Orlando va a Philly sull’1-1

Courtney Lee, deciso per i Magic in gara 2

Poteva mettersi decisamente male per i Magic, sotto di una partita nella serie e senza Dwight Howard per buona parte del quarto periodo: il centro di Orlando, infatti, ha avuto seri problemi di falli, ed è poi definitivamente uscito a tre minuti e undici secondi dalla fine.
I Magic, considerati da molti come una squadra morbida, senza troppo carattere, hanno smentito i loro critici, gestendo al meglio, questa volta, una situazione difficile e resistendo agli attacchi dei loro avversari come non erano riusciti a fare nella prima partita della serie.
Ed è sicuramente un buon segno aver portato a casa questa vittoria nonostante i già  citati problemi di falli di Howard ma, soprattutto, nonostante la continuativa assenza del tiro da tre, la principale minaccia e caratteristica della squadra nel corso della stagione.
Anche ieri sera i Magic hanno faticato a segnare (6/23 da tre punti, 11/41 nelle due gare), ma sono comunque riusciti a portare a casa la vittoria. Stan Van Gundy a fine gara è soddisfatto: "I nostri ragazzi hanno davvero giocato e lavorato duro. Stiamo avendo davvero terribili problemi offensivi, ma sono felice della prova della squadra, e di come siamo usciti dalle difficoltà ".
I Sixers, ancora una volta, erano andati sotto di diciotto punti: non possono dic erto pensare di vincere la serie se tutte le volte si ritrovano sotto di così tanti punti, anche perché poi recuperare diventa sempre più difficile. Questa volta, non a caso, il recupero non è avvenuto, e si sono dovuti accontentare di tornare in Pennsylvania sul 1-1.
Il rammarico, è di non aver giocato al meglio un partita che poteva essere vinta, visto e considerato che, difensivamente, i Sixers sembrano aver trovato il modo di fermare i tiratori dei Magic, togliendo in questo modo una delle armi principali agli avversari. Questa sconfitta, in una partita nella quale Orlando ha tirato malissimo, potrebbe costare cara alla fine della serie.
A tre minuti dalla fine e con Howard fuori, infatti, i Sixers erano comunque sotto di cinque, con la possibilità  quindi di ribaltare ancora una volta il risultato. Ma, questa volta, è mancato qualcosa per ripetere l'impresa di domenica, come ha sottolineato Iguodala: "Ci sono cose che non puoi disegnare sulla lavagna ma che ci devono essere. L'impegno, che è dato per scontato; non devi perdere tanti palloni, devi prendere i rimbalzi offensivi…loro hanno controllato tutte le palle vaganti, ci hanno fermati tutte le volte che volevano". E, queste, sono esattamente le cose che hanno fatto perdere la gara a Philadelphia, le diciassette perse e i quattordici rimbalzi offensivi concessi; hanno, infatti, permesso all'attacco dei Magic di respirare nei momenti di apnea.
Pur essendo riusciti, ancora un volta, a limitare Turkoglu e Lewis, finora decisamente insufficienti nella serie, i Sixers non avevano previsto la prontezza del rookie Courtney Lee a giocare ad alto livello, ed a segnare, nei playofffs. Lee, prima scelta del 2008, ha giocato due ottime partite, segnando ieri ventiquattro punti, miglior marcatore della squadra.
Forse gioca con l'incoscenza della gioventù, come si può intendere dalle parole di Van Gundy: "Sembra giocare più libero e tranquillo degli altri. Alcuni dei nostri giocatori sembrano giocare con il peso del mondo sulle loro spalle".
Per Philadelphia, a nulla è valso il trentello di Miller, anche perché la panchina non ha dato il contributo che aveva invece garantito nel primo match della serie: le riserve dei Sixers, infatti, hanno segnato solo dodici punti, contro i quarantatre realizzati nella precedente partita.
L'impressione è che ad Orlando, almeno all'esterno della squadra, nessuno sia veramente dubbioso sul fatto che i Magic, alla fine, porteranno a casa la serie. Lo sguardo è già  avanti, a come questi Magic un po' spuntati e poco efficaci possano permettersi di essere tali perché gli avversari sono i Sixers: ma, appena si inizierà  a salire di livello, anche la loro efficacia dovrà  aumentare.
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi: Orlando questa serie non l'ha ancora vinta. Come dice il coach dei Magic: "Siamo in una serie di cinque partite, e loro hanno il vantaggio del fattore campo". Vediamo come andrà  a finire, già  da venerdì sera.

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