Il tiro della vittoria, quasi allo scadere, di Thaddeus Young
Parità a quota novantaquattro, sette secondi alla fine e una sola opzione: dare la palla al rookie Thaddeus Young. Questa era la situazione in cui si trovava Andre Miller ieri sera, nella partita contro Orlando. La point guard dei Sixers ha deciso di rischiare e dare la palla a Young, unico dei suoi ad essere libero, nell'angolo sinistro del campo, come ha detto a fine partita: "Vedevo molte opzioni, ma dovevo anche tenere in mente il cronometro dei cinque secondi, non potevo pensare troppo. Ho visto prima Willie Green, ma non poteva trovare un canestro facile, Iguodala era marcato, la nostra terza opzione era Thad".
E la scelta di Miller ha pagato visto che il giovane Young ha, inaspettatamente, segnato un fantasioso ultimo canestro, che ha permesso ai suoi di potare a casa la vittoria. Canestro, come detto, decisamente fantasioso, che Young ha creato e disfatto più volte: prima ha sfruttato lo spazio sulla linea di fondo, poi si è girato, ha perso la palla, l'ha riconquistata, si è girato di nuovo ed ha segnato, dando inizio ai festeggiamenti dei suoi.
Infatti, in teoria, Orlando aveva ancora tempo per un ultimo tiro, ma la conclusione da metà campo di Rashard Lewis non è andata a buon fine. Ma i problemi per i Magic erano iniziati da molto tempo, come ha detto Stan Van Gundy: "E' una sconfitta pesante, hanno giocato molto meglio di noi per trenta minuti. Loro non avevano problemi a segnare, da noi nessuno dava un contributo difensivo a parte Dwight, e poi noi facevamo una gran fatica in attacco. Per la seconda volta nella serie, ci hanno battuti all'ultimo tiro ".
La storia della partita si era ribaltata, fino all'ultima conclusione, rispetto alle due partite precedenti: se in Florida erano stati i Magic ad andare avanti e poi ad essere recuperati, questa volta è toccato a Philadelphia. I Sixers, infatti, erano avanti di diciassette punti nel terzo quarto e si sono fatti mangiare il vantaggio dai loro avversari. Sono però riusciti, nel finale, a rimanere uniti, e a portare a casa una vittoria importantissima, perché permette loro di rimanere avanti nella serie.
Sconfitta invece importante per Orlando, nonostante un Dwight Howard ad altissimi livelli, che ha segnato trentasei puti, career high nei playoffs, catturato undici i rimbalzi e tirato con una insolita precisione dalla lunetta (12/14). I Magic, non a caso, erano riusciti a pareggiare la partita, a 9.4 secondi dalla fine, proprio con due liberi di Howard, sprecando poi tutto nell'ultima azione difensiva.
Ma, con il ritorno alla normalità di Courtney Lee, Howard non ha trovato quasi nessun sostegno dai suoi compagni di squadra. Lo shooting slump di Lewis e Turkoglu sta ora diventando sempre più importante, e sempre più un fattore nella serie: è difficile continuare a pensare che sia semplicemente una questione di tiro, ma che piuttosto le due non super atletiche ali dei Magic soffrano invece l'iper atletismo dei pari ruolo dei Sixers.
Lewis e Turkoglu stanno abbandonando la squadra proprio nel momento più difficile, ed anche ieri le loro percentuali di tiro sono state pessime, rispettivamente 5/13 e 2/12 dal campo. Orlando non può certo pensare di vincere in trasferta nei playoffs con i suoi principali tiratori che non fanno canestro neanche in una vasca da bagno, anche perché i Sixers si stanno dimostrando più tosti di quanto pensassero ad Orlando.
Philadelphia d'altro canto, riusciva invece a segnare con continuità , chiudendo con un ottimo 52% dal campo che, nel primo tempo, era addirittura 58%. I giovani Sixers si sono fatti recuperare in un confuso terzo quarto, ma hanno poi avuto la forza mentale di contenere il recupero degli avversari.
Ma la storia della gara, ovviamente, è quella di Young che, a fine partita, sembra quasi non credere di aver segnato un tiro così importante: "E' il tiro più importante che io abbia mai segnato, è davvero il momento più rilevante della mia carriera, fino ad ora"
La vittoria dei Sixers è stata, nei numeri, più netta di quanto non si possa dedurre dal risultato finale. La sfavorita Philadelphia, adesso, avrà la possibilità , in gara 4, domani sera, di dare un bel colpo alle speranze di avanzare al prossimo turno dei Magic. Ma, se i Sixers vogliono continuare a sorprendere, devono essere più continui e riuscire a difendere il fattore campo.
Orlando, invece, vuole a tutti i costi evitare di andare sotto di due gare, che sarebbero complicate da recuperare: per farlo, deve ritrovare sé stessa e le caratteristiche, soprattutto offensive, che l'hanno portata fin qui.
Appuntamento, quindi, a domani.