Boston seconda ad est

Non manca ancora molto per annoverare Rajon Rondo al ruolo di stella di prima grandezza

Solo la matematica nega ai Celtics il secondo posto nella Eastern Conference, ma sembra ormai impossibile che i Magic possano raggiungere e superare i Celtics, i quali sono stati vincenti anche questa settimana. Buone notizie dall'infermeria.

Risultati

New Jersey Nets @ Boston Celtics W 104-106
Miami Heat @ Boston Celtics W 98-105

Commento

Che fosse difficile per i Celtics perdere la seconda piazza ad est era cosa nota, ma i Magic hanno deciso di togliere ogni dubbio perdendo due partite questa settimana offrendo ai biancoverdi un finale di stagione senza troppe pressioni.

D'altronde Boston ha fatto il suo dovere, ha vinto entrambe le contese degli ultimi 8 giorni, ma non senza creare problemi alla coronarie dei suoi tifosi, ed i problemi più grossi sono arrivati contro la più debole, ovvero New Jersey, segno che la disattenzione può creare più incertezza del dovuto, con una partenza debole, un recupero nel secondo quarto ed un finale che doveva essere tranquillo ed invece non lo è stato.

Contro Miami invece la partita è stata più regolare, nessuna delle due squadre ha sopravanzato l'altra fino a che i Celtics hanno dato la zampata decisiva nel momento ideale portando a casa la vittoria con relativa tranquillità .

Le due vittorie sono arrivate con Boston ancora in emergenza infortuni, ma arrivano buone notizie perché Tony Allen è rientrato, mentre per gli altri bisognerà  attendere ancora qualche giorno. Questa settimana le partite sono state solo due perché durante tutta la stagione i biancoverdi sono stati sempre in testa come numero di partite giocate e mancavano meno incontri alla fine rispetto alle altre squadre.

Per questo motivo e grazie ai quattro giorni di riposo i giocatori hanno avuto l'occasione di riposarsi in attesa dei play-off. "Mi prenderò due giorni di riposo, penso che il mio corpo ne abbia bisogno" ha detto Pierce.

Con l'assenza di Garnett e Powe, Glen Davis ne ha approfittato per partire come titolare ed accumulare un bel po' di esperienza che gli sarà  utile anche quando rientrerà  Garnett, se e come riuscirà  a concretizzarlo dipenderà  solo da lui, perché non sarà  facile tornare a calcare il parquet meno minuti di quelli che sta beneficiando in questo momento.

Per tutti quelli che amano il sistema difensivo dei Celtics c'è una brutta notizia: Doc Rivers ha ammesso che è possibile che la prossima stagione Tom Thibodeau riceverà  offerte come capo allenatore presso altre franchigie NBA. Addirittura Doc Rivers spera che Thibodeau e l'altro assistente Armond Hill ricevano proposte concrete dichiarando che la prossima estate i due saranno disponibili per eventuali contatti.

Poiché Garnett ha ormai perso una ventina di gare è difficile che possa ricevere dei riconoscimenti dall'NBA come quello di difensore dell'anno vinto la scorsa stagione, quindi il candidato per i Celtics per questo premio è Kendrick Perkins, decisione condivisa anche dal capitano Pierce: "siamo la migliore squadra difensiva con Perkins tra i migliori stoppatori, ha sicuramente ottenuto il mio voto per il miglior quintetto difensivo, non posso pensare che nella lega ci sia un giocatore che abbia fatto meglio quest'anno, specialmente con Kevin fuori". Per la precisione attualmente Perkins è sesto tra i migliori stoppatori a strettissimo contatto con Jermaine O'Neal quinto con soli 3 centesimi di punto di differenza, 1,97 contro 2 stoppate di media. Il giovane centro biancoverde ammette che "il mio obiettivo è vincere un altro anello, vincerlo significa che tutti ne hanno un pezzo", invece se entrasse nel quintetto dei migliori difensori sarebbe solo un suo riconoscimento, non condivisibile con gli altri componenti della squadra. Vero spirito celtico, senza dubbio. Da notare che, nonostante l'assenza di Garnett, i Celtics sono i migliori della Lega per la percentuale concessa dal campo agli avversari con il 42,7% di media.

In vista dei play-off Kevin Garnett ha voluto "serrare i ranghi" delle truppe biancoverdi e ha dichiarato: "vedo che tipo di squadra abbiamo e, anche se penso che abbiamo perso giocatori come Sam (Cassell), Pose (Posey) e P.J. (Brown), siamo un gruppo migliore, puoi crederlo oppure no". È evidente l'intenzione di Garnett di motivare il gruppo e di renderlo più unito per cercare di confermarsi campione NBA, in realtà  non è ben chiaro se i Celtics siano migliori rispetto ad un anno fa, sicuramente la chimica è migliorata, alcuni giocatori danno un contributo più elevato (Rondo su tutti), ma è possibile che la mancanza d'esperienza soprattutto di Posey e P.J. possa essere determinante. Per sapere la risposta basta attendere un paio di settimane, i play-off sono ormai imminenti.

Infortuni

Sembra che il rientro definitivo di Kevin Garnett sia arrivato: dopo 19 partite di assenza, e probabilmente la ventesima sarà  quella contro Cleveland, i tifosi Celtics potranno riammirare le gesta del lungo biancoverde per le ultime due partite di stagione regolare, utili per riabituare Kevin al ritmo partita in vista dei play-off dopo che da qualche giorno ha ripreso ad allenarsi. Si prevede di utilizzarlo per non più di 10-15 minuti. "Lentamente ma sicuramente" ha detto Doc Rivers sui progressi di Garnett.

È sempre stato in campo questa settimana, anzi ha giocato molto bene, ma Rajon Rondo ha sofferto ancora per la caviglia infortunata che gli ha fatto saltare due partite ormai un mesetto fa, le partite dell'8 ed 11 marzo. "Voglio fare un'intera stagione senza perdere una gara ma questo non è successo, odio aver guardato le due gare da fuori" ha detto il giocatore. Nonostante questo infortunio che continua a trascinarsi, in campo si è visto uno dei migliori Rondo della stagione, dimostrando di poter giocare, e bene, sopra il dolore. Un vero Celtic.

Come Garnett, anche Leon Powe potrebbe rientrare per le ultime due partite di stagione regolare quando solo due giorni fa sembrava difficile che il suo rientro fosse imminente. Il giocatore ha mostrato progressi evidenti questa settimana ed è molto fiducioso sul suo recupero, ha già  iniziato a correre ed eseguito test come scatti, fermate e corsa a zigzag ottenendo confortanti riscontri.

Sarà  un aereo pieno di giocatori quello che atterrerà  a Cleveland e Philadelphia, perché oltre a Garnett e Powe anche Brian Scalabrine seguirà  la squadra e si è già  fatto vedere in tuta durante la partita contro Miami, ma non c'era nessuna intenzione di farlo giocare, era lì solo perché mancava un giocatore per completare il roster e Doc Rivers ha voluto fargli riassaporare il clima di una partita. È già  da vari giorni che il giocatore non ha più sintomi alla testa e ha già  iniziato ad allenarsi senza contatti, ma proprio per questo sarà  difficile vederlo in campo a Cleveland, forse rientrerà  per le ultime due partite, ma è difficile dirlo ora perché la sua situazione è più soggetta a modifiche rispetto ad un infortunio "classico".

Curiosità 

Durante la partita contro Miami, Ray Allen ha ricevuto il "Red Auerbach award" per il giocatore che "ha meglio dimostrato lo spirito di quello che significa essere un Celtic". In precedenza hanno ricevuto il riconoscimento Al Jefferson, Paul Pierce e Kevin Garnett. Allen ha raccontato che lo scorso anno ha incontrato l'ex stella dei Celtics John Havliceck durante un allenamento e ha parlato di quello che significa essere un Celtic, ora anche Allen lo ha capito e si è impegnato a tramandare questa tradizione "è un onore venire qui tutti i giorni e giocare di fronte a questi tifosi" ha detto.

Molte voci di disappunto sono emerse dai Celtics per l'esclusione dell'ex-Celtic Dennis Johnson dalla Hall of Fame di Spreingfield. "Sono deluso, lo meritava assolutamente. Penso, e ci credo veramente, che hanno guardato solo quello che ha fatto coi Celtics e dimenticato quante cosa ha fatto con i Sonics" ha detto Doc Rivers, ex compagno di squadra di D.J., ma forse Doc dimentica che ha giocato benissimo anche a Boston. C'è da dire però che la concorrenza quest'anno era molto forte, infatti gli hanno preferito Michael Jordan, David Robinson e John Stockton, non gli ultimi della lista.

Il migliore della settimana

Sono solamente due le partite da analizzare per decretare il migliore non-PGA Tour, ma è sufficiente aver guardato anche solo distrattamente le due partite per capire che il premio va assegnato senza indugi a Rajon Rondo. Il play biancoverde ha giocato veramente molto bene, contro New Jersey si è dedicato alle segnature (31 punti con 10 su 15 dal campo) con 9 rimbalzi, mentre contro Miami si è dedicato ai compagni (12 assist) ed è sempre rimasto attento sotto le plance (10 rimbalzi) e questo non lo ha fatto perché era una brutta giornata al tiro, infatti ha chiuso col 50% dal campo, la nostra impressione è che il giocatore non si sia ancora reso perfettamente conto delle sue potenzialità , quando lo capirà  potrà  veramente diventare una stella di prima grandezza.

La splendida settimana di Rondo non può farci dimenticare che anche Perkins ha giocato veramente bene tenendo conto dell'assenza di Garnett. Come per Rajon, anche per lui i miglioramenti non sono terminati, ma rimaniamo sempre convinti che la sua curva di miglioramento sia più bassa del giovane play.

Davis invece ha giocato benissimo solo contro Miami assieme ad un buon Marbury, mentre House e Moore si sono distinti contro i Nets.

Classifica aggiornata:
11 Rondo
5 Perkins
3 Powe
2 House

I minuti del PGA Tour

In queste due partite settimanali è stato Ray Allen a calcare per più minuti il parquet rispetto a Pierce (36,7 contro 33,4 minuti) mentre la maggior caratura di Miami ha comportato un minutaggio superiore con 38 minuti rispetto ai più modesti Nets che hanno richiesto solo 32,1 minuti di media del duo.

Il minutaggio stagionale ormai ha pochissime variazioni e si è assestato a 37,7 minuti per Pierce e 36,5 minuti di media per Allen, un valore tutto sommato non elevato e che potrà  permettere ai due di giocare con efficacia i play-off senza essere troppo affaticati. Vedremo la settimana prossima il dato definitivo.

I Celtics nella D-League

Ben 4 sono state le partite giocate da J.R. Giddens questa settimana agli Utah Flash della lega di sviluppo e se escludiamo la brutta giornata dello scorso 5 aprile, nelle altre tre serate ha segnato altrettante doppie doppie tutte in punti e rimbalzi e con percentuali di tutto rispetto, con il picco siglato proprio nell'ultima gara contro i 14ers in cui ha messo nel cesto 10 delle 14 conclusioni tentate.

Manca una sola partita per concludere la stagione dei Flash play-off esclusi, Giddens ha dimostrato d'essere uno dei migliori in questa Lega, ma saprà  essere utile anche nel piano di sopra? Questa estate e la prossima stagione è probabile che i Celtics vorranno capirci di più e potremo quindi vederlo più spesso a Boston.

Appuntamenti e classifiche

Ultima settimana prima dell'inizio dei play-off con le ultime tre partite in programma:
domenica 12 aprile in trasferta contro Cleveland
martedì 14 aprile in trasferta contro Philadelphia
mercoledì 15 aprile in casa contro Washington

Le due sconfitte di Orlando di questa settimana e la contemporanea ottava vincente dei Celtics non hanno dato a questi ultimi la certezza matematica del secondo posto ad est, ma ormai è quasi certo che il seeding sarà  questo, con l'aggiunta di Atlanta ormai saldamente al quarto posto, mentre per le ultime quattro piazze sarà  ancora dura lotta. Domenica sera c'è un appuntamento che non sarà  di certo tranquillo, infatti Boston e Cleveland si ritroveranno per l'ultima volta di fronte prima dei play-off e siamo certi che non sarà  una passeggiata di salute per nessuna delle due squadre, molto probabilmente sarà  un antipasto per quello che tutti pensano sia la finale di Conference.

Dopo questo importante appuntamento i Celtics faranno visita a Philadelphia per poi chiudere la stagione in casa contro Washington. Se contro i capitolini tutto dipenderà  dalla voglia che hanno loro di dare battaglia ai campioni in carica, contro Phila probabilmente sarà  dura lotta perché cercheranno di vendere molto cara la pelle essendo ancora pienamente in corsa per il quinto posto, ovvero incontrare la più abbordabile Atlanta invece che Orlando.

Ai Celtics serve solo una vittoria tra le tre in programma per avere la certezza matematica del secondo posto indipendentemente dai risultati di Orlando, ma crediamo che non si accontenteranno di vivacchiare e cercheranno di vincerle tutte.

A risentirci.

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