Keith Tkachuk, trascinatore dei Blues
St.Louis Blues
77 punti (10° posto)
La disperata rincorsa al paradiso dei playoff dei St.Louis Blues è un argomento avvincente e affascinante. La squadra del 08/09 verrà ricordata come un buon team martoriato dagli infortuni, dove il suo capitano, Eric Brewer è l'icona della sfortuna, avendo giocato solo 28 partite prima che un ernia del disco ha deciso di fargli chiudere anticipatamente la stagione.
Brewer in questo rush finale si è detto disposto anche a portare le borracce ai compagni pur di essere parte integrante di questa folle risalita.
Contro Minnesota, i Blues controllano il match per un quarto d'ora, prima che sia il vantaggio di Backes in power play a confermare il buon inizio, su questa azione da notare il volo che fa la mazza spezzata di Oshie, ulteriore prova di una grinta da ultima spiaggia.
Passano sei minuti del secondo tempo per il raddoppio, per St.Louis è d'obbligo far mettere la firma sui marcatori a Keith Tkachuk, la tattica, in cinque contro tre è semplice, dare il disco al centro per Keith, al resto ci pensa lui ed è 2 a 0.
La doppia superiorità spaventa più volte i Wild, costretti a subire il 3 a 0 di Perron. Brunette prova a risvegliare l'incontro siglando il 3 a 1 ma a trenta secondi dall'intervallo ecco il 4 a 1 di Winchester. Si fa più interessante l'ultimo periodo, quando Veilleux e Bergeron fanno risalire Minnesota sino al 4 a 3, ma sull'ultimo disperato assalto Brad Boyes chiude i giochi a porta vuota nel 5 a 3 finale.
In una classifica cortissima troviamo Edmonton ottava con 73 punti e St.Louis, 1 punto sotto addirittura al dodicesimo posto.
Proprio Oilers contro Blues è la sfida-spareggio che incombe sul cammino di St.Louis. Distanziati da un solo preziosissimo punto è, purtroppo per il fanalino della Central, Edmonton a passare in vantaggio con Souray in power play nel primo periodo.
I Blues reagiscono, l'uno a uno è firmato David Backes liberato in superiorità da Oshie, dopo che la traversa diceva no a McDonald. Solo gli shootout possono decretare un vincitore tra due squadre che si annullano a vicenda, Roloson fa la differenza bloccando McDonald, Boyes e Backes mentre Mason si fa superare da Kotalik e tanto basta per dare la vittoria alla squadra canadese rimandando il sorpasso di St.Louis.
Momento negativo per i Blues che si protrae contro i Vancouver Canucks, Sundin e compagni approfittano di St.Louis già nel secondo periodo, quand'è Burrows a bloccare la situazione prima del doppio colpo del ko inflitto nella parte finale di gara con le reti di Raymond e Henrik Sedin per un 3 a 0 che non lascia troppi commenti a chi vuole scalare le posizioni per i playoff.
Contro Calgary ecco la reazione Blues, proprio nella sfida che li oppone ad una delle pretendenti alla finale della Western, il vantaggio di Oshie in inferiorità , nel suo doppio tentativo di gol, viene ribaltato col pareggio di Cammalleri e il vantaggio di Boyd. I Blues attendono il terzo periodo, colpiscono al nono minuto con McDonald liberato da Boyes e McClement quaranta secondi dopo su indecisione di Kiprusoff. È il punto decisivo e la vittoria mantiene inalterate e minime le speranze di un posto tra le migliori otto.
Nashville Predators
78 punti (9°posto)
Altra rincorsa folle verso le magnifiche otto è quella di Nashville, nella battaglia dello Staples Center di Los Angeles il gol di Kopitar sveglia i Predators, fino a quel punto poco concreti davanti a Ersberg. Bisogna attendere la "zona Cesarini", perché mentre i Kings sono con la testa all'intervallo, a 15" dallo scadere Shea Weber trova il tiro impossibile che vale l'uno a uno.
I Predators si ricordano dell'obiettivo playoff rientrando sul ghiaccio più decisi e andando a segno, con l'uomo in più, con Ward pescato al centro da Dumont. Los Angeles non vuole fare la comparsa, sfrutta un power play con Purcell e rimette la sfida in equilibrio, senza fare i conti con Steve Sullivan, un suo splendido tiro al volo fredda il goalie Kings per il 3 a 2.
Il difetto di non chiudere subito i giochi si ripresenta anche oggi, Handzus dà un'altra gioia ai tifosi di casa nel 3 a 3. A questo punto le motivazioni valgono oro, Rinne compie un salvataggio che non riesce al suo collega della squadra opposta, sul tiro di Hamhuis è Jones a segnare il 4 a 3 che regala la vittoria a Nashville.
Due giorni più tardi si gioca un vero e proprio spareggio playoff con gli Anaheim Ducks, subito in vantaggio con Perry, prima che Dumont dia l'assist in power play a Ward per l'uno a uno. Passano sei minuti nella ripresa ed è ancora l'ispiratissimo Dumont a riprendere una respinta e portare in vantaggio i Predators.
Non chiudono la seconda parte di gara avanti di una rete perché Ebbett sistema il risultato sul 2 a 2. L'inseguimento tra le due franchigie prosegue negli ultimi venti minuti, quando al gol Ducks firmato Ryan risponde Joel Ward rifinitore di un'ottima serie di passaggi tra Weber e Suter.
L'overtime che ne segue è di breve durata, bastano 34 secondi a Teemu Selanne per farsi trovare pronto alla deviazione da Chris Pronger. La vittoria di Anaheim, grazie a due leggende, è di vitale importanza visto il sorpasso proprio ai danni di Nashville per l'ottavo posto.
Scossi dalla sconfitta ai tempi supplementari i Predators giocano ad armi pari contro San Josè, altra candidata al miglior record di lega e subito avanti di una rete con Blake. Nashville si sveglia sul finire del primo tempo, ancora grazie a Ward che rispedisce dentro la gabbia il tiro di Hamuis e Fiddler in inferiorità , ottimo nel recupero del puck, conseguente uno contro uno con Nabokov e 2 a 1.
La follia dei Predators si presenta puntuale con la disattenzione difensiva che costa, a 4″ dal termine dei primi venti minuti il pareggio di Michalek. Non succede più nulla nei restanti due periodi, è lo shootout decisivo di Cheechoo a rendere amara la gara con gli Sharks per Arnott e compagni, con i rigori che danno un ulteriore beffa anche contro gli Anaheim Ducks, quando al gol di Miller risponde il power play di Weber con un tiro al volo su assist di Legwand.
Il rigore fatale questa volta porta la firma di Selanne, evidentemente con un conto aperto contro Nashville. Settimana che si chiude con la recriminazione per punti preziosi fatti guadagnare alle dirette avversarie.
Columbus Blue Jackets
83 punti (6° posto)
La settimana dei Blue Jackets inizia subito col derby contro i Blackhawks, due pretendenti ai playoff.
Chicago vs Columbus
Due filosofie di hockey vincenti in questa stagione, Quenneville contro Hitchcock, con quest'ultimo che sta compiendo il miracolo di condurre Columbus ai suoi primi playoff. Nonostante il vantaggio sia di Chicago con una mirabile ripartenza di Ladd e Havlat che ha come terminale offensivo Bolland, uno a zero. Huet sbaglia le misure del rinvio su cui si avventa Voracek, sguardo alto e assist al centro per Umberger ed è il pareggio.
L'episodio che vale il 2 a 1 dei Blue Jackets è sfruttato da Dorsett, il disco che rimbalza sulla balaustra serve da assist, ma il primo periodo vede ancora il risveglio Hawks con Patrick Kane, che ringrazia Toews per la difesa del puck e Brouwer per il passaggio vincente. Il power play per gli uomini di Quenneville dà una gioia con il vantaggio di capitan Toews, ancora un triangolo offensivo e per la terza scelta del 2006 la rete è semplice.
Impossibile invece, è l'angolo che a metà secondo periodo trova Rick Nash per superare Huet, il disco si trova lateralmente e s'infila in uno spazio che solo i campioni conoscono. Anche l'estremo difensore di Chicago scuote le spalle incredulo, e per Columbus è il gol del 3 a 3.
L'overtime si apre con il pressing dei Blackhawks, la difesa dei Jackets blocca e fa ripartire Umberger, l'assist per Vermette permette all'ex Ottawa di rivelarsi ancora una volta decisivo, nel suo momento magico l'angolo basso sfugge ancora a Huet e Columbus si porta a casa la vittoria.
Il derby di division alle spalle, BankAtlantic Center di Florida la tappa successiva, vittoria d'autorità il risultato, anche se il vantaggio dei Panthers con Olesz faceva ben sperare i padroni di casa. Columbus attende gli ultimi venti minuti per colpire, anzi per essere precisi il gol di Torres arriva a 2:46 dalla fine e nessuno in quel frangente si attende il collasso di Florida. Torres pareggia piazzando "nel sette"un disco dove Vokoun non può metterci il guantone.
A 1:34 dalla fine nuovo assist di Peca ancora per Torres, la grinta per il pareggio lo carica e il suo tiro è decisivo anche in questa azione, 2 a 1 e situazione capovolta. Il 3 a 1 di Vermette a porta vuota serve solo come ciliegina sulla torta e due punti per Columbus dolcissimi.
Chicago Blackhawks
87 punti ( 4° posto)
Per i Blackhawks l'attesa di ritrovare l'euforia dei playoff è grande, in questa settimana si concedono, anche se non in positivo, di entrare nella storia della Nhl grazie alla sconfitta con New Jersey, che scritta cosi non direbbe niente ma per Martin Brodeur, storico portiere dei Devils, la conseguente vittoria è la numero 552, diventando il goalie più vittorioso della lega.
Che potesse essere la serata giusta per festeggiare, Brodeur ha iniziato ad intuirlo dopo sei minuti di gioco, con i suoi Devils avanti 2 a 0 con i gol di Langenbrunner e Zajak, e quando l'assist di Elias per Gionta, in inferiorità , regalava 3 a 0 e punto numero 702 a Patrick Elias, superando il record di punti appartenente a John MacLean, per 15 stagioni ai Devils di cui ora è assistente, la festa si stava completando.
In questa notte di celebrazioni neanche il tiro in power play di Barker per il 3 a 1, e Byfuglien che azzecca l'angolo impossibile del 3 a 2, rovinano la serata magica di Martin Brodeur condita da 30 parate. Per il portiere nativo di Montreal la cosa più difficile della serata è forse staccare la retina dalla sua gabbia per il meritato ricordo!
Dopo la sfida contro i Devils e il successivo derby con Columbus, per i Blackhawks c'è lo scoglio Oilers da superare, altra squadra alla disperata ricerca di punti playoff. La partita è un classico botta e risposta avvincente, con il vantaggio degli Oilers di Penner a cui risponde Bolland che devia la gran conclusione di Seabrook. Tre minuti più tardi 2 a 1 di Edmonton firmato Cogliano e nuovo pareggio di Burish a un minuto dallo scadere. Seconda frazione di gara e stesso copione, 3 a 2 di Moreau e parità siglata Cam Barker che riprende il disco perso da Havlat, e Sam Gagner che fa chiudere il periodo con il 4 a 3 per la formazione canadese.
Gli ultimi venti minuti comportano il forcing di Chicago, il risultato è il 4 a 4 di Martin Havlat. In una partita così solo i rigori possono dare un vincitore, ancora una volta protagonista Roloson che blocca i tiri di Kane e Toews, Khabibulin invece viene superato sia da O'Sullivan che da Kotalik, condannando i suoi alla sconfitta.
La partita contro i Los Angeles Kings si rivela una formalità , Patrick Sharp, al rientro dopo 16 gare saltate, in power play dà il vantaggio alla squadra di Quenneville e Martin Havlat raddoppia nel secondo periodo dopo uno scambio col ritrovato Sharp.
Il gol del rookie Doughty nel 2 a 1 serve più a Chicago per sfruttare la gabbia vuota dove ottiene la doppietta di Patrick Sharp dalla lunga distanza con doppia carambola sul palo e il 4 a 1 nella stessa situazione e a far doppietta è Havlat che accompagna il puck in rete. Il ritorno sul ghiaccio di Sharp viene salutato con l'ovazione di chi ha realizzato due gol più un assist nel 4 a 1.
Detroit Red Wings
107 punti (1° posto)
I Red Wings proseguono la marcia verso il miglior record della Nhl dando un saggio di classe e potenza contro i Flyers. Sotto 2 a 0 a causa delle reti di Hartnell e Lupul, solo Pavel Datsyuk può risollevare l'umore dei campioni trovando un angolo impossibile alle spalle di Biron. L'Artista russo compie una nuova prodezza nella finta per saltare Parent, l'assist al centro per Franzen è la cosa più semplice, e il 2 a 2 è confezionato.
Acquisito il pareggio nel terzo periodo a nove minuti dal termine il colpo del ko viene sferrato da Zetterberg, la ripartenza è letale e l'assist di Samuelsson per la star svedese è un gioiello. Detroit vince 3 a 2 e mantiene il primato ad ovest. Draper a quota 1.000 partite con Detroit sale al quinto posto tra i giocatori più presenti con le Ali Rosse.
Contro gli Atlanta Thrashers, nella gara successiva, è la serata particolare di Marian Hossa. Altra gara da ex per lui dopo la visita, fischiatissima, della Mellon Arena di Pittsburgh squadra a cui un anno fa era approdato proprio da Atlanta.
Questa volta ai fischi si sono aggiunti anche applausi, ma la Philips Arena era invasa da tifosi Red Wings,visibilmente soddisfatti per la sfida che Detroit vince 6 a 3 contro i Thrashers. Ad aprire le danze è Rafalski che ribatte in rete l'azione iniziata da Franzen e Zetterberg. Il raddoppio avviene nella seconda parte di gara, Datsyuk supera Lehtonen trovando il solito angolo impossibile.
Esattamente due minuti dopo grazie alla splendida apertura di Lebda, fa trovare tutto solo Hudler contro il portiere,e dà a questa azione la sentenza del 3 a 0. Il periodo finale è ricco di gol, si parte con il 4 a 0 di Franzen che ribatte la parata su conclusione di Lidstrom, e con la vittoria in cassaforte Detroit fa esultare l'arena di casa nel 4 a 1 di Little prima dell'annunciato gol dell'ex di Marian Hossa, Zetterberg gli concede disco e palcoscenico, lui prende la mira e conclude di classe alle spalle del portiere per il 5 a 1.
Kozlov regala la seconda esultanza prima che Cleary segni il 6 a 2 sul quarto assist di Zetterberg in questo match. Gol della bandiera di Stuart, 6 a 3 che serve più ai tifosi di Atlanta per ammirare lo spettacolo di una squadra di stelle anziché i derelitti giocatori della Philips Arena già in vacanza.
La rincorsa al President's trophy per chi fa più punti in Nhl è lanciatissima.
Backes, Weber, Torres e Zetterberg per questi sette giorni lasciano il palcoscenico per il migliore della settimana a Patrick Sharp e alla sua performance contro i Kings. Per il giocatore al rientro dopo un grave
infortunio, è nuova linfa alle ambizioni dei giovani Blackhawks.