrà a sfidare i Cleveland Cavs ( a meno di sorprese clamorose degli Hawks ) per un posto nelle Finals NBA.
Tutti gli indizi sopra citati, che come si sa diventano una prova, fanno pendere leggermente il pronostico a favore dei Magic, ma la pressione tutta sulle loro spalle potrebbe essere un'arma a doppio taglio e soprattutto attenzione a dare per morto chi, come ha già dimostrato, è duro a morire!