Dwight Howard, al centro delle polemiche nel dopo gara 5
Seconda vittoria consecutiva per Orlando che così, domani sera a Philadelphia, avrà la possibilità di chiudere definitivamente la serie; in ogni caso, per pensare di passare il turno, i Sixers dovrebbero vincere gara sette in trasferta, impresa da sempre storicamente ostica per la squadra che non gode del fattore campo.
Nella partita di ieri i Magic sono sembrati, per la prima volta, riuscire a limitare davvero gli avversari, in particolare eliminando il contributo della panchina che, fino a questo momento, era stata decisiva nella serie. Le riserve dei Sixers, nell'ultima gara, hanno segnato solo sei dei settantotto punti finali: senza il contributo della seconda unità , i titolari non possono arrivare ad espugnare il campo di Orlando.
Altra importante vittoria, per i Magic, è stata quella di vincere la battaglia dei rimbalzi (45-33), particolare nel quale, fino ad ora, avevano decisamente faticato: le difficoltà di Orlando contro Philadelphia, infatti, erano state legate a doppio filo alla fisicità dei Sixers, alla loro difesa solida e alla loro capacità di controllare i tabelloni.
I Magic dovranno vincere, però, senza il contributo di Courtney Lee, che dovrà rimanere a guardare i suo almeno in gara sei per i problemi al naso causati della gomitata subita da Dwight Howard nel corso di gara 5. E proprio Howard sembrava avere, nella partita, qualche problema a controllare i propri gomiti, visto che oltre all'involontario colpo rifilato al suo compagno di squadra, ha anche dato una gomitata di frustrazione contro Dalembert, molto meno involontaria, almeno a sentire i Sixers,che gli è valsa un tecnico. Ora, i Sixers hanno chiesto alla NBA di riguardare i filmati e di prendere delle decisioni: nella peggiore delle ipotesi, per i Magic, Howard potrebbe saltare gara 6.
Howard sembrava davvero, nel post partita di ieri, essere al centro dei pensieri di tutti, sia in positivo che in negativo: un segno che sta diventando un giocatore sempre più importante e decisivo, come dimostrano anche le cifre del match, chiuso con ventiquattro punti ed altrettanti rimbalzi e, soprattutto, dando la sensazione di non poter essere davvero fermato dagli avversari.
Proprio su di lui, si è scatenata, dopo gara 5, anche la prima piccola polemica della serie, una serie che fino ad ora era rimasta abbastanza silenziosa e tranquilla, poco visibile a livello nazionale, con quasi tutte le partite confinate su NBA tv. La polemica, comunque, è nata dalle parole di coach DiLeo su Dwight Howard a fine gara: "Vive nell'area dei tre secondi, sia in attacco che in difesa. E' difficile difendere contro di lui, o arrivare in area, se lui sta lì fermo in ogni momento. E' un grande giocatore, non ha bisogno di questi vantaggi".
Van Gundy, interrogato sulla questione, difende a spada tratta il suo miglior giocatore, con un pizzico di ironia: "Devo parlare della partita appena finita o cercare di fare pressione per i fischi che vorrei nella prossima gara? E' questo di cui stiamo parlando? Deduco che questo sia il motivo per il quale Howard sta giocando bene nella serie, non perché è un buon giocatore. E, comunque, si muove sempre, non sta fermo".
Di certo i Magic potrebbero, come già detto, presentarsi in Pennsylvania a ranghi ridotti: è un buon segno, a questo proposito, il fatto che anche il resto della squadra sembri essersi svegliato un pochino. Lewis, per esempio, dopo essere stato la brutta copia di sé stesso nelle prime quattro gare della serie, ha finalmente contribuito come il suo salario gli richiede, chiudendo con ventiquattro punti di cui tredici nel quarto periodo.
In questa gara Orlando è sembrata essere in controllo come mai prima: è riuscita a conquistare un vantaggio in doppia cifra sul finale del terzo quarto, e l'ha difeso (pur con qualche problema, visto che a tre minuti dalla fine i Sixers erano a meno sei) fino alla fine. E chiudere una gara con relativa tranquillità era importante ed insolito nella serie, visto che fino al quel momento tre delle quattro partite giocate si erano decise negli ultimi tre secondi di gioco.
Rashard Lewis, nella conferenza post partita, ha sottolineato come Orlando non deve sprecare la possibilità di chiudere la serie già in gara 6: "E' molto importante per noi andare a Philadelphia e chiudere la serie. Ci sembra di aver perso delle partite che, invece, avremmo dovuto vincere". Vediamo, quindi, se riusciranno a non sprecare questa occasione o se, invece, i Sixers riusciranno a riportare la serie in Florida.