Il meglio a Est e non solo

Lebron vede l'obiettivo del miglior record NBA sempre più vicino…

Ormai dovremmo esserci abituati ma ci sono ancora alcune cose che fanno effetto, e l'acquisire la consapevolezza che oggi i Cleveland Cavaliers hanno il miglior record, non solo della Eastern Conference ma dell'intera NBA fa un certo effetto.

Ad oggi i Cavaliers con 57 vinte e 13 perse hanno il miglior record di tutta la NBA con una partita di vantaggio sui Los Angeles Lakers, vantaggio che se mantenuto fino alla fine della stagione garantirà  ai Cavaliers e a Lebron James il fattore campo in tutti i play off, tutte le eventuali gara 7 si dovrebbero quindi giocare alla Quicken Loans Arena, dove i Cavaliers sono stati sconfitti solo una volta in stagione, proprio dai Lakers, e dove ogni volta ci sono oltre 20.000 adoranti pronti a sostenere Lebron James ed i suoi adepti nel tentativo di conquistare il titolo NBA.

I Cavaliers hanno un record di 0-4 in trasferta contro Celtics, Lakers e Magic: avere il vantaggio del fattore campo è davvero importante per le loro ambizioni di titolo.

Mancano 12 partite alla fine della regular season ed i Cavaliers sono ormai quasi certi della vittoria nella Eastern Conference, viste le 4 partite di vantaggio sui Celtics e le 5 partite di vantaggio sui Magic, oltre al fatto che di queste ultime 12 partite solo 5 saranno giocate in trasferta dalla squadra di Mike Brown.

Anche se bisogna andare a Orlando ed ospitare sia Boston sia San Antonio, il calendario sembra davvero garantire la conquista della Eastern, mentre la lotta con i Lakers per il miglior record nell'NBA si giocherà  gara dopo gara sino alla fine, in equilibrio tra l'ottenere il massimo risultato senza però spremere ulteriormente i giocatori già  provati dalla lunga regular season che sta arrivando alla conclusione.

In questo momento della stagione abbiamo potuto vedere come i Cavaliers hanno ben assorbito l'infortunio di Ben Wallace, che si sta preparando per cercare di rientrare per i play off, grazie sopratutto al “rientro” di Joe Smith dal mercato di “riparazione”; rientro che ha permesso a Brown di mantenere gli equilibri tattici e le rotazioni implementate durante la stagione semplicemente portando Varejao in quintetto e dando a Smith il ruolo di primo cambio per i lunghi.

James e Williams sono stati due certezze per tutta la stagione, con la prima selezione all' All Star Game in carriera per Mo Williams, con Lebron che ha vinto, record ogni epoca, per sette volte il premio di miglior giocatore della settimana, sta scrivendo statistiche offensive impressionanti: 29.5 punti, 8.8 rimbalzi e 8.5 assists in Marzo, ed è diventato un giocatore decisivo anche in difesa dove ha ormai imparato a sfruttare le sue incredibili doti fisiche e la sua capacità  di leggere il gioco.

Inoltre stimolato dal confronto con il suo amico/rivale Wade ,che ha vinto tante partite con le stoppate quante ne ha vinte coi buzzer beater, James ha sostanzialmente deciso che gli piace stoppare in recupero l'avversario, planando come Superman, quello vero non Dwight Howard, comparendo in volo nell'inquadratura televisiva per stoppare.

Questa giocata spettacolare ha anche trovato un nome accattivante, “Chase Down”, che ha ulteriormente solleticato Lebron “costringendolo” a diventare un difensore da primo quintetto NBA.

Questa stagione è particolare per i Cavaliers, visto che hanno vinto un titolo divisionale, quello della Central, il primo da 33 anni a questa parte, eppure non ci sono stati festeggiamenti di sorta, si ha davvero la sensazione che la squadra, il suo leader in campo, ed il suo staff tecnico siano pronti per vincere un titolo NBA, non sembrano più la squadra timorosa che ha perso 4 a 0 la finale NBA contro gli Spurs due stagioni fa.

Tutta l'organizzazione sembra aver acquisito quella durezza mentale, quella solidità  tecnica indispensabile per poter arrivare sino in fondo nei play off; significativa in tal senso una dichiarazione di Mike Brown: “Tutti sono consapevoli di cosa si sta facendo qui. Sappiamo quando è tempo di giocare e quando è tempo di scherzare, ma quando le luci si accendono cerchiamo di prenderci cura dei nostri affari. Quest'anno non sempre siamo stati belli da vedere ma abbiamo vinto le partite, abbiamo fatto la cosa più importante.”

Insomma, non sempre belli e glamour ma vincenti i Cavs 2008/09, vincenti come nessuna edizione dei Cavs precedente, a questa squadra basta vincere una gara ancora per battere il record di franchigia per il numero di vittorie in stagione regolare, con il valore aggiunto che una superstar assoluta come Lebron James, principale indiziato alla vittoria per il titolo di MVP della regular season, riesce a dare.

Embry, il GM dei Cavs 1991, la miglior edizione dei Cavaliers prima di quella odierna, ricordando la forza di quella squadra ha sottolineato come fosse stata eliminata dai Bulls di Jordan:”Dall' 1 al 12 eravamo il miglior team della lega, ma i Bulls avevano il Jolly in Jordan. Dovevamo superare la sua grandezza. <>.”.

Gli ingredienti per vincere sembra finalmente ci siano davvero tutti: squadra, allenatore, superstar e stagione storica, piena di “milestone” superate, sembrano costituire quel palcoscenico necessario alla vittoria del primo titolo NBA per la franchigia dell'Ohio.

Ancora 12 partite poi non ci sarà  più tempo per le statistiche e i record ma solo per giocare e vincere. I Cavs e Lebron sembrano davvero pronti.

Update

Nella notte i Cavaliers hanno vinto contro i Nets la loro decima gara consecutiva e la loro 58 gara stagionale diventando così l'edizione dei Cavs più vincente della storia della franchigia.

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