Boston ritrova Garnett

Ottima settimana per Kendrick Perkins, che sta tornando in forma in vista dei play-off

Il rientro di Kevin Garnett contro San Antonio è la notizia della settimana per i Celtics, ma non si può neanche non notare come il bilancio settimanale sia stato molto altalenante, con vittorie contro squadre forti e sconfitte contro quelle deboli.

Risultati

Boston Celtics @ Milwaukee Bucks L 77-86
Boston Celtics @ Chicago Bulls L 121-127
Miami Heat @ Boston Celtics W 108-112
Boston Celtics @ San Antonio Spurs W 80-77

Commento

Dopo un mese circa d'attesa Kevin Garnett è tornato in campo contro gli Spurs, ha giocato un quarto d'ora scarso, ma è bastato per ridare ai Celtics quella solidità  persa durante la sua assenza.

Tra le qualità  del bigliettone, oltre alla capacità  di prendere rimbalzi, segnare sia da sotto che dalla media, coprire ampi spazi di campo in poche falcate, stoppare e comunque obbligare gli avversari a parabole improbabili, riesce ad infondere ai compagni di squadra la consapevolezza di poter vincere ogni partita e ricavare il meglio da ognuno di loro. Senza di lui era evidente che i Celtics sembravano una squadra senza identità , ora col suo ritorno hanno ritrovato il loro faro che li può guidare nelle nebbie della stagione regolare.

La settimana è stata molto particolare, infatti i Celtics hanno prima di tutto affrontato due squadre con record negativo, Milwaukee e Chicago, e con entrambe ha perso, risultati favoriti anche da varie mancanze che attanagliano il roster biancoverde, Garnett prima di tutto, ma anche Brian Scalabrine, Tony Allen e Glen Davis. Probabilmente la sconfitta più preoccupante è stata quella contro i Bucks perché arrivata senza che i Celtics abbiano dato la sensazione di poter offrire una minima resistenza, poi Doc Rivers ha riferito che gli avversari hanno effettuato una buona difesa, ma la nostra impressione è stata differente: l'hanno persa i Celtics piuttosto che vinta i Bucks con il peggior bottino di segnature stagionale; "abbiamo giocato al rallentatore e non abbiamo mosso la palla per l'intera partita" è stato il commento del Doc. contro Chicago si è iniziato a vedere qualche timido segnale di ripresa, ma le assenze hanno segnato anche questa partita contro una squadra in piena lotta per un posto ai play-off, poi con l'uscita di Moore per falli sono rimasti a disposizione di Doc Rivers solo 9 giocatori.

Dopo queste due sconfitte il rischio era che potessero proseguire contro due squadre più forti come Miami e San Antonio, eppure sono arrivate due vittorie inattese alla vigilia. Leon Powe ha raggiunto gli infortunati e pure Ray Allen contro Miami è rimasto in borghese, ma è rientrato Davis, una girandola di infortuni che si spera possa terminare in vista dei play-off. Probabilmente la doppia-V contro gli Heat è da imputarsi anche all'assenza di Wade che ha compensato parzialmente la decimazione dei biancoverdi che hanno affrontato la gara con uno solo dei loro tre migliori giocatori ma va anche detto che molta della vittoria va vada alla grande prova di Pierce, autore di 36 punti ed 11 rimbalzi, mentre a San Antonio è arrivata la prova d'orgoglio favorita dal rientro di Garnett anche se, dal punto di vista prettamente cestistico, non è che il buon Kevin abbia giocato molto bene, ma l'importante era rimettere piede in campo.

Dopo aver concluso una stagione con 48 vinte e 34 perse nella stagione 1968-69 martellati dagli infortuni, Bob Cousy ed i Celtics hanno vinto il titolo NBA. Ora l'ottantenne Cousy ha voluto dire la sua sull'attuale situazione che gli ricorda quel lontano titolo, sostenendo che ribaltare il fattore campo non è una missione impossibile per questi Celtics e per lui è pure più facile vincere in trasferta ai play-off rispetto alla stagione regolare; "non scommetterò contro di loro" ha concluso Cousy.

Infortuni

Nonostante tutti gli infortunati di cui potete leggere qui sotto, Pierce non vuole sentire scuse "continuiamo a combattere, non vogliamo crearci scuse, non siamo quel tipo di squadra" aggiungendo che non sono nel panico, ma vogliono solo lavorare per superare questa situazione difficile.

Alla fine Kevin Garnett è rientrato in campo dall'ormai lontano 19 febbraio, ma lo ha fatto con una piccola comparsata di un quarto d'ora, solo il tempo di riadattarsi al campo. Le previsioni date la scorsa settimana sono quindi state corrette ed anche nei giorni scorsi Doc Rivers indicava San Antonio la squadra contro cui sarebbe rientrato perché ha giudicato positivi gli allenamenti effettuati dal giocatore in settimana.

Una partita saltata è il bilancio dell'assenza di Ray Allen a causa di un'iperestensione del gomito destro accusato contro i Bulls. È stato tenuto a riposo più per precauzione, una partita è stata più che sufficiente per sincerarsi che non ci fossero problemi ulteriori.

Infortunio nuovo anche questa settimana, il candidato stavolta è stato trovato in Leon Powe, infortunatosi al ginocchio destro durante il primo quarto della partita contro Chicago. Per lui si parla di uno stop di almeno una settimana, più probabilmente due.

Sono state necessarie altre due partite saltate per recuperare dall'infortunio alla caviglia destra di Glen Davis anticipando leggermente le previsioni che lo davano rientrante per la fine della settimana appena terminata.

Da qualche giorno Brian Scalabrine ha iniziato un programma di riabilitazione della durata di 12 giorni che prevede bicicletta e potenziamento muscolare in palestra. La sua speranza è di riprendere ad allenarsi il più presto possibile, ma dubitiamo che la previsione di rivederlo in campo agli inizi di aprile possa essere rispettata.

La riabilitazione del pollice sinistro di Tony Allen continua a ritmo sostenuto e fra due o tre settimane è probabile che il giocatore possa riprendere ad allenarsi. L'ipotesi di rientro per i play-off rimane solo un'ipotesi perché attualmente non è possibile avere delle previsioni affidabili.

Anche se non hanno saltato nessuna partita è giusto citare Rajon Rondo e Eddie House tra gli infortunati. Rondo ha accusato problemi alla caviglia durante il terzo quarto della gara contro Chicago, è tornato negli spogliatoi e poi è rientrato tranquillamente in campo. Anche House si è storto una caviglia, successogli nell'ultima partita della scorsa settimana, ma anche in precedenza aveva un dolore al tallone accusato lo scorso 11 marzo. Sabato scorso ha saltato un allenamento per problemi familiari, ma Doc ha riferito che non avrebbe comunque giocato per la sua situazione medica. Per fortuna ha risolto velocemente i guai fisici e ha potuto giocare senza particolari problemi tutte le partite.

Alla fine, e se tutto procede come previsto, solo Scalabrine, Powe e Tony Allen saranno fuori causa la settimana prossima, e sarebbe da considerarsi un buon risultato vista la recente decimazione.

Curiosità 

Con l'assenza di una partita di Ray Allen e l'infortunio di Leon Powe, Paul Pierce è rimasto l'unico dei Celtics ad essere entrato in campo in tutte le gare durante questa stagione.

In settimana il plenipotenziario dei Celtics Wyc Grousbeck ha richiesto ufficialmente all'NBA di poter giocare in casa il giorno della festa di San Patrizio il 17 marzo dell'anno prossimo. È infatti dal 2005 che i Celtics non giocano in casa quel giorno, festa molto sentita dalla città  di Boston. "Penso che dovremo giocare sempre in casa ogni giorno di San Patrizio" ha detto Doc Rivers.

Continuano a levarsi sempre più in alto le lamentele verso gli arbitri. L'ultima è accaduta a Doc Rivers, sfidato dall'arbitro Bill Kennedy a protestare per comminargli un secondo tecnico e relativa espulsione, cosa puntualmente avvenuta, durante la gara contro Chicago. Alle rimostranze di Rivers alla Lega, gli hanno sostanzialmente dato ragione, infatti l'arbitro è stato multato, ma non hanno ritirato la multa di 25mila dollari comminata a Rivers stesso. È già  da tempo che il livello degli arbitri è calato molto, l'NBA dovrebbe curare meglio la loro formazione per cercare di rendere le partite il più possibile corrette.

Il migliore della settimana

Come la settimana scorsa non c'è stata storia con Powe, anche questa settimana il riconoscimento settimanale va assegnato senza indugi a Kendrick Perkins, autore di un'ottava eccellente. Contro i Bucks infatti è stato l'unico oltre a Moore che poteva dirsi soddisfatto della propria prestazione con 26 punti e 12 rimbalzi, ha proseguito contro i Bulls con un'altra doppia doppia (14+10) sfiorata poi contro Miami, ed è stato anche autore di una stoppata eccellente ai danni di Beasley al supplementare. Menzioni anche per Moore (contro i Bucks) e House (Bulls e Heat), mentre Rondo ha fatto di tutto per strappare a Perkins il riconoscimento, distinguendosi per tutta la settimana, ma è naufragato in modo troppo evidente contro i Bucks per meritarsi il premio.

Classifica aggiornata:
10 Rondo
5 Perkins
3 Powe
2 House

I minuti del PGA Tour

È difficile questa settimana commentare i minuti del PGA Tour, infatti Paul Pierce ha giocato tutte e quattro le partite con una media di ben 40,9 minuti, Allen ne ha giocate tre (38,1) mentre Garnett solo l'ultima con pochi minuti, 14,7 per la precisione, minutaggio programmato fin dall'inizio con Doc Rivers per non affaticarlo troppo al suo rientro in campo.

Le prime due partite sono state giocate in modo simile da Pierce ed Allen, la media per partita infatti dice 38 e 38,2. Il solo Pierce ha giocato ben 47,3 minuti contro Miami contando anche il supplementare, mentre la media scende di molto a 31 contro San Antonio dato che Garnett ha giocato poco. In quella partita Allen e Pierce hanno giocato poco meno di 40 minuti a testa.

L'elevato minutaggio di Pierce ha portato la sua media stagionale ad un solo centesimo dai 38 minuti, Allen sale leggermente a 36,6 mentre Garnett con il suo solo quarto d'ora fa scendere la sua media a 31,9 minuti.

Appuntamenti e classifiche

Sempre frenetica la stagione dei Celtics con ben 4 partite nei prossimi 7 giorni:
sabato 21 marzo in trasferta contro Memphis
lunedì 23 marzo in casa contro i Clippers
mercoledì 25 marzo in trasferta contro Orlando
venerdì 27 marzo in trasferta contro Atlanta

Come la settimana scorsa, anche questa settimana i Celtics affronteranno due gruppi di partite di due partite ciascuna con squadre dello stesso livello. Iniziano la settimana contro due squadre dei bassifondi della Western Conference come i Grizzlies ed i Clippers contro i quali è auspicabile per Boston portare a casa le due vittorie ora che stanno rientrando gli infortunati.

Diversa la caratura degli avversari nel secondo gruppo di partite, infatti affronteranno i Magic e gli Hawks, rispettivamente terzi e quarti della parte est dell'NBA. Le due gare sono importanti perché i primi perché cercheranno di agguantare i biancoverdi in classifica, mentre i secondi sono in uno splendido periodo di forma e sono in grado di battersi alla pari contro chiunque.

I Cavaliers hanno preso la vetta della NBA e difficilmente la cederanno, i Lakers sono a strettissimo contatto mentre i Celtics ed i Magic hanno perso qualche lunghezza, ma rimangono sempre vicini. Nella parte ovest le inseguitrici non sembrano in grado di poter raggiungere i Lakers, nella parte est gli Hawks stanno recuperando lo svantaggio accumulato, ma è improbabile che possano raggiungere Celtics e Magic.

Boston, per bocca di Doc Rivers, ha rinunciato a combattere per il primo posto per concentrarsi sul roster cercando di portarlo il più possibile integro con l'appuntamento dei play-off. Decisione corretta a nostro avviso perché è meglio arrivare a posto fisicamente e secondi che arrivarci acciaccati col seed numero 1 col rischio poi di perdere il vantaggio del fattore campo alla prima difficoltà .

A risentirci.

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