Tayshaun Prince è sempre uno dei più positivi in casa Pistons…
Gli enigmatici Pistons di Curry proseguono il loro cammino verso i playoff,che scatteranno esattamente tra un mese e cinque giorni.
Al momento il team è sesto nella Eastern Conference(33W-31L) e la classifica può ancora riservare ogni sorta di sorprese,da un incredibile quarto posto acciuffato al fotofinish(obiettivamente difficile se si continua ad abbuscare con Atlanta") ad una settima piazza che spedirebbe i nostri eroi verso un primo turno con poche chance di sopravvivenza.
Intanto una triste perdita ha turbato profondamente l'ambiente:
è scomparso a 86 anni Bill Davidson,proprietario della gloriosa franchigia del Michigan dal 1974.
“Siamo davvero rattristati, Mr Davidson è stato un grande proprietario,sempre vicino a giocatori,allenatori e impiegati. E' stato importante per molta gente e in questo momento siamo vicini all'intera famiglia Davidson” ,sono le parole del coach Michael Curry,una volta appresa la triste notizia.
Anche Rick Carlisle lo conosceva bene ed ha uno splendido ricordo di lui:”“Ha vissuto una vita piena ed incredibile,aiutando migliaia,forse milioni di persone!”
Persona schietta e genuina,Davidson ha fatto cose troppo importanti per questo team per essere liquidato con poche parole,la nostra promessa è quella di dedicargli il prossimo report con notizie,curiosità e aneddoti sulla sua brillante carriera!
Quattro W su sei
Gli ultimi incontri disputati dalla franchigia della Motown sono stati caratterizzati dall'assenza di Allen Iverson e i Bad Boys hanno infilato una serie niente male di 6 vittorie in 8 gare.
Cosa vuol dire? E' un caso o c'è un significato particolare? Andiamo innanzitutto a riepilogare queste partite,poi potremo studiarle con attenzione.
Detroit-Denver 100-95 Prince 23pt,Billups 34p.
Detroit-Golden State 108-91 Hamilton 22pt.
Atlanta-Detroit 87-83 Hamilton20,Stuckey 19.
Detroit-Orlando 98-94 Howard 27pt+14rb. Hamilton 29pt+14rb,Wallace out dopo 11min per infortunio; al suo posto K.Brown,10pt in 25 min. McDyess 18rb.
Detroit-New York 111-116 ot Robinson 30pt,Hamilton 27,McDyess 21pt+22rb.
Toronto-Detroit 95-99 ot Hamilton 24pt+16as
Chauncey Billups torna al Palace, stracolmo per l'occasione, ed è grande festa per lui: il popolo di Auburn Hills lo accoglie con molto affetto,tanto da far pronunciare queste parole al playmaker del Colorado: "Forse potrò dimenticare il match, ma non scorderò mai l'ovazione e la calda accoglienza di questi tifosi."
In campo Billups gioca un'ottima partita,condita dal suo season high di 34 punti,ma i Nuggets,privi di Anthony devono arrendersi ai Bad Boys,desiderosi di non sfigurare di fronte all'ex compagno.
Salta invece la sfida di Iverson al suo vecchio club per un infortunio alla schiena.
Altro prestigioso ex in campo,si tratta di Tony McDyess che con le pepite ha giocato più di 350 match in carriera tra il 1995 e il 2002.
Il successo contro la banda californiana di Don Nelson invece conta poco,classifica a parte,perché bisogna considerare che i Warriors che già di per sé non sono imbattibili,sono addirittura scesi in campo privi di Azubuike,Maggette,Jackson e Biedrins!
Poi due sfide delicate in ottica playoff:Detroit perde con Atlanta e vince con Orlando e in entrambi i casi ci verrebbe da esclamare:ma guarda un po',non lo immaginavamo!
Il popolo di pistons.com alla domanda "Chi preferireste incontrare al primo turno,Atlanta o Orlando?"(finalmente un bel sondaggio) ha risposto quasi senza alcun dubbio"
Il 72% di loro vorrebbe affrontare i Magic contro i quali i Pistons hanno una buona tradizione in post season.
C'è da capirli perché il loro team è stato finora battuto tutte le volte che si è trovato di fronte a Joe Johnson e co. mentre ha sempre sconfitto l'equipe di Van Gundy anche se ai playoff non sempre si assiste a ciò che vediamo durante i cinque mesi e mezzo di regular season e Atlanta,benché sia abbastanza ostica,in chiave post-season non ha la stessa esperienza della franchigia della Florida,anche se tutti ricordiamo l'epica serie dello scorso anno con i Celtici.
Contro i Magic rileviamo l'infortunio al polpaccio per Rasheed Wallace,rimasto sul parquet soltanto un quarto di gara e assente poi nei successivi match contro New York e Toronto.
Il gioco di D'Antoni(e come avrete capito siamo passati a commentare la partita con New York) creava non poche difficoltà ad una retroguardia dei Pistons quest'anno non particolarmente simile ad una barriera invulnerabile.
Inutile la prestazione alla Howard di un ottimo McDyess nelle vesti di vice-Rasheed(tra l'altro Tony ha giocato nella Grande Mela 18 partite nel 2003,ndr):un implacabile Nate Robinson regalava la vittoria agli scapestrati Knicks.
Successivamente la vittoria sui Raptors.
E' una stagione incredibilmente a fasi alterne per Detroit,capace di passare dall'anonimato a 8W in 9gare,e poi ancora subire 8 sberle di fila prima di reagire e far propri 6 incontri su 8 senza quella che in teoria dovrebbe essere la sua stella numeo1"(per di più battendo Orlando e perdendo con New York)!
Le premesse in vista della post season non sono ottime se si dovesse continuare così: certo,questi Pistons sarebbero capaci di ogni cosa,ma in una squadra ambiziosa la stabilità è un bene troppo prezioso per poter beneficiare di essa solo una volta al mese"
Iverson from the bench?
In molti invocano il suo impiego come sesto uomo(adesso non si può perché come abbiamo detto è infortunato alla schiena,ma sta per rientrare,ndr) ed in effetti senza Iverson la squadra gioca un pochino meglio ed ottiene risultati senz'altro più positivi per il semplice fatto che può tornare a giocare a memoria,come in questi ultimi anni,senza doversi preoccupare dell'integrazione di Allen.
Il piano sarebbe quello di partire con The Answer in panchina per poter sfruttare il più possibile il gioco corale,e arrivare poi nei caldissimi minuti del match con il punteggio in bilico e un'arma micidiale come le penetrazioni della guardia della Virginia.
Sulla carta ci sta,ma la nostra impressione è che anche questa soluzione potrebbe poi vacillare di fronte a quei team(Celtics e Cavaliers su tutti) che la classe la mettono sul parquet dal primo all'ultimo minuto e soprattutto con dei difensori che per superarli ci vuole soltanto l'Iverson dei tempi migliori.
Il discorso è principalmente un altro:la tattica,per quanto importante,in questo momento è secondaria.
Probabilmente il team non ha digerito l'addio di Billups e il conseguente arrivo di A.I. più dal punto di vista psicologico che da quello tecnico tattico.
Del resto, benché Rodney Stuckey non nasca playmaker,sta giocando un'ottima stagione,rimpiazzando Chauncey in maniera egregia(pensate che è un quasi rookey che si è dovuto adeguare mentre Billups era il leader indiscusso nel suo ruolo preferito,ndr).
Hamilton e Prince sono in buone condizioni di forma e poi da diverso tempo è tornato anche Tony McDyess.
Che l'ossatura del team abbia risentito della maxi-trade ci può stare,ma che Detroit sia di colpo diventata una squadra da sesto posto ad Est è difficile da credere.
Allora,tornando al discorso precedente,ci piacerebbe sapere che tipo di rapporto ha Allen Iverson con i suoi compagni,se per esempio sono amici anche fuori dal campo o tutto si riduce ad un "passa!" o "fai provare me" gridati nelle palestre di Auburn Hills durante gli allenamenti.
Un club di veterani potrebbe forse faticare ad accettare un nuovo leader che ha sempre giocato da capo indiscusso dei suoi team?
Non ha probabilmente neanche tanto giovato alla guardia number1 essere rimasto a casa a festeggiare il Ringraziamento mentre i suoi nuovi compagni sgobbavano negli allenamenti"ma questa è storia vecchia.
Le abbiamo pensate ed analizzate tutte in questi report:dai malumori di Rasheed ai progetti futuri di Dumars,dalla ancor giovane età di Curry ad un "inconscio boicottaggio" verso il nuovo arrivato.
Alla fine,come si dice,tutto fa brodo.
Il problema è che i fans vorrebbero vedersi serviti(soprattutto a maggio/giugno") non un tiepido brodino con qualche verdura,ma una bella pasta al forno saporita e profumata da far venire l'acquolina in bocca mentre ti avvicini allo stadio col desiderio di una gustosa vittoria.
Per adesso però"il forno ancora non funziona bene e ci dobbiamo accontentare del brodino,sigh!
E se McDyess"
Ma attenzione,perché per aggiustare questo "forno" si è proposto negli ultimi giorni un certo McDyess,uno che di riparazioni in corsa se ne intende e non poco.
Il quasi 35enne talento del Mississippi ha dovuto fare i conti con gravi infortuni al ginocchio che hanno messo a repentaglio il proseguo della sua carriera ma si è fortunatamente lasciato alle spalle tutto ciò.
E mentre ci avviciniamo ad una post season che si annuncia particolarmente ardua,Tony sembra davvero il più in forma del gruppo,e quando ha dovuto sostituire Wallace è sembrato particolarmente indiavolato,catturando una grossa quantità di rimbalzi e inanellando i numeri dei bei tempi,momenti in cui gli infortuni non esistevano e lui poteva giocare con tranquillità ed esplosività .
A Motown vogliono continuare ad assistere a queste sue magiche prestazioni almeno fino a maggio inoltrato,vedremo se McDyess potrà essere l'uomo chiave di una squadra che sta cercando il suo messia dopo aver visto il precedente imbarcarsi su un volo diretto a Denver"
La battaglia di Daly
A Chuck Daly è stato di recente diagnosticato un cancro al pancreas e per il 78enne glorioso ex-coach si prospetta una dura battaglia per la vita.
Daly,da 15 anni nella Hall of Fame,è stato l'allenatore dei più bei Pistons della storia,nonché della più bella e forte nazionale statunitense di sempre:ha condotto all'anello i Bad Boys nel 1989 e nel 1990,dopodichè ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Barcellona 1992 col celebre Dream Team.
Ora una sfida più importante e delicata,sul web ha già ricevuto numerosissime testimonianze d'affetto e anche Joe Dumars si è unito al coro di coloro che sperano che la situazione possa evolversi in meglio:"In questo momento i miei pensieri e le mie preghiere sono per Chuck e la sua famiglia".
Tanti auguri Chuck per una pronta e brillante guarigione in perfetta linea con le vittorie che hai ottenuto sul campo!
Prossimi incontri e prospettive
Arrivano i Grizzlies al Palace,dopodichè una doppia trasferta texana: prima Dallas,poi Houston e qui occorre far attenzione perché quando queste due squadre sono arrivate a Detroit,esattamente una dopo l'altra hanno espugnato la tana dei Bad Boys(sai che impresa"!)
Tornati a casa,i Pistons affronteranno Los Angeles Clippers e Miami Heat e basta dare uno sguardo alla classifica per capire quanto quest'ultimo match sia importante.
Poi si va a Chicago a fare una corrida,fatale qualche tempo fa(ricordate il canestro di Gordon con Stuckey che gli salta addosso invano?) in quella che fu la notte dedicata al grande John Kerr che purtroppo nel frattempo si è spento a 76 anni.
Quindi l'affascinante sfida casalinga con i Los Angeles Lakers del mamba Kobe Bryant a caccia di una difficile riconferma a MVP. Con la grande speranza che assomiglia più ad un sogno che questa partita possa essere anche la Finalissima di giugno!
E così salutiamo anche l'ultimo report invernale.
Torna la primavera a Motown,il nostro augurio è che torni non solo nei paesaggi,con gli alberi che riprendono il colore verde delle foglie e bla bla"ma anche nei risultati della pazza squadra del Michigan,la Bella Addormentata che deve svegliarsi da un sonno profondo(fortunatamente meno di 100 anni") ed ora più che mai è decisa a lasciarsi alle spalle il gelo di un inverno insoddisfacente per far posto a questa nuova e scintillante stagione,decisiva per il suo futuro di Principessa.