Rasheed disperato:come i Pistons…
I Detroit Pistons si avvicinano ai playoff con i soliti risultati altalenanti che ne hanno caratterizzato l'intera stagione.
Vittorie risicate e sconfitte da mettere in preventivo:la più tosta annata degli ultimi anni,fredda come il clima invernale del Michigan,sta per terminare ma prima che cali il sipario ci saranno(molto probabilmente ma ancora non matematicamente) i "botti di capodanno" ovvero un primo turno che fino a qualche tempo fa sarebbe stato probabilmente una Finale di Conference.
E poi sarà quel che sarà ,nel frattempo andiamo a vedere come se la sono cavata i nostri eroi nei match più recenti.
BRYANT PASSA".DOPO 7 ANNI
Una buona notizia:sono rientrati tutti gli infortunati.
Hamilton,Iverson e infine Rasheed(subito fuori per il 16esimo tecnico,incorreggibile,ndr),uno dietro l'altro sono guariti e si preparano a dare il loro contributo per queste ultime,importantissime gare.
Detroit-LA Lakers 77-92 Bryant 30pt Bynum(il nostro") 25pt+11as
Washington-Detroit 96-98 Arenas 15pt+10as Hamilton 31pt
Detroit-Philadelphia 101-97 Prince 21pt Iguodala 27pt
Cleveland-Detroit 79-73 James 25pt+12rb,mentre,entrambi dalla panchina, Iverson 11pt e R.Wallace 9pt+8rb+9as.
NewJersey-Detroit 111-98 Dooling 23pt,Hamilton 29pt
Sfilata di stelle contro i Bad Boys che se la cavano maluccio,come sempre.
Bryant fa 30 punti e permette ai suoi Lakers di espugnare il Palace dopo 7 anni:era infatti dal 2002 che i gialloviola venivano puntualmente sconfitti nel Michigan.
Certo che in un anno dove l'Arena dei rossoblu è stata violata 19 volte…vincere qui equivale a sparare sulla Croce Rossa!
Inutile l'ottima prova di uno scatenato Will Bynum.
Quindi veniva respinto l'assalto di Gilbert Arenas che rientrava dopo qualche decennio e sfoderava subito una bella doppia doppia.
Il rientrante Iverson(from the bench) aiutava il team a sbarazzarsi dei suoi vecchi Sixers ma nulla poteva contro il James di quest'anno. Unica nota positiva nella sfida ai Cavaliers,il ritorno in campo di Wallace.
Infine la sconfitta coi Nets,e per fortuna che contemporaneamente Charlotte cadeva a Boston…
LA DELUSIONE DEI FANS
I tifosi sono delusi. E arrabbiati.
Chiunque capirebbe che i Pistons si sono lasciati andare,che hanno preso alla leggera la situazione(anzi,una stagione"),insomma che non sono un team da più L che W ma,contando la classe dei singoli,un 50-32 ci stava tutto,o un 48-34 và !
Invece siamo 36-39,non è un bel modo di onorare la maglia:ci può stare un ridimensionamento,una crisi dovuta ad un ciclo che sta per finire; e ci sta pure che la squadra possa aver perso qualche motivazione vedendosi scavalcata nella gerarchia delle grandi dell'America"
"Ma buttarsi giù in questo modo,lottando 4 partite ogni 14,sinceramente non ce l'aspettavamo,soprattutto non se l'aspettavano i tifosi che hanno riempito l'Arena di Auburn per strisce di gare interminabili e che anche quando non sono riusciti a riempirla"si sono comunque presentati ai botteghini (ed è una battuta fino ad un certo punto) in 21.900 su 22.000!
Adesso devono in qualche modo essere ripagati e non ci sarebbe modo migliore che vedere l'orgoglio spuntare dagli occhi dei propri beniamini insieme alla rabbia che non si è vista per tutto l'anno,quella rabbia di chi vuole far suo il match più di ogni altra cosa,anziché quella,inutile,di chi vuole buttare gli asciugamani in faccia agli arbitri.
CRISI IVERSON
Si sta verificando una situazione paradossale che riguarda i guerrieri della Motown:in questo momento sarebbero qualificati per la postseason esclusivamente grazie a quelle quattro vittorie consecutive d'inizio stagione ottenute prima dell'avvento di The Answer.
Come a dire,i Pistons dell'era Iverson non sono da playoff…o quasi!
Dunque,almeno dal punto di vista del campo e a meno di colpi di scena nel finale di stagione,con la big trade di novembre ha chiaramente guadagnato Denver,a Dumars resta solo una chance per onorare la sua meritata fama di grande trader,riempire con un gran bel campione il vuoto salariale che sta per lasciare A.I.(e molto probabilmente anche quello di Rasheed,ndr).
Lo stesso Iverson è finito tra le riserve e non solo per il dolore alla schiena;le sue sono parole struggenti:”Sono in una situazione che davvero non mi piace,e piuttosto che veder succedere la stessa cosa anche il prossimo anno(from the bench,ndr),preferirei ritirarmi!”
A questo punto,l'unica cosa che può cambiare le carte in tavola è una post season da paura,anzi da terrore,per gli avversari dei Bad Boys ovviamente!
CHI SAREBBE MEGLIO INCONTRARE?
Detto questo,se come pare comunque probabile Detroit arpionerà i playoff,sfiderà una tra le seguenti squadre:Boston,Cleveland,Orlando.
E con chiunque tra esse sarà battaglia.
Sicuramente i Pistons partiranno sfavoriti ma andiamo ad analizzare la situazione per capire quale delle tre sarebbe meglio evitare e quale sarebbe"meno peggio incontrare,se ci lasciate passare l'espressione non brillantissima dal punto di vista linguistico.
Perché sfidare Boston
La sfida ai campioni uscenti sarebbe ben accolta per due ragioni:
1. Perché tra le tre i Celtics sembrano quelli con qualche problemino in più legato alla condizione atletica,e se non dovessero recuperare il miglior Garnett potrebbero andare in difficoltà contro una Detroit spavalda e senza granchè da perdere.
2. Perché è il duello più affascinante,quello che i tifosi sognano nel caso il team della Motown diventasse come per magia competitivo ai massimi livelli,per poter vendicare la scorsa eliminazione ma anche,ahinoi,per poter giustificare un eventuale e precoce k.o. al primo turno.
Perché tanto se perdi con Boston sei sempre giustificato.
Perché evitare Boston
Meglio evitarli però,perché la squadra campione uscente può stritolarti anche quando sembra in difficoltà ,è nettamente più forte e negli ultimi tempi si è specializzata nell'espugnare il fragilissimo palazzetto della Motown.
E Garnett in fondo non ha niente di grave,a quanto sembra"solo uno stop precauzionale…(?)
Perché sfidare Cleveland
Nonostante sia stata finora la migliore franchigia della lega,Cleveland partirà coi favori del pronostico per la prima volta nella sua storia:non è più un outsider come negli anni passati,ora nell'Ohio si aspettano la vittoria e questo non può non mettere pressione sulle spalle dei Cavaliers che,con la testa di serie numero1(95%) si aspetterebbero di tutto tranne che i gloriosi Pistons al primo turno.
Perché evitare Cleveland
Ma in fondo sarebbe meglio pescarne un'altra:LeBron James è in grandi condizioni,serissimo candidato a MVP, ha già annientato i Pistons in passato e coadiuvato da gente decisamente più forte rispetto alle scorse stagioni(su tutti Mo Williams) non nasconde di puntare a qualcosa in più della finale di Conference.
Perché sfidare Orlando
Orlando non ha una buona tradizione con Detroit,sempre sconfitta quest'anno e nelle recenti edizioni dei playoff,inoltre tra le tre battistrada pare essere l'anello debole(se si può usare questo aggettivo che siamo i primi a definire stonato per squadroni del genere). Ha perso Nelson che non è un giocatore qualsiasi e rimpiazzarlo in post season non è uno scherzo.
Perché evitare Orlando
I Magic rispetto agli anni passati giocheranno con il fattore campo a favore e lo scorso anno misero abbastanza in difficoltà l'armata di Saunders,nonostante che essa fosse due volte più forte(finì 4-1 ma Detroit soffrì in tutte e 5 le sfide,ndr). Inoltre dopo l'infortunio di Nelson hanno addirittura migliorato le proprie prestazioni e la classifica quando nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
In definitiva Detroit avrà un primo turno terribile e le prospettive di superarlo non sono molte,probabilmente già un approdo a gara7 salverà la stagione e l'onore dei ragazzacci del Michigan.
PROSSIMI IMPEGNI,GLI ULTIMI
Ecco il quadro delle ultime sfide di regular season che attendono la banda di Michael Curry:
Filadelfia al Wachovia,Charlotte ad Auburn Hills,quindi trasferta nella Grande Mela per affrontare i Knicks e ritorno a casa per ospitare i Nets. Poi si vola a Indianapolis e Miami,con in mezzo l'impegno casalingo contro i Bulls.
E fanno 82. Stop.
Partite molto importanti,anzi decisive,innanzitutto per ottenere la matematica certezza dei playoff(attenti ai Bobcats del vecchio Brown,ndr) e poi anche per stabilire la posizione in griglia(e qui bisogna battere Phila e Chicago).
La resa dei conti è vicina,Rasheed e co. si affacciano alla finestra e vedono fiorire la primavera,ma ancora non possono godersela appieno,come gli studenti che con le belle giornate di luglio hanno gli esami da sostenere prima di poter buttare i libri e prendere i costumi da bagno.
Finora non hanno studiato granchè,ovvero hanno deluso,ma si sa,quando la posta in palio sale e il definitivo giudizio dei proff incombe anche l'ultimo della classe qualcosa sa inventarsi per ottenere la tanto agognata promozione.
Lo faranno anche i Pistons,che tra l'altro non sono neanche gli ultimi della classe"