Splendida settimana per Glen "big baby" Davis con una bella doppia doppia contro Atlanta
Non danno tregua la montagna di infortuni che attanagliano i Celtics: oltre a Powe, Scalabrine e Tony Allen, Garnett è nuovamente costretto a fermarsi per un riacutizzarsi del problema al ginocchio. Nel frattempo la squadra riesce a chiudere positivamente un'altra settimana ma perdono la partita più importante.
Risultati
Boston Celtics @ Memphis Grizzlies W 105-87
L.A. Clippers @ Boston Celtics W 77-90
Boston Celtics @ Orlando Magic L 82-84
Boston Celtics @ Atlanta Hawks W 99-93
Commento
La settimana appena trascorsa è stata nuovamente positiva e questo ha portato fiducia nell'ambiente, ma l'unica sconfitta della settimana è quella della sfida diretta contro Orlando, sicuramente la più importante.
Contrariamente alla settimana scorsa quando i Celtics hanno perso le due partite più facili e vinto quelle più difficili, l'inizio di questa settimana è stato più "normale" e Boston ha avuto vita facile, nonostante le assenze, contro due squadre senz'altro poco pericolose come Memphis ed i Clippers. Contro la prima un Davis in forma è uno dei migliori in campo assieme e House e Ray Allen, mentre contro i velieri il quintetto, tranne un Pierce un po' spento, è stato sufficiente per spegnere le velleità avversarie.
Con queste due vittorie i Celtics vanno ad Orlando e ne risulta una gara molto equilibrata, ma ai biancoverdi manca la convinzione di volerla portare a casa fin dalla palla a due, consapevolezza emersa solo a tratti e che non ha portato il risultato positivo atteso, eppure in certi momenti della gara i Celtics sembravano in grado di poter fermare i Magic. In quest'occasione si è potuto vedere un Pierce ritrovato, ma il protagonista in attacco è stato Perkins con una buona doppia doppia, anche se ha sofferto Howard in difesa.
Contro Atlanta i Celtics giocano molto più convinti dei propri mezzi e dominano la gara fino a quasi alla fine quando perdono molto del vantaggio accumulato, ma gli Hawks non arrivano mai a minacciare seriamente i Celtics. In questa partita Davis ha avuto forse la sua migliore giornata da professionista e con lui anche House (12 punti), Moore (10 rimbalzi) e Marbury (11 punti) si sono distinti oltre ai soliti Pierce ed Allen.
Paul Pierce si è ripreso con due buone prestazioni di 26 e 21 punti dopo che per tre partite consecutive il giocatore ha messo a segno meno di 10 punti (9 contro San Antonio, 6 contro Memphis e 9 contro i Clippers). Già è difficile vederlo uscire da una partita con meno di 10 punti, tre volte consecutive è stata una rara eccezione, un momento di pausa prima di riprendersi, ma siamo sicuri che ritroveremo il vero Pierce, MVP delle Finals, ai play-off.
Ray Allen si è detto contento delle prestazioni globali della squadra in questa stagione e si dice sicuro che potranno giocare bene anche nei play-off. Dalle sue parole nessun accenno di preoccupazione sugli infortuni, segno che la squadra è rimasta unita e non ha perso la propria convinzione di ottenere buoni risultati dai play-off ormai imminenti.
"Ci piacerebbe avere il vantaggio del fattore campo, ma per noi la salute è molto più importante". Se ci fossero ancora stati dubbi, le parole di coach Doc Rivers li hanno chiariti: i Celtics vogliono arrivare sani ai play-off anche a costo di perdere il fattore campo. "Sentiamo di poter vincere dappertutto" ha concluso Doc e siamo sicuri che presto avranno l'occasione di dimostrare sul campo queste parole.
Le preoccupazioni quindi per la conquista della prima o della seconda piazza ad est i Celtics non se li pongono, o meglio non pensano che siano fondamentali per andare avanti nei play-off, giustamente ritengono più importante arrivarci sani, anche se una terza posizione, attualmente possibile, li obbligherebbe in caso di ritorno alle Finals di dover giocare fino a tre serie con lo svantaggio del fattore campo. Sarebbe molto difficile riuscire a vincere tre serie NBA con il fattore campo avverso, ma non impossibile, sarebbe però auspicabile riuscire ad arrivare secondi ad est per semplificare il cammino da metà aprile.
Infortuni
Ecco il nuovo "bollettino di guerra" dei Celtics, martoriati da infortuni in sequenza.
Il ritorno in campo di Kevin Garnett sembrava duraturo, i suoi minuti erano pochi ma Doc Rivers aveva promesso di aumentarglieli un po' alla volta. I compagni di squadra erano felici di rivederlo in campo perché dava solidità e leadership alla squadra, ma contro Atlanta arriva la doccia fredda con un nuovo stop per lui causa nuovi dolori al ginocchio destro. Per precauzione il giocatore potrebbe stare a riposo anche la prossima partita contro Oklahoma City, ma è facile rivederlo in campo già mercoledì prossimo contro Charlotte. Dice Pierce "per fortuna Kevin può essere in salute per i play-off".
Peggiorano le previsioni del ritorno in campo di Leon Powe, infortunatosi al ginocchio destro, quello già operato in passato. Doc Rivers si dice molto preoccupato per le sue condizioni ed è improbabile che possa rientrare prima dell'inizio dei play-off.
Nessuna novità per Brian Scalabrine, per il quale le speranze di rivederlo in campo prima di metà aprile sono ormai nulle ed inizia a girare la voce che si potrà rivederlo a vestire la maglia biancoverde solo dalla prossima stagione.
Per Tony Allen il ritorno in panchina fra un paio di settimane sembrano confermate. Lunedì prossimo avrà un consulto con un dottore per verificare i suoi progressi e per studiare una nuova protezione più leggera che gli permetta di allenarsi al tiro con continuità e proteggere il dito infortunato. Si prevede che possa riprendere gli allenamenti il prossimo 5 aprile.
Ancora problemi alla caviglia per Rajon Rondo accusati contro Orlando, ma il giocatore, dopo aver verificato che l'entità dell'infortunio è stata molto bassa, non ha saltato nessuna partita.
Curiosità
Kevin Garnett è risultato quarto tra i giocatori NBA in un sondaggio della famosa rivista americana Sports Illustrated in cui veniva chiesto quali tra i giocatori delle altre squadre piacerebbe che giocasse per la propria. Il primo è risultato LeBron James con ben il 32% delle preferenze.
Dopo aver trascorso un'estate senza aver partecipato ad alcuna Summer League, il presidente Danny Ainge sta valutando la possibilità di partecipare a quella organizzata dai Magic dal 6 al 10 luglio prossimo e che sarà stranamente chiusa al pubblico. A questa Summer League parteciperanno sicuramente sia Walker che Giddens i quali la scorsa estate hanno sofferto la mancanza di giocare in una squadra e tenersi in allenamento. "Una Summer League è importante" ha concluso Ainge.
Una nuova regola dell'NBA dice che quando una squadra mette in campo per sbaglio più di 5 giocatori, oltre al fallo tecnico viene data la scelta all'altra squadra di confermare o meno l'azione incriminata. Se questa regola fosse stata valida prima dello scorso 30 dicembre quando i Celtics hanno giocato contro Portland e hanno subito un canestro con 6 uomini in campo per Portland, allora i Celtics avrebbero avuto l'occasione di annullare quel canestro segnato dai Blazers. Verrebbe da dire meglio tardi che mai.
Il migliore della settimana
Per le prime tre gare settimanali il vincitore era sicuro, sarebbe stato Perkins, infatti le sue due doppie doppie contro i Clippers ed i Magic hanno mostrato un Kendrick molto tonico, attivo e presente sia come segnature che come presenza sotto le plance, ma la gara contro Atlanta ha complicato l'assegnazione del riconoscimento perché è emerso prepotentemente un Davis insospettabilmente dinamico e quasi spavaldo nelle sue scorribande nell'area degli Hawks. Se teniamo anche conto che nel computo settimanale bisogna mettere in conto anche un'altra sua buona prestazione contro i Grizzlies con ben 24 punti (record in carriera) allora il riconoscimento settimanale va assegnato a Glen Davis il quale supera sul filo di lana la concorrenza di Perkins. Da ricordare che contro Atlanta ha ritoccato al rialzo i suoi record in carriera di tiri dal campo segnati (8 a pari merito), tiri dal campo tentati (18), rimbalzi offensivi (6) e totali (12) e minuti giocati (43).
Da segnalare questa settimana anche la migliore (ed unica ben sopra la sufficienza) giornata di Marbury contro Atlanta con 3 tiri da tre punti ed una pregevole penetrazione, ma soprattutto House che ha martellato le retine dei Grizzlies e degli Hawks. Rondo infine non ha avuto una settimana eclatante, ma si è distinto nelle due gare contro i Grizzlies ed i Clippers.
Classifica aggiornata:
10 Rondo
5 Perkins
3 Powe
2 House
1 Davis
I minuti del PGA Tour
Le tre partite giocate da Garnett lo hanno visto in campo per soli 17,2 minuti di media, vedremo se e come tornerà la settimana prossima. Il più impiegato durante le ultime quattro partite è stato, per un soffio, Ray Allen con una media di 36 minuti contro i 35,6 di Paul Pierce, ma mentre il primo ha avuto una presenza costante (minimo di 34,7 contro Orlando e massimo di 37,7 contro Atlanta) Pierce ha avuto un minutaggio più altalenante, infatti il minimo è stato inferiore ai 30 minuti contro Memphis mentre ha raggiunto la ragguardevole cifra di 43,9 minuti contro Orlando.
I minuti giocati da Garnett sfalsano il minutaggio per partita, infatti le prime due gare è nettamente inferiore ai 30 minuti (27,5 e 28,3) mentre contro Orlando si sale appena sopra i 30 minuti (31,7), ma quando Garnett rimane assente contro Atlanta il minutaggio medio svetta a ben 37,6 minuti di media. Se togliamo i minuti di Garnett il minutaggio medio contro Orlando sale a ben 39,3 minuti di media, segno che le ultime due partite sono state le più combattute e che hanno quindi richiesto più minuti in campo del PGA Tour.
Nel computo stagionale i minuti di Pierce ed Allen non si discostano molto dalla settimana scorsa e sono rispettivamente 37,7 e 36,5, ampiamente sotto la soglia di preoccupazione dei 40, ma superiore a quella di tranquillità di 35 minuti di media, sarebbe auspicabile una riduzione di minutaggio in queste ultime partite stagionali per farli rifiatare, vedremo se le assenze perduranti lo permetteranno.
Appuntamenti e classifiche
Sono tre le partite che attendono i Celtics la settimana prossima, la terz'ultima prima dell'inizio dei play-off:
domenica 29 marzo in casa contro Oklahoma City
mercoledì 1 aprile in casa contro Charlotte
venerdì 3 aprile in casa contro Atlanta
Settimana tranquilla per i Celtics, i quali hanno a disposizione un paio di partite relativamente facili per cercare di recuperare gli infortunati e contemporaneamente vincere le due sfide senza affaticare troppo i giocatori rimasti abili a giocare, impresa difficile a dirla tutta, per poi chiuderla con un altro incontro con Atlanta, stavolta in casa. Se le prime due squadre non sono sulla carta difficili, Atlanta probabilmente vorrà evitare lo sweep visto che i tre precedenti incontri hanno visto sempre vincenti i Celtics.
In classifica generale la sconfitta contro Orlando è stata pesante ed ora i Magic sopravanzano i Celtics di 9 decimi di percentuale (75 contro 74,3%), ma poiché Orlando ha giocato finora due partite in meno, per confermare questo sorpasso dovrebbe vincerne due, ma nel frattempo il calendario dei Magic da qui a fine stagione è più difficile di quello dei Celtics, quindi non è escluso un risorpasso, in ogni caso la situazione è estremamente equilibrata. Cavaliers e Lakers ormai non sono più prendibili da parte di Boston.
Tenendo conto del fatto che i Celtics possono arrivare sia secondi che terzi a fine stagione e della situazione nei piani bassi del ranking delle qualificate alla post-season nella Eastern Conference, attualmente sono ben 4 le squadre che possono incontrare i Celtics al primo turno dei play-off: Miami, Philadelphia, Chicago e Detroit, con i 76ers (in caso di terzo posto) ed i Bulls (in caso di secondo posto) attualmente favoriti.
A risentirci.