Nowitzki va, come sempre imprendibile per gli Spurs…
I Dallas Mavericks asfaltano letteralmente i San Antonio Spurs con una partita giocata ad un'intensità mostruosa, che ha annichilito la squadra di Coach Popovich.
Così Gara 4 diventa quella che in America chiamano Pivotal Game, la partita fondamentale della serie; infatti una vittoria di Dallas significherebbe avere 3 match point, di cui uno all'American Airlines Center, che difficilmente Nowitzki e compagni si lascerebbero sfuggire, e ancor più difficile sarebbe la reazione di una squadra logora e stanca come gli Spurs.
Tim Duncan solo nel suo anno da Rookie è stato sconfitto al primo turno dei Playoff, sono seguite 10 partecipazioni consecutive alla semifinale di Conference: potrebbe essere davvero il simbolo di un ciclo che finisce.
La partita
Carlisle mischia le carte e manda in quintetto J.J.Barea al posto di Antoine Wright: l'inizio è da brivido, con 0/5 dal campo per i neroargento e 4/4 per i Mavs, un 8-0 che costringe Popovich a chiamare già un timeout dopo 2 minuti.
La reazione non sembra tardare con 5 punti in fila del solito Parker, ma è un fuoco di paglia che si spegne subito grazie ad un ottimo Nowitzki, autore di 10 punti nella prima frazione, che fanno chiudere Dallas avanti 27-16.
Nel secondo quarto la squadra di Carlisle tocca il +21, aiutata da un Duncan controfigura di se stesso, e riesce ad andare al riposo lungo con 16 lunghezze di vantaggio, lasciando agli Spurs solo 30 punti segnati.
Chi assiste al match e conosce il mondo Spurs si immagina un Popovich furioso e una squadra diversa in uscita dagli spogliatoi ma la benzina sembra davvero finita e la partita dura ancora 5 minuti, giusto il tempo di una sfuriata di WunderDirk che porta a 26 punti il vantaggio dei Mavs.
Coach Pop getta la spugna e fa sedere Parker e il sosia di Duncan, con gli avversari che arrivano ad un umiliante +35 prima di far riposare i titolari.
L'ultimo quarto è noia per chi ama le emozioni forti e serve solo ai vari Oberto, Hill, Singleton e Hollins per mettere minuti nelle gambe.
Finisce 87-66 con San Antonio che batte il record negativo del più basso punteggio nella lunga storia dei suoi Playoff, finendo con un imbarazzante 32% dal campo (11% da 3 punti)
Le chiavi
L'energia sprigionata dai Mavs e la spinta dei 20.000 dell'American Airlines Center hanno distrutto una squadra molle e senza spirito arrivata a Dallas con poca convinzione.
L'intimidazione fisica su Parker annunciata da Dampier nel pre-partita non è nemmeno stata messa in atto perché il play francese non ha mai aperto la difesa finendo la gara con 12 punti e 5/14 al tiro.
Il peggior Duncan di sempre nei Playoff ha chiuso la partita con 2/9 al tiro e 2 rimbalzi in 15 minuti, dimostrando una volta di più che le fortune del team dipendono da lui, ma questa volta potrebbe non riuscire a prendersi tutti sulle spalle e portarli in Semifinale.
La prima uscita ad alto livello di Nowitzki (20 punti e 8/12 in 26 minuti) ha fatto il resto, mandando in visibilio il pubblico di un palazzetto stracolmo.
E' difficile che in Gara 4 si ripeta il massacro di oggi anche se questa serie diventa abbastanza indecifrabile visti gli alti e bassi di entrambe le squadre.
Dallas tenterà di riproporre l'atteggiamento aggressivo di Gara 3, che ha visto i Mavs dominare nettamente sotto i tabelloni e sulle palle vaganti, con una difesa asfissiante che ha costretto i neroargento ad arrivare spesso al limite dei 24 secondi forzando le conclusioni.
Un'altra chiave di lettura interessante è lo schieramento in quintetto di Barea, usato da Carlisle per abbassare il quintetto e stare più facilmente dietro a Tony Parker: la buona prova (13 punti e 7 assist) del portoricano è coincisa nuovamente con una W per i Mavs.
Dallas finisce con 5 giocatori in doppia cifra e un dignitoso 8/22 da 3, nonostante le polveri bagnate dall'arco di Nowitzki, che non ha ancora segnato una tripla in tutta la serie.
QUI SAN ANTONIO
Popovich: "Non avete un po' di pietà ? E' stato abbastanza dover assistere a questo. Ora volete farmi vedere anche le statistiche? "
Duncan: "Questa è stata una pessima partita. Spero di scendere in campo (Sabato) comportandomi da leader"
Parker: "Dobbiamo giocare con più energia. Tutto qui."
L'ironia di Pop fa immaginare che l'esperto Coach in qualche modo si aspettasse tutto ciò, avendo più di tutti il polso della squadra e del momento che sta passando.
In queste dichiarazioni è riassunta tutta Gara 3: non servono più di tanto accorgimenti tattici, la vera svolta può arrivare solo da Tim Duncan, dalla sua leadership e dall'energia che riuscirà a trasmettere ai suoi compagni.
La partita di Sabato ha un significato che va oltre quello facilmente leggibile: è l'ultima chiamata di un ciclo che ha fatto la voce grossa per tutto il nuovo millennio, e anche l'ultima chiamata per il giocatore più decisivo ( insieme a Shaq) del dopo Jordan.
In una serie dove già prima di Gara 1 il fattore decisivo doveva essere l'energia i vecchi Spurs sono andati sotto pesantemente avendo finito la benzina anzitempo in entrambe le sconfitte, e se nella prima partita l'assenza di Ginobili è stata determinante, in Gara 3 non ci sono scusanti e un solo giocatore non avrebbe potuto cambiarne l'inerzia.
Rimane la speranza per i tifosi degli Spurs che ancora una volta i neroargento tirino fuori il meglio nel momento di massima difficoltà .
QUI DALLAS
Carlisle: "L'obiettivo è di mantenere lo stesso spirito anche sabato. E' stata una grande prova e una grande vittoria, ma è solo ancora un passo."
Terry: "Questo è il ritmo che dobbiamo tenere sempre. Difensivamente abbiamo giocato con molta energia."
Nowitzki: "E' stato tutto perfetto. Abbiamo lottato uno per l'altro."
Si respira nuovamente l'aria dell'impresa, questa volta fatta con la consapevolezza di chi sembra essere uscito definitivamente dalla crisi: manca l'ultimo ostacolo, vincere Gara 4, per riportare la serenità fra i tifosi di Dallas.
Rick Carlisle ha lavorato molto bene sulla psicologia della squadra ed è riuscito ad imbavagliare le uniche 2 bocche da fuoco di San Antonio ( Duncan lo ha aiutato non poco) con una difesa asfissiante.
I Mavs sanno che arriverà una reazione dei cugini texani, ma se riusciranno a mantenere questo livello di energia (inarrivabile per San Antonio), fisica e mentale, la serie è destinata a finire nelle loro mani.
Queste 7 partite dovevano essere un remake della Semifinale del 2006, ma il livello delle 2 squadre è notevolmente calato e queste prime 3 partite fanno capire che la bellezza di quella incredibile serie (considerata una delle più belle del nuovo millennio) è inarrivabile.
Appuntamento a Sabato notte per Gara 4, the Pivotal Game.