Parker trascina gli Spurs

Anche per Tony Parker si fa dura quando in area ci sono Odom e Gasol…

Nessuno dei 4 titoli Nba ottenuti dai San Antonio Spurs è arrivato quando i Los Angeles Lakers potevano avvalersi del fattore campo.

Sembra una sentenza, visto che la squadra di Mr.Bryant avrà  il miglior record della Western Conference, ma Coach Pop cerca di sdrammatizzare: "Penso che saremmo stati più vicini ai Lakers senza infortuni, ma ogni squadra può dirlo, poiché tutti hanno infortuni. Sappiamo di dover essere una delle 2 o 3 miglior difese per poter vincere il titolo, e in una scala da 1 a 10 ora siamo a 7 e mezzo, massimo 8. Noi dovremo essere a 9 e mezzo per poter competere con i migliori, e specialmente con i Lakers, che sono i migliori. I nostri giocatori dovranno essere tutti al 100% per avere una chance, perché la storia dice che ogni squadra campione Nba aveva giocatori al massimo nel momento decisivo."

Questa è la ricetta secondo Popovich per potersi affermare anche nel 2009 come campioni Nba e molto dipenderà  dall'impatto di Drew Gooden all'interno del sistema difensivo dei neroargento.

I RISULTATI
San Antonio Spurs vs Dallas Mavericks 93-76
San Antonio Spurs vs Portland Trail Blazers 99-84
San Antonio Spurs vs Cleveland Cavaliers 86-97
San Antonio Spurs @ Portland Trail Blazers 84-102
San Antonio Spurs @ Los Angeles Clippers 106-78
San Antonio Spurs @ Dallas Mavericks 102-107
San Antonio Spurs vs Washington Wizards 100-78
San Antonio Spurs vs Phoenix Suns 103-98
San Antonio Spurs vs Charlotte Bobcats 100-86
San Antonio Spurs vs Los Angeles Lakers 102-95

Record di 43-21 (0.672) e seconda posizione confermata ad Ovest con un mini-parziale di 6 vinte e 4 perse nelle ultime 10 in contumacia Ginobili e parzialmente Duncan.

Delle 4 brucianti sconfitte 2 sono arrivate in trasferta con Portland e Dallas mentre 2 all'At&T Center contro i 2 Re della Lega, Bryant e Lebron.

L'unico comun denominatore di queste 10 sfide è stato un Super Parker, che ha viaggiato a medie altissime caricandosi la squadra sulle spalle per sopperire alle pesanti assenze offensive, aiutato ottimamente da un ritrovato Finley e da Mason.

Nei prossimi 10 giorni gli Speroni si giocheranno il secondo posto dell'Ovest contro i Rockets in ben 2 sfide e accoglieranno i Boston in cerca di vendetta, poi dovrebbero avere vita facile fino al 29 Marzo con New Orleans, Atlanta permettendo.

I Big 3

In discesa le quotazioni di Tim Duncan, tenuto precauzionalmente a riposo dallo staff a causa di un dolore al ginocchio destro per 3 partite, e apparso nervoso nella sfida contro i Lakers non riuscendo ad avere la meglio su Pau Gasol e Lamar Odom.

Il caraibico, nonostante il periodo negativo, nella noia (perché per lui rimane tale, infortuni o meno) della regular season ci ha regalato un siparietto che ha fatto tornare alla mente degli aficionados Spurs un curioso episodio successo 2 anni fa: il 4 Marzo si sono incontrati all'American Airlines Center i Dallas Mavericks, i San Antonio Spurs e Joey Crawford.

Nel 2007 Duncan venne espulso da Crawford ( che fu poi sospeso per 5 mesi dalla Lega) per aver riso in panchina, dando inizio alle storie tese fra i 2, che continuano ancora oggi anche a causa del non fischio di Crawford su Barry in gara 4 fra Lakers e Spurs.

Il 21 neroargento nei primi minuti della gara del 4 Marzo, dopo un fischio a suo sfavore ha accennato ad una protesta, realizzando solo in seguito che l'autore della chiamata era proprio Crawford. A quel punto Duncan ha smesso di protestare ed è tornato a giocare scuotendo la testa. Grazie TD!

E' tornato il miglior Parker e questa è già  un'ottima notizia per Coach Popovich: i suoi numeri nelle ultime 10 partite sono impressionanti.

26 punti di media a partita con il 52,7% dal campo ( 29 con il 57% escludendo le sconfitte contro Cleveland e Portland, in cui il francese si è detto letteralmente senza benzina), conditi da 7,5 assist; ben 4 partite oltre i 30 punti che sono valse 3 vittorie, che diventano 6 con 4 vittorie sopra i 20.
Ridurre solamente ai numeri le prestazioni di Parker sarebbe riduttivo: il franco-belga ha trascinato la squadra aumentando le sue realizzazioni notevolmente senza rinunciare a servire i compagni.

Sarà  questo il futuro degli Spurs nel dopo Ginobili-Duncan? Con un Parker così il futuro è assicurato; per ora però lui è pronto per la post-season e attende l'arrivo dei 2 compagni.

Marzo è il mese della Noche Latina in Nba, ma Los Spurs non sono tali senza Manu Ginobili.
Il giocatore di Bahia Blanca è fuori da 13 partite consecutive per la frattura da stress al perone della gamba destra e lo staff preferisce non affrettare i tempi del rientro in un momento così delicato della stagione.

Popovich sa che un errore in questo momento potrebbe compromettere le possibilità  di titolo dei texani, che hanno bisogno come il pane delle giocate del numero 20, e predica calma ripetendo più volte che se deve sbagliare preferisce farlo dando una settimana in più di riposo all'argentino, piuttosto che una in meno.

Nel frattempo Duncan e compagni dovranno cercare di mantenere lontani i Rockets dal secondo posto senza l'aiuto di El Contusion, non essendo ancora fissata una data di rientro.

La Squadra

R.C. Buford pesca il Jolly dal mazzo dei buy-out e porta a Spursello alla corte di Gregg Popovich il lungo da tempo cercato: Drew Gooden.

La 27enne ala grande da Kansas non è esattamente il giocatore ideale per il complicato sistema di Pop come poteva esserlo Marcus Camby, ma è un lungo atletico e ancora giovane ( almeno rispetto all'età  media del roster) che può affiancare Tim Duncan e aiutarlo sotto le plance per migliorare gli Spurs soprattutto a rimbalzo.

L'ex giocatore dei Chicago Bulls, volato a Sacramento insieme a Nocioni nell'ambito dello scambio che ha portato Salmons e Miller (altri 2 ricercati in Texas) proprio nella Wind City, è stato tagliato dai Kings per fare spazio salariale e ora arriva sul Riverwalk con la speranza di avere un'altra chance per l'anello: il destino beffardo infatti l'ha portato proprio in quella franchigia che nel 2007 gli ha negato la gioia più grande umiliando i suoi Cavaliers con un sweep.

L'acquisto di Gooden è stato ufficializzato il 5 marzo ma i primi 10 giorni in neroargento sono stati da spettatore a causa di uno stiramento inguinale che lo affligge da Gennaio, con l'esordio del numero 90 che è avvenuto nel secondo quarto della sfida contro i Lakers, in cui ha giocato solo 3 minuti mettendo a referto 2 punti e 4 rimbalzi.

Drew può diventare l'arma in più di San Antonio per la corsa al titolo.

In queste ultime due settimane è stato anche firmato con un contratto da 10 giorni Pops Mensah-Bonsu, ex Benetton Treviso, che ha fatto delle brevi apparizioni a risultato acquisito, e che è stato tagliato al termine del contratto per approdare poi ai Toronto Raptors.

Grande periodo per Michael Finley, che ha visto aumentare il suo minutaggio per l'assenza di Ginobili ma ha reagito incrementando il valore delle prestazioni, mettendo a segno anche il season-high di 25 punti contro i Los Angeles Lakers.

Conferma ad alti livelli per Roger Mason, ormai una certezza, mentre appare in calo Matt Bonner; il rosso ha perso minuti a favore di Kurt Thomas, che ha anche approfittato dell'assenza di Duncan per conquistare un posto in quintetto.
L'arrivo di Drew Gooden cambierà  in negativo il minutaggio di Bicio Oberto, oltre a quello dei già  citati Bonner e Thomas.

I Lakers sembrano ancora lontani anni luce, come dimostrato nell'ultimo incontro, ma i San Antonio Spurs, orgogliosi e duri a morire, con il roster al completo potrebbero crearsi una chance per impensierire i californiani nei Playoff.

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