Appesi al ferro

Lungo, veloce ed atletico: Aldridge schiaccia sui Wizards

La stagione dei Portland Trail Blazers prosegue tra risposte che arrivano e punti interrogativi che non si possono togliere.

Dall'ultimo team report i Blazers hanno perso quattro partite ed emerge un dato comune: sono le uniche sfide in cui Portland ha concesso cento punti, con l'eccezione della vittoria sugli Warriors.

Qualche settimana fa Brandon Roy indicò proprio questo come il primo problema da risolvere. “Quando siamo in difficoltà , lo siamo in difesa; quando perdiamo è per colpa della nostra difesa. Non possiamo continuare a giocare bene nella nostra metà  campo una sera sì e una no.

Nel dettaglio Portland continua a faticare molto a contenere le point guard realizzatrici, sia quelle rapide che quelle toste fisicamente (da Parker a Mo' Williams, da Billups a Miller) mentre sotto canestro Oden non mette in fila tre-quattro partite senza evitare problemi di falli.

Greg finisce fouled-out nelle ultime due sconfitte contro Cavs e Bobcats, mentre registra tre doppie doppie contro Bucks (24+15), Bulls (17+13) e Wizards (18+14). In quest'ultima partita in particolare raccoglie 9 rimbalzi offensivi, voce alla quale è di gran lunga il migliore dei Blazers ed è merito suo se Portland è al primo posto nella Lega per rimbalzi offensivi.

John Schumann due settimane fa elencò ed esaminò in dettaglio le cinque migliori squadre dal lato offensivo, considerando i punti segnati ogni cento possessi. Ecco allora che Portland, nonostante lo slow-pace vanta il terzo attacco più efficiente della Lega.

The Blazers take their time. They don't run. They work the clock and they work it well. They put the ball in Brandon Roy's hands and he makes good decisions with it. And with a great rebounding frontline (Aldridge, Oden, Przybilla), they give themselves plenty of second opportunities, though they rank only 25th in turning offensive rebounding into second-chance points (1.13 points per offensive board).

Dare la palla a Roy, quello che prende le decisioni giuste in campo. Non solo lui a dire il vero, anche Blake quest'anno sta giocando un ruolo fondamentale nel gestire con saggezza un gruppo di giocatori giovanissimi ma inesperti. Per questo motivo il mese di gennaio è stato un buon test: iniziato senza Roy e proseguito senza Blake.

Premesso che senza questi due in campo Portland letteralmente non sa pensare, alcune buone notizie ci sono.

Travis Outlaw è tornato quello dello scarso anno. Dopo un inizio di stagione un po' sottotono, proprio quando è servito uno scorer per supplire all'assenza di Roy ed agli alti e bassi di Fernandez, ecco che lo smilzo dei Blazers ha recuperato la vena realizzativa e l'abitudine a mettere canestri decisivi down the stretch.

Nelle ultime nove partite ha una media di 14,6 punti e 6 rimbalzi in quasi trenta minuti a partita. Ha messo il canestro della vittoria contro i Pistons e travolto i Bulls con 33 punti. È uno dei pochi, con Roy, in grado di portare punti alla causa sia attaccando il canestro (vedi i suoi tipici running-jumpshots apparentemente scoordinati) che colpendo dalla lunga distanza (14-30 nel periodo considerato). Quando motivato e in partita, sa dimostrarsi anche un validissimo difensore sull'uomo, grazie soprattutto alle sue lunghe leve.

Travis è sicuramente il primo da indicare per spiegare i recenti buoni risultati della franchigia nonostante i noti infortuni.

Gennaio è stato un mese di verifiche anche per la coppia di point guard di riserva. Promossi, senza lode, ma promossi.

Sergio Rodriguez ha faticato ed è finito per qualche gara ai margini della rotazione di coach McMillan. Nelle ultime quattro partite oltre 8 punti e 6 assist di media) con 1,25 turnovers) e la ritrovata fiducia del coach che lo lascia in campo 29 minuti a gara.

Quella di Jerryd Bayless è invece la prima seria affermazione tra i pro. Dopo le attenzioni ricevute alla Summer League, la matricola da Arizona è rimasto a guardare i compagni. Soffrendo in silenzio. Per lui il 2008 in NBA si conclude con 12 presenze e sette minuti di media. A gennaio inizia a strappare qualche minuto in più fino all'infortunio a Blake, quando gli capita la prima vera occasione.

Per Dave McMenamin, redattore del Rookie Ranking su nba.com, la prestazione di Bayless contro i Nets (il 15/01) è la migliore fra tutte le matricole della Lega in quella settimana. Nell'occasione Jerryd raggiunge per la prima volta la doppia cifra di punti andando subito oltre i venti: 23 punti con 11-11 ai liberi, 2 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi. Nelle ultime cinque partite 11,4 punti a partita, 15-28 dal campo e 26 liberi segnati su 30 tentativi!

Giocando accanto a Roy, Portand non risente troppo delle sue doti mediocri in fatto di playmaking. In difesa gioca con grande intensità  mentre in attacco ripete quanto visto in estate: attacca il canestro ed è un calamita per falli. Dalla lunetta è infallibile (86%). C'è ancora tantissima strada da fare per Bayless, ma McMillan non nasconde il suo ottimismo: “ È il tipo di giocatore a cui fai vedere qualcosa e sai che lui lavorerà  duro finché non avrà  imparato a farla.

(Qui un approfondimento sulla difficile gavetta di Bayless)

AllStar weekend break

Portland questa sera si presenta allo Staples Center per affrontare i Clippers, a seguire ritorno in Oregon per chiudere il mese contro Bobcats – in grande ascesa dalla trade che ha dato a coach Brown il duo Diaw-Bell – e Hornets. A febbraio sei partite in dodici giorni prima di riposare alcuni giorni in concomitanza dell'AllStar Weekend.

Martell Webster sarebbe dovuto tornare a disposizione proprio al rientro, invece calza ancora lo scarponcino ortopedico e McMillan ieri ha annunciato che non lo vedremo in campo prima di marzo. Martell, uno dei migliori shooters della Lega per eleganza e fluidità  di tiro, inganna l'attesa aiutando Outlaw a migliorare la meccanica di tiro.

Blake invece ha ripreso a tirare, segnale che l'infortunio alla spalla è quasi recuperato. Nessuno si sbilancia sulla data del rientro, probabilmente entro una settimana, senza dubbio prima della tre giorni di Phoenix. Nel frattempo Joe Prunty, ultimo arrivato tra gli assistenti di McMillan, a fine allenamento si dedica a Rodriguez e Bayless per una sessione extra dal titolo: come condurre decentemente un pick'n'roll.

Tornando in tema di ASG i Blazers ultimamente hanno riempito gli highlights con le loro schiacciate: quelle indifendibili di Oden quando si fa spazio nel pitturato, quelle di LaMarcus sopraggiungendo a rimorchio, quelle senza paura di Batum e Outlaw, quelle rabbiose di Bayless. Ma alla gara delle schiacciate ci va Rudy! Fernandez ha vinto il ballottaggio con i rookie Westbrooks e Alexander, pertanto garaggierà  contro Superman Howard, Nate Robinson e Rudy Gay.

Anche Rudy si ferma a fine allenamento, però le sue extra-sessions del momento sono più divertenti di quelle dei compagni: sta provando le schiacciate, e pare che abbia in mente qualcosa di originale.

Quasi scontata la seconda convocazione di Brandon Roy tra le stelle della Western Conference, improbabile quella di Aldridge. McMillan al riguardo ha definito no-brain la decisione in merito al primo, mentre ritiene che LaMarcus si sia meritato di essere almeno considerato tra le sette riserve.

Mentre i fan della NBA avranno gli occhi sul weekend di spettacolo in programma in Arizona, i General Manager della Lega saranno attivissimi nei loro affari. Prima della trade deadline anche Kevin Pritchard valuterà  se ci sono buone opportunità  per migliorare l'attuale roster. Tuttavia la penso come la maggior parte dei tifosi dei Blazers: in Oregon non ci saranno mosse di mercato importanti prima di giugno, a meno di occasioni davvero imperdibili.

La via che porta ai playoff è ancora molto insidiosa, perché non riesco ad immaginare che squadre esperte come Suns, Mavs, Rockets, Nuggets e Jazz possano alzare bandiera bianca e lasciare il via libera a Roy e compagni. Con questo pensiero in mente, e ricordando che McMillan ha definito deludente una ipotetica mancata qualificazione ai playoff, credo che i telefoni di Pritchard saranno caldi fino all'ultimo istante.

Frammenti

Buon Compleanno Greg ~ Il 22 gennaio 2009 Oden ha compiuto 21 anni e solo a quest'età , negli States, sei davvero maggiorenne, almeno per quanto riguarda gli alcolici. Nel suo blog il ragazzone con acuta ironia racconta di come il documento d'indentità  nel suo caso non sia mai stato necessario.
I feel like one of the best things about being 21 is when the people who works at a place dont think your 21 you get to whip out your i.d. and shove it back in there face. Ill never get that chance cause everybody already thinks im 50.

Brandon jersey ~ Per la seconda volta nei suoi oltre cento anni di storia l'Università  di Washington ha deciso di onorare un suo ex-giocatore con la tradizionale cerimonia del ritiro della maglia. Si tratta della divisa #3 degli Huskies, quella che Brandon Roy ha vestito per quattro anni e con la quale è stato nominato Pac-10 Player of the Year nel 2006.

Rudy from three ~ Come già  ricordato Fernandez partecipa alla gara delle schiacciate, ma già  che è lì perché non provare quei cinque carrelli con cinque palloni l'uno posti oltre l'arco dei tre punti? Il rookie spagnolo ha messo almeno una tripla in tutte le sue prime 20 partite in NBA. Lo stop è arrivato a dicembre contro i Celtics quando sbagliò tutte le quattro conclusioni tentate dalla lunga distanza. Ma quello è finora l'unico episodio in cui ha fallito ed attualmente ha una striscia di altre 21 partite con almeno una bomba.

Scores & standings

Sun 04/01 @ LA Lakers L 86-100
Wed 07/01 vs Detroit W 84-83
Sat 10/01 vs Golden State W 113-100
Mon 12/01 @ Chicago W 109-95
Wed 14/01 @ Philadelphia L 79-100
Thu 15/01 @ New Jersey W 105-99
Sat 17/01 @ Charlotte L 97-102
Mon 19/01 vs Milwaukee W 102-85
Wed 21/01 vs Cleveland L 98-104
Sat 24/01 vs Washington W 100-87

Record: 26-17 (60,5%)
6th Western Conference
2nd NorthWest Division

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