Per Ivan Rodriguez e Carlos Guillen è iniziata la festa!
E' la parte bassa del nono inning ed il punteggio è ancora ancorato su un estenuante ed emozionante 3-3 che fa dimenticare anche il pungente freddo autunnale del Michigan. Con 2 out e due corridori sulle basi è Magglio Ordonez ad avere un appuntamento con la storia.
Un giro di mazza fluido e potente ferma il tempo nella notte di Detroit, mentre la palla vola irresistibile terminando la sua traettoria oltre le recinzioni di un Comerica Park in tripudio.
E' la vittoria. E' la riscoperta di un grande amore tra una città e la sua squadra di baseball. E' la fine di un periodo lungo quasi vent'anni di umiliazioni e delusioni. In due parole: World Series!
Questa è la cronaca degli ultimi secondi di una partita palpitante ed equilibrata che ha visto gli Oakland Athletics uscire sconfitti da una gara in cui sono stati in vantaggio fino al sesto inning.
Il problema della squadra californiana è stata, ancora una volta, una scarsa attitudine a segnare punti (poco più di due a partita nella serie) con la stella Frank Thomas che chiude con un imbarazzante 0 su 13 la sua avventura nell'ALCS. Il monte di lancio si è confermato il punto di forza della squadra, ma per vincere questo incontro ci voleva qualcosa in più.
I Detroit Tigers sono arrivati così alla settima vittoria consecutiva nei playoff (record di franchigia) ed accedono alle finali dopo aver rifilato un secco sweep (4-0 nella serie) ai campioni della AL West. Prestazione di grande carattere di Jeremy Bonderman, che lancia per 6 inning e 2/3 concedendo tre punti, e di tutto il bullpen che lascia all'asciutto le mazze avversarie uscendo, in più di un'occasione, da situazioni a dir poco complicate.
L'attacco è meno brillante rispetto al solito, ma riesce a tenere in partita la squadra fino a quel nono inning di cui si è già ampiamente detto.
Il lanciatore vincente è Wilfredo Ledezma (1-0, 3,38 ERA) ed il perdente è Huston Street (0-1, 10,80 ERA) ma l'eroe indiscusso della serata è il trentaduenne esterno di Caracas (Venezuela) Magglio Ordonez (.235) che firma questa partita con 2 HR e 4 RBI!
La partita
Parte male il pomeriggio dei Tigers che vanno subito sotto per 2-0 nel primo inning grazie a due doppi consecutivi di Milton Bradley (.500) e Eric Chavez (.231) che portano a casa un punto a testa. Mentre Dan Haren (0-0, 5,40 ERA) domina le mazze dei Tigers, sono ancora gli A's ad allungare con un fuoricampo di Jay Payton (.286) che fissa il punteggio sul 3-0 nella parte alta del quarto inning.
La rimonta di Detroit inizia nella parte bassa del quinto dove, ad un singolo di Brandon Inge (.333), fanno seguito due doppi consecutivi di Curtis Granderson (.333) e Craig Monroe (.429) che accorciano le distanze sul 2-3. I Tigers raggiungono il pareggio nell'inning successivo grazie ad un solo homer di Ordonez che comincia da qui la sua indimenticabile serata.
Ristabilita così la parità , sono due i momenti chiave della gara prima dell'epilogo finale. Nella parte bassa del settimo è Detroit ad avere le basi piene con un solo out. Carlos Guillen (.188) non riesce a fare di meglio che battere una comoda rimbalzante sul terza base degli A's che chiude il doppio gioco.
Nella parte alta dell'ottavo è invece Oakland a ritrovarsi le basi piene con 2 out dopo che il rilievo Jason Grilli aveva concesso 3 BB frutto di 12 lanci ball consecutivi. In questo caso è il venezuelano Marco Scutaro (.067) a farsi eliminare al volo dal catcher Ivan Rodriguez in zona di foul dopo che Ledezma aveva sostituito il frastornato Grilli.
Del fuoricampo da tre punti di Magglio Ordonez che nella parte bassa del nono ha chiuso la partita si è già detto, ma per dovere di cronaca bisogna riconoscere che il closer di Oakland Huston Street aveva già lanciato per 2 inning e 1/3 (28 lanci complessivi) e forse il manager Ken Macha avrebbe potuto sostituirlo dopo i due singoli consecutivi concessi a Monroe e Placido Polanco.
Coming up
Da sabato prossimo al Comerica Park di Detroit sono in pogramma le World Series. Per quanto riguarda i partenti dei Tigers bisognerebbe chiedere al manager Jim Leyland, ma ieri sera sembrava troppo occupato con lo champagne"