Mavs straripanti: Spurs Ko

Missione compiuta per Kidd e compagni…

Due uomini lasciati soli in una bufera biancoblu non bastano nemmeno per prolungare di una partita quest'agonia, anche se sono 2 grandi campioni, abbandonati soccombono di fronte ad una squadra vera, che manda 6 giocatori in doppia cifra ed espugna per la seconda volta l'At&T Center.

Nessuno, nell'era dei grandi successi, ha mai giustiziato i San Antonio Spurs nella loro terra; ci sono riusciti i Dallas Mavs, 2 volte, oggi e nel 2006.

La partita è la sintesi di tutta la serie: Parker (26) e Duncan (30) non ricevono nulla dal resto del roster e cedono nonostante una superprestazione personale di fronte ai Mavs, capitanati da un grande Nowitzki (31), desideroso di dare il colpo di grazia agli acerrimi rivali.

La partita

Poche sorprese all'avvio e si riparte con gli stessi quintetti di Gara 4: Nowitzki apre le danze con 11 punti nei primi 7 minuti e aiutato da Howard (17) inizia la partita con un 24-10 di parziale.
La controffensiva, firmata ovviamente Duncan e Parker, tenta una timida reazione e si riporta fino al -8 prima di essere fulminata da una tripla allo scadere di Jason Terry (31-20).

Nel secondo quarto San Antonio prova a cambiare marcia e a tornare a contatto riuscendoci parzialmente, grazie a delle buone iniziative di Udoka e George Hill.

Dall'altra parte Carlisle concede un giro di riposo a Nowitzki e Howard ma le armi infinite a sua disposizione gli permettono di rimanere avanti grazie a Barea (10) e Bass: si va a riposo sul 52-48.

Ancora una volta il terzo parziale si rivela fatale a San Antonio, che vive solo delle iniziative di Tim e Tony, abbandonati da tutti nel momento di massima difficoltà .

Kidd (12) coglie l'occasione per vendicarsi della sconfitta 2003 e infila 3 bombe che mandano al tappeto le ultime speranze di tutto l'At&T Center.

All'ultima pausa il tabellone recita +15 e nonostante un sussulto d'orgoglio di TD San Antonio alza bandiera bianca, distrutta nel finale da Terry (19) e Nowitzki.

Ora gli Spurs vanno in vacanza pensando ad una parziale ricostruzione mentre Dallas, rinfrancata nello spirito da questa vittoria, inizia a sognare un ruolo da vera protagonista in Post-Season, e si candida come possibile rivale dei Lakers.

Le chiavi

Carlisle ripropone lo stesso Game Plan di Gara 4, sapendo che il suo rivale Popovich non ha più carte da giocare, e isola Duncan e Parker.

Dallas spinta dall'entusiasmo non ha nessuna reazione da una squadra rassegnata al proprio destino, che gioca per davvero gli ultimi 48 minuti della stagione ma psicologicamente è già  preparata alle vacanze.

Coach Pop da metà  Febbraio afferma che senza il Roster al completo è difficile, se non impossibile, arrivare al titolo: così è stato per i suoi ragazzi, mentre i Mavs, grazie ad un ritrovato Howard hanno alzato il livello quel tanto che bastava per diventare semplicemente migliori degli Spurs.
La gara, messa subito sui binari giusti da un ottimo Nowitzki, è sempre stata in controllo, e questa volta San Antonio, sconfitta su tutti i fronti, non ha nemmeno tentato di arginare Dirk e il Jet, che hanno combinato per 50 punti.

George Hill lasciato sul terreno 32 minuti a fare esperienza e un Gooden, comunque deludente, non utilizzato dimostrano l'arrendevolezza di Popovich e il suo tentativo di far acquisire minuti importanti al rookie.

Mason e Bonner sono mancati completamente mentre la franchigia di Cuban ha avuto un buon contributo da tutti: la storia di questa serie, chiusa 4-1 dagli arrembanti Dallas Mavs.

Qui San Antonio

Popovich: "I Mavs hanno sconfitto gli Spurs. Sono stati la squadra migliore. Non c'è altro da dire."

Duncan: "Hanno avuto più forze di noi. Comunque tu voglia vederla, ovviamente sono stati migliori di noi. Questo è tutto."

Gli Spurs si arrendono, lasciano al primo turno: non capitava dal 2000, con Tim Duncan in borghese per un infortunio; in borghese quest'anno c'era Manu Ginobili, che ha "tradito" le attese proprio ad un passo dalla post-season.

Bello, comunque, il modo di rendere onore agli avversari senza troppe recriminazioni da parte di Tim Duncan e Gregg Popovich. L'estate e il riposo faranno bene alle caviglie di Manu Ginobili e alle ginocchia di TD, mentre Tony Parker (purtroppo) sarà  impegnato con le qualificazioni agli Europei.

Ci sarà  la rivoluzione, ma si riparte ancora da questi 3 giocatori, con un contorno da costruire e migliorare.

I San Antonio Spurs hanno un monte salari ben al di sotto dei risultati ottenuti e avere 3 super-giocatori, che assieme portano via "solo" 42 milioni, con Parker e Ginobili ampiamente sottopagati rispetto ad altri Nba, almeno rispetto a risultati e gioco, aiuta non poco la ricostruzione.

Il primo nome fatto è quello di Rasheed Wallace, in partenza da Detroit, ma ci sarà  tempo per approfondire Rumors e movimenti di mercato.

Per ora l'unica sentenza è che gli Spurs salutano i Playoff Nba e il proprio pubblico andando in vacanza: la quiete prima di una tempestosa estate.

Qui Dallas

Carlisle: "Penso che Howard sia il nostro MVP della serie. Ha giocato alla grande. Per noi ha fatto grandi giocate anche senza essere il miglior realizzatore."

Nowitzki: "La chiave per me è stata avere ritmo. Ho segnato alcuni tiri, e questo mi ha dato fiducia."

Howard MVP e Nowitzki a chiudere una serie che per Dallas è stata fantastica, sempre in controllo, mai sotto come energia con l'eccezione di Gara 2.

Ora i Mavs con una rinnovata fiducia affronteranno i Denver Nuggets, a meno di clamorosi ribaltamenti degli Hornets, affossati da 58 punti di scarto.

Due delle squadre più in forma del momento si troveranno di fronte per cercare una finale di conference inaspettata per entrambe ad un certo punto della stagione.

Dallas ha ritrovato Josh Howard; WunderDirk è entrato in ritmo dopo 3 partite opache; Dampier presidia il pitturato; Jet da la solita spinta dalla panchina e Kidd, Barea e Bass metto un contributo fondamentale: sarà  difficile fermare questi Mavs, soprattutto ora che volano sulle ali dell'entusiasmo.

Finisce 4-1 una serie ben al di sotto delle aspettative come intensità  e livello di gioco, con la speranza di poter provare ben altre emozioni quando arriveranno le semifinali.

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