Denver vince la prima e vola!

Decisivo l'apporto di Nenè in Gara1

Hanno avuto l'onore di dare il via al ballo delle semifinali NBA e si sono affrontati a viso aperto al Pepsi Center di Denver. Ad arbitrare la sfida ci sono Dan Crawford, David Jones e Tom Washington che ahnno avuto il loro da fare comminando anche un tecnico durante il primo quarto a Kenyon Martin.

I Nuggets si presentavano a questa partita con un record nelle ultime 17 partite giocate in casa di 16-1, record che i giocatori Mavericks a libro paga Mark Cuban erano chiamati a rendere 16-2. D'altro canto Dallas aveva appena dimostrato di poter vincere in trasferta niente che meno all'Alamo Dome di San Antonio, casa degli Spurs.

Ma nel Colorado la musica per i ragazzi di coach Carlisle è diversa, illusi da un grande partenza, vedendo poi inesorabilmente i Nuggets sopravanzarli fino al definitivo punteggio finale di 109 a 95.
Denver riesce quindi a portarsi in vantaggio nella serie facendo valere la legge del Pepsi Center di questi playoff.

Nel riscaldemento pre partita Carmelo Anthony e Chauncey Billups dimostravano subito serenità  attraverso grandi sorrisi distesi, più concentrato e serio lo sguardo del tedesco Dirk Nowitzki che tradiva pochissime emozioni.

Emozioni che regalava a piene mani l'apparizione di John Elway, grandissimo e indimenticato quarterback dei Denver Broncos, che microfono in mano e casacca con il numero 7 di Billups incitava il pubblico alla presentazione dei team.

Grandissimo equilibrio nel primo tempo che vedo il punteggio parziale chiudersi sul 51 a 47 per i Denver Nuggets. Se nel primo quarto la grande partenza Mavericks aveva preso in contropiede i ragazzi allenati da coach George Karl obbligandoli a soccombere sul punteggio di 24-16, nei secondi dodici minuti la veemente reazione dei Nuggets, guidati da un inaspettato Nenè da 18 punti e autore di un paio di schiacciate con molta molta mostarda a cui non fa mancare anche un gioco da tre punti con canestro e fallo subito, produce un parziale nel quarto di 35-23.

Per Dallas ottima produzione nel primo tempo da parte di Josh Howard che scrive 13 punti e 2 assist e del tedesco che risponde presente all'appello mandando a canestro 16 punti, abusando della difesa avversaria. WunderDirk non si fa mancare nulla, canestri dalla sua mattonella media, canestri in penetrazione, fade-away, da segnalare tuttavia anche una sanguinosa palla persa che apre il campo per un facile contropiede Nuggets con schiacciata finale.

E proprio i punti veloci in transizione sono stati una chiave del primo tempo in cui Denver è riuscita a recuperare palloni che si sono tramutati immediatamente inn assist per canestri in campo aperto. Stupenda a tal proposito la schiacciata di J.R. Smith sul punteggio di 35 pari.

Al ritorno in campo dopo la pausa dell'intervallo tra Gatorade, massaggi e cambio di canotte i Mavericks non sembrano aver accusato il colpo del seocndo quarto in cui hanno subito il ritorno dei Nuggets e ricominciano da dove avevano iniziato la partita, con un buon attacco bilanciato e una difesa che regge in modo egregio soprattutto considerando il fatto che lo stato dove si gioce è il Colorado e non il tanto amato Texas.

Silenziosamente però Denver rimane sempre li e senza clamore porta a casa anche la terza frazione con il parziale di 31 a 28.

Punteggi molto alti con gli attacchi che hanno la meglio sulle difesa e con l'impressione che a Dallas manchi sempre qualcosa per riagganciarsi al match e riuscire a mettere la testa avanti sul tabellino.

Il quarto quarto inizia così sul punteggio di 75 a 82 per le pepite di Denver, un vantaggio di 7 punti che va difeso con le unghie e con i denti. Ma Denver non si limita a controllare ma anzi va per la carotide dell'avversario affossandolo ulteriormente fin dall'inizio del quarto scavando un piccolo grande solco di 10 punti che resterà  praticamente fino alla fine del match. Il quarto si chiude sul 27-20 per Denver che porta, come già  scritto, il punteggio finale sul 109 a 95 in favore dei Nuggets che sono riusciti a sfruttare, a differenza di Dallas, la profondità  della panchina guidata da J.R. Smith.

E' proprio la second unit di Denver a fare gran parte della differenza nel match. Oltre a Smith che mette a referto 15 punti, 6 assist e 3 rimbalzi in 31 minuti, anche un solido Andersen, 11 punti e 6 rimbalzi per il Birdman che non si fa mancare la solita stoppata da urlo che esalta tutti i presenti al Pepsi Center, e un buon Anthony Carter che scrive 12 segnature e 4 assist.

Il quintetto base vede luci ed ombre.
Sicuramente in ombra un Chauncey Billups da 6 punti e 6 rimbalzi con un negativo 2 su 8 al tiro e i suoi punti figli di 2 triple messe a segno.
K-Mart mette a segno 8 punti e 5 rimbalzi e soffre parecchio, come tutti i Nuggets la grande serata del numero 41 in maglia Mavs.
Ottimi Carmelo Anthony e Nenè.

Il primo, dopo i sorrisi iniziali del riscaldemento, scrive 23 punti, 5 rimbalzi e 4 assist con il 70% al tiro, un ottimo 2/3 dalla lunga distanza e la perfezione dalla linea della carità  dei tiri liberi dove su 7 viaggi non sbaglia mai direzione gonfiando sempre la retina.
Nenè non è da meno e dopo il grande primo tempo finisce con 24 punti, top scorer dei suoi, 3 rimbalzi e 5 assist.

Da sottolineare che nel finale coach karl da spazio anche a chi ha visto pochissimo il campo in questi playoff come Petro e Hart facendo rifiatare i titolari in vista di gara 2.

Sulla sponda Mavericks un superlativo Nowitzki non basta per espugnare il Pepsi Center. Il ragazzo proveniente dalla Germania segna 28 punti, top scorer del match, 10 rimbalzi, unico in campo ad andare in doppia doppia, 12 su 22 al tiro e 4 assist in 40 minuti. Questa robusta prestazione non basta a Carlisle e assistenti per strappare la vittoria.

Oltre WunderDirk c'è un positivo Jason Kidd che non soffre Billups e segna 15 punti con 4 assist e 4 rimbalzi, ottime tra l'altro le sue tre triple del terzo quarto che tengono i Mavs in vita.
15 punti anche per Josh Howard a cui vanno aggiunti 2 rimbalzi, tanto ottimo nel primo tempo quanto nullo nel secondo.

Dalla panchina un buon apportolo da Terry con 15 punti e 5 rimbalzi, ma a confronto della panchina dei Nuggets è troppo poco. Difatti i vari Hollins, Wright e Bass metteno tutti insieme a referto 15 punti. Singleton e Green tornano buoni nel garbage time con 2 punti a testa.
probabilmente il diverso apporto delle panchine ha fatto tutta la differenza del mondo in questa partita
.
Denver tira il 54% dal campo a fronte del 48% targato Mavericks e riesce a perdere meno palloni di Dallas che ne lascia per strada 20 a fronte delle 14 avversarie. Impressionante il divario per quanto riguarda i punti veloci che evidenziano una supremazia Nuggets con 29 punti a fronte dei 4 Mavericks.

Per quanto riguarda i “points in the paint” Denver scrive un +28 avendo segnati 58 contro i 30 di Dallas.

L'impressione è che ai Mavericks sarebbe servito il carettere, la freddezza e gli attributi di un altro celeberrimo Maverick, interpretato da Tom Cruise in Top Gun, che non avava paura di nulla.
A Dallas è mancato il classico centesimo che fa il dollaro o il nostro euro non riuscendo a portare a casa una vittoria che sembrava molto probabile alla luce dei primi dodici minuti.

Denver si conferma solidissima tra le mura amiche e non perde un colpo portando il record nelle ultime 18 gare casalinghe sul 17-1. Grande aiuto, come detto, dalla panchina che ha colmato le deficenze inaspettate del quintetto base che ha espresso al di sotto delle solite possibilità .

Un'adombrato Carlisle in conferenza stampa ha sottolineato la differenza tra le due panchine invitando i suoi giocatori a dare molto di più in vista di gara 2, in previsione del fatto che per passare il turno una a Denver la devono portare via.

Di tutt'altro umore ovviamente George Karl che invita i suoi giocatori a continuare così elogiando la difesa, che a onor del vero non è riuscita a limitare la stella avversaria, e l'apporto dei suoi gregari della second unit.

Gara 2 prenderà  vita martedi alle 10.30, ora locale, sempre al Pepsi Center di Denver. La squadra di casa cercherà  di tenere il vantaggio del fattore campo a fronte dell'attacco Mavericks.
L'impressione è che la prima squadra che porta via la vittoria in trasferta porta via tutta la serie per intera.

Denver deve comunque fare attenzione perchè non si potrà  sempre concedere questa produzione a Nowitzki, soprattutto a Dallas.

Appuntamento a lunedi notte con la seconda ripresa di questa sfida tra pesi massimi. Sarà  ancora Anthony contro Nowitzki, Kidd contro Billups, panchina contro panchine. Sarà  ancora l'energia del Birdman che fa volare i cuori e i sogni dei tifosi Nuggets.

Ci sarà  sicuramente anche Mark Warkentien, fresco “NBA's Executive of teh year” avendo portato in maglia Nuggets Billups spedendo Iverson nel Michigan. Sarà  ancora il pubblico del Pepsi Center che ha fatto raggiungere il massimo di decibel ululando contro il megaschermo che inquadrava il faccione di Cuban.

E, a distanza, come potremmo ammirare da gara 3, anche ragazze pon pon del Colorado contro le bellezze texane. Anche questo è l'amazing dei playoff NBA.

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