Ben Gordon è stato decisivo per la vittoria dei suoi Bulls in gara-4 dopo ben 2 tempi supplementari
Nessuna novità per questa quarta partita della serie.
Primo quarto
I Bulls sembrano decisamente più convinti in quest'inizio di partita e si portano subito sul 6 a 1 ma i Celtics non mollano ed impattano l'incontro con un tiro da tre punti di Ray Allen
Entrambe le squadre commettono molti errori ed il punteggio sale lentamente.
Come nelle prime due partite, escludendo la terza dominata nettamente da Boston, anche in questo primo quarto l'equilibrio segna sovrano, a tratti c'è una buona difesa di Boston, a tratti c'è un buon attacco di Chicago, ma le due squadre fanno fatica a trovare un po' di costanza.
Dopo un paio di canestri di Rose e Noah a metà quarto i Celtics si riportano avanti e tengono la testa dell'incontro fino a fine quarto che si conclude con gli ospiti sopra di 1 punto 19 a 18 dopo che sono stati avanti anche di 7 punti, tentativo di fuga stoppato subito grazie anche a medie che non riescono ad essere accettabili, infatti entrambe le contendenti chiudono il quarto con delle percentuali dal campo decisamente sotto il par (35% contro 36%).
Nulla da segnalare sui numeri di questi primi 12 minuti di gioco, l'equilibrio regna ancora sovrano, l'unica cosa che salta all'occhio sono le 3 stoppate di Perkins, ma da qui a fine gara non riuscirà a farne altri e tra i Celtics solo Moore riuscirà a smuovere la casellina di uno, Chicago invece a fine gara ne avrà messi ben 9, di cui 3 a testa per Salmons, Thomas e Noah di cui uno decisivo, ma lo vedremo più avanti.
Non ci sono neanche giocatori da segnalare perché in entrambe le squadre i punteggi, i rimbalzi, gli assist e tutte le statistiche possibili sono in assoluto equilibrio, anche dalle immagini non c'è un giocatore che emerge sopra tutti.
Secondo quarto
Ottimo momento per i Bulls alla ripresa del gioco, a parte un canestro di Marbury è tutto un incremento del punteggio dei padroni di casa per 3 minuti, contando anche la fine del primo quarto il parziale per Chicago è di 16 a 2 riuscendo a portarsi avanti di 7 punti.
Break per Chicago e partita decisa? Macché , come nel primo tempo a parti invertite, anche stavolta questo tentativo di allungo viene prontamente stoppato dalla squadra avversaria ed a metà quarto la partita ha già svoltato con un vantaggio di un punto per Boston grazie a due tiri da tre punti di House e Pierce.
Se si parlava di equilibrio finora, da questo punto in avanti c'è un equilibrio ancora più radicale, infatti per 6 minuti fino alla pausa di metà gara nessuna delle squadre riesce a mettere la testa avanti per più di 2 punti, da segnalare l'1-2 di tiri oltre l'arco di Miller e Ray Allen che rimanda le squadre negli spogliatoi con Boston sempre sopra di 1 punto: 46 a 45.
Le percentuali sono aumentate e vanno a braccetto (42% Boston contro 41% Chicago), i Bulls sono un po' più deficitari da oltre l'arco (25% contro 44%), ma al momento non fa la differenza. Chicago tira bene dalla linea della carità , 5 su 5 quando nella partita precedente ha messo a segno un terribile 63%.
Terzo quarto
I miglioramenti al tiro per le due squadre nel secondo quarto non proseguono in questa terza frazione di gioco, ma chi più ne soffre sono i Celtics che mettono a segno solo uno dei 10 tiri tentati, ma Chicago non riesce a capitalizzarlo e raggiunge un massimo vantaggio di soli 7 punti a 3 minuti dal termine del quarto, poi si bloccano completamente e sbagliano tutti i tiri presi negli ultimi 180 secondi di gioco grazie anche ad uno scampolo di ottima difesa da parte dei Celtics, i quali riescono, grazie ai loro migliori giocatori Allen, Pierce e Rondo, di passare in vantaggio e chiudere il quarto in testa 70 a 65.
Rose si è ripreso dalla brutta terza partita della serie e torna a giocare sopra la sufficienza ma in questa partita non riuscirà mai a raggiungere le vette della prima che per il momento sembra rimanere più un caso isolato che l'annuncio della nascita di una nuova stella, probabilmente deve crescere ancora, ma è ancora giovane e ne ha il tempo. Chi invece sta raggiungendo questo status è Rondo il quale gioca già come un veterano, dalla sua però per essere considerato tra i grandissimi difetta di un tiro affidabile, se riesce a crearselo saranno dolori per gli avversari.
Nulla da segnalare sulle cifre, sono più o meno in linea con la prima metà di gara.
Ultimo quarto
Mentre Hinrich e Rondo si scambiano canestri tra di loro dopo 2 minuti dall'inizio del quarto succede il fattaccio: Miller sbaglia, Davis prende il rimbalzo ma è al limite della linea di fondo e la ripassa fuori come può, Miller la riprende e Davis commette fallo un po' duro, come reazione Miller da una spallata violenta a Davis. Inizialmente viene comminato a Miller un flagrant di tipo 2, ma dopo lunga consultazione gli arbitri decidono di declassarlo ad un flagrante di tipo 1. Un brutto episodio per il quale gli arbitri non se la sono sentita di prendere provvedimenti più duri.
Sia Rose che Rondo si prendono più responsabilità e penetrano entrambi molto bene grazie alla loro velocità .
Per tutti i 12 minuti del quarto la partita, tanto per cambiare, continua ad essere in perfetto equilibrio con le squadre che non riescono a distanziarsi per più di 3 punti, sembra un copione studiato a tavolino per dare più pathos possibile alla contesa, invece sono le squadre che non riescono a sopravanzarsi l'un l'altra e chiudono in parità il tempo regolamentare a 96 pari dopo che Ray Allen continua ad avere il vizietto di segnare il canestro decisivo da 3 punti a 9 secondi dalla fine.
Dopo le critiche feroci della stampa di Chicago, Del Negro si tiene giustamente i time-out per il finale e su questo aspetto non avrà scritti sgradevoli sulle colonne dei quotidiani della windy city.
Nel finale del tempo i Celtics perdono Perkins per raggiunto limite di falli e giocheranno il resto della partita con Davis (sottodimensionato), Moore (poco talentuoso) e Scalabrine (reduce da 3 commozioni cerebrali) come unici lunghi della squadra.
Primo supplementare
Parte così il primo supplementare dove i Celtics cercano subito un allungo con Pierce ed Allen, ma Salmons prima e Hinrich dopo rintuzzano questo tentativo stoppato dopo un vantaggio di 5 punti. Nel finale la mano di Pierce e Gordon trema poiché mettono a segno entrambi solo uno dei due liberi a disposizione, ma nell'azione che vedeva Chicago sotto di due punti Gordon stesso avrebbe dovuto attendere qualche secondo in più prima di penetrare, lasciando ben 9 secondi a disposizione di Boston.
Sul fallo successivo Ray Allen mette tutti e due i liberi a disposizione e Gordon sul ribaltamento di fronte si fa perdonare segnando da tre punti un canestro incredibile e portando le squadre ad un ulteriore supplementare.
Secondo supplementare
Entrambe le squadre sono stravolte, molti giocatori hanno già superato o supereranno i 40 minuti di gioco con i picchi di Pierce (52 minuti) e Gordon (50 minuti).
La seconda frazione supplementare è di marca Bulls, i padroni di casa prendono subito la condizione della partita e riescono a tenerne il comando fino a fine gara, ma i momenti di tensione non scemano poiché i Celtics con un 2+1 di Pierce riescono a portarsi a 2 punti di svantaggio a 27 secondi dalla fine del quarto e dopo due liberi di Salmons, glaciale dalla lunetta, la contesa è ancora in bilico col tiro da tre punti sempre di Pierce a 19 secondi dal termine che riduce il distacco ad un solo punto.
Salmons però si conferma glaciale segnando altri due liberi e conclude in bellezza la partita con una stoppata sul tentativo finale di Pierce di impattare l'incontro, anche se bisogna dire che il tiro del 34 biancoverde poteva essere evitato visto che con 4 secondi dal termine c'erano dei giocatori liberi come Rondo ed Allen a cui poteva consegnare il pallone.
I migliori: Pierce da una parte e Salmons dall'altra hanno giocato a tratti bene ed a tratti meno bene, così come si può dire per Allen e Gordon, quindi vado con Rondo per i Celtics e Rose per i Bulls, il primo ha segnato un'altra splendida tripla doppia (25+11+11, 50% dal campo) dimostrando di poter essere identificato come quarto big di Boston senza tema di smentita, il secondo non ci è andato molto distante (23+11+9, 59% dal campo) e ha condotto bene la gara senza però i picchi del primo capitolo della serie. Note di merito anche per Perkins da una parte e Hinrich dall'altra.
I peggiori: se escludiamo due tiri da tre punti di House e Scalabrine, la panchina di Boston ha deluso ancora una volta mentre dall'altra parte ho visto un Miller molto, troppo nervoso per poter giocare in modo lucido questi play-off, sotto le plance deve rendere più dei soli 5 rimbalzi catturati. Apparentemente Davis e Thomas avrebbero anche giocato delle discrete gare con entrambi all'attivo una doppia doppia, ma hanno tirato veramente male per essere poter considerare positiva la loro prestazione.
Commento finale: primo di tutto bisogna far allontanare i deboli di cuore perché, a parte gara-3 vinta nettamente da Boston, questa è una serie che non smette di dare emozioni forti non solo per i supplementari e per i tiri allo scadere, ma anche per una conduzione di gara che non vede allunghi decisivi di una delle due formazioni. Sulla gara poco o nulla da aggiungere di quanto detto per le prime due gare, con una Boston difficilmente riconoscibile ed una Chicago che dimostra tutta la sua inesperienza. A meno che una delle due formazioni trovi la quadratura del cerchio come ha fatto Boston in gara-3, è probabile che questa serie dia ulteriori emozioni con partite tirate e finali decise all'ultimo tiro.
Rassegna stampa: "tutti quelli con cui ho parlato mi hanno detto che questa è la serie più emozionante che hanno visto" ha detto Gordon. Entriamo nel merito della partita con Rondo: "siamo 2 a 2 e stiamo combattendo, bisogna dargli (a Chicago) merito di rimanerci incollati continuando a combattere".