Pronto riscatto per Bryant in Gara4
Gara-4 rappresenta spesso, nell'economia di una serie play-off, una partita importante. I giochi possono chiudersi, possono riaprirsi, una delle due squadre può ipotecare una serie.
Quest'ultima ipotesi si è verificata ieri alla Energy Solutions Arena di Salt Lake City, con i Los Angeles Lakers usciti vittoriosi, pronti a sfruttare il match-point in casa nella nottata di domani.
I Jazz ritrovano Mehmet Okur, in grado di scendere in campo ma sostanzialmente a mezzo servizio, come testimoniano i soli 13 minuti giocati e gli zero punti messi a segno.
Novità anche in casa Lakers, dove Lamar Odom parte in quintetto come ala grande, con conseguente spostamento di Pau Gasol nel ruolo di centro e "retrocessione" di Andrew Bynum in panchina.
Alla fine del primo quarto i Jazz conducono 25 a 20. I padroni di casa girano a dovere, sia in attacco che in difesa, e mettono in grande difficoltà i loro avversari. Nei Lakers segna praticamente solo Bryant, autore di 13 punti con un ottimo 6 su 8 dal campo. I suoi compagni mettono a segno soltanto 7 punti (3 di Fisher, 2 di Bynum e 2 di Walton).
Al di là delle cifre, i giallo-viola riescono a crearsi dei buoni tiri ma la mira nei primi 12 minuti non è delle migliori. Nel secondo quarto i Jazz continuano, almeno per i primi minuti, a dominare, e si portano sul +7.
A questo punto, avviene la svolta della partita.
I Lakers mettono a segno tre triple consecutive: prima Walton, poi Vujacic e infine Brown si dimostrano letali dall'arco, e consentono alla propria squadra di portarsi avanti. Da qui inizierà un parziale di 16 a 2 in favore di Los Angeles, che nel secondo quarto tira con il 70% contro il 38% degli avversari.
Bryant chiude il primo tempo con 24 punti e 10 conclusioni mandate a segno su 13 tentativi, segnando un netto miglioramento rispetto a gara-3. Il primo tempo si chiude 60-53 per i Lakers.
Si attende la reazione dei Jazz nel secondo tempo, ma in realtà questa reazione non arriverà mai. I padroni di casa giocano in modo confuso, la palla non circola come dovrebbe e i vari attacchi al canestro vengono condotti più con il cuore che con la testa.
Deron Williams e Carlos Boozer, fino ad allora trascinatori di Utah, scendono di livello, e i loro compagni non riescono a recuperare uno svantaggio che con il passare dei minuti si fa sempre più pesante.
Ci pensa poi Bryant, con 4 conclusioni una più difficile dell'altra, a dare maggiore sicurezza agli ospiti, che chiudono il terzo quarto in vantaggio di 19 punti, 88 a 69. Los Angeles sale decisamente di livello in difesa, e anche dalla panchina arriva un contributo importante.
L'ultimo quarto non regala grossi spunti: i Jazz non riescono più a rientrare in gioco, recuperano qualche punto ma a conti fatti arriva per loro una sconfitta netta (108-94), che porta i Lakers sul 3-1 nella serie.
Il miglior Bryant della serie
Dopo la prestazione negativa di gara-3, Kobe Bryant si è reso autore di una gara-4 straordinaria.
Avere la meglio sul numero 24 giallo-viola quando è così determinato diventa un'impresa molto, molto difficile. E infatti i Jazz non ci sono riusciti, nonostante le abbiano provate tutte. Raddoppi, marcatura uno-contro-uno molto stretta, alternanza di uomini…tutto inutile.
Bryant ha messo 16 canestri su 24 tentativi, per un totale di 38 punti. In più, un ottimo lavoro in difesa, che ha fruttato 6 rimbalzi e soprattutto una presenza costante, specialmente all'interno dell'area che non è proprio la sua zona di competenza.
Ma il contributo di Kobe è andato oltre alle cifre, e anche se ha passato raramente il pallone ai suoi compagni è riuscito a risultare comunque decisivo, pronto a depositare nel canestro qualsiasi occasione gli capitasse per le mani. Avrebbe potuto fare anche più punti, se non fosse che nell'ultimo quarto ormai non c'era più bisogno di lui.
Lakers, tutti dietro a Kobe
Detto del protagonista di questa gara-4, i suoi compagni non sono stati certo a guardare. Nel primo quarto Kobe ha tenuto letteralmente a galla i suoi, segnando 13 dei 20 punti, ma già dal secondo quarto l'apporto dei compagni è migliorato.
Soprattutto Odom ha svolto un grande lavoro in difesa, combattendo su ogni pallone e catturando 15 rimbalzi. Chi ha fatto un passo indietro è stato invece Gasol, praticamente un fantasma nel primo tempo, ma capace di riscattarsi nella seconda parte di gara con alcune buone giocate in attacco e in difesa.
I Lakers hanno poi trovato un buon contributo dai cosiddetti gregari. Ariza si spreme in difesa ma in attacco non incide mai, eppure vengono trovate vie alternative. Vujacic riprende a segnare con una certa continuità , Walton fa il suo (9 punti per entrambi), così come Brown (10). Infine, Derek Fisher segna 12 punti e tira col 50% dal campo, fornendo la solita buona prestazione.
In un quadro tutto sommato positivo, a deludere è ancora Bynum. Sette minuti giocati, 2 soli punti e il posto in quintetto perso a favore di Odom. Il centro 21enne dovrà essere bravo a riguadagnarsi la fiducia di Jackson e a capire come sfruttare il talento a sua disposizione.
Utah, il cuore non basta
I Jazz sono andati sotto nettamente in questa partita. Dopo il primo quarto sembravano poter ripetere l'ottima prestazione di gara-3, e invece non c'è stato nulla da fare. Mentre i Lakers salivano di livello col passare dei minuti, i Jazz non riuscivano a tenere botta.
Il calo di rendimento rispetto a gara-3 ha coinvolto tutti i giocatori, nessuno escluso. I due trascinatori, Williams e Boozer, hanno giocato bene nel primo tempo ma poi non sono stati più in grado di guidare i loro compagni.
Millsap e Harpring non hanno dato quel contributo di energia tanto importante, mentre il rientrante Okur ha confermato i propri problemi fisici, e forse era il caso di non farlo neanche scendere in campo.
Insomma, gara-4 sembra aver segnato un punto di svolta nella serie. I Jazz hanno attaccato in modo confusionario nel secondo tempo, quando erano chiamati ad una migliore prestazione, e hanno anche difeso male, subendo tantissimi punti dai loro avversari.
Ancora una volta si sono palesati i due problemi principali della difesa: l'incapacità di limitare Bryant e l'inferiorità dei propri lunghi rispetto a quegli avversari, che pure dal punto di vista offensivo non erano in serata di grazia.
Si torna allo Staples Center
Domani si torna allo Staples Center per gara-5. I Lakers hanno una grande opportunità per portare a casa la serie, e se confermeranno i progressi visti dal secondo quarto di gara-4 in poi la strada sarà in discesa per loro.
I Jazz, dal canto loro, hanno dimostrato di saper tirare fuori l'orgoglio nei momenti difficili, ma l'impressione che si aveva alla vigilia di questa serie, relativa alla netta superiorità dei giallo-viola, si sta confermando veritiera.
E' l'ultima chance per Williams e compagni… dentro o fuori… ci sarà la reazione?