La grinta ed il tiro da tre punti allo scadere di Ray Allen ha portato alla vittoria i Celtics in gara-2
Nessuna novità nei quintetti di partenza di entrambe le squadre. Vale la pena ricordare che oggi è il 23esimo anniversario dei famosi 63 punti di Michael Jordan del lontano 20 aprile 1986, partita di play-off conclusa con una vittoria dei Celtics 135 a 131 dopo 2 tempi supplementari.
Primo quarto
La partenza vede i Celtics decisi a condurre le danze e, come in gara-1, sono sempre Rondo e Perkins a mettersi in mostra segnando i primi 6 punti della gara, ma Chicago riesce a rispondere colpo su colpo riuscendo a tenere a contatto la propria squadra.
Le cose però si complicano per Chicago quando, dopo soli 3 minuti e 11 minuti di gioco, Rose commette il secondo fallo ed è costretto a tornare in panchina. Il mattatore di gara-1 è già fondamentale per questa squadra e lo si vede perché senza di lui i Bulls sono decisamente spaesati, ma c'è anche da dire che la partenza dei Celtics è decisamente più convincente del primo episodio di questa serie.
Sotto le plance Perkins continua ad essere dominante e manca Noah che due giorni fa lo ha contrastato efficacemente, in quest'inizio di gara però Joachim non è efficace e lascia spazio libero al centro biancoverde: a metà primo quarto i rimbalzi offensivi dicono 8 a 0 per i Celtics, un dato eloquente del dominio biancoverde in area pitturata.
Noah si fa vedere per una bella palla recuperata in attacco, azione che segna un risveglio per i Bulls, i quali si riportano sotto la doppia cifra di disavanzo, ma non riescono a scendere sotto i 5 punti di differenza grazie ad una striscia di 6 punti di Glen Davis.
I problemi per Chicago iniziano ad essere gravi in cabina di regia quando Kirk Hinrich commette il terzo fallo a 1,49 dalla fine del primo quarto costringendo coach Del Negro a mettere sul parquet Lindsay Hunter, questo comporta l'impossibilità per gli ospiti di tenere le scorribande di Rondo nella loro area, e quasi ogni sua penetrazione è un fallo a favore dei padroni di casa.
Nel finale del primo quarto i Bulls, grazie ad errori grossolani dei biancoverdi, riescono a chiudere il quarto a 6 punti dai Celtics quando 1 minuto prima erano sotto in doppia cifra. Da rilevare che il 35 a 29 che chiude il quarto è estremamente alto, segno che gli attacchi hanno dominato sulle difese.
In questo primo quarto i Bulls hanno rispedito indietro per 7 volte i tiri degli avversari contro una sola stoppata dei Celtics.
Secondo quarto
La ripresa della contesa vede dei Bulls più concentrati i quali, grazie ai liberi di Miller e Thomas ed un tiro da tre di Miller, ed una striscia aperta di 11 punti tra il primo ed il secondo quarto, riescono a passare in vantaggio di un punto.
A questo punto però i Bulls si bloccano ed in meno di un minuto i Celtics segnano ben 8 punti, favoriti da due brucianti accelerazioni di Rondo il quale ha capito che nessuno dei tori riesce a tenerlo, nemmeno Rose che nel frattempo è rientrato.
A 5 minuti da metà gara durante una penetrazione Rondo cale male e rimane a terra dolorante, si tocca il ginocchio e si temono problemi ai legamenti, ma il giocatore riesce a rialzarsi da solo ed inizialmente non sembra che sia nulla di grave, ma poco dopo se ne va negli spogliatoi per ulteriori accertamenti.
Nel tentativo dei Celtics di riprendere la doppia cifra di vantaggio contrastati dai Bulls che vogliono ridurre il più possibile il disavanzo c'è da segnalare un bel alley-oop tra Rose e Noah, concluso efficacemente a canestro dal lungo biancorosso.
A due minuti dal termine del quarto grazie a sei punti consecutivi di Gordon i Bulls riescono a rimettere la testa avanti, favoriti anche da azioni molto confusionarie dei Celtics e solo nel finale del quarto i padroni di casa riescono a limitare i danni con 4 punti di Pierce.
Le squadre vanno alla pausa di metà gara con punteggi sempre molto alti: 61 a 58 per Chicago.
Da segnalare che nel secondo quarto i Bulls hanno tirato ben 13 tiri liberi contro uno solo dei Celtics.
Terzo quarto
Rondo rientra regolarmente in campo, segno evidente che la caduta nel quarto precedente non era nulla di grave.
La ripresa del gioco è un po' sonnacchiosa e nel primo minuto e mezzo di gioco solo Davis riesce a smuovere il tabellone. Da segnalare un tuffo nel pubblico di Davis stesso nel tentativo di tenere in campo un pallone.
Grazie a Ray Allen ed a Davis i Celtics si riportano al comando, ma i Bulls non mollano e si mantengono sempre a contatto. La gara è più frizzante, veloce e nel complesso più divertente rispetto a sabato scorso.
Il quarto però è dominato da Ray Allen, dopo soli 6 minuti ha già segnato 13 punti, ma i Bulls rispondono colpo su colpo ed a 2 minuti dal termine del quarto riescono ad impattare l'incontro con un tiro quasi dalla linea del tiro da tre punti di Gordon.
Il quarto si conclude senza particolari temi tecnici, con i Celtics che cercano di allungare ed i Bulls che tentano di rimanere a contatto, Allen aggiunge altri 3 punti al suo bottino del periodo che si conclude 88 ad 86 per i Celtics.
Se nel secondo periodo i Bulls hanno tirato molti più liberi dei Celtics, in questo quarto sono stati i padroni di casa che hanno tirato ben 10 liberi contro i soli 2 dei Bulls.
Ultimo quarto
L'euilibrio regna sovrano anche all'inizio dei decisivi 12 minuti di gioco, ed il tema dominante non cambia: Celtics che cercano di allungare e Bulls che non mollano. Talvolta Chicago riesce a portarsi avanti, ma per la maggioranza del tempo è Boston che conduce l'incontro.
Questa situazione dura qualche minuto, ma a metà quarto i Bulls si portano avanti grazie ad un Noah tornato positivo come nel primo incontro ed un Gordon sempre efficacissimo in attacco e con due tiri da tre punti nel nono minuto dell'incontro porta i suoi avanti di 5 punti costringendo coach Rivers a chiamare time out.
Alla ripresa dell'incontro sono i Celtics che segnano 4 punti consecutivi costringendo a sua volta coach Del Negro a chiamare anche lui time out.
Nel concitato finale i Bulls si affidano ancora a Gordon ma nulla può contro la precisione di Ray Allen nel finale, il quale segna il tiro decisivo da tre punti a 2 secondi dalla fine della partita.
I migliori: tutto il quintetto dei Celtics ha giocato bene, ma non si può non citare la tripla doppia di Rondo (19+12+16)ed un Ray Allen tornato in forma dopo la brutta gara-1 (30 punti con 6 su 10 da tre punti) e mio personale MVP. Ottimo anche Davis con 26 punti e 9 rimbalzi ed un dominante Perkins con 16 punti e 12 rimbalzi. Da parte Bulls splendido Gordon con 42 punti e l'unico degli ospiti a non cui non è tremata la mano nel finale di gara, bene anche Salmons con 17 punti e Miller con 16 punti e 9 rimbalzi.
I peggiori: da parte Celtics tutta la panchina è da rivedere, solo House ha segnato un tiro da tre importante, ma ha anche fallito 3 tiri dal campo. Da parte Bulls verrebbe da dire Rose che non è riuscito a tenere Rondo, ma poi vediamo che in attacco ha messo su dei numeri non proprio insufficienti (10+6+7), quindi vado decisamente con Tyrus Thomas, decisivo in gara-2 ed ai limiti dell'indecenza in questa serata.
Commento finale: passi per Rondo in tripla doppia, in continua penetrazione e con Rose in netta difficoltà a causa delle sue accelerazioni brucianti, passi per Allen finalmente tornato ai suoi livelli ed autore del tiro decisivo, ma per me la vittoria dei Celtics è passata dai punti derivanti dai secondi tiri, ben 32 contro i soli 12 dei Bulls, 20 punti lasciati ai Celtics sono tanti, sarebbe bastata una migliore attenzione da parte dei tori per portare a casa la partita, ma anche va dato merito ai Celtics d'aver sfruttato bene queste seconde occasioni. É stato altresì il festival dell'attacco e con le difese in contemplazione, e la cosa meraviglia dato che se si parla dei Celtics si pensa subito alla loro impenetrabile difesa dell'anno scorso, ma stavolta manca Garnett là sotto a dirigere l'orchestra, e si vede. Per assurdo la vittoria dei Celtics a mio parere è una quasi vittoria dei Bulls perché sotto di una gara a zero ci si sarebbe aspettati una reazione veemente dei biancoverdi, e così non è avvenuto, ed io attribuirei la colpa per metà alla poca capacità dei Celtics stessi di mantenere e consolidare il comando del match e l'altra metà ai Bulls che sembrano fatti apposta per mettere in difficoltà i campioni in carica, e se vanno avanti così lo saranno per molto poco tempo ancora. Ora si va a Chicago per due serate che si preannunciano infuocate come e forse di più di queste due appena giocate.
Rassegna stampa: "Abbiamo lavorato molto per Ben (Gordon), e Ben ha convertito, è stato fantastico" ha detto Del Negro, mentre Pierce ha detto: "dobbiamo fare un miglior gioco collettivo come un'unità che riduce il loro reparto lunghi", segno che il capitano dei Celtics non si accontenta della vittoria, ma vorrebbe anche un gioco più corale.