Una fase concitata di Lakers – Celtics
Inizia oggi una nuova rubrica che parla del nostro amato basket e di molto molto altro.
Troverete curiosità , consigli, aneddoti divertenti e anche qualche sorpresa speciale.
Entriamo subito nel vivo con le cinque curiosità della settimana.
News
5. La maggior parte di noi ha visto, rivisto e probabilmente osservato una terza volta sugli schermi di sky la partita dell'altra notte tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics al Td Banknorth Garden.
Tutti sappiamo come è finita e le dinamiche di gioco che sono state espresse durante i tempi regolamentari e l'overtime.
Tutti sappiamo che i giallo-viola hanno sconfitto, per ora, i fantasmi di gara 6 dello scorse finals dove subirono oltre il lecito, 92-131 il tabellino finale.
Ma quello che in pochi probabilmente sanno è che a leccarsi i baffi della storica rivalità , oltre che il commissioner David Stern, è anche la TNT che ha raggiunto la share più alto, 2.7 di rating e oltre 4 milioni e mezzo di spettatori, l'altra sera. Record che pareggia l'ultimo del lontano 1996 in cui si sfidarono sua maestà Micheal Jordan e Magic Johnson.
4. Una notizia meno serena e meno divertente. E' morto alla non più giovane età di 89 anni Ralph Kaplowitz, membro originario dei New York Knicks. I medici non hanno potuto aiutarlo viste le condizioni fisiche dovete ai cronici problemi ai rani e gli acciacchi dovuti all'età E' stata proprio un insufficienza renale a togliere l'ultimo alito di vita a uno dei padri del basket professionistico americano. Giocò per i Knickerbockers dal 1946, la sua prima stagione dove collezionò 5.6 punti in oltre cento partite giocate. Altri tempi e un altro basket. Un saluto e un ringraziamento, che possa raggiungere i suoi cari.
3. Notizia non troppo recente che tempo fa il sempre prodigo di aneddoti Federico Buffa ci ha regalato sugli schermi di Sky. E' appena terminata una partita a Los Angeles ed è stata un'ennesima vittoria dei Lakers allo Staples Center, doccia per tutti, interviste per Jackson e poi la squadra si ritrova per andare a mangiare un bocconcino in una famosa taverna greca della costa angelina.
La suddetta taverna greca potrebbe costare per un lauto pranzo uno stipendio medio di un impiegato italiano. Dopo essersi deliziati le papille gustative e aver ingraziato Dio Bacco la squadra al completo di coach e assistenti si trasferisce sulla sala adiacente per un immancabile e perentorio karaoke.
Dopo alcuni classici made in U.S.A. griffati Odom e Walton, novelli Blues Brothers, a prendere il microfono in mano e The Machine, Sasha Vujacic, re indiscusso dell'operazione canta-tu.
L'attacco è dei migliori, un Totò Cotugno d'annata con L'Italiano, Kobe applaude memore del suo passato nel Bel Paese mentre coach Zen inizia a muoversi pericolosamente sulla sedia e a chiedere spiegazioni al suo capitano.
Le spiegazioni non arrivano convincenti e mentre Sasha attacca con il classicissimo Marina Marina Marina coach Jackson al limite della sopportazione riprende l'auto, si infila sulla intasatissima freeway e esce davvero a Marina. Del Rey, casa sua.
2. Come tutti sapete Jameer Nelson è stato coinvolto in un brutto infortunio alla spalla, rottura di un legamento, e di conseguenza oltre a perdere parecchie partite dei suoi Magic perderà anche il suo primo all-star game.
Alla notizia david Stern ha alzato la cornetta del telefono nel suo ufficio e ha comunicato il suo rimpiazzo: Ray Allen da Boston. E' una decisione più che motivata visto anche lo straordinario campione in questione e la sua carriera ma non la pensano allo stesso modo dalle parti dell'Ohio.
A Cleveland non sono per niente contenti: avrebbero voluto un certo Mo Williams che sta viaggiando a 17.1 punti, 3.3 rimbalzi e 4.2 assist ad allacciata di scarpe ed è un'ottima spalla per Lebron James. Dichiarazioni al vetriolo di GM e presidente sui giornali locali non hanno ancora trovato contraddittorio da parte di Stern. Forza Mo, consolati, con il Re accanto a te puoi sempre vendicarti sul campo.
1. In una recentissima intervista rilasciata da Doc Rivers al Boston Globe viene sottolineata pesantemente la condotta degli arbitri nella recente partita contro i Lakers del collega Jackson.
L'head-coach dei bianco-verdi ha dichiarato che il terzo e il quarto quarto sono stati completamente fuori da ogni controllo e che sono stati gli arbitri a permettere ciò.
Ho anche urlato loro contro che gli altri usano troppo i gomiti e di fischiare questo tipo di fallo, di punirli che era un fallo lampante ma nulla. Come se non bastasse tutto ciò anche il sesto fallo di Kevin era inesistente e soprattutto Gasol ne aveva appena commesso uno su di lui. Per non parlare del fallo non fischiato a Ray sull'ultimo tiro. Oggi i direttori di gara non sono stati all'altezza.
Doc non te la prendere e non fare come gli allenatori di calcio nostrani. Aspetta giugno e Lebron permettendo se incontrerai di nuovo i giallo-viola potrei sperare in una sorte migliore.
Il consiglio
Bruce Springsteen – Born to run: una canzone che credo in pochissimi non conoscono. Composta nel 1973 della durata di 4.05 minuti fa parte dell'album omonimo. Suonata in tutti i concerti tenuti dal Boss, figlio di un operaio irlandese di nome Douglas e di Adele Zirilli dalle chiare origini italiane, è garanzia di Rock&Roll, divertimento, ballo e pura energia.
Venne suonata in una delle sue prime esibizioni dal vivo il 9 maggio 1974 al Charley's di Harvard Square a Cambridge, nel Massachusetts dove era in programma un concerto di Bonnie Raitt.
La rockstar ha chiamato a farle da spalla un giovane artista con il compito di “scaldare il pubblico”.
Si chiama Bruce Springsteen e ad ascoltare la performance live c'era anche, confuso tra il pubblico, Jon Landau, critico della mitica rivista Rolling Stones che disse: "Ho visto il futuro del R&R e il suo nome è Bruce Springsteen".
E' l'inizio della leggenda e dell'eroe generazionale, è il successo.
Suonata sempre con la sua fedelissima E-Street Band accanto agli intramontabili Danny Federici, scomparso la scorso anno, Steven Van Zandt e Patti Scialfa, sua attuale moglie.
La canzone è una lettera d'amore per una ragazza di nome Wendy ma è molto altro ancora come la voglia di scappare o la voglia di correre per cercare dentro di te la tua strada, la tua speranza, i tuoi sogni. Suonata recentemente durante l'halftime show del superbowl merita di essere nelle prime cento canzoni della storia, una volta sentita molti di voi non potranno fare a meno di smettere di ascoltarla e ballarla e soprattutto di conoscere meglio il Boss e la sua discografia.
Qui sotto potete trovare il testo e iniziare a vedere la gente di Bruce, quella della Main Street del sogno americano. 5 stelle.
In the day we sweat it out in the streets of a runaway american dream
At night we ride through mansions of glory in suicide machines
Sprung from cages out on highway 9,
Chrome wheeled, fuel injected and steppin out over the line
Baby this town rips the bones from your back
Its a death trap, its a suicide rap
We gotta get out while were young
`cause tramps like us, baby we were born to runWendy let me in I wanna be your friend
I want to guard your dreams and visions
Just wrap your legs round these velvet rims
And strap your hands across my engines
Together we could break this trap
Well run till we drop, baby well never go back
Will you walk with me out on the wire
`cause baby Im just a scared and lonely rider
But I gotta find out how it feels
I want to know if love is wild, girl I want to know if love is realBeyond the palace hemi-powered drones scream down the boulevard
The girls comb their hair in rearview mirrors
And the boys try to look so hard
The amusement park rises bold and stark
Kids are huddled on the beach in a mist
I wanna die with you wendy on the streets tonight
In an everlasting kissThe highways jammed with broken heroes on a last chance power drive
Everybodys out on the run tonight but theres no place left to hide
Together wendy well live with the sadness
Ill love you with all the madness in my soul
Someday girl I dont know when were gonna get to that place
Where we really want to go and well walk in the sun
But till then tramps like us baby we were born to run
Per essere la prima uscita meglio non spingersi oltre, spero sia piaciuta e posso esser un appuntamento tanto atteso quanto piacevole.
Attendo vostri consigli e richieste per le settimane a venire. Tenete botta.