L'accattivante sorriso dell'one-man show Shaquille O'Neal
Edizione più che speciale dedicata al 58° NBA All-Star Game.
Partiamo senza ulteriori indugi quindi in direzione Phoenix, Arizona dove
all'US Airways Center, casa dei Suns, per un lungo, interminabile week-end
tutto il globo terracqueo appassionato di pallacanestro ha sgranato gli occhi
davanti a varie e mai banali meraviglie.
News
5. Mancano pochi giorni al celebratissimo All Star Game di Phoenix e
un giocatore dei Suns viene intervistato a margine di un incontro per la
raccolta del burro di arachidi. La manifestazione benefica svoltasi a Curch on
the Rise, regione del Westlake nell'Ohio, terra di Clevaland Cavaliers e Lebron
James, aveva come scopo finale la raccolta di cibi e beni primari per i bambini
in difficoltà economiche.
La serata si è svolta in modo molto positivo e, come dicevamo prima, si è
raccolta una quantità esorbitante di burro di arachidi visto che ogni
partecipante doveva portarne almeno 10 confezioni (ma pasta, carne, latte e
quant'altro no eh?).
A margine della serata il suddetto giocatore dei Suns, che all'anagrafe
conoscono meglio come Shaquille O'Neal, ha rilasciato una dichiarazione che
pone fine all'eterno dilemma che assilla la lega professionistica di Basket da
quando Lebron James è stato scelto al draft.
"Ehi, Shaq, tutti si chiedono chi è meglio in questo momento? Kobe o Lebron?
"
Risposta del mai banale O'Neal che naturalmente parla di sé in terza persona:
"Lebron James? E' bravino ma Kobe Bryant è il miglior giocatore con cui The
Diesel abbia mai giocato. Bryant vale probabilmente 10, Lebron 9.7 o 9.8. James
è un ottimo giocatore, che fa sempre la scelta giusta e mantiene i compagni di
squadra sempre coinvolti nell'azione. Cleveland sta giocando a un livello molto
alto proprio per merito suo, ma Kobe resta sempre il migliore".
Il numero 24 giallo-viola, che ricordiamo ha il nome di una bistecca, è stato
comunque preso in giro da Shaquille che, giocando con il nome del losangelino,
ha affermato: "Kobe poteva venire e portare un po' di carne però eh? Ma se
avete bisogno di un po' di burro di arachidi so dove potete trovarlo!",
nonostante la storpiatura ha molto gradito l'uscita dell'ex compagno in maglia
Lakers con cui ha vinto 3 anelli e con cui componeva una combo a dir poco
illegale.
Lebron, invece, non l'ha presa molto bene evidentemente, difatti la sera sul
parquet della Quicken Loans Arena ha asfaltato dopo una grande prestazione
personale i Suns di Shaq.
Prescelto non te la prendere sai come è fatto Shaq, d'altronde per lui non c'è
storia. Il più dominante di sempre è un altro, Vero Big Aristotele?
4. Tutti quanti abbiamo apprezzato il week-end nel deserto dell'Arizona
ma alcuni di noi si sono chiesti se alcune cose non andassero
modificate.
Gara delle schiacciate ok, gara del tiro da tre va bene, gara tra rookie e
sophomore ci siamo, gara dei grandi perfetta. Ma le altre cose, oltre che da
contorno folkloristico a cosa servono?
Il McDonald's All-Star Celebrity Game: si salva solo grazie a un immenso
Wilkins e al sempre matto Terrel Owens che oltre a imperversare nella lega NFL
dimostra anche discrete attitudini nella palla arancione a spicchi. Voto 5.5.
Dream Factory e D-League All-Star Game: hanno un senso solo in quanto
lega di sviluppo e quindi abituano gli scarti del pianeta NBA a giocare una
gara delle stelle, non si sa mai! Tipica fregnaccia americana che non capiremo
mai noi Europei. Voto 4.
Haier Shooting Stars: tutto bello, bellissimo, i tre componenti, un
attuale giocatore NBA, una leggenda e un'atleta WNBA, i fischi a qualsiasi cosa
sia Lakers e a Tim Duncan la cui tripla non è stata ancora perdonata a Phoenix,
ottima idea. Diventa leggermente imbarazzante però quando si va a tirare da
metà campo, dove solo le ragazze o le leggende riescono dopo molti, troppi
tentativi a risparmiare ulteriori agonie al pubblico. Voto 3. Afflalo voto
speciale: -1.
Playstation Skill Challenge: s.v., che, attenzione, non sta per senza
voto ma per senza voglia come quella dimostrata dai partecipanti che non si
sono certo uccisi per vincerlo, si salvano Devin Harris e Rose Derrick che
vince con la faccia di chi dice, perché io? Cosa ho fatto di male per essere
qui?. Dichiarando in modo palesemente ironico che è un orgoglio aver vinto
questa competizione che lo mette al pari di tanti grandi del passato.
Mo Williams che tanto ha insistito per partecipare a questo ASG è passato in
diretta ESPN senza infamia e senza lode. Tanto che nessuno ne ha sentito la
mancanza nella finale a due. Dell'esibizione di Parker salviamo solo la moglie
Eva Longoria che è stata inquadrata un paio di volte e onestamente anche lei se
la rideva della performance del marito.
Eva se Tony è così anche a letto la redazione e i lettori di playitusa ti
aspettano a braccia aperte.
3. Mentre sul parquet dell'US Airways Center da venerdì a domenica si
esibivano le stelle e le stelline di questa meravigliosa lega che è l'NBA,
in un noto ristorante della città dell'Arizona il general manager dei
Suns Steve Kerr davanti a una interminabile e spessa bistecca fiorentina
doc comunicava al suo head coach Terry Porter che i suoi giorni alla guida
della franchigia erano finiti.
Proprio così: Porter non è più il capo allenatore dei Phoenix Suns.
Ora, tutti noi vogliamo più che bene a Steve Kerr reso grande dal più grande
con cui ha giocato per anni, ma sembra che abbia preso dallo stesso MJ
l'incapacità nella gestione manageriale di un team NBA.
Prima scambia uno dei giocatori cardine Marion, che a onor del vero stava
facendo più capricci di Paris Hilton, per un'atleta fantastico ma per nulla
adatto al veloce run&gun dei Suns, leggasi Shaquille O'Neal.
Poi manda via il coach artefice del gioco più spettacolare degli ultimi anni
che gli risponde dandogli una pesante ripassata nell'incontro Knicks - Suns.
Non contento mette sul mercato Amare Stoudemire, giovane stella del suo team
per, presupponiamo, iscriversi alla corsa al free-agent targata summer 2010.
Ciliegina sulla torta caccia via l'allenatore che lui stesso ha scelto con
grande enfasi all'inizio dell'anno dandogli un triennale.
Steve, capiamo la scambio, capiamo il cambio di coach, capiamo Amare e infine
capiamo anche il mandar via Porter. Quello che non capiamo è cosa ci fai tu
ancora là . Cordiali saluti e i migliori auguri, firmato: tifosi Suns.
2. "È sempre divertente essere insieme ai giocatori straordinari che
ci sono qui, vedere per esempio Shaq dare lezioni a tutti negli spogliatoi,
sono sempre molto contento di essere qui. Se Kobe e Shaq giocheranno insieme?
Beh farò giocare tutti, vedremo come saranno composti i quintetti".
Queste le parole di Phil Jackson prima della partita delle stelle.
Poi si aprono le danze e l'All- Star Game finisce con la vittoria per 146 a 119
della selezione dell'Ovest o per gli inglesofili la Western Conference. CO-MVP
della serata proprio loro due: Shaquille "The Diesel" O'Neal e Kobe "The Mamba"
Bryant.
Oltre alle cifre e alle giocate spettacolari, ricordiamo i 27 punti di Kobe e
il fantastico passaggio di O'Neal in mezzo alle gambe di Howard per il give&go
con Paul che ha portato Shaq a schiacciare per due punti ad altissima
percentuale, una delle cose più belle sono state le dichiarazioni dei due nel
post-partita.
Kobe: "Volevamo vincere e vendicarci della sconfitta dell'anno passato"
Shaq. "Si è vero, e poi è forse il mio ultimo ASG e volevo tutto ciò per i
tifosi e per me"
Kobe: "C'è stato grande feeling con Shaq e anche un po' di nostalgia"
Shaq: "Si è vero, un po' di nostalgia ma non pensate mica che ora andiamo in
camera e ci mettiamo a vedere Magnolia o Ghost o altro a piangere abbracciati
asciugandoci gli occhi a vicenda e stringendoci forte, siamo cresciuti ora e
siamo stati lontani l'uno dall'altro e ora sappiamo dormire da soli!"
Kobe ride, i giornalisti ridono, a casa sicuramente ridono. That's Amore!
Anche Phil Jackson si unisce al coro greco di amore e armonia affermando che:
"Penso questa sia una grande lezione di vita per le persone. Questo succede
quando le persone lavorano assieme, trovano una strada per superare alcune
situazioni, trovano armonia e cooperazione".
Anche noi vogliamo fare una dichiarazione: "Grazie Shaq, come suggerisce
giustamente qualcuno questa lega al tuo ritiro varrà molto meno!".
1. Indiscutibilmente al primo posto delle nostra speciale uscita per
l'All-Star Game 2009 la presentazione delle squadre nella notte italiana
di domenica.
Dopo che le luci diventano soffuse, il fumo si alza, le luci stroboscopiche
partono insieme alla musica un uomo solo raccoglie l'attenzione di tutti. E' il
padrone di casa, il numero 32 della selezione dell'Ovest, il più dominante di
sempre, il Diesel, il grande Aristotele, il dominatore di questa nostra
classifica odierna, è Shaquille Rashaun O'Neal.
Entra mascherato come il gruppo di ballo dei JabbaWockeeZ e il sito NBA la
descrive come una shaqtastic performance. E ha ragione.
Si muove come un ballerino vero, come MJ, Micheal Jackson, ai tempi della moon
walk, come Tony Manero della febbre del sabato sera, come Danny Zucco di
Grease, lentamente scivola sul pavimento su e giù, fa la robot-dance, ammicca
alle ballerine e alla fantastica DJ che in tubetto grigio mostra le sue curve
favolose, davvero da urlo, Shaq però tira dritto e continua il suo scatenato e
scatenante balletto omaggiando i presenti della sua grazie e della sua agilità
incredibili.
Anche il corpo di ballo sembra trarre energia da lui attraverso una coreografia
molto azzeccata, le cheerleaders spariscono al suo confronto e parte anche un
improvvisato mini striptease di Shaq che getta via i pantaloni della tuta.
Rudolf Nureyev e John Travolta per una notte nel corpo di Shaquille O'Neal.
La presentazione più bella per un singolo giocatore che l'NBA abbia mai visto.
Grazie ancora Shaq, di tutto. Un grazie speciale anche alla ragazza in tubino
grigio che teneva il dj set alla console; mi hai svegliato ancora di più nella
notte dell'ASG.
Ti aspettiamo insieme a Eva se vuoi.
Firmato: Redazione e lettori di playitusa.
Ci sarebbero molte altre notizie approfondibile dietro questo spettacoloso All
Star weekend come la reunion dei big three di Boston con il mito Bill Russell
per la consegna della mega torta verde dei 75 anni della leggenda a cui è stato
intitolato il premio di MVP delle Finals.
Oppure gli anelli regalati dall'ex padrone di casa Bryan Colangelo agli
olimpionici di Pechino 2008. Per questa e altre curiosità appuntamento alla
prossima uscita.
E ora spazio alla musica.
Il Consiglio
Elvis Presley - Always on my mind
Canzone di una bellezza stordente e di una potenza evocativa mostruosa che la
calda, pastosa e inconfondibile voce del Re rende immortale. Originalmente
registrata da Brenda Lee vede la luce in questa versione il 29 marzo 1972 e una
delle migliori esibizioni live a detta del Time proprio a Phoenix, Arizona.
Elvis la fa sua in un momento molto difficile della propria vita, quando la
separazione con la moglie Priscilla è ormai maturata e da inizio anno anche la
figlia Lisa Marie, a cui è molto legato, non abita più con lui.
Questa separazione dalla moglie e dalla figlia è un dolore che colpisce Elvis
profondamente e che richiederà al cantante di Memphis molto tempo per essere
accettata e assimilata, e che comunque non gli darà pace per il resto della sua
vita. Difatti nel testo della canzone si parla di errori che si possono aver
commesso in un rapporto e si afferma che al di là degli errori il pensiero ci
sia sempre e forse la speranza di una nuova occasione.
Qui sotto, come sempre, potete leggere il testo e
vedere il video.
5 Stelle.
Maybe I didnt treat you
Quite as good as I should have
Maybe I didnt love you
Quite as often as I could have
Little things I should have said and done
I just never took the time
You were always on my mind
You were always on my mind
Tell me, tell me that your sweet love hasnt died
Give me, give me one more chance
To keep you satisfied, satisfied
Maybe I didnt hold you
All those lonely, lonely times
And I guess I never told you
Im so happy that youre mine
If I make you feel second best
Girl, Im sorry I was blind
You were always on my mind
You were always on my mind
Tell me, tell me that your sweet love hasnt died
Give me, give me one more chance
To keep you satisfied, satisfied
Little things I should have said and done
I just never took the time
You were always on my mind
You are always on my mind
You are always on my mind
Anche questa puntata è finita.
Vi aspetto alla prossima come sempre attendendo segnalazioni, commenti,
richieste, critiche e tutto ciò che vi passa per la testa.
Tenete botta.