Resa dei conti a NY

Estate 2009 decisiva per il futuro di Nate Robinson a NY

Anche questa stagione si conclude con il mancato approdo ai play off, meritatamente. Il bilancio delle ultime partite è più che esplicito, undici sconfitte e due sole viittorie, nel momento in cui era necessario fare il salto di qualità . In più a tutto ciò si aggiunge l'operazione di Gallinari, non certo una bella primavera in casa Knicks. Il finale di stagione riserva poco agli attuali Knicks anche se Mike D'Antoni non vede l'attuale stagione come un anno sprecato.

Certo la pressione aumenterà  il prossimo anno, perché serviranno dei risultati per richiamare un free agent di spicco a fine stagione 2010. Il lavoro di Walsh è iniziato un anno fa, e col senno di poi si può vedere come il completamento di una prima fase di epurazione. In questi 365 giorni o più sono stati gestiti, ed in parte risolti, alcuni degli errori della passata stagione. Non da ultima la cessione di Zach Randolph, partito bene ad inizio stagione, ma possessore di uno dei contratti più pesanti della lega, insieme ad un carattere non certo invidiabile viste le vicessitudini fuori dal campo. Non ultima l'arresto per guida in stato di ebrezza.

Ma molto rimane da fare, ma la strada intercorsa quest'anno è di buon auspicio per la rinascita della franchigia. Bisognerà  decidere chi trattenere tra Lee e Robinson, o eventualmente mettere in piedi un sign & trade per entrambi. Del resto gli intoccabili sono due Gallinari e Chandler, tutti gli altri sono giudicati sacrificabili.

Non resta che guardare al draft, anche se il talento sembra decisamente inferiore rispetto allo scorso anno. Ai Knicks servirà  un lungo viste le carenze nel reparto, oppure una point guard da affiancare a Duhon. I pezzi pregiati del draft sono dueo tre, la futura prima scelta Blake Griffin e dietro di lui Jordan Hill e Hasheem Thabeet, due ali forti ed un centro ancora grezzo. Tuttavia servirà  notevole fortuna viste le scarse possbilità  di pescare un scelta alta, anche se Chicago lo scorso anno aveva le stesse chance.

Le partite

New York vs New Jersey L 89-115
New York vs Sacramento L 94-121
New York @ Orlando L 103-110
New York vs Orlando L 102-106
New York vs LA Clippers L 135-140
New York vs New Orleans W 103-93
New York @ Charlotte L 85-96
New York @ Utah L 104-112
New York @ Denver L 104-111
New York vs Toronto L 95-102
New York @ Toronto W 112-103
New York @ Chicago L 103-110
New York vs Detroit L 86-113

L'angolo del Gallo

Danilo Gallinari è stato operato martedì 7 aprile e rimarrà  fuori dalle 6 alle 8 settimane. Speriamo che la prossima stagione gli riservi maggior fortuna.

Le pagelle dei giocatori

Vado puramente in ordine alfabetico:

Wilson Chandler: il ragazzo è cresciuto, dopo una stagione da rookie in sordina quest'anno ha avuto spazio ed ha subito dimostrato un notevole potenziale. È uno dei due incedibili ed il prossimo anno potrebbe diventare la guardia titolare, anche se a mio parere esprime il suo meglio nello spot di ala piccola. Ha dimostrato il suo atletismo e la sua versatilità , nonostante sia ancora discontinuo. D'Antoni si è sbilanciato su di lui dicendo che ha il potenziale da star. I numeri sono a suo favore, anche se deve migliorare molto in difesa ed aumentare la sua efficacia dall'arco. A febbraio e marzo è calato molto, ma nel finale di stagione è stato costantemente tra i migliori.

Eddy Curry: da quasi all star ad oggetto misterioso. Il centrone di Chicago ha avuto un anno difficile, non solo sul campo di basket. La stagione in corso non si può giudicare, non ha mai giocato, e molto è dipeso dalla sua cindizione fisica del tutto inaccettabile per un pro. Dalla sua volontà  di riemergere dipende il suo futuro, dovrà  lottare con una scarsa etica lavorativa oltre che con la bilancia. Walsh lo cederebbe volentieri, ma difficile che qualcuno se lo pigli, almeno in estate. Per lui si parla addirittura di Summer League a Las Vegas..

Chris Duhon: una delle sorprese della prima parte della stagione, ha deluso nel post All Star Game in seguito al calo fisico e di produttività . Inizialmente aveva smentito gli scettici con la sua solidità  in cabina di regia, ma alla distanza non ha retto soprattutto fisicamente, alla mancanza di alternative nello spot di point guard. Del suo calo ne ha risentito soprattutto il gioco della squadra, motivo per il quale sarà  necessario troavrgli un alternativa per la prossima stagione. Da rivedere.

Danilo Gallinari: non ha potuto dimostrare il suo valore a causa dei guai fisici, ha dato qualche sprazzo di quello che potrebbe essere il suo reale impatto in NBA, ma da lui ci si aspetta ben altro. Si è cercato di evitare l'operazione finchè possibile, ma alla fine ci si è arresi nella speranza che possa ristabilirsi al meglio ed essere pronto per la prossima stagione. La dirigenza crede molto in lui nell'attesa che possa essere determinante in campo.

Al Harrington: insoddisfatto a Golden State, ha colto al volo l'occasione di cambiare casacca. Giocatore adatto al sistema di D'Antoni, nonostante i numeri ha a mio avviso deluso. Non ha fatto fare il salto di qualità  al suo gioco ed a quello della squadra, ed ha spesso litigato coi ferri del Madison e degli altri palazzi NBA. Troppo sovente è apparso egoista nei momenti cruciali delle partite, quando sarebbe stato utile forzare meno ed essere più efficaci per la squadra. Se l'è giocata con Nate Robinson in quanto a forzature, tuttavia se si disciplina un poco potrebbe essere il prototipo dell'ala forte stile D'Antoni.

Larry Hughes: ultimo arrivato nella trade di febbraio, doveva nelle intenzioni colmare il buco lasciato da Cuttino Mobley nello spot di guardia. Altalenante, ma era reduce da una stagione costellata prima da un infortunio, poi da un ridottissimo utilizzo. A mio parere non è giudicabile, magari non sarà  più il giocatore ammirato a Washington, ma nemmeno l'ectoplasma di Chicago. Se non sarà  nel back court il prossimo anno, il suo contratto da 13,6 milioni di $ in scadenza 2010 potrebbe essere un ottima pedina di scambio.

Jared Jeffries: ennesima riprova della cattiva gestione Thomas, è stato condizionato dagli infortuni. È un lungo atipico, con poca incidenza in attacco specie in un sistema come quello di D'Antoni. Sebbene sia più congeniale ad una squadra di impronta difensiva, se in salute potrebbe essere un ottimo rincalzo, ma non alle cifre che guadagna attualmente. Altro rivedibile, e probabile partente.

David Lee: Mr doppia doppia (primo della lega con 62, nonché secondo miglior rimbalzista). Ha dimostrato di meritare la riconferma, ma molto dipenderà  dalle sue pretese economiche. Nel corso della stagione è stato utilizzato prevalentemente da cinque, subendo spesso la fisicità  di centri più alti di lui; tuttavia si è sempre fatto rispettare a rimbalzo. Il jumper è ancora in fase di costruzione, tuttavia comincia a intravedersi, o perlomeno il ragazzo prova tiri che un paio di stagioni fa non avrebbe nemmeno immaginato di prendere. L'etica lavorativa è quella che vorrebbero tutti gli allenatori, uno dei motivi che lo rendono uno dei Knick più amatti dal pubblico. Sta avendo un normale calo fisico di fine stagione. Se non verrà  riconfermato è sicuramente il giocatore che potrà  avere più mercato in un eventuale sign & trade.

Quentin Richardson: altro giocatore al quale la schiena non consente di essere al meglio da anni. Ha giocato a sprazzi e conmolta discontinuità , tuttavia in crescita rispetto allo scorso anno (soprattutto in difesa). Ad un certo punto della stagione sembrava dovesse essere accantonato, invece poi a causa degli infortuni altrui è stato rispescato. Difficilmente rientrerà  nei progetti futuri della società , quest'estate potr uscire dal suo contratto, altrimenti scadrà  nel 2010.

Nate Robinson: come per Lee il contratto è in scadenza, anche se il team potrà  pareggiare eventuali offerte. Statisticamente è stata la miglior stagione della carriera per Nate, ma permangono molti dubbi. Non è un play, e si sapeva, ma non può nemmeno essere a mio avviso la guardia titolare, perché la squadra ne pagherebbe dazio. Inoltre permangono certi limiti caratteriali che Larry Brown non sopportava e che lo stesso D'Antoni mal digerisce. Il giocatore a detta del suo agente vorrebbe un accordo pluriennale a quasi dieci milioni a stagione, il che significa una sola cosa, cessione. Nonostante ciò è il beniamino della maggior parte dei tifosi e la sua maglia è la più venduta a NY; ma tutto ciò e la vittoria della gara delle schiacciate non significa che basti per restare.

Chris Wilcox: altro arrivo recente, ha giocato ai limiti della rotazione mostrando cifre nella norma. Da lui non ci si aspettava altro, tuttavia potrebbe essere molto utile per le future rotazioni, sempre che le sue richieste economiche non siano eccessive, viste le ambizioni del mercato 2010.

Prossime partite
A chi ancora interessa:

Venerdì 10 @ Orlando
Domenica 12 @ Miami
Mercoledì 15 vs New Jersey

Appuntamenti in TV:

NBA Draft in casa (al Madison square Garden) a giugno 2009.

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