A fine partita Boozer e Williams sembrano già pronti per Gara4…
Gara-3 tra i Los Angeles Lakers e gli Utah Jazz prometteva scintille, e mai come in questo caso le promesse sono state rispettate. Una partita dura, con alcune belle giocate ed un finale emozionante. Soprattutto, una serie riaperta dai ragazzi di Jerry Sloan, che vincono la prima gara in casa per 88 ad 86.
E dire che la serata non era iniziata nel migliore dei modi per Utah. Okur è ancora infortunato, e chissà quando e se lo rivedremo in campo in questi play-off. Anche senza di lui, Utah fa la voce grossa a rimbalzo (20 carambole, contro le 8 degli avversari nel primo quarto) guidata da uno straordinario Carlos Boozer, e già nei primi 12 minuti di gioco si rende autrice di un parziale di 12 a 0.
La prima frazione si chiude 26 a 17 per i padroni di casa. I Lakers sono imprecisi al tiro e infatti segnano poco, in difesa non riescono a contenere gli avversari e Bryant chiude con 0 punti. Bynum non fa neanche in tempo ad entrare in partita che commette subito due falli.
Nel secondo quarto la circolazione di palla dei giallo-viola si conferma poco fluida. Phil Jackson richiama i suoi ragazzi durante un time-out, esortandoli a far muovere la difesa avversaria invece di cercare penetrazioni o iniziative personali, ma il suo rimane un appello inascoltato. Saranno soltanto 4 gli assist effettuati dai suoi ragazzi nel primo tempo.
Bryant continua a sparacchiare (1 su 9 dal campo nel primo tempo, 6 soli punti), Gasol non riesce ad incidere come nelle prime due gare e il solo Odom sembra in grado di mettere realmente in difficoltà i Jazz nella propria metà campo.
Anche Utah rallenta e perde un po' di ritmo in attacco, favorendo il ritorno degli avversari che accorciano le distanze fino al 43 a 39, parziale con il quale si chiude il primo tempo. Boozer conferma il suo stato di grazia, e dopo 24 minuti ha messo a referto ben 13 punti e 16 rimbalzi.
Dopo l'intervallo lungo, il tema della partita cambia. Adesso sono i Jazz a trovarsi alle corde. Gasol riprende a segnare con continuità , e costringe Boozer al quarto fallo quando mancano 2 minuti alla fine del terzo quarto. I padroni di casa patiscono gli ospiti su entrambi i lati del campo, e i ragazzi di Sloan segnano soltanto 6 tiri dal campo, per un totale di 17 punti. I Lakers ne mettono a segno 29, e vanno in vantaggio di 8 lunghezze. 68-60 Los Angeles con l'ultimo quarto da giocare.
Il pubblico di Salt Lake City si fa sentire, i tifosi accorsi all'arena vogliono una vittoria ed applaudono i propri beniamini. Nei primi 6 minuti dell'ultimo quarto i Jazz tirano meglio e vanno nuovamente in vantaggio, i Lakers rimangono a contatto ma non riescono a pareggiare i conti fino a 5 minuti dal termine, quando Bryant mette due tiri liberi per il 76 pari.
Korver mette una tripla per il 79-76 Utah, Ariza ne sbaglia due consecutive (di cui la seconda con metri di spazio). Incredibilmente, Deron Williams commette un'infrazione di 8 secondi. Odom segna il 79-78 con un lay-up quando mancano 3 minuti al termine.
Passa un minuto senza segnature, dopodichè Brewer va in lunetta e fa 1 su 2 per l'80-78 Jazz. Sul ribaltamento di fronte Gasol va in post basso contro Boozer e infila il gancio: è parità . I ruoli si invertono, e Boozer subisce fallo dallo spagnolo nell'altra metà campo. 2 su 2 dalla lunetta per lui.
Odom pareggia i conti subito dopo con un altro lay-up, ben assistito da Bryant. Ancora Boozer porta i suoi compagni sul +2, e dopo un time-out Bryant sfrutta la disattenzione degli avversari per un comodo appoggio a canestro. Siamo sull'82 pari, palla Jazz e 29 secondi sul cronometro. A salire in cattedra è ancora lui, Carlos Boozer. Va in post basso, nessuno riesce a tenerlo e infila una schiacciata che esalta i tifosi di Utah.
A Phil Jackson non resta che chiamare time-out e cercare di sfruttare gli ultimi 17 secondi. Palla a Bryant sulla rimessa, Kobe penetra e scarica ottimamente per Gasol, che risponde alla schiacciata di Boozer. 86-86, 11 secondi da giocare.
Time-out Utah, si ritorna in campo e la palla va subito nelle mani di Williams. I secondi passano: 10…5….4….3…jump-shot da 3 metri ed è solo rete per lui. Jackson chiama l'ultimo time-out a disposizione, ma sulla rimessa successiva Bryant sbaglia una tripla dai 9 metri e i Jazz riaprono la serie.
Williams e Boozer, che coppia!
I due protagonisti indiscussi della partita sono stati loro: Deron Williams e Carlos Boozer . Il primo ha infilato il canestro della vittoria, e pur avendo giocato un po' sottotono ha effettuato la giocata decisiva.
Boozer è stato semplicemente indomabile. Punti (23), rimbalzi (22), difesa, giocate importanti…un giocatore ritrovato. Già nelle prime due gare della serie aveva dato segnali di risveglio rispetto ad una mediocre regular season, e in gara-3 li ha confermati alla grande. Dovesse ritrovare anche Okur, Utah rischierebbe di essere una bruttissima gatta da pelare per i Lakers.
Già , perchè dietro a loro due ci sono altri giocatori che hanno dato un sostanzioso contributo. L'energia di Harpring, il lavoro sporco di Millsap, le triple di Korver, il talento di Kirilenko…tutte armi che sono tornate molto utili a Jerry Sloan, e che hanno permesso di raggiungere una vittoria importantissima.
Inoltre, Utah è riuscita in questa gara-3 a salire di livello anche in difesa, aiutata da una prestazione non proprio brillante dei suoi avversari. In ogni caso, concedere soltanto 86 punti ai Lakers non è cosa da poco, e la voglia di lottare è emersa chiaramente.
Bryant e Bynum, che succede?
In parte per merito degli avversari, in parte per demeriti propri, i Lakers hanno perso questa partita. Dei meriti di Utah abbiamo già detto; cosa non è andato tra i ragazzi di Phil Jackson?
Un po' tutti, a parte Odom e Gasol, hanno giocato sotto le aspettative. Il primo dato che balza agli occhi è il misero 36% dal campo, a testimonianza del fatto che oltre ai due sopraccitati i giallo-viola non hanno avuto grandi armi offensive a loro disposizione.
Le maggiori delusioni sono però rappresentate da Kobe Bryant e Andrew Bynum. Il primo litiga con il ferro per tutta la partita, e dà vita ad una delle peggiori prestazioni al tiro della sua carriera, con un eloquente 5 su 24 dal campo, per un totale di 18 punti.
Bryant ha tirato tanto e ha tirato male. Certo, nel finale ha messo qualche giocata importante come l'assist a Gasol o il lay-up del pareggio, ma è comunque troppo poco per un giocatore leader in una squadra che punta all'anello.
Il punto è: serata storta o stanchezza? Solo il tempo potrà dirlo, ma l'impressione che Kobe da un mese a questa parte non sia sempre lucido c'è.
Bynum, invece, paga l'inesperienza. Cinque falli commessi in sette minuti di gioco sono un'enormità , e fino a che non riuscirà a limare questo suo difetto non potrà essere d'aiuto alla squadra in nessun modo.
Se si vuole trovare qualcosa di positivo, possiamo certamente far notare che, malgrado la serata storta, i Lakers hanno comunque rischiato di vincere la partita.
Gara-4 si giocherà domani notte, sempre a Salt Lake City. I Lakers conducono 2-1, e il prossimo scontro sarà fondamentale. Riuscirà Utah a ripetere la prestazione di gara-4 oppure i Lakers torneranno allo Staples Center con un rassicurante 3-1?
Curiosità
Carlos Boozer, grazie ai 16 rimbalzi agguantati nel primo tempo, stabilisce il record di franchigia per quanto riguarda il numero di rimbalzi presi da un giocatore nell'arco di un tempo. Pareggia il record di franchigia di rimbalzi all'interno di una gara di play-off (22 totali).
Anche Paul Millsap fa registrare un career high alla voce rimbalzi. Non ne aveva mai presi così tanti in una gara di play-off come è riuscito a fare ieri sera (14 messi a referto).