The Diesel una ne fa, 100 ne pensa…
Bentornati a tutti ad un altro numero di USA Sports & More, oggi essendo in
piena follia di marzo saremo anche un pò folli noi dandovi le notizie più
strambe del meraviglioso mondo sportivo a stelle e striscie.
News
5. Uno dei più grandi interpreti della storia di questo meraviglioso
gioco che è la pallacanestro, Alonzo Mourning, il mago di Zo, ha versato
copiose lacrime durante un'occasione molto molto speciale.
Difatti, il centro da Georgetown, ha visto salire verso il tetto dell'American
Airlines Arena di Miami la sua maglia numero 33 degli Heat, onore che nessun
altro ha avuto in 21 anni di storia della franchigia. 19600 persone tutte
impiedi commosse come il loro grande uomo che applaudono ripetutamente e senza
soluzione di continuità . Ora, alzano gli occhi, sono tre le maglie che si
possono vedere unitamente allo stenderdo del titolo di campioni del 2006.
La maglia numero 13 di Dan Marino, grandissimo e indimenticabile quarterback
dei Miami Dolphins; la numero 23, ritirato per i servigi offerti da sua maestà
Micheal Jordan alla lega e per l'appunto quella del mago di Zo.
Grande affetto da parte di tutti per la straordinaria carriera, a scrivere una
breve quanto toccante lettera è stato anche il presidente Barack Obama.
Vorrei tu sapessi quanto siamo tutti orgogliosi della tua straordinaria
carriera, ma anche del modo in cui hai ridato tanto a tutta la comunità in
questi anni. Tu sei stato e continuerai a essere un grande leader, Dio benedica
te e la tua famiglia
Ora, essendo in periodo di follia un piccolissimo appunto.
Caro presidente Obama, diamoci del tu.
Barack, io ti avrei votato, ho fatto il tifo per te, credo in te, nel tuo
cambiamento, nel tuo si può fare ma va bene il giochino del bracket, va bene la
lettera ad Alonzo, va bene l'allenamento con North Carolina, va bene tutto.
Ma a Detroit oltre le final four dell'NCAA ci sarebbe anche la General Motors e
tutta un industria in crisi che è sull'orlo del fallimento, quindi scusi la se
oso ma facciamo un patto, lei va a vedere la sua UNC vincere ma torno indietro
con una bella soluzione per tamponare questa crisi.
Dio benedica lei, la sua famiglia e Tyler Hansbrough.
P.S: Nel caso non ci riuscisse provi a chiedere al grande mago di Zo come si
affrontano le difficoltà , lui che ha sconfitto quel “piccolo” problemino al
rene per poi vincere con gli “eravamo 2-0” Dallas Mavs. Se non è follia questa.
4. Protagonista della quarta notizia è il duo Kobe Bryant – Phil
Jackson.
Intervistati in coppia Kobe ha ripetutamente e deliberatamente preso per i
fondelli il suo coach Zen per il terribile papillon che portava.
Coach Jackson punto sull'orgoglio ha rivendicato con orgoglio che il suddetto
papillon era stato acquistato presso uno dei negozietti in della costa angelina
con il beneplacito della signorina Buss.
Ora, sapendo per certo che il negozietto ha come prezzo minimo una cifra che si
aggira sulle tre cifre e che la signorina Buss è molto esigente sulle scelte
stilistiche del compagno – ricordate il taglio di barba? – forse forse coach
Zen per una volta poteva seguire il consiglio del suo capitano ed abbandonare
la via della perdizione stilistica intrapresa dalla convivenza con la signorina
Buss.
Coach salvati finchè sei in tempo anche se sappiamo che i Lakers e il verde
bigliettone vanno bene una messa.
3. Immancabile, sempre presente, guascone, immenso, il più dominante di
sempre, il grande Aristotele, colui che affibbia soprannomi a
chicchesià , il giocatore che ha fatto del ballo un altro suo elemento
distintivo, il mattatore di ogni singola gara delle stelle a cui ha
partecipato, Shaquille Rashaun O'Neal, già cantante e attore na ha fatto
un'altra delle sue.
Come detto prima è un momento molto delicato per l'industria mondiale
automobilistica ma se facciamo un passo indietro possiamo trovare il suddetto
numero 32 dei Phoenix Suns davanti a una concessionaria che vende un
particolare tipo di auto.
Non è un multimarca che vende utilitarie o citycar ma è una concessionaria
Lamborghini, una delle più esclusive della nazione.
Shaq si presenta in uno dei suoi migliori abiti per l'occasione e chiede di
poter vedere una Lamborghini Gallardo, vari colori, optional, tipi di motore.
Il gentilissimo rivenditore chiede al pivot se vuole provare ad entrare
nell'abitacolo per vedere come andava a livello di dimensioni.
Ricordiamo che Shaq è alto 216 centimetri e pesicchia qualcosa come 147,4
kilogrammi.
Ora forse non molti sanno che una Gallardo è una supersportiva che supporta
determinate misure e pesi. Insomma determinati tipi di “passeggeri”, non tutti
tutti.
Il buon rivenditore non riesce a convincere Shaq a provare la macchina e gliela
ordina nella versione standard.
La splendida fuoriserie arriva a casa O'Neal in una bella giornata assolata, il
bambinone Rashuan decide di far fare un giretto ai suoi teneri bimbi e sale in
macchina ma c'è qualcosa che non va.
Si gira, si rivolta, tira indietro il sedile, abbassa lo schienale, regola la
distanza dello sterzo, nulla da fare. Shaq proprio non ci entra in questa
macchina. E' undersize per lui.
Torna dal rivenditore lamentandosi e quello fattosi piccolo piccolo chiede
umilmente scusa – ma di cosa poi? – e ritira la macchina riconsegnandola a
tempo record allungata di ben 30 cm.
Dichiarazione alla stampa locale da parte di Shaq: “Non erano i 30
centimetri delle gambe che avanzavano”.
Grandi risate, grandi doppi sensi e una domanda: Shaq ma che ti costava
provarla sta benedetta macchina magari i 30 centimetri li scoprivamo prima…
2. Al numero 2 in esclusiva mondiale, anzi universale, mega galattica,
gli Oscar della stagione, parziali, assegnati da Federico l'Avvocato
Buffa e Flavio Tranquillo.
Per loro, durante la trasmissione in onda su Sky Sport 2 R&B, il miglior attore
protagonista va a Kobe e Lebron, ancora in bilico.
Sono come Clooney e Pitt, la luce li insegue e loro non fanno niente per
mandarla indietro. Buffa Dixit. Grazie come sempre Avvocato.
Per quanto riguarda invece l'Oscar come miglior registra, l'oscar va al degno
erede di Steven Spielberg, Scott, Scorsese: Chris Paul.
Miglio attore non protagonista al sempre silente e seminascosto ma altrettanto
decisivo Tim Duncan, non lo vedi mai ma lo senti eccome se lo senti.
L'Oscar per il miglior film va alla cavalcata da titolo dei Boston Celtics che
agguantano il loro 17esimo stendardo proprio contro i rivali di sempre, i Los
Angeles Lakers.
Se il miglior film va ai Celtics, il miglior film straniero va a un
rappresentante sconfitto in finale: Pau Gasol, a pari merito con l'argentino
Manu Ginobili.
Chiusura finale: sì, la NBA è proprio una lega da cinema.
Per godere delle voci di Buffa e Tranquillo, in elegantissimo total black ecco
il link. Buona visione.
E se volete date anche voi i vostri Oscar personali.
1. Alla prima posizione una piccola chicca scovata nel web protagonista
ancora lui Shaquille O'Neal.
Siamo durante la partita Phoenix Suns – San Antonio Spurs. Ma non è una partita
qualsiasi, è gara due degli scorsi playoff, San Antonio conduce la serie per 1-
0.
Il punteggio è sul 96 – 91 per la squadra di coach Popovich e in lunetta a
tentare i tiri liberi c'è il caraibico Tim Duncan.
Palleggia, raccoglie il pallone, carica, cerca la concentrazione e scaglia il
tiro e…si sente un fischio intimidatorio di stampo trapattoniano. Errore di
Tim e telecamera che inquadra Shaq che ha la faccia più incredula che tv via
cavo abbia mai visto; per la serie “Che è successo? Chi è stato?”.
Secondo tiro libero e secondo fischio con telecamera che stavolta becca il buon
Shaq con le dita nella marmellata o meglio con le dita in posizione di fischio.
Sei sempre il miglior Shaq. Grazie.
Come sempre per chi volesse gustare il video ecco qui
il link.
Il Consiglio
Malika Ayane – Come Foglie
La canzone di oggi è cantata da una giovanissima artista milanese nata il 31
gennaio 1984 di origine marocchina.
Il brano ha partecipato al 59esimo festival della canzone italiana di Sanremo
classificandosi sesta ed è stato scritto dal frontman dei Negramaro Giuliano
Sangiorgi. Al vertice di tutte le classifiche sia dei singoli che dei dischi è
una canzone molto melodica che entra direttamente nella testa e nel cuore degli
ascoltatori regalando sensazioni uniche e molto vellutate.
Una piccola curiosità riguarda il video della canzone, cantata in duetto anche
con Gino Paoli, che è stato girato dal regista Federico Brugia nei pressi di
Linate e presentato in esclusiva al TgCom.
Nuova frontiera del marketing. Nel video l'artista indossa abiti elegantissimi
degli stilisti Barbara Lo Faro e Ettore Bilotta.
Il testo e il video come sempre sono qui di seguito.
A voi la letture del poetico brano e la visione del
video.
E' piovuto il caldo
Ha squarciato il cielo
Dicono sia colpa di un'estate come non mai
Piove e intanto penso
Ha quest'acqua un senso
Parla di un rumore
Prima del silenzio e poi"
E' un inverno che va via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D'estate muoio un po'
Aspetto che ritorni l'illusione
Di un'estate che non so"
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E' arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di spazio
E tempo non ne ho dato mai
Seguo il sesto senso
Della pioggia il vento
Che mi porti dritta
Dritta a te
Che freddo sentirai
E' un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto?
D'estate muoio un po'
Aspetto che ritorni l'illusione
Di un'estate che non so"
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E' un inverno che è già via da noi
Allora come spieghi
Questa maledetta nostalgia?
Di tremare come foglie e poi
Di cadere al tappeto
D'estate muoio un po'
Aspetto che ritorni l'illusione
Di un'estate che non so"
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
E' arrivato il tempo
Di lasciare spazio
A chi dice che di tempo
E spazio non ne ho
Dato mai
Un'altra uscita è teminata.
Vi aspetto alla prossima con i soliti consigli, commenti, richieste,
segnalazioni, critiche e tutto ciò che vi passa per la testa.
Tenete botta.