Turkoglu festeggia dopo aver segnato il tiro della vittoria
I Magic sapevano quanto Turkoglu fosse improntate per i loro equilibri offensivi, ed anche Hedo sapeva di dover dare di più, per portare avanti i suoi, soprattutto visto il 23/30 al tiro nelle prime tre gare della serie.
Non è un caso sia stata proprio una sua tripla, a un secondo dalla fine della partita, a risistemare la serie per i Magic: la vittoria, infatti, permette ad Orlando di tornare in Florida con la serie in parità e, di nuovo, il fattore campo a suo favore, un gran respiro di sollievo visto come si erano messe le cose.
Non che, anche nella partita di ieri, i Magic abbiano sfavillato, confermando invece i loro problemi offensivi e, soprattutto, l'inferiore precisione rispetto alle abitudini dalla lunga distanza, dove la loro percentuale è scesa di ben otto punti (da 38 a 30%) rispetto alla regular season.
Ovviamente ci sono motivi per festeggiare, se non altro perché la squadra si era veramente cacciata in una brutta situazione, con il rischio di ritrovarsi sotto 3-1 (svantaggio recuperato solo da otto squadre nella storia) in una serie che, forse, è stata anche un po' sottovalutata. Turkoglu è ora ottimista: "Abbiamo di nuovo il fattore campo a nostro favore torniamo a casa per divertirci. Ora è, decisamente, un'altra serie".
Philadelphia, come al solito, si è trovata a dover mettere le pezze nel finale: nell'ultimo quarto, infatti, era finita sotto di dieci punti, mettendo a serio rischio la partita, ma, con un break positivo, era riuscita a recuperare, e ad arrivare al pareggio con una schiacciata di Dalembert a meno di quindici secondi dalla sirena finale.
Il tiro di Turkoglu ha poi impedito ai Sixers di arrivare al supplementare, e mette ora Philadelphia in una situazione complicata, con tre eventuali partite da giocare, di cui due ad Orlando.
Come hanno detto Luois Williams ("Semplicemente, non riuscivamo a segnare") e coach di Leo ("Penso che abbiamo tirato male, e non abbiamo segnato tiri che non dovremmo sbagliare") a fine gara, il problema dei Sixers è stato abbastanza evidente: non hanno segnato con la stessa precisione che li aveva contraddistinti nei tre precedenti match. Ieri hanno sbagliato il 61.2% dei tiri tentati, percentuale che sarebbe stata peggiore se i Sixers non avessero tirato con il 50% nell'ultimo quarto.
Sarà importante, per il proseguo della serie, capire quanto il calo nelle percentuali dei Sixers (dal 50 al 39%) sia stato causato dall'effettiva capacità di Orlando di limitarne l'attacco o da una semplice cattiva serata al tiro. Di sicuro i Magic hanno sfruttato al meglio una serata in cui Iguodala e Miller non hanno giocato ai loro consueti livelli, chiudendo rispettivamente con 13 punti ( e 4/13 al tiro) e 17 punti (con 6/18).
In questa gara Orlando si è, in un certo senso, rifatta delle due sconfitte allo scadere subite nella serie: ora sono loro che possono gioire, non solo per la vittoria ma anche, forse, per aver ritrovato Turkoglu, comunque ancora, sin dal finale della regular season, sofferente alla caviglia. Non fa invece più notizia, ed è una notevole sicurezza per la squadra, Dwight Howard, ieri a quota diciotto (punti e rimbalzi).
E' però proprio a rimbalzo che i Magic devono migliorare, troppo preoccupati di difendere i contropiedi degli avversari per fermarsi a cercare quelli offensivi: è paradossale come i soli tre rimbalzi offensivi siano stati catturati da Howard, e come il primo di questi sia arrivato dopo quasi quaranta minuti. Questo livello di gioco può bastare contro Philadelphia, ma di sicuro non basterà in futuro.
I Sixers sperano, comunque, che le loro speranze di passare il turno non siano completamente esaurite, come dice coach DiLeo: "E' una grande serie e continuerà ad esserlo. Abbiamo avuto la possibilità di vincere in tutte e quattro le partite, ma bisogna dare loro credito, stasera hanno fatto le giocate decisive".
In ogni caso Philadelphia sta dando più di quanto ci si aspettasse da lei, con la maggior parte degli analisti che le davano una vita molto più breve nella serie che, invece, arriverà almeno fino a gara 6. Già questo è un buon risultato. Vincere, ovviamente, sarebbe meglio, ma non sarà facile contro una Orlando che, forse, ha ritrovato sé stessa.
A domani per gara 5.