Travis Outlaw: ricominciavano a chiamarlo Mr. 4th Quarter!
La marcia dei Blazers continua senza strappi, senza fughe, ma anche senza veri black-out; ed in questo incedere deciso ed apparentemente inesorabile il Rose Garden si sta confermando un elemento trascinante, come pronosticato già ad inizio stagione.
Con diciannove affermazioni sulle ventiquattro sfide casalinghe i Blazers possono vantare l'arena più difficile da espugnare della Western Conference, con l'unica eccezione dei capofila gialloviola.
Nonostante la franchigia che ha sede nel quartier generale della Nike sia ben dodici successi sopra il 50%, il vantaggio sulla prima esclusa dai playoff è appena di tre lunghezze. Ritengo però che sia tempo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Portland continua a mantenersi attorno al sessanta percento di successi e fin qui non ha ancora messo in fila una lunga serie di risultati negativi. Non è accaduto quando ha dovuto fare a meno di Roy. Non sta accadendo neppure da un mese a questa parte, periodo in cui è venuto a mancare il diligente Blake.
Perché è doveroso ricordare che il pupillo del G.M. Pritchard, tornato in Oregon nell'estate 2007, sta disputando la miglior stagione in carriera ed è, con Roy, l'unico giocatore capace di leggere la difesa avversaria e condurre il gioco offensivo dei Blazers.
Blake è rientrato forse troppo presto dall'infortunio alla spalla, ha sentito dolore ed è tornato subito nella injured list. Anche nelle ultime settimane è perdurata la staffetta della giovane coppia Rodriguez-Bayless. Il primo è l'attuale titolare ma, durante questa provvisoria supplenza, è il secondo ad avere giocato più minuti, così come ad avere registrato statistiche migliori: più punti, miglior percentuale di tiro, meno palle perse e persino più assist.
I tifosi hanno sotto gli occhi la crescita costante del rookie from Arizona e nei forum la maggioranza lo vorrebbe vedere in campo persino prima di Rudy Fernandez. Coach McMillan invece ha già annunciato che, con il ritorno di Blake, sarà di Rodriguez il ruolo di backup in cabina di regia.
“Tutto si muove troppo veloce per lui”, ha detto McMillan, dopo aver sottolineato che anche un MVP come Steve Nash ha impiegato tre anni per svilupparsi. “Ci vorrà un po' di tempo. Migliorerà , ma non può accadere da un giorno all'altro. Ci vorrà un paio d'anni”.
Non si può dire che Jerryd abbia avuto le possibilità di fare esperienza di altre matricole in altre squadre, ogni minuto che McMillan gli ha concesso in campo se l'è dovuto guadagnare col sudore. La dura vita del rookie.
Un altro rookie, Greg Oden, continua la sua stagione altalenante. Acceso o spento? In partita o spettatore? In doppia doppia o bloccato dai falli? Come per i cioccolatini di Forrest Gump, non sai mai cosa aspettarti.
News freschissime dall'Oregon ci informano che LaMarcus Aldridge non ha partecipato all'ultimo allenamento e mi viene in mente che proprio il talento arrivato allo stesso draft di Roy è l'unico dei Big a non aver ancora saltato una partita. Sebbene preferiremmo farne a meno, la sua assenza potrebbe essere un ulteriore banco di prova per i Blazers. Saprà Oden sopperire all'assenza di LaMarcus? Riuscirà Frye, ormai ai margini della rotazione di McMillan, a farsi trovare pronto? O rivedremo Outlaw giocare come ala forte?
Come ripeteva Kenny Smith l'anno passato, i Blazers trovano sempre un modo (diverso) per vincere le partite. In parte perché ci sono un paio di clutch shooters col sangue di ghiaccio, in parte perché Portland dispone di una delle second unit più profonde e prolifiche della Lega. Ecco perché con sei punti da Roy e un Oden troppo falloso ai Blazers capita di uscire comunque esultanti da una partita NBA.
Le ultime prestazioni
Si comincia con la netta vittoria contro i Clippers, in realtà maturata interamente nell'ultimo quarto di gioco, quando 10 dei 20 punti di Outlaw alimentano il parziale di 36-15 conclusivo. Vendicata la sconfitta all'overtime patita in dicembre, occasione in cui Baron Davis, Camby e l'ex Zach Randolph misero assieme 77 punti e 29 rimbalzi. Nessuno dei tre era in campo in quest'ultimo confronto.
Ad approfittarne Roy (33 punti) e soprattutto Oden (16) che, marcato dal rookie DeAndre Jordan, non sbaglia neppure uno dei sette tiri dal campo. Portland vince la sfida sotto canestri, sia a rimbalzo che per punti nel pitturato (46-24).
I Bobcats arrivano al Rose Garden facendo discretamente paura per gli ultimi risultati prestigiosi. Ma l'overtime della notte prima probabilmente gli toglie qualche energia ed i Blazers controllano abbastanza agevolmente: +16 all'intervallo.
Anche qui Portland la differenza la fanno sotto canestro, dove conquista 19 rimbalzi più degli avversari. Oden in doppia doppia (14+14 di cui 8 offensivi) e Aldridge con 25 punti e 9 rimbalzi. Dalla panchina 11 punti anche per Bayless.
In Oregon arrivano quindi i Jazz, già due volte giustizieri di Portland in autunno;questa volta niente lezione di basket da parte dei ragazzi di coach Sloan. McMillan conta su un Roy ancora da 30 punti, con altri 6 blazers in doppia cifra. Nella goleada spiccano le prove di Batum (16 punti) e Przybilla che registra uno stratosferica doppia doppia da 14 punti e 17 rimbalzi. Proprio il veterano riesce a limitare Millsap a 7 punti e 2 rimbalzi per tutta la gara. Mentre Oden commette 5 falli in 11 minuti e resta a guarda la partitone del suo vice.
In Louisiana la striscia vincente di Portland sembra destinata a bloccarsi, quando gli Hornets mettono il canestro del +20 a quattordici minuti dalla sirena finale. Invece accade l'imprevedibile: un infortunio all'inguine toglie dal campo Chris Paul ed i padroni di casa vanno incredibilmente allo sbando. Portland nota la mancanza di fluidità offensiva di New Orleans e alza la pressione difensiva, limitando la squadra di coach Scott a 5 canestri dal campo nel resto della partita.
Aldridge è il top scorer con 22 punti, 16 da Outlaw e 15 da Roy, ma è Bayless a mettere definitamente in ginocchio i Calabroni con 11 dei suoi 19 punti nell'ultima frazione. Ancora una volta schiacciante dominio dei tabelloni, con 20 rimbalzi più degli avversari.
La sconfitta arriva però in Texas, contro una diretta rivale per i playoff. Dallas trova forze fresche dalla panchina con Terry (20) e Bass (19), mentre tra i Blazers Oden è ancora nella sua versione spenta, con 6 punti in 21 minuti. Non bastano i 47 punti del tandem Roy-Aldridge, ma è una sconfitta che ci può stare contro una squadra che poco alla volta si sta ritrovando.
Più difficile da accettare la sconfitta di Oklahoma City contro i Thunder. Presentata dai media come la sfida tra Oden e Durant, le prime due scelte del draft 2007, già a metà gara è chiaro che attualmente il paragone non si pone. Durant ha 20 punti all'intervallo e finirà con 31. Oden gioca 16 minuti, con 4 punti e 4 falli.
Devastante la frontline dei padroni di casa Collison-Green, capaci non solo di 41 punti ma anche di sconfiggere i Blazers a rimbalzo (unico caso in queste sette gare). Nella disfatta si salvano solo Roy (32p+9r+6a) Aldridge (18) e Outlaw (20). A fine gara, inevitabilmente, i media ripartono dall'esito del duello Kevin vs Greg e si chiedono What if the Blazers… ?
Si torna al Rose Garden ed il calendario dice New York: occasione per stoppare sul nascere il trend negativo. Ma i Knicks arrivano decisamente motivati, dopo le tre sconfitte onorevoli subite al Garden contro le prime tre squadre della Lega. La ciurma del Baffo non molla neppure quando affonda a -17 a metà del terzo quarto, anzi. Proprio nel momento più buio, Robinson Harrington e Tim Thomas iniziano a bombardare Portland, totalmente incapace di ruotare decentemente e contestare i tiri dalla lunga distanza. Imbarazzante il parziale degli yankees, che in poco più di dieci minuti rovesciano la partita e toccano il +13.
Ogni volta che i padroni di casa si rifanno sotto, arriva una tripla dei bluarancio a tagliare le gambe. Negli ultimi 2 minuti però i Blazers non sbagliano più nulla in attacco ed alcune buone giocate decisive riportano la partita ad un solo possesso.
Outlaw è l'uomo della rimonta e finirà top scorer dei suoi con 23 punti. Il suo jumper nel penultimo possesso riporta i Blazers a -1.
Decisive le giocate di Oden: stoppa Lee, trova un tap-in vincente e tiene viva una palla che sembrava ormai un rimbalzo difensivo dei Knicks. Finisce la gara con 17 punti, 12 rimbalzi (metà offensivi) e 6 stoppate.
Anche Aldridge mette un paio di jumper nella rimonta e costringe Harrington ad un pessimo tiro, concedendo ai Blazers il possesso con cui vincere la partita.
Il game-winner, tanto per cambiare, è Brandon Roy. Le sue penetrazioni spaccano la difesa di D'Antoni. Con 4″3 da giocare la rimessa consegna la palla a Roy che attacca il canestro, vola tra gli uomini che su di lui collassano e appoggia il lay-up della vittoria. He did it again, come nello spot.
Una partita prima vinta, poi persa e poi, ancor più incredibilmente, riconquistata. Una prova di forza che restituisce una notevole spinta morale. Anche se resta l'enigma sul perché New York, nell'ultima azione, non abbia speso il fallo di cui ancora disponeva prima del bonus. A fine gara Lee ha confessato che nell'ultimo timeout non hanno considerato l'ipotesi di farvi ricorso. Non ne abbiamo neanche parlato.
Ancora due partite prima dell'ASW, contro Thunder e Warriors. La pausa farà bene ai ragazzi di McMillan, come scrive oggi Joe Freeman nell'Oregonian. Przybilla dice che non sarà facile mantenere la concentrazione, paragonando queste ultime due partite agli ultimi giorni di scuola, in cui si è sui banchi con la testa già in spiaggia.
Per affrontare le ultime 30 partite di regular season con maggiore serenità sarà importante fare risultato anche in questi due impegni. Dopo la breve pausa per l'evento di Phoenix, Portland avrà 12 scontri diretti (di cui sette in Oregon) contro le contenders della Western e 6 partite contro squadre che faranno i playoff ad Est.
Contro le squadre della propria Conference Portland ha un record in parità (14-14) e contro di queste disputerà 24 dei prossimi 32 incontri. Saranno le sfide dirette a decretare se Roy e compagni sono maturi abbastanza per accedere ai playoff.
La sensazione, forse ottimistica, è che il traguardo sia sempre più vicino.
Frammenti
I dubbi di Sergio ~ Sergio Rodriguez è stato più volte accostato ai Knicks di D'Antoni e proprio di fronte a Duhon ha giocato una delle sue migliori partite della stagione: 4/5 nelle triple, 16 punti e 6 assist. Pochi giorni fa ha dichiarato al quotidiano spagnolo Marca che sta pensando solo a giocare e non alle voci di mercato che lo vogliono in partenza. Tuttavia confessa di non avere la minima idea di cosa gli riservi il futuro a breve termine. Non so dove potrei essere tra tre giorni.
Caron? Amare? Vince? ~ La trade deadline si avvicina (19 febbraio) ed i rumors si moltiplicano chiassosamente col passare delle ore. CBS Sports e Chad Ford di ESPN riportano che Portland e Phoenix stiano discutendo di una transizione che porterebbe Stoudemire in Oregon in cambio di Aldridge, Bayless ed il contrattone in scadenza di LaFrentz. Personalmente non credo (e non voglio credere) che questo possa avvenire.
Voci più vicine alla franchigia parlano invece di un grande interesse dei Blazers per la stella dei decaduti Wizards Caron Butler. Non è chiara la contropartita che Pritchard potrebbe offrire alla squadra della Capitale, ma il G.M. una proposta proverà a farla.
Con una certa sorpresa è spuntato fuori anche il nome di Vince Carter dei Nets. In una squadra che può contare su un buon numero di realizzatori, com'è il caso di Portland, non riesco a capire cosa possa portare un Vincredible in parabola discendente. L'esperienza, certo. Ma in quanto a vittorie, non che abbia molto da raccontare ed insegnare.
La rivincita di Seattle ~ La prima volta dei Thunder nella vicina Portland sarà l'occasione per molti tifosi dei defunti Sonics per andare a tifare contro la loro ex-squadra. Accadrà questa notte, quando pare che i supporters dei Blazers e quelli orfani della loro franchigia grideranno assieme “Super-Sonics, Super-Sonics”!! Sarà vero?
Scores & standings
Mon 26/01 @ Clippers W 113-88
Wed 28/01 vs Charlotte W 88-74
Sat 31/01 vs Utah W 122-108
Mon 02 @ New Orleans W 97-89
Wed 04 @ Dallas L 99-104
Fri 06 @ Oklahoma City L 93-102
Sun 08 vs New York W 109-108
Record: 31-19 (62,0%)
4th Western Conference
2nd NorthWest Division