Yadier Molina ha appena battuto l'HR che deciderà la serie!
Gara Sette delle finali della National League. Parte bassa del nono. St. Louis in vantaggio per 3-1. New York, in battuta, all'attacco. Due eliminati. Basi piene. Zero ball e due strike contro Carlos Beltran, l'uomo che i Mets vogliono al piatto in un momento così. Sul monte Adam Wainwright, il rookie closer, che ha ereditato il ruolo a causa dell'infortunio di Jason Isringhausen. 56,357 spettatori in piedi a soffrire. Ad un solo strike dalle Serie Mondiali i Cardinals, ad una valida lungo linea dalle Serie Mondiali i Mets. Più in bilico di così davvero non si può. Lo Shea Stadium vede ancora una volta un finale drammatico per chiudere una serie della National League che non resterà alla storia per il gran gioco, ma almeno per la tensione nervosa e per le risorse di queste due squadre. E questa gara decisiva ha avuto momenti di altissima tensione.
A cominciare dalla fine. E' una palla spezzata, una curva che scende all'improvviso, quella che gela Beltran e manda St. Louis alle Serie Mondiali. Wainwright infila il lancio perfetto, dopo due veloci. Sul quale nulla può Beltran se non guardare. E Yadier Molina esulta e corre verso il monte. Quel Molina che nella parte alta del nono aveva battuto la volata profonda a sinistra (fuoricampo da due punti) sulla quale Endy Chavez non aveva potuto ripetere il miracolo del sesto inning.
La cronaca
Si inizia sotto una leggerissima pioggia che diventerà più intensa dal settimo in poi. Nuvole umide, fredde e basse infilano lo Shea Stadium da destra verso sinistra rendendo l'erba scivolosa ed anche le giocate più facili a rischio.
Giubbotti e sciarpe per i tifosi, tanti però anche in t-shirt, caldi per l'emozione, facce dipinte di blu ed arancio. Ragazzi, bimbi, donne, signore, anziani, tutti a gridare “Let's go Mets” ed a sventolare migliaia di fazzoletti bianchi. Uno spettacolo quello sfarfallio che fa la coreografia nello Shea Stadium come fosse Broadway nella sera di New York e di Gara Sette delle National League Championship Series.
Parte in terza base per i Cards Scott Rolen per Tony La Russa che inverte nell'ordine di battuta il settimo e l'ottavo. Molina davanti a Ronnie Belliard questa volta. Cambio apparentemente insignificante, ma che risulterà uno dei fattori decisivi di questa settima partita. Preston Wilson, con il padrino Mookie a guardare, batte secondo. Nei Mets di Willie Randolph Chavez è di nuovo in campo sinistro, ma la notizia è Oliver Perez partente.
Classicissima sfida di fine stagione. Poche valide, pochi punti, ogni lancio pensato ed eseguito.
Evitano il disastro i Mets nel primo attacco Cards dopo che Carlos Delgado pasticcia su una facile candela di Albert Pujols. Con Pujols in seconda base Juan Encarnacion (0 su 4 per lui, tre volte con uomini in base) vola a destra per un facile out. Segnano il primo punto i Mets nella parte bassa del primo toccando l'ottimo Jeff Suppan. Dopo il doppio di Beltran e la walk concessa a Delgado, David Wright azzecca una mezza girata che cade a metà strada tra Encarnacion e Belliard e manda New York sull'1-0. La linea di Shawn Green su Rolen chiude l'inning.
Rispondono subito i Cardinals, come è avvenuto spesso in questa serie, pareggiando con una valida di Jim Edmonds, che spedito in terza da una legnata di Molina, corre a casa su una smorzata eseguita benissimo da Belliard: una palla che Belliard mette a terra e di cui l'erba rallenta il rotolio verso la seconda base. Jose Valentin può andare solo in prima ed è 1-1.
Da qui Suppan prende a dominare, e si meriterà ampiamente il premio come MVP della serie, concedendo due sole valide (cinque le basi su ball, ben tre a Delgado), ma null'altro. Oliver Perez, dal canto suo, corre sulla lama del rasoio. Nel terzo, dopo il doppio di David Eckstein e l'intenzionale a Pujols induce Encarnacion in un doppio gioco che galvanizza ancor di più la folla.
Nulla per i Mets nel terzo basso.
Nel quarto sono i Mets più vicini a spezzare la parità , ma una base su ball ed un colpito non portano nulla quando Suppan induce due volate innocue di Chavez e di Perez.
Nel quinto Suppan si esibisce in un bunt perfetto mandando Belliard in seconda (aveva battuto singolo), ma, dopo il colpito su Eckstein, sono Wilson ad andare K e Pujols ad alzare un'innocua candela a sprecare la chance per i Cards. Nulla nel quinto basso per NY.
Nel sesto la giocata della partita, anche se in un "losing effort". Con Edmonds a bordo è Rolen a battere lunghissimo a sinistra. Chavez indietreggia fino al muro salta e letteralmente ruba dal cielo la palla spiovente che avrebbe significato 3-1 Cards. Tirando in prima completa anche il doppio gioco. Esaltati dalla giocata i Mets costruiscono la loro più grande minaccia quando un errore di Rolen (il sesto inning è del numero 27) mette corridori in seconda e terza con un solo out. L'intenzionale a Shawn Green riempie le basi. E' bravissimo Suppan a mandare K Jose Valentin con due curve e ad indurre Chavez, l'autore della grande presa, ad alzare una facile volata all'esterno centro.
Nel settimo Randolph ringrazia Oliver Perez (6IP 4H 1R 2BB e 4SO) e chiama Chad Bradford. Come ieri Bradford chiude la porta a St. Louis. Nella parte bassa Suppan fa 1-2-3.
Ottavo facile per Aaron Heilman che infila l'intenzionale a Pujols tra i due K, il primo a Scott Spiezio, pinch hitter, ed il secondo ad Encarnacion. Nell'ottavo basso la base su ball che Suppan concede a Beltran manda La Russa al bullpen. Suppan finisce con 7+IP 2H 1R 5BB ed 1SO). Randy Flores manda K sia Delgado che Wright (pessima in battuta la sua serie) e chiude con una rimbalzante a Pujols da parte di Shawn Green. Flores sarà il vincente.
Ed Heilman che resta sul monte per il nono. Guillermo Mota nel bullpen a tenersi caldo. Randolph forse pensa agli extra-innings, ad una gara che può andare lunga con il suo parco lanciatori sempre più assotttigliato. Inizia bene con un K ad Edmonds, Heilman, poi viene il singolo di Rolen, che nonostante la spalla dolorante, trova la valida al momento giusto. E viene il momento di Yadier Molina che gira su una veloce (Heilman lancia quasi solo veloci per i suoi due inning) e trova la palla. Vola, vola profonda a sinistra, Chavez corre all'indietro, ma questa volta è il cielo che se la porta via. Una bomba da due punti che mette 3-1 sul tabellone. Quel 3-1 che non era stato scritto nel sesto. Chiudono in fretta i Cards che vogliono andare a difendere nella parte bassa del nono il biglietto per Detroit e per le Serie Mondiali. Heilman sarà il lanciatore perdente.
E' l'ora di Adam Wainwright, il giovane destro della Georgia, nato e vissuto con l'amore per gli Atlanta Braves. Ora sul monte per salvare il National League pennant.
Ma le valide di Valentin e Chavez complicano subito la faccenda. Wainwright ritrova se stesso e manda K il pinch hitter Cliff Floyd e dopo una linea di Jose Reyes (0-4, non in serata) è Paul Lo Duca a trovare il quarto ball che riempie le basi. E' con due out, le basi piene e il punto vittoria in prima base che Wainwright tira fuori le unghie. Due veloci ed una curva, tre lanci per inchiodare Beltran al piatto e dare il pennant numero 17 ai St. Louis Cardinals.
Note
Tigers e Cardinals si affrontarono nelle Serie Mondiali del 1968, con Detroit che alla fine vinse per 4-3 nell'ultima stagione prima dell'introduzione delle divisioni nella MLB. Nel 1969 vinsero i Mets. St. Louis giocò le World Series nel 2004, perdendo con i Red Sox per 4-0 e perdendo per 4-3 nel 1987 contro i Minnesota Twins e per 4-3 nel 1985 contro i Kansas City Royals. L'ultima vittoria risale al 1982 (ancora un 4-3) contro i Milwaukee Brewers che allora militavano nell'AL.