Ecco i veri Celtics

Ancora una volta Rajon Rondo è stato il migliore dei suoi, è ormai lui che comanda ai Celtics

Questa gara-3 vede l'assenza ai Celtics anche di Leon Powe, distruttosi durante gara-2 i legamenti del ginocchio sinistro, quello già  operato, per lui stagione finita. È invece a posto Rondo dopo che ha saltato un allenamento sempre per la caviglia. Nessuna novità  per i Bulls.

Primo quarto

La partita inizia con temi tattici diversi dalla precedente, come'è normale che sia nei play-off; i Celtics, anticipando la mossa di contenimento delle scorribande di Rondo, si concentra molto di più in difesa aggredendo gli avversari ed in attacco fanno girare la palla portando a canestro sempre un giocatore diverso. In questo modo disorientano i Bulls e si portano subito in vantaggio.
Salmons sembra in migliore dei padroni di casa in quest'inizio di gara e cerca di non far scappare gli ospiti, ma dopo soli 6 minuti e mezzo di gioco i Celtics raggiungono 9 punti di vantaggio e Del Negro decide di chiamare time out per parlare coi suoi giocatori.
Alla ripresa della contesa Rose cerca di riportare sotto la sua squadra, ma i Celtics non mollano e Pierce dà  l'impronta giusta per il vantaggio in doppia cifra, ma subito dopo Doc Rivers decide di far rifiatare il capitano biancoverde ed adotta una soluzione tattica mai vista recentemente ai Celtics, ovvero due play in campo (Rondo e Marbury), moda già  adottata da Charlotte e Dallas, ma è anche possibile che abbia voluto puntare sui piccoli data la scarsità  di lunghi a Boston con l'assenza ora anche di Powe. La soluzione sembra dare i suoi frutti visto che i Celtics riprendono la doppia cifra di vantaggio momentaneamente persa dopo i 5 punti segnati dai Bulls tutti dalla lunetta e chiudono il quarto in vantaggio 32 a 21.
Quattro sono le cose che saltano all'occhio in questi primi 12 minuti di gioco, ovvero la maggiore aggressività  in difesa che si è tramutata in 6 palle recuperate da parte dei verdi contro 0 e di contro le palle perse sono 9 per i Bulls e 2 per i Celtics, poi la netta differenza nella percentuale dal campo (56% contro 37%) ed infine la brutta serata dalla lunetta dei Tori che mettono dentro solo 7 dei 13 liberi tirati.

Secondo quarto

Chicago cerca subito di recuperare lo strappo e per due volte riesce a ridurre a 7 punti lo svantaggio, ma oltre non riesce ad andare, complice la serata al tiro dei Bulls ancora peggiore del primo quarto, solo il 25% per una media nella prima metà  di gara del 32%.
In questo scorcio di partita il migliore tra i Bulls è Noah, ma è solo una pallida copia del giocatore dominante di gara-1, bello un suo rimbalzo in area avversaria catturato in mezzo a tante maglie verdi a 7.37 dalla fine del quarto.
Dopo 5 minuti di gara i Celtics con Pierce si lasciano alle spalle gli avversari recuperando la doppia cifra di vantaggio, l'impressione è che i Bulls facciano molta fatica per ridurre di qualche punto lo svantaggio e poi i Celtics ci mettano poco per recuperare i punti persi.
Da segnalare il rientro di Scalabrine dopo le tre commozioni cerebrali, era stato annunciato che avrebbe rimesso piede in campo con una fascia protettiva per la testa e m'immaginavo una fascione enorme antiestetico, invece è una semplice fascetta bianca solo un po' più spessa rispetto a quella che alcuni giocatori indossano durante le partite.
A due minuti e mezzo dalla fine del secondo quarto Doc decide di togliere Rondo, fino a quel momento migliore in campo, per aver commesso il terzo fallo, ma Chicago non ne approfitta, anzi con il tiro da tre punti di Marbury ed i due di Ray Allen il distacco aumenta a ben 22 punti e così si chiude il primo tempo: 59 a 37.
Per Chicago la serata si fa sempre più nera e non si vede quale soluzione tattica possano adottare per rimettere in sesto l'incontro.
Peggiorano ancora le differenze tra le due squadre per le palle recuperate (10 a 0 per i Celtics) e le palle perse (14 Chicago contro 4 Boston). I padroni di casa prendono più rimbalzi (24 contro 19), ma questo non fa la differenza.

Terzo quarto

Ci si aspetterebbe una reazione da parte dei Bulls in questo terzo quarto, ma si limitano a rispondere agli attacchi dei Celtics per un paio di minuti, poi i campioni in carica (ci sarà  un motivo per cui hanno vinto il titolo l'anno scorso, no?) continuano a macinare gioco ed arrivano anche a 26 punti di vantaggio dopo 4 minuti di gioco del quarto.
Da segnalare che in questo scorcio finale della stagione 2008/2009 abbiamo conosciuto un nuovo Marbury, che incita i compagni dalla panchina, che ascolta i dettami del coach anche a partita in corso ed addirittura chiede chiarimenti per eseguire meglio gli schemi" sembra un altro giocatore, rispetto ai tempi non cui si scriveva All Alone sulle scarpe e pensava prima ai suoi canestri e poi al bene della squadra. Non sappiamo se dalla prossima stagione tornerà  quello che tutti noi abbiamo conosciuto in questi anni, ma bisogna rilevare che questo è un nuovo Marbury, utile alla squadra e non dannoso come il precedente.
Nonostante la variazione tattica di Rivers, quando ne ha l'occasione Rondo non disdegna d'accelerare ed appoggiare a canestro in solitario, quando cambia marcia Chicago non ha soluzioni tattiche e non ha nessuno che possa tenerlo.
Da citare il tiro da tre punti di Pierce segnato a 4.30 dal termine del quarto tirando tutto storto dopo la spinta di Salmons giudicata non fallosa dai grigi, da vedere per il valido gesto tecnico.
A metà  quarto Gordon segna 7 punti consecutivi per i suoi e riporta lo svantaggio a 20 punti, ma i Celtics riallungano e chiudono il quarto 83 a 58. Di fatto il garbage time è già  iniziato.

Ultimo quarto

Gli ultimi 12 minuti di gioco non sono commentabili, i Bulls hanno rinunciato a lottare e le due squadre si trascinano lentamente fino a fine gara. I Celtics fanno in tempo a raggiungere i 34 punti di vantaggio, poi entrano tutte le riserve ed il vantaggio si riduce.
Negli ultimi minuti di gara sono partiti anche dei fischi del pubblico di Chicago verso i propri giocatori, oltre a non aver apprezzato la partita è un preciso invito a dare di più in gara-4.

I migliori: si può dire che tutto il quintetto base dei Celtics con l'aggiunta di Marbury e House hanno giocato bene, ma bisogna rilevare che Rondo si sta prendendo velocemente la squadra sulle spalle con sempre crescenti responsabilità  e gestisce con sicurezza i giochi in campo, stavolta non è andato in tripla doppia, ma 20 punti, 11 rimbalzi e 6 assist sono cifre di assoluto livello. Da parte Bulls sopra la sufficienza le prove di Salmons, Gordon, Noah e Hinrich.

I peggiori: difficile dire chi sia stato peggiore tra i Celtics, visto anche che chi non è stato citato non ha giocato molti minuti, l'unico sarebbe Moore, ma l'ho visto attivo in difesa e non me la sento di metterlo tra i peggiori. C'è l'imbarazzo della scelta invece tra le fila dei Tori, si potrebbe parlare di un Tyrus Thomas inguardabile, oppure di Rose il quale, oltre a metterci tanto impegno, non si può dire che sia stata una partita da ricordare con 4 su 14 dal campo. Anche Miller è stato deficitario nonostante gli 8 rimbalzi catturati.

Commento finale: vista l'ampia vittoria dei Celtics si dovrebbe parlare di loro, ma prima vorrei soffermarmi un po' sui Bulls, perché loro hanno giocato molto sopra le loro attuali possibilità  nelle prime due partite, favoriti dal fatto che non avevano nulla da perdere, ma quando, tornati a casa loro dopo aver violato una volta il Garden ed esserne andati vicini nella seconda partita, hanno realizzato che potevano farcela, hanno perso la loro "innocenza" ed i tiri sono entrati meno del solito. Poi in questa partita abbiamo visto i veri Celtics, con un'ottima difesa e convinti dei loro mezzi, contro questa versione di Boston i Bulls attuali non hanno speranze di batterli.

Rassegna stampa: "quando giochiamo un basket da Celtics è difficile segnare contro di noi, non abbiamo fatto nulla di diverso, l'abbiamo solo fatto meglio" ha detto Davis mentre Rivers ha voluto mettere un punto in evidenza: "penso che i nostri ragazzi si siano ben concentrati sulla difesa", Del Negro invece ha commentato. "abbiamo sbagliato tanti tiri liberi (17 su 27 alla fine) ed il nostro movimento di palla è stato terribile, ma bisogna dare merito ai Celtics, sono una squadra veterana, sono i campioni in carica e giocano fuori casa meglio di chiunque altro".

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